Rebecca89
Sentire libera
Eh su.Comunque è figo essere discriminata per la giovane età’. Stai zitta e porta a casa con gratitudine.
Ma che ne sai tu dei ragazzi di 18 anni che ti chiamano signora….gente maleducata avete cresciuto. Vergogna
Eh su.Comunque è figo essere discriminata per la giovane età’. Stai zitta e porta a casa con gratitudine.
Ma che ne sai tu dei ragazzi di 18 anni che ti chiamano signora….gente maleducata avete cresciuto. Vergogna
anche se a volte.....Anche perchè educare non è "ti dico io quello che è giusto o no".![]()
Vedi che anche in modo intuitivo vedi delle cose anomale.Ma tutto quello che vuoi, solo che come faccio a sapere se la reazione rientra nella "norma" o sfora? Tutti reagiamo in qualche modo agli errori, un po' di disappunto è normale, ma quanto è anormale? C'è un parametro assoluto di riferimento o si guarda una media? Può bastare come criterio se e quanto la mia reazione mi invalida, nel senso di "ok ho sbagliato, mi incazzo, mi intristisco, ma poi reagisco e vado avanti", oppure "mi chiudo in casa per cui mi autoprecludo una normale vita di relazione"? E' un po' come il famoso disturbo OC: un conto è arrivare alla macchina e tornare indietro una volta a controllare se ho chiuso a chiave la porta di casa, un conto è non riuscire più ad andare a lavorare perchè ogni volta che mi allontano da casa devo tornare indietro a controllare. In mezzo c'è tutto uno spettro di situazioni
Puoi dire che tra gli insegnanti e adulti con cui hai avuto a che fare tu da bambina non avevi mai sentito parlare di quelle cose. Oppure puoi dire che i tuoi genitori hanno una tendenza a considerare tutto risolvibile con il tempo.Brunetta io parlo di quello che vedo tra me e le persone intorno che hanno figli. Non ho 40 anni, come non ho 70 né 15, e penso che si può essere maturi in base a quello che passi a prescindere dal calendario. Mi trovi d'accordo sul fatto che adesso appena uno scrive una B al posto di una D viene segnalato dsa. Ed è sbagliato. Quello che dico io è che prima tutte queste cose non c erano? O non venivano viste? Adesso è esagerato ma prima non si percepivano come ora. Forse non c era un'adeguata formazione o informazione nemmeno a livello scolastico, adesso qualche passo c è negli istituti ma più ora di prima. E dove nella mia fascia di età vedo a volte anche esagerazione, ok, riscontro un distacco dell'accettazione per dire, dai miei. Che ad esempio quando ho iniziato a portare mio figlio a terapia mi dicevano ma no, macché, ma non c ha niente, ma non gli serve.
Che ti devo dire, io questo ho detto, questo percepisco. E non è perché ho 35, lo vedevo già a 26 quando abbiamo iniziato ad andare in neuropsichiatria infantile. Ognuno ha il suo punto di vista. Per me manca la comunicazione. C è una non accettazione. Non sempre. Spesso si.
Per me.
Non hai capito niente di quello che ho scritto.Comunque è figo essere discriminata per la giovane età’. Stai zitta e porta a casa con gratitudine.
Ma che ne sai tu dei ragazzi di 18 anni che ti chiamano signora….gente maleducata avete cresciuto. Vergogna
Diciamo che accoltellare la famiglia non è una cosa carina.anche se a volte.....
Poi bisogna pulire.schizzinosa
Credo che tu ti affidi troppo alla rete e non conosci la storia personale di Rebecca. Non sai che figlia sia stata, ne’ che tipo di madre è oggi.Puoi dire che tra gli insegnanti e adulti con cui hai avuto a che fare tu da bambina non avevi mai sentito parlare di quelle cose. Oppure puoi dire che i tuoi genitori hanno una tendenza a considerare tutto risolvibile con il tempo.
Può anche essere che tra gli altri genitori queste sigle fossero sconosciute.
Ma non che non si sapevano quello cose. Si sapevano eccome. Basta che tu faccia una ricerca in rete per vedere le date di pubblicazione dei libri che trattano quegli argomenti.
Il punto è che spesso il punto di vista degli altri è sempre meno del tuo in un modo o nell' altro. Io non ti manco mai di rispetto e i miei toni di superbo non c hanno una virgola. Che non ti sta bene quello che dico amen, me ne farò una ragione. Tu parli per il vissuto tuo, io per il mio rapportato con le persone prima e dopo di me.Non hai capito niente di quello che ho scritto.
Ho detto che non può considerare novità ciò che novità non è.
È lei che ha scritto con uno stile da vecchia, fuori luogo anche nei vecchi.
Non l’ho svilita per la giovane età, il contrario.
Io credo che tu non abbia capito nienteCredo che tu ti affidi troppo alla rete e non conosci la storia personale di Rebecca. Non sai che figlia sia stata, ne’ che tipo di madre è oggi.
Non conosci quali siano le sue esperienze con una qualsiasi patologia, ma spari sentenze e ti barrichi dietro “l’ho letto sull’internette’
Questo è quello che penso.
Il mio punto di vista è basato su fatti.Il punto è che spesso il punto di vista degli altri è sempre meno del tuo in un modo o nell' altro. Io non ti manco mai di rispetto e i miei toni di superbo non c hanno una virgola. Che non ti sta bene quello che dico amen, me ne farò una ragione. Tu parli per il vissuto tuo, io per il mio rapportato con le persone prima e dopo di me.
Entro in campo, magari prevengo l artrite.
Brunetta ieri mi hanno detto che ti ho trattato male,a me non pare, ma mi fido di chi me lo ha notare. però se non la smetti di dire alla gente che sono sempre gli altri a non capire, poi inizio a trattarti male per davveroIo credo che tu non abbia capito niente.
Ma non ho voglia di spiegarti.
Altroché se mi hai trattato male.Brunetta ieri mi hanno detto che ti ho trattato male,a me non pare, ma mi fido di chi me lo ha notare. però se non la smetti di dire alla gente che sono sempre gli altri a non capire, poi inizio a trattarti male per davvero
la questione è che la tua opinione è regolarmente sempre quella sbagliata e non capisci una parola di quello che ti viene detto, sempre.Altroché se mi hai trattato male.
Se non hanno capito.
So bene che ci tieni a tenere bassa l’età del forum.
Ma se scrivono che le bombe a mano le hanno inventate per la guerra in Ucraina, tu dici che ognuno ha la sua opinione?
Un conto sono le opinioni e su queste ognuno ha la propriala questione è che la tua opinione è regolarmente sempre quella sbagliata e non capisci una parola di quello che ti viene detto, sempre.
e questo esula dal discorso contingente. è proprio un modo di fare che è giunta l'ora che correggi
Quindi tu leggi riviste mediche, quelle scientifiche intendo?Il mio punto di vista è basato su fatti.
Ti invitato a guardare in rete perché richiede pochi minuti.
Se ci sono molte pubblicazioni di prima che tu nascessi, è evidente che non sono novità.
Non è una mia idea presuntuosa![]()
Vieni a fare un giro al REMS di Calice con me? se fai la brava e lasci parlare anche gli altri, ti faccio anche uscireSì. Nella comprensione del fatto che l'accettazione del "così com'è" può presupporre anche il non potersi stare vicini.
Il non poter fare quello che si desidererebbe fare. E non è acqua fresca questa. Riguarda le aspettative, proprie e di chi ci circonda, della società, della cultura.
In una persona con organizzazione schizoide, per esempio, la vicinanza consiste nella comprensione del bisogno di distanza relazionale.
Il grassetto, esattamente.
Ma anche questo è un altro grande contenitore di riflessione che fa il paio con l'abusato "eh sei depresso, dai tirati su insomma, pensa a chi sta messo peggio di te! Basta volerlo!!"
Se si tira su con la forza di volontà non era depresso, era triste.
E questo è un altro grande tema...l'abuso di terminologia rubata senza conoscenza solida e la non conoscenza delle emozioni, la mancata educazione al riconoscimento delle emozioni.
Se nel vecchio mondo l'analfabetismo affettivo poteva essere gestito dal modello sociale e morale, ora non è più così. Oggi sono richieste competenze più alte di quelle che venivano richieste anche soltanto 30 anni fa.
ripeto che il fatto contingente non mi interessa tantissimo, non è il mio campo di studiUn conto sono le opinioni e su queste ognuno ha la propria
Un conto sono i fatti.
Dire “nessuno sapeva cosa fosse ADHD“ allude a un fatto.