Non ho letto tutti gli interventi, scusate se probabilmente cambio il filo del discorso.
la vicenda mi ha ricordato il libro che credo si intitolasse “talking about kevin” , messo in scena al cinema da una brvissima Tilda Swimton.
Kevin poco prima di compiere i 18 anni massacra la famiglia (esclusa la madre) e i suoi compagni di classe.
E’ angosciante. La madre e’ accusata dalla società’ di essere in qualche modo responsabile di averlo cresciuto male..La protagonista ripercorre dalla nascita al dopo evento alla ricerca di risposte che non ci sono.
Kevin è cosi e basta. Questo e’ il finale.
le statistiche fortunatamente non supportano le super idiozie che si stanno sentendo sui possibili disagi del ragazzo interpretati a kaiser dai Crepet di turno..che se fossero vere porterebbero a rilevare migliaia di stragi al giorno. Ci sono sociopatici insospettabili che sono nati cosi e basta. Se ricerchi dopo, quelle che potrebbero essere tracce di segnali..ne puoi trovare un milione che in realta’ caratterizzano altrettante persone che non ammazzano pero’ i fratellini di 12 anni con 68 coltellate…
Non cambi il filo del discorso, anzi!
L'atteggiamento colpevolizzante è pari all'atteggiamento che si aveva con le madri frigorifero degli autistici. Colpevoli. Giudicate colpevoli, che si angosciavano per una vita cercando risposte per discolparsi e in questo modo anche rompendo una relazione, quella madre figlio, che se inondata dal senso di colpa diventa un terreno minato con quel che ne consegue.
L'atteggiamento colpevolizzante è antiscientifico.
Ma basterebbe un po' di conoscenza in più e un po' di formazione in più per smetterla una buona volta con la ricerca del colpevole.
Che il colpevole sia la famiglia, la scuola, la droga, l'internet, i social, le minigonne o quel che si vuole.
Il cervello di un adolescente è un cervello in formazione e ha un funzionamento diverso da quello di un adulto.
Il cervello di un adolescente è molto impulsivo, molto imprevedibile, a causa della mancata simmetria tra i centri dell’emozione, dell’impulso e i centri della ragione. La ragione risiede sostanzialmente nella parte anteriore del cervello, nei lobi frontali, nella cosiddetta corteccia frontale, che a quell’età non è ancora matura.
La non conoscenza delle diverse fasi evolutive e quindi dei diversi funzionamenti in base alla fase di vita è una grossa lacuna.
Si finisce per appiattire tutte le età ad un'unica età di riferimento, facendo richieste impossibili: chiedere ad un bambino di 8 anni il pensiero astratto. Piuttosto che ad un anziano ultra 60enne una memoria a breve termine perfettamente funzionante.
Questo rende impossibile anche il vedere. Il comunicare.
E si finisce in una sorta di "noi e loro" (chiunque siano i noi chiunque siano i loro) che non serve a nessuno. Un dialogo tra sordi.
Gli adulti parlano, gli adolescenti non ascoltano. E mi viene da dire, grazie al cazzo!
Il cervello di un adolescente è in un assetto neurale e biologico dove impulso e istinto prevalgono sulla ragione.
Non sono stronzi loro, non sono stronzi i genitori.
Parlano proprio due lingue diverse, vedono due mondi diversi, percepiscono due mondi diversi con ogni singolo senso.
Ma se non si sanno queste cose come si fa a capirsi?
Come si fanno a comprendere i segnali?
L'OMS stima che entro il 2030 il disagio mentale sarà al primo posto tra le malattie.
Sarà la nuova emergenza?
Detto questo...68 coltellate.
Sono una immensità emozionale.
Prendere in mano un coltello e affondarlo 68 volte su tre corpi diversi, che arrivano in rapida successione, si muovono, urlano, provano a difendersi. Un coltello non protegge con la distanza.
Affondare un coltello significa letteralmente sporcarsi le mani.
Farlo per 68 volte significa che le mani sono sempre più insanguinate, il coltello scivola.
Sono una immensità di sensazioni fisiche che, anche se non consapevolmente, sono comunque percepite dal cervello e quindi dal corpo.
Una immensità come quella non nasce dal nulla. Non emerge all'improvviso. Non scompare di nuovo nel nulla.
Quindi che devo fare? 20 gocce di Xanax la sera per dormire +50 mg di Zoloft al mattino per stare su?
Ma era autobiografico o no????
Questa discussione in effetti ne palesa qualcuno.
Eh.