Una famiglia felice

danny

Utente di lunga data
:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:

ma che tipo che sei!!

Se controlli per lavoro, sei pagato per controllare.
Il bisogno di controllo non solo non ha bisogno di essere pagato, ma è proprio il pagamento e il prezzo al contempo.

Però se ti incuriosiscono gli psicofarmaci, ti consiglierei il fentanyl!!
Lascia stare xanax e vari simili.

Me l'han fatto quando ho dovuto fare la gastroscopia.

Uno dei più bei pomeriggi di sempre!!!!! :D
Lo dico ridendo, ma sono seria.
Il fentanyl è tanta roba.
Proprio per questo... Eviterei.🤣
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mica auspico un ritorno ai tabù, anche se non sarebbe male per certi aspetti. 😂
Il problema, secondo me, oltre a quello che avete detto giustamente sul riconoscimento del disagio, sulla sua accettazione e via dicendo, che sembrano due scogli insormontabili, è, secondo me anche una faccenda di modelli comportamentali.
Si lo so che a te stanno sul cazzo tutti, purtroppo però nel cervello di un adolescente funzionano, vengono cercati, imitati acriticamente, promossi dal gruppo, adottati.
Ne conosci qualcuno di positivo? Capace di indurre alla riflessione, alla maturazione, alla scoperta dei propri desideri?
Lo vedi no, cosa propone il cinema, la tv.
Il problema per me è prima di tutto sociale (è per questo che ho accennato ai tabù).
Poi si trasforma in un problema individuale quando alcuni soggetti non riescono più a districarsi all' interno dei messaggi che la società invia, quando il delicato sistema di premio- punizione va in avaria, quando qualcosa ti induce a pensare che il malessere che porti dentro sia possibile attenuare eliminando fisicamente quelle che ritieni le fonti, come John Wick.
L'altra sera ho letto i palinsesti tv. Su sei film in programma quattro avevano per protagonista un ex marine o un ex poliziotto, o un ex agente a cui qualcuno rompeva i coglioni, con il risultato ovviamente di strage.
Ti sembra normale tutto questo?
Edit:
A un adolescente col cervello in formazione che effetto fanno queste cose?
Presumo quello di piantare una spina sul sedere di una giovane scimmia, sull 'albero dei fichi, dove deve starsene in disparte a vedere gli adulti che litigano.
Mi ricordo ancora come fosse adesso una puntata di Portobello nel 1982 o giù di lì, io avevo 9/10 anni e Tortora fece un sondaggio "Goldrake si" o "Goldrake no" visto che c'erano fior fiore di studiosi, ma anche di parlamentari (che avevano fatto apposite interrogazioni in parlamento) ma anche comitati interi di genitori contro l'influenza della violenza in TV su noi bambini di allora... Da come parlavano non avevano visto una sola puntata di nessuno di quei cartoni
 

spleen

utente ?
E questa scelta è degli adulti di oggi.

Ed è una scelta innanzitutto formativa di se stessi.

Proporre ai ragazzini questioni come la riflessione con un linguaggio vecchio, ossia non digitale, è perfettamente inutile.
Serve solo a calmare l'ansia degli adulti.
Io ormai sono vecchio, sei tu invece adulta oggi.
Ti sembra che la tua generazione stia incidendo in maniera determinante sulla formazione dei giovani?
Non te lo chiedo polemicamente, solo vorrei capire.

Il mezzo non determina i bisogni nè la risposta ai bisogni.
La scimmie sull'albero sempre le stesse cose cercano: fichi, prima di tutto, poi di accoccolarsi la sera sentendo di poterlo fare tra braccia amiche, accettanti, protettve, sicure.
Dal neolitico in poi, perlomeno.
 

spleen

utente ?
Mi ricordo ancora come fosse adesso una puntata di Portobello nel 1982 o giù di lì, io avevo 9/10 anni e Tortora fece un sondaggio "Goldrake si" o "Goldrake no" visto che c'erano fior fiore di studiosi, ma anche di parlamentari (che avevano fatto apposite interrogazioni in parlamento) ma anche comitati interi di genitori contro l'influenza della violenza in TV su noi bambini di allora... Da come parlavano non avevano visto una sola puntata di nessuno di quei cartoni
Facevano bene a porsi la questione o no?

Comunque john wick io lo ho visto. Ho misurato gli effetti su di me, e mi sono interrogato sulle menti di chi di anni ne ha 15.
Però se volete facciamo finta di niente, io non sono di quei tipi - che la società o lo stato hanno la pena di tutto -
però domande me ne faccio.
 

danny

Utente di lunga data
Mi ricordo ancora come fosse adesso una puntata di Portobello nel 1982 o giù di lì, io avevo 9/10 anni e Tortora fece un sondaggio "Goldrake si" o "Goldrake no" visto che c'erano fior fiore di studiosi, ma anche di parlamentari (che avevano fatto apposite interrogazioni in parlamento) ma anche comitati interi di genitori contro l'influenza della violenza in TV su noi bambini di allora... Da come parlavano non avevano visto una sola puntata di nessuno di quei cartoni
Pensa che quella generazione lì aveva pure visto la guerra... Ma discettava sulla violenza dei cartoni animati.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Facevano bene a porsi la questione o no?

Comunque john wick io lo ho visto. Ho misurato gli effetti su di me, e mi sono interrogato sulle menti di chi di anni ne ha 15.
Però se volete facciamo finta di niente, io non sono di quei tipi - che la società o lo stato hanno la pena di tutto -
però domande me ne faccio.
Si ma secondo me succedeva perchè allora la questione era di moda ed è stata trattata con la relativa superficialità. Però devo dire che ogni volta che la luna è rossa io mi cago ancora sotto perchè temo un attacco di Vega, forse non hanno fatto male a toglierli di mezzo relegandoli alle TV locali
 

spleen

utente ?
Si ma secondo me succedeva perchè allora la questione era di moda ed è stata trattata con la relativa superficialità. Però devo dire che ogni volta che la luna è rossa io mi cago ancora sotto perchè temo un attacco di Vega, forse non hanno fatto male a toglierli di mezzo relegandoli alle TV locali
Và in regata, ultimamente. :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io ormai sono vecchio, sei tu invece adulta oggi.
Ti sembra che la tua generazione stia incidendo in maniera determinante sulla formazione dei giovani?
Non te lo chiedo polemicamente, solo vorrei capire.

Il mezzo non determina i bisogni nè la risposta ai bisogni.
La scimmie sull'albero sempre le stesse cose cercano: fichi, prima di tutto, poi di accoccolarsi la sera sentendo di poterlo fare tra braccia amiche, accettanti, protettve, sicure.
Dal neolitico in poi, perlomeno.
Per tutta una serie di ragioni, mi sto ritrovando ad avere a che fare con professionisti, di diversi ambiti, ben più giovani di me. Gente fra i 25 e 30.
Mi piacciono moltissimo.
Non voglio farne una cifra, ma quando mi relaziono con loro non mi sento per niente adulta.
Mi sento già vecchia :)

E dal punto di vista del mondo non è una percezione errata.
Banalmente, se io voglio fare una fotografia col cellulare lo impugno come fosse una macchina fotografica. Loro no.
Come quando lo uso come telefono io lo impugno come le vecchie cornette. Loro no.

Loro sono cresciuti in un mondo che quando sono cresciuta io non esisteva.
E questo lo conoscono ben meglio di me. Ne conoscono meglio le scorciatoie. E anche le scappatoie.

La mia generazione, che a mio avviso è già vecchia, a mio avviso è completamente fuori di testa, me compresa. :D
E viene da una generazione ancor più disorientata e fuori di testa.

Diciamo che fino agli anni '60 tutto si è ripetuto un po' uguale a se stesso.
Da lì in avanti si sono susseguite tutta una serie di rivoluzioni culturali, sociali, tecnologiche come non se ne erano mai viste prima di allora.
Nemmeno il passaggio dall'800 è stato così denso.

E quelli che hanno vissuto a cavallo di quegli anni hanno visto che "dio è morto" ma non c'era niente altro da mettere al suo posto.
Si sono ritrovati con una libertà sessuale che non sapevano gestire condizionati da modelli rigidissimi. Che anche oggi ancora risuonano e forte.
Si sono trovati un benessere inaspettato. Una libertà che non si era sperimentata.

Hanno riprodotto il vecchio modello provando ad adattarlo al nuovo mondo, tentando piccoli adattamenti.
E ne esce la mia generazione da quei piccoli adattamenti che in realtà erano compromessi.
E la mia generazione ha respirato quell'aria di disorientamento e anche di vuoto. Un vuoto pienissimo e negato.
E ha reagito provando a fare nuovi compromessi. E creando una vastità di casini che un decennio prima era semplicemente inimmaginabile. :)

Quindi ogni generazione incide come può.
Nel bene e nel male. Al contempo.

Onestamente penso che le nuove generazioni dovranno imparare da sole quell'accoccolarsi.
Perchè nè la generazione precedente alla mia nè la mia riescono a farlo per davvero e quindi non lo sanno insegnare, men che meno mostrare.
Le nostre generazioni sono veramente incasinatissime, affettivamente ed emozionalmente.

Io penso che la grande rivoluzione sarebbe che le generazioni vecchie imparassero ad ascoltare per davvero, senza difendersi dal nuovo.
Senza vederlo solo negativamente e solo come una perdita.
Che la smettessero di voler rivedere nel mondo il loro modello, che andava bene per loro, ma ora non più.
Che si mettessero insieme a imparare.

Questa sarebbe davvero una grandiosa rivoluzione.

Che i vecchi una buona volta la smettessero di dire "eehh...ai miei tempi!!!" e "te lo dico cosa è giusto per te", e piuttosto si incuriosissero di questi nuovi tempi.
E lasciassero il tempo ai proprietari di quel tempo. Questo soprattutto.

Poi, si può discutere di tutto.
Ma senza queste premesse, e non ci sono, basta osservare l'età media di chi detta le linee generali delle cose, è falso dire che si sta discutendo.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Si ma secondo me succedeva perchè allora la questione era di moda ed è stata trattata con la relativa superficialità. Però devo dire che ogni volta che la luna è rossa io mi cago ancora sotto perchè temo un attacco di Vega, forse non hanno fatto male a toglierli di mezzo relegandoli alle TV locali
Anche allora c'erano i bacchettoni che parlavano ai moralisti.
Pazienza che erano passati neanche 40 anni da una violenza reale terribile.
Ci vuole sempre un metodo per dividere facilmente i buoni dai cattivi.
Me la ricordo la polemica, la leggevo su Panorama.
Io guardavo Goldrake, giocavo con i robot e pensavo solo che questi non capivano un cazzo.


PS i nostri giochi erano pistole fucili e soldatini...
Li ho ancora, in box.
E questi rompevano il cazzo con un robot, quando il nostro passatempo da piccoli era dare fuoco alle formiche in pineta...🤣
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Per tutta una serie di ragioni, mi sto ritrovando ad avere a che fare con professionisti, di diversi ambiti, ben più giovani di me. Gente fra i 25 e 30.
Mi piacciono moltissimo.
Non voglio farne una cifra, ma quando mi relaziono con loro non mi sento per niente adulta.
Mi sento già vecchia :)

E dal punto di vista del mondo non è una percezione errata.
Banalmente, se io voglio fare una fotografia col cellulare lo impugno come fosse una macchina fotografica. Loro no.
Come quando lo uso come telefono io lo impugno come le vecchie cornette. Loro no.

Loro sono cresciuti in un mondo che quando sono cresciuta io non esisteva.
E questo lo conoscono ben meglio di me. Ne conoscono meglio le scorciatoie. E anche le scappatoie.

La mia generazione, che a mio avviso è già vecchia, a mio avviso è completamente fuori di testa, me compresa. :D
E viene da una generazione ancor più disorientata e fuori di testa.

Diciamo che fino agli anni '60 tutto si è ripetuto un po' uguale a se stesso.
Da lì in avanti si sono susseguite tutta una serie di rivoluzioni culturali, sociali, tecnologiche come non se ne erano mai viste prima di allora.
Nemmeno il passaggio dall'800 è stato così denso.

E quelli che hanno vissuto a cavallo di quegli anni hanno visto che "dio è morto" ma non c'era niente altro da mettere al suo posto.
Si sono ritrovati con una libertà sessuale che non sapevano gestire condizionati da modelli rigidissimi. Che anche oggi ancora risuonano e forte.
Si sono trovati un benessere inaspettato. Una libertà che non si era sperimentata.

Hanno riprodotto il vecchio modello provando ad adattarlo al nuovo mondo, tentando piccoli adattamenti.
E ne esce la mia generazione da quei piccoli adattamenti che in realtà erano compromessi.
E la mia generazione ha respirato quell'aria di disorientamento e anche di vuoto. Un vuoto pienissimo e negato.

Quindi ogni generazione incide come può.

Onestamente penso che le nuove generazioni dovranno imparare da sole quell'accoccolarsi.
Perchè nè la generazione precedente alla mia nè la mia riescono a farlo per davvero.
Io percepisco, nelle tue parole, una ricorrente sfiducia per tutto ciò che riguarda il passato ed una certa fiducia nel presente e futuro.
Ed è bello, voglio dire, avercene persone che con la fiducia nei nuovi mezzi e nelle nuove generazioni pensano ad un futuro meno amaro.

Personalmente sono scettico, non nel senso che apprezzo il passato e biasimo il presente ed il futuro, no, sarebbe ingiusto, semplicistico.
Ritengo, come già detto sopra, che la scimmia, nel profondo del suo essere sia praticamente sempre la stessa.
Parlare di mezzi è un poco anche parlare di cultura e di modelli.
Capisco che a te stanno sulle balle ma il problema è che non vedo modelli credibili, e la scimmia ne ha bisogno per specchiarsi in essi.
Non che quelli del passato fossero delle perle, intendiamoci.
Quelli che vengono proposti, formati, promossi, hanno più a che fare con l'individuo consumatore che altro. (Compreso l'adolescente consumatore).
Capisci da cosa derivi la mia sostanziale sfiducia?
E' una questione di inadeguatezza di fondo, strisciante, endemica.
Ma fai comunque bene ad essere fiduciosa.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io percepisco, nelle tue parole, una ricorrente sfiducia per tutto ciò che riguarda il passato ed una certa fiducia nel presente e futuro.
Ed è bello, voglio dire, avercene persone che con la fiducia nei nuovi mezzi e nelle nuove generazioni pensano ad un futuro meno amaro.

Personalmente sono scettico, non nel senso che apprezzo il passato e biasimo il presente ed il futuro, no, sarebbe ingiusto, semplicistico.
Ritengo, come già detto sopra, che la scimmia, nel profondo del suo essere sia praticamente sempre la stessa.
Parlare di mezzi è un poco anche parlare di cultura e di modelli.
Capisco che a te stanno sulle balle ma il problema è che non vedo modelli credibili, e la scimmia ne ha bisogno per specchiarsi in essi.
Non che quelli del passato fossero delle perle, intendiamoci.
Quelli che vengono proposti, formati, promossi, hanno più a che fare con l'individuo consumatore che altro. (Compreso l'adolescente consumatore).
Capisci da cosa derivi la mia sostanziale sfiducia?
E' una questione di inadeguatezza di fondo, strisciante, endemica.
Ma fai comunque bene ad essere fiduciosa.
La mia non è sfiducia.

Io penso semplicemente che quel mondo, quei modelli sono andati.
Il mondo è andato avanti anche grazie a quei modelli e il passato deve diventare passato.
Altrimenti diventa uno zombie. Una possessione.

A me dispiace infinitamente per le nuove generazioni. Onestamente.
Gli si sta consegnando un pianeta ambientalmente indebitato per dirla leggera.
Acqua, suolo, aria.

E penso che noi non siamo in grado di fare di meglio di come abbiamo già fatto.
E a loro andrà tutto sommato ben peggio che a noi.

Vista la merda di cui sono corresponsabile, lasciargli perlomeno in eredità fiducia, riflessioni autocritiche, un patrimonio di errori riconosciuti e ammessi ed esplicitati a cui guardare e se vorranno anche imparare mi sembra il minimo sindacale.

Non pensi?

https://www.huffingtonpost.it/dossi...egge_sul_clima_non_tutela_i_giovani-16802383/
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
La mia non è sfiducia.

Io penso semplicemente che quel mondo, quei modelli sono andati.
Il mondo è andato avanti anche grazie a quei modelli e il passato deve diventare passato.
Altrimenti diventa uno zombie. Una possessione.

A me dispiace infinitamente per le nuove generazioni. Onestamente.
Gli si sta consegnando un pianeta ambientalmente indebitato per dirla leggera.
Acqua, suolo, aria.

E penso che noi non siamo in grado di fare di meglio di come abbiamo già fatto.
E a loro andrà tutto sommato ben peggio che a noi.

Vista la merda di cui sono corresponsabile, lasciargli perlomeno in eredità fiducia, riflessioni autocritiche, un patrimonio di errori riconosciuti e ammessi ed esplicitati a cui guardare e se vorranno anche imparare mi sembra il minimo sindacale.

Non pensi?

https://www.huffingtonpost.it/dossi...egge_sul_clima_non_tutela_i_giovani-16802383/
evitiamo ste puttanate di link, per favore
 

spleen

utente ?
Vista la merda di cui sono corresponsabile, lasciargli perlomeno in eredità fiducia, riflessioni autocritiche, un patrimonio di errori riconosciuti e ammessi ed esplicitati a cui guardare e se vorranno anche imparare mi sembra il minimo sindacale.

Non pensi?
Si si sono d'accordo. Ma anche direi che debbano riconoscere quanto di buono è venuto loro, sia poco o tanto.
Non si ha coscienza del negativo se non si vede l'aspetto positivo.
Mi chiedo se saranno capaci del neretto però.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si si sono d'accordo. Ma anche direi che debbano riconoscere quanto di buono è venuto loro, sia poco o tanto.
Non si ha coscienza del negativo se non si vede l'aspetto positivo.
Mi chiedo se saranno capaci del neretto però.
Lo saranno come lo siamo stati noi che veniamo prima di loro. :)
Che a nostra volta abbiamo rappresentato i giovanastri inaffidabili per i vecchi prima di noi.

Sarebbe carino interrompere la tradizione.

C'è da dire che anche nel caso all'origine del 3d la tradizione non si è interrotta.
E a questi giovani si sta offrendo uno spettacolo di scaricabarile immenso. Modalità comunicative costruite sul conflitto e sugli estremi.
Una dicotomia del giusto e dello sbagliato e una caccia alle streghe.
Oltre che un disorientamento evidente.

Non stiamo offrendo un bello spettacolo come adulti a mio avviso.

E pure i ragazzini sono spaventati eh dal loro coetaneo.

Pensa cosa vedono osservandoci.
E non è un film.
 
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