ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ci vorrebbe G. per delle informazioni più precise.Pensa che io credevo che i neanderthal fossero stati soppiantati perché più scemi, invece ho scoperto che oltre ad essere più robusti avevano pure un cervello ben più voluminoso dei sapiens, ma diversamente sviluppato in ciò che riguarda la socialità, terreno sul quale pare siano stati inchiappettati. Ecco perché quando hai parlato di modificazioni imprevedibili anche del cervello ho pensato che potrebbe non essere una buona notizia per noi
Lui è appassionato di paleoantropologia e spesso parliamo e ci confrontiamo sulla tematica che metti in questo post.
La scuola, quindi parlo di cultura generale e di responsabilità istituzionali ben precise, ancora oggi propone quella roba qui.

Gli studi attuali mostrano una roba così

(tralasciamo che sui libri di storia della scuola dell'obbligo questo non appare. Sarebbe una bella tematica, però, no?)
La questione del cervello voluminoso è un'altra puttanata di quel retaggio.
Pensa alla questione degli interneuroni e al cervello dei corvi, per fare un esempio.
Per quanto riguarda alcune questioni cognitive sono pari al funzionamento del cervello di un bambino di 7 anni.
Sanno usare strumenti, fare problem solving per procurarsi il cibo, riconoscono se stessi allo specchio e sanno memorizzare la nostra immagine tanto da riconoscerci, capiscono analogie e concetti astratti come quello della differenza e dell’identità.
Non uso i corvi a caso, se conosci la storia di superstizione che li riguarda. Recentissima fra l'altro.
L'idea, che viene dal retaggio di quella linearità che non esiste, è che la storia evolutiva sia "da più scemo a più intelligente".
Dove ovviamente chi parla è il più intelligente!
Ma non è così.
Gli studi sulle altre specie sono significative da questo punto di vista. Spostano il focus.
Come anche gli studi sull'evoluzione del cervello umano.
Da quanti milioni di anni esistono gli uccelli sul pianeta?
Da quanti anni gli ominidi?
Chi ha avuto un maggior successo evolutivo da questo punto di vista? Di persistenza sul pianeta.
Abbiamo una visione così ristretta, antropocentrata da aver quasi completamente perso di vista le proporzioni.
E ogni nostro discorso si riduce a guardare il nostro ombelico.
Cosa è il passato che cin influenza?
Abbiamo davvero una chiara idea di quello di cui si sta parlando?
Io leggo di modelli del passato e li leggo come il discorso di un 15enne che riferito ad un bimbo di 8 anni dice "eeeehhhh!! quando avevo io la tua età"
E mi fa ridere.
Rispetto agli uccelli non abbiamo neanche ancora iniziato ad evolverci. E parliamo di modelli culturali come se fossero indelebili.
E' ovvio che le modificazioni del cervello sono in atto ed è altrettanto ovvio che spazzeranno via ciò che conosciamo.
Questa sì è una costante che si può dedurre dal passato.
Più vedo le persone che si aggrappano all'altro ieri, un po' come il discorso della torta di nozze o delle tradizioni del matrimonio, più non vedo l'ora che accada perchè quell'aggrapparsi è solo un egoistico esercizio di potere e di paura.
Una cosa inedita è la velocità, intesa come variabile, a cui stiamo andando grazie alle tecnologie che abbiamo costruito e che stiamo costruendo.
E penso che questo non sia calcolabile solo sulla base dei modelli che conosciamo.
Non siamo ancora in grado di rilevare l'effettivo impatto di questo mondo (pensa ai sensi come in quel video, il tatto non vede gli alberi che gli occhi vedono) sul cervello. Si stanno raccogliendo dati e si stanno facendo ipotesi.
Ma, banalmente, quando parliamo di noi stessi rilasciamo più dopamina di quando ascoltiamo gli altri. Pensa i social da questo punto di vista.
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