Una famiglia felice

Gerry

Utente di lunga data
Purtroppo per molti:

Accettazione che non significa necessariamente approvazione (“come sono brava non potrei fare di meglio”) ..

Il non è stato rimpicciolito volutamente..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Purtroppo per molti:

Accettazione che non significa necessariamente approvazione (“come sono brava non potrei fare di meglio”) ..

Il non è stato rimpicciolito volutamente..
Certamente non è nel pensiero di chi di questo si occupa. Essere autentici non significa essere autenticamente stronzi 😆
 

Marjanna

Utente di lunga data
Per me ha parlato a caso. Il suo obiettivo era non apparire connivente.
Dire che tiene al giudizio del paese, una che va al pub a farsi le canne, mi pare azzardato.
Il giudizio è relativo, in certi ambienti non farsi le canne potrebbe essere da bacchettoni.
Ad ogni modo, per quanto questo ragazzo stia adesso -forse, in qualche modo- mostrizzando il rapporto con lei, vista la bomba che comunque avrà ricevuto, insieme alle mille voci su come probabilmente gestirla, è qualcuno che la conosceva, che ci ha avuto dei rapporti.
Cancellare il contesto, i piccoli frammenti che arrivano (es: il contesto religioso), mi pare un processo di disumanizzazione che altro non può portare che a un totale mostro. Non si tratta di cercare colpe o colpevoli, ma di provare a comprendere, anche se parzialmente.
Una persona che ha nascosto ciò che ha nascosto, mica ci è arrivata da un giorno all’altro. Da lontano certamente riesce difficile crederci, vien più probabile pensare che sia stata circondata da una manica di cieci imbecilli o coglioni o quel che si voglia, ma prova a considerare quanto effettivamente viene ripetuto: non si erano accorti di niente. Tu credi che una persona arrivi a costruire qualcosa di simile in due anni, tre anni?
Se per il ragazzo che ha ucciso la famiglia, si è detto che non ci sono gli elementi, non sono state diffuse informazioni per poter minimamente trattare la tematica, in questo caso mi sa che pur avendole, sarebbe cosa per pochissimi ricostruire i processi nella sua mente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il giudizio è relativo, in certi ambienti non farsi le canne potrebbe essere da bacchettoni.
Ad ogni modo, per quanto questo ragazzo stia adesso -forse, in qualche modo- mostrizzando il rapporto con lei, vista la bomba che comunque avrà ricevuto, insieme alle mille voci su come probabilmente gestirla, è qualcuno che la conosceva, che ci ha avuto dei rapporti.
Cancellare il contesto, i piccoli frammenti che arrivano (es: il contesto religioso), mi pare un processo di disumanizzazione che altro non può portare che a un totale mostro. Non si tratta di cercare colpe o colpevoli, ma di provare a comprendere, anche se parzialmente.
Una persona che ha nascosto ciò che ha nascosto, mica ci è arrivata da un giorno all’altro. Da lontano certamente riesce difficile crederci, vien più probabile pensare che sia stata circondata da una manica di cieci imbecilli o coglioni o quel che si voglia, ma prova a considerare quanto effettivamente viene ripetuto: non si erano accorti di niente. Tu credi che una persona arrivi a costruire qualcosa di simile in due anni, tre anni?
Se per il ragazzo che ha ucciso la famiglia, si è detto che non ci sono gli elementi, non sono state diffuse informazioni per poter minimamente trattare la tematica, in questo caso mi sa che pur avendole, sarebbe cosa per pochissimi ricostruire i processi nella sua mente.
Ma chi fa una strage prima ha tutto in testa e non le si gonfia il cranio. Gli altri che ne sanno del suo rimuginare?
Poi ho sentito l‘intervista dava per scontate cose che non lo sono. Ad esempio rapporti avvenuti con lei nuda e tutto il corpo visibile in posizione missionaria o sopra lei. Se lei aveva una maglia e posizione da dietro, lui non vedeva niente. Sono domande cretine e lui, dopo quello che è successo, non doveva essere sottoposto a quella intervista con quelle domande. Mai avrebbe potuto di esporre ulteriormente la propria intimità.
Lo sconcerto per un evento di cronaca porta a questo giornalismo ormai senza pudore e limiti.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ma chi fa una strage prima ha tutto in testa e non le si gonfia il cranio. Gli altri che ne sanno del suo rimuginare?
Poi ho sentito l‘intervista dava per scontate cose che non lo sono. Ad esempio rapporti avvenuti con lei nuda e tutto il corpo visibile in posizione missionaria o sopra lei. Se lei aveva una maglia e posizione da dietro, lui non vedeva niente. Sono domande cretine e lui, dopo quello che è successo, non doveva essere sottoposto a quella intervista con quelle domande. Mai avrebbe potuto di esporre ulteriormente la propria intimità.
Lo sconcerto per un evento di cronaca porta a questo giornalismo ormai senza pudore e limiti.
Se dici "Gli altri che ne sanno del suo rimuginare" vai dietro ad un concetto di colpe, o responsabilità altrui, e se segui questo filone la si fa molto breve. I bambini li ha uccisi lei. Lei è colpevole. Fine.
scary.gif
Se questa è la fine non vi è niente da dire.
Quello che a cui mi riferivo è che le piccole dichiarazioni che vengono riportate per tv, sono frammenti del contesto in cui viveva.

 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Se dici "Gli altri che ne sanno del suo rimuginare" vai dietro ad un concetto di colpe, o responsabilità altrui, e se segui questo filone la si fa molto breve. I bambini li ha uccisi lei. Lei è colpevole. Fine.
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Se questa è la fine non vi è niente da dire.
Quello che a cui mi riferivo è che le piccole dichiarazioni che vengono riportate per tv, sono frammenti del contesto in cui viveva.

Insomma.. Chiunque intervisti adesso sta ben attento a cosa dire e a cosa non dire. L'immagine del contesto che se ne ricava non può che essere alterata
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se dici "Gli altri che ne sanno del suo rimuginare" vai dietro ad un concetto di colpe, o responsabilità altrui, e se segui questo filone la si fa molto breve. I bambini li ha uccisi lei. Lei è colpevole. Fine.
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Se questa è la fine non vi è niente da dire.
Quello che a cui mi riferivo è che le piccole dichiarazioni che vengono riportate per tv, sono frammenti del contesto in cui viveva.

Hai fatto deduzioni secondo il tuo pensiero.
Ho detto che è molto difficile non notare una gravidanza e chiedere al fidanzato, dando per scontata una intimità modello, secondo i giornalisti, è sciocco. Perché si può fare sesso parzialmente vestite e in posizioni che possono mascherare i cambiamenti del corpo, ma comunque lui è un ragazzo che non è certo obbligato a raccontare la sua intimità in una intervista.
Gli inquirenti avranno modo di indagare, non un giornalista e non noi.
Certamente la ragazza non è stata vista, ma può succedere.
Invece dicevo del rimuginare dentro la propria testa, senza che gli altri percepiscano nulla, lo dicevo per chi fa stragi inaspettate.
Perché cosa si pensa non si può sapere.
Poi ci sono senz’altro comportamenti che possono segnalare un problema. Ma possono anche essere facilmente mascherati.
Vorremmo poter prevedere tutto. Ma non si può.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Hai fatto deduzioni secondo il tuo pensiero.
Ho detto che è molto difficile non notare una gravidanza e chiedere al fidanzato, dando per scontata una intimità modello, secondo i giornalisti, è sciocco. Perché si può fare sesso parzialmente vestite e in posizioni che possono mascherare i cambiamenti del corpo, ma comunque lui è un ragazzo che non è certo obbligato a raccontare la sua intimità in una intervista.
Gli inquirenti avranno modo di indagare, non un giornalista e non noi.
Certamente la ragazza non è stata vista, ma può succedere.
Invece dicevo del rimuginare dentro la propria testa, senza che gli altri percepiscano nulla, lo dicevo per chi fa stragi inaspettate.
Perché cosa si pensa non si può sapere.
Poi ci sono senz’altro comportamenti che possono segnalare un problema. Ma possono anche essere facilmente mascherati.
Vorremmo poter prevedere tutto. Ma non si può.
I giornalisti hanno fatto domande andando dietro la curiosità dei social probabilmente.
Le domande a lui possono essere solo finalizzate su una qualche forma di complicità nella morte dei nascituri, inizialmente infatti pareva impossibile avesse potuto compiere tutto da sola.

Comunque non mi pare lei rimuginasse, lei ha proprio messo in atto un iter e non ha fatto che cercare informazioni per portarlo a termine, ovvero per lei non esisteva nessun percorso alternativo a quello che ha portato a termine. Tutti si sono stupiti considerando che alternative oggi ve ne sono. Ma non nella sua testa. Che vuol dire un vicolo cieco. Ha mentito a molte persone, che quasi parlano di lei essendole grate (con il fidanzato era lei a portarlo nella "retta via", con la catechista per come aveva aiutato nella gestione dei ragazzi)... tutte queste cose, nella sua giovane età a me risulta difficile pensare che si formino perchè una ci nasce mostro (o qualsiasi altro termine abbia come fine la distanza), cosa ci sia nel percorso io non lo so, però se prendo insieme i due elementi: un percorso unico, retto, che non poteva avere altre alternative, e la "retta" ragazza, magari qualcosa ci sarebbe su cui riflettere...
 

spleen

utente ?
Ha mentito a molte persone, che quasi parlano di lei essendole grate (con il fidanzato era lei a portarlo nella "retta via", con la catechista per come aveva aiutato nella gestione dei ragazzi)... tutte queste cose, nella sua giovane età a me risulta difficile pensare che si formino perchè una ci nasce mostro (o qualsiasi altro termine abbia come fine la distanza), cosa ci sia nel percorso io non lo so, però se prendo insieme i due elementi: un percorso unico, retto, che non poteva avere altre alternative, e la "retta" ragazza, magari qualcosa ci sarebbe su cui riflettere...
Io credo che ciascuno nasca un po' mostro e un po' santo. La cosa difficile per le persone è acettare la propria parte mostruosa. In definitiva basterebbe analizzare i nostri pensieri davanti ad eventi di questo genere, scommetto che molti hanno pensato di metterle subito la testa su un ceppo e di essere in grado di manovrare istantaneamente le mannaia, anche quando pensiamo di vendicarci violentemente di torti subiti o di usare scorciatoie poco ortodosse per risolvere qualche altro problema. In definitiva la curiosità dei media che sfiora la morbosità è solo il riflesso collettivo di considerare invece il male come qualcosa di esterno, come qualcosa che appartenga a "certi individui".
Quei certi individui sono solo persone che non sono riuscite a reprimere il mostro che sta in loro. E' solo il motivo che va scoperto, sia esso sia un malfunzionamento celebrale verso i freni inibitori sociali e individuali sia esso dovuto (e qui sarebbe gravissimo) ad influenze esterne.
Continuo a dirlo da molto tempo, la sostanziale uguaglianza della natura umana, sotto ogni cielo ed in ogni cultura non ci mette mai al riparo del tutto da noi stessi. Cercare unicamente delle soluzioni di tipo sociologico non ci migliorerà finchè non lavoreremo su questo.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Io credo che ciascuno nasca un po' mostro e un po' santo. La cosa difficile per le persone è acettare la propria parte mostruosa. In definitiva basterebbe analizzare i nostri pensieri davanti ad eventi di questo genere, scommetto che molti hanno pensato di metterle subito la testa su un ceppo e di essere in grado di manovrare istantaneamente le mannaia, anche quando pensiamo di vendicarci violentemente di torti subiti o di usare scorciatoie poco ortodosse per risolvere qualche altro problema. In definitiva la curiosità dei media che sfiora la morbosità è solo il riflesso collettivo di considerare invece il male come qualcosa di esterno, come qualcosa che appartenga a "certi individui".
Quei certi individui sono solo persone che non sono riuscite a reprimere il mostro che sta in loro. E' solo il motivo che va scoperto, sia esso sia un malfunzionamento celebrale verso i freni inibitori sociali e individuali sia esso dovuto (e qui sarebbe gravissimo) ad influenze esterne.
Continuo a dirlo da molto tempo, la sostanziale uguaglianza della natura umana, sotto ogni cielo ed in ogni cultura non ci mette mai al riparo del tutto da noi stessi. Cercare unicamente delle soluzioni di tipo sociologico non ci migliorerà finchè non lavoreremo su questo.
Ma sai che in questo caso non ho percepito la reazione popolare così giustizialista, come hai visto tu. Soprattutto da parte delle donne.
Più che altro ho visto stupore da parte di chi ha avuto figli per le enormi difficoltà di nascondere la gravidanza, di partorire sola, seppellire in una fase in cui si fatica ad andare in bagno, gestire l’espulsione della placenta e poi la montata lattea.
Ha stupito che tra abortire e sopprimere i neonati lei abbia scelto la seconda soluzione, più complicata.
Non ha stupito che lei non volesse i bambini, solo ci si stupisce che non abbia abortito.
Il tutto fingendo che siano cose molto diverse.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma sai che in questo caso non ho percepito la reazione popolare così giustizialista, come hai visto tu. Soprattutto da parte delle donne.
Più che altro ho visto stupore da parte di chi ha avuto figli per le enormi difficoltà di nascondere la gravidanza, di partorire sola, seppellire in una fase in cui si fatica ad andare in bagno, gestire l’espulsione della placenta e poi la montata lattea.
Ha stupito che tra abortire e sopprimere i neonati lei abbia scelto la seconda soluzione, più complicata.
Non ha stupito che lei non volesse i bambini, solo ci si stupisce che non abbia abortito.
Il tutto fingendo che siano cose molto diverse.
Sopprimere è solo più "complicato"?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Io credo che ciascuno nasca un po' mostro e un po' santo. La cosa difficile per le persone è acettare la propria parte mostruosa. In definitiva basterebbe analizzare i nostri pensieri davanti ad eventi di questo genere, scommetto che molti hanno pensato di metterle subito la testa su un ceppo e di essere in grado di manovrare istantaneamente le mannaia, anche quando pensiamo di vendicarci violentemente di torti subiti o di usare scorciatoie poco ortodosse per risolvere qualche altro problema. In definitiva la curiosità dei media che sfiora la morbosità è solo il riflesso collettivo di considerare invece il male come qualcosa di esterno, come qualcosa che appartenga a "certi individui".
Quei certi individui sono solo persone che non sono riuscite a reprimere il mostro che sta in loro. E' solo il motivo che va scoperto, sia esso sia un malfunzionamento celebrale verso i freni inibitori sociali e individuali sia esso dovuto (e qui sarebbe gravissimo) ad influenze esterne.
Continuo a dirlo da molto tempo, la sostanziale uguaglianza della natura umana, sotto ogni cielo ed in ogni cultura non ci mette mai al riparo del tutto da noi stessi. Cercare unicamente delle soluzioni di tipo sociologico non ci migliorerà finchè non lavoreremo su questo.
Condivido quanto scrivi, per come hai usato il termine, ma per come viene usato nei mass media il fine è una inspiegabile distanza o almeno se prendi una massa probabilmente si porrà in distanza. Distante, che è un poco l'opposto di quel guardare dentro di se (vicino).

Ma sai che in questo caso non ho percepito la reazione popolare così giustizialista, come hai visto tu. Soprattutto da parte delle donne.
Più che altro ho visto stupore da parte di chi ha avuto figli per le enormi difficoltà di nascondere la gravidanza, di partorire sola, seppellire in una fase in cui si fatica ad andare in bagno, gestire l’espulsione della placenta e poi la montata lattea.
Ha stupito che tra abortire e sopprimere i neonati lei abbia scelto la seconda soluzione, più complicata.
Non ha stupito che lei non volesse i bambini, solo ci si stupisce che non abbia abortito.
Il tutto fingendo che siano cose molto diverse.
incredulità, è per questo che ti ho scritto che le domande dei giornalisti sui rapporti intimi con il ragazzo, erano un riflesso dei commenti social.
ovviamente loro seguono quanto può cavalcare l’onda di ascolto, ma lo stesso vale per medici che in tv analizzano il comportamento di lei mentre scende da un’auto, a distanza, cosa potranno mai dire...

sulla tua ultima frase abortire per molte persone equivale ad uccidere, specialmente uomini si sa bene come si esprimono a riguardo.
però una diversità la noto -da esterna, nel senso che parlo di qualcosa che non ho vissuto nel mio fisico- che è quella di portare a termine una gravidanza, a meno che non mi diciate che sono tutte stronzate, in genere dalle donne ho sentito frasi sul quel sentire crescere una vita dentro di se, mesi impegnativi in cui si sente cambiare il proprio fisico, in cui la propria salute va curata con accortezza poichè non si sente più solo propria.

nel caso di questa ragazza, in quei mesi di gravidanza, pare abbia fatto tutto l’opposto, portando avanti la gravidanza ma seguendo comportamenti per sopprimerla, seguendo un "fai da te" che avrebbe potuto anche ledere lei stessa, o avrebbe potuto stare male, finire al pronto soccorso il che avrebbe implicato che la gravidanza sarebbe stata rilevata.

mentre continuava la vita da "brava ragazza di paese", amica di tutti, retta per tutti, pare abbia ritenuto di non poter parlare con nessuno di quanto viveva dentro di se. a 20 anni. qui si parla spesso di solitudine, ma questa, secondo voi, non è solitudine*?

* non leggerlo collegato a colpe o presunte colpe
 
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Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
È quello che mi chiedo.
Parrebbe che nella personale scala di valori della tipa fosse il contrario, visto che mi sembra decisamente improbabile che non conoscesse tutte le opzioni possibili.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Condivido quanto scrivi, per come hai usato il termine, ma per come viene usato nei mass media il fine è una inspiegabile distanza o almeno se prendi una massa probabilmente si porrà in distanza. Distante, che è un poco l'opposto di quel guardare dentro di se (vicino).



incredulità, è per questo che ti ho scritto che le domande dei giornalisti sui rapporti intimi con il ragazzo, erano un riflesso dei commenti social.
ovviamente loro seguono quanto può cavalcare l’onda di ascolto, ma lo stesso vale per medici che in tv analizzano il comportamento di lei mentre scende da un’auto, a distanza, cosa potranno mai dire...

sulla tua ultima frase abortire per molte persone equivale ad uccidere, specialmente uomini si sa bene come si esprimono a riguardo.
però una diversità la noto -da esterna, nel senso che parlo di qualcosa che non ho vissuto nel mio fisico- che è quella di portare a termine una gravidanza, a meno che non mi diciate che sono tutte stronzate, in genere dalle donne ho sentito frasi sul quel sentire crescere una vita dentro di se, mesi impegnativi in cui si sente cambiare il proprio fisico, in cui la propria salute va curata con accortezza poichè non si sente più solo propria.

nel caso di questa ragazza, in quei mesi di gravidanza, pare abbia fatto tutto l’opposto, portando avanti la gravidanza ma seguendo comportamenti per sopprimerla, seguendo un "fai da te" che avrebbe potuto anche ledere lei stessa, o avrebbe potuto stare male, finire al pronto soccorso il che avrebbe implicato che la gravidanza sarebbe stata rilevata.

mentre continuava la vita da "brava ragazza di paese", amica di tutti, retta per tutti, pare abbia ritenuto di non poter parlare con nessuno di quanto viveva dentro di se. a 20 anni. qui si parla spesso di solitudine, ma questa, secondo voi, non è solitudine*?

* non leggerlo collegato a colpe o presunte colpe
Infatti io in lei ho visto una solitudine disperata di corrispondere a un modello.
Non è detto un modello imposto. Non lo vedo diverso dal modello di chi si fa rimpolpare le labbra o perde peso fino alla consunzione.
Però non possiamo fare come gli psicologi da pomeriggio durante il caffè. Anche se stupisce che lei per ”andare in caserma” si sia preoccupata di far venire bene i ricci e mettere lo smalto. Potrebbe essere anche una strategia per confermare una diagnosi di sdoppiamento di personalità, ma la diagnosi è già nei fatti. Anche perché una volta può essere spiegata in modo diverso da due volte.
Difficilmente io penso a colpa e tanto meno in casi come questo in cui la soluzione delittuosa mette in pericolo la vita stessa di chi compie l’omicidio.
Infatti questo caso, come i padri che sterminano la famiglia e si suicidano o il ragazzo “perfetto” che uccide i genitori “perfetti” perché si sente oppresso dalle aspettative, ci colpiscono perché non sufficiente pensare che siano cattivi.
Con il confronto con altre donne ho imparato che non tutte hanno vissuto la maternità come me. Ho ancora chiare le espressioni e la gestualità di una collega mentre mi guardava la pancia, quando ero incinta di mia figlia, dicendo che era terribile avere qualcosa che cresceva dentro di te (era dentro di me) e ti divora dall’interno. 😳
😰 😳 la mia meravigliosa bambina considerata alien!
 

Allegati

Brunetta

Utente di lunga data
Parrebbe che nella personale scala di valori della tipa fosse il contrario, visto che mi sembra decisamente improbabile che non conoscesse tutte le opzioni possibili.
Non credo che abbia ragionato in quei termini.
Certo che sapeva, come tutte, che avrebbe potuto fare prima e dopo cose diverse.
Lei mentiva dicendo di prendere la pillola e chiedendo rapporti non protetti. Tutto parte da lì.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non credo che abbia ragionato in quei termini.
Certo che sapeva, come tutte, che avrebbe potuto fare prima e dopo cose diverse.
Lei mentiva dicendo di prendere la pillola e chiedendo rapporti non protetti. Tutto parte da lì.
Sbaglierò ma a me quella dei rapporti non protetti dicendo che prendeva la pillola pare proprio una cagata detta dal suo tipo per pararsi il kiulo. Invece secondo me possiamo ragionevolmente dire che per lei il valore della vita, di DUE vite, era l'ultima delle preoccupazioni
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sbaglierò ma a me quella dei rapporti non protetti dicendo che prendeva la pillola pare proprio una cagata detta dal suo tipo per pararsi il kiulo. Invece secondo me possiamo ragionevolmente dire che per lei il valore della vita, di DUE vite, era l'ultima delle preoccupazioni
Credo che sia una cosa troppo complessa da capire.
Proprio perché la sua stessa vita è stata messa in pericolo due volte.
E ancora non capisco come abbiano potuto non vedere la montata lattea, oltre a tutto il resto.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Infatti io in lei ho visto una solitudine disperata di corrispondere a un modello.
Non è detto un modello imposto. Non lo vedo diverso dal modello di chi si fa rimpolpare le labbra o perde peso fino alla consunzione.
Però non possiamo fare come gli psicologi da pomeriggio durante il caffè. Anche se stupisce che lei per ”andare in caserma” si sia preoccupata di far venire bene i ricci e mettere lo smalto. Potrebbe essere anche una strategia per confermare una diagnosi di sdoppiamento di personalità, ma la diagnosi è già nei fatti. Anche perché una volta può essere spiegata in modo diverso da due volte.
Difficilmente io penso a colpa e tanto meno in casi come questo in cui la soluzione delittuosa mette in pericolo la vita stessa di chi compie l’omicidio.
Infatti questo caso, come i padri che sterminano la famiglia e si suicidano o il ragazzo “perfetto” che uccide i genitori “perfetti” perché si sente oppresso dalle aspettative, ci colpiscono perché non sufficiente pensare che siano cattivi.
Con il confronto con altre donne ho imparato che non tutte hanno vissuto la maternità come me. Ho ancora chiare le espressioni e la gestualità di una collega mentre mi guardava la pancia, quando ero incinta di mia figlia, dicendo che era terribile avere qualcosa che cresceva dentro di te (era dentro di me) e ti divora dall’interno. 😳
😰 😳 la mia meravigliosa bambina considerata alien!
Aveva visto Alien qualche volta di troppo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Aveva visto Alien qualche volta di troppo
Credo che non fosse consapevole di citare Alien.
Era una ragazza particolare. Poi conobbi sua cognata che mi raccontò cose incredibili.
Era noto che invece era svenuta per strada con la carrozzina del suo bimbo perché non mangiava per vedersi bene.
 
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