Una famiglia felice

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Guarda se per te la questione è di diagnosi io posso solo dire che è evidente che dei problemi ci siano, poi non ho conoscenze ne competenze a riguardo, e non ho l’hobby della psicologia. Quel poco che capisco ogni tanto, poi lo riconduco e in qualche modo ne ho trovato tracce nel mondo animale, e solo in quel momento riesco a collocarlo, a vederlo veramente. Nel senso che diventa estremamente semplice. Lo vedo. E non ha in se bene o male. Accade, come una goccia che perfora una roccia.

In questo caso non vedo niente. Ma non credo sia qualcosa che vale solo per me. Infatti ne parliamo, cerchiamo delle ipotesi.

Percui, se vuoi, spiegati, perchè sentire una etichetta di patologia, o scema, cattiva, idiota non sono risposte. Son cose per dire che riconosciamo una negatività, ma oltre la nostra comprensione.
Dire che si ha l'hobby della psicologia sarebbe come dire di avere l'hobby dell'odontoiatria: un'offesa ad entrambe le professioni, per cui neanche io, come te, non ho quest' "hobby" e tanto meno penso che la questione sia di diagnosi. Chiamare le cose col loro nome invece, che non è fare diagnosi, aiuta secondo me a restare coi piedi per terra, ad esempio dicendo che sono stati "barbaramente uccisi", invece che "lasciati morire". Poi ho cercato di spiegarmi prima, dicendo che ok la rigidità, ok la mancata aderenza ad un modello, ok anche il contrario, l'altro che non aderisce al modello che tu gli hai attribuito (vedi i vari Turetta), ecc ecc ecc, ma mi pare che non siano cose eccezionali, sono stress test che prima o poi tutti provano, chi più chi meno. La mia domanda era come mai per alcuni, per fortuna pochi, uno stress fa scattare pulsioni omicide/suicide tali da superare ogni freno inibitorio? Ma poi, in questo caso, altro che pulsione, visto che ha richiesto una pianificazione meticolosa di mesi, per 2 volte.. E' generica debolezza mai insegnata dai genitori o da chi ne ha fatto le veci? O una tempesta "perfetta" di fattori?
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Dire che si ha l'hobby della psicologia sarebbe come dire di avere l'hobby dell'odontoiatria: un'offesa ad entrambe le professioni, per cui neanche io, come te, non ho quest' "hobby" e tanto meno penso che la questione sia di diagnosi. Chiamare le cose col loro nome invece, che non è fare diagnosi, aiuta secondo me a restare coi piedi per terra, ad esempio dicendo che sono stati "barbaramente uccisi", invece che "lasciati morire". Poi ho cercato di spiegarmi prima, dicendo che ok la rigidità, ok la mancata aderenza ad un modello, ok anche il contrario, l'altro che non aderisce al modello che tu gli hai attribuito (vedi i vari Turetta), ecc ecc ecc, ma mi pare che non siano cose eccezionali, sono stress test che prima o poi tutti provano, chi più chi meno. La mia domanda era come mai per alcuni, per fortuna pochi, uno stress fa scattare pulsioni omicide/suicide tali da superare ogni freno inibitorio? Ma poi, in questo caso, altro che pulsione, visto che ha richiesto una pianificazione meticolosa di mesi, per 2 volte.. E' generica debolezza mai insegnata dai genitori o di chi ne ha fatto le veci? O una tempesta "perfetta" di fattori?
Un tempo si diceva tranquillamente, senza alcun timore di essere definiti presuntuosi, che il tale era matto o la tale matta.
Pensiamo forse che la Cianciulli o Rina Fort suscitassero tale pietà da indurre a cercare di capirne il funzionamento?
Ma dire pazzi era un modo per allontanare da sé un modo di essere che non si riconosceva “umano“.
Al di là del politicamente corretto, si è sviluppato nel tempo prima pietà e poi attenzione per chi compie atti che troviamo folli.
Le parole che cerchiamo per definire alcune follie non costituiscono un abuso della professione di psichiatra, come non diventiamo giudici se diciamo che uccidere non è consentito e chi lo fa commette un crimine.
Se ci disturba la riflessione sul funzionamento di compie certi delitti, significa che temiamo che il nostro personale funzionamento possa essere considerato anomalo. Oppure temiamo che queste riflessioni creino un clima nell’opinione pubblica che induca il tribunale a non condannare in modo adeguato il delitto. Forse perché certi delitti ci colpiscono particolarmente o magari anche noi abbiamo pensato cose simili e l’idea della punizione crediamo che ci abbia impedito di compierlo
Come quella tizia che aveva descritto la mia bambina che cresceva dentro di me come un alien.

https://it.wikipedia.org/wiki/Leonarda_Cianciulli


 

Jacaranda

Utente di lunga data
Credo che sia una cosa troppo complessa da capire.
Proprio perché la sua stessa vita è stata messa in pericolo due volte.
E ancora non capisco come abbiano potuto non vedere la montata lattea, oltre a tutto il resto.
Ricordo l’episodio di un amico di famiglia. Figlio che frequenta l’universita’ e tutta la famiglia (nonni e zii compresi) che si presentano vestiti a festa per la laurea. Lui abito bello, taglio dei capelli il giorno prima. Non lo trovano nell’elenco.. Il padre pensa ad un errore e fa un mezzo casino. Il primo laureato della famiglia. Scopriranno poi che non aveva dato nemmeno un esame.
E’ arrivato fino in fondo . Poteva fermarsi prima dell’epilogo certamente peggiore rispetto a confessare prima. Ecco, e’ un esempio naturalmente di gravita’ estremamente diversa..ma a me e’ venuto in mente questo paragone.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Un tempo si diceva tranquillamente, senza alcun timore di essere definiti presuntuosi, che il tale era matto o la tale matta.
Pensiamo forse che la Cianciulli o Rina Fort suscitassero tale pietà da indurre a cercare di capirne il funzionamento?
Ma dire pazzi era un modo per allontanare da sé un modo di essere che non si riconosceva “umano“.
Al di là del politicamente corretto, si è sviluppato nel tempo prima pietà e poi attenzione per chi compie atti che troviamo folli.
Le parole che cerchiamo per definire alcune follie non costituiscono un abuso della professione di psichiatra, come non diventiamo giudici se diciamo che uccidere non è consentito e chi lo fa commette un crimine.
Se ci disturba la riflessione sul funzionamento di compie certi delitti, significa che temiamo che il nostro personale funzionamento possa essere considerato anomalo. Oppure temiamo che queste riflessioni creino un clima nell’opinione pubblica che induca il tribunale a non condannare in modo adeguato il delitto. Forse perché certi delitti ci colpiscono particolarmente o magari anche noi abbiamo pensato cose simili e l’idea della punizione crediamo che ci abbia impedito di compierlo
Come quella tizia che aveva descritto la mia bambina che cresceva dentro di me come un alien.

https://it.wikipedia.org/wiki/Leonarda_Cianciulli


Certamente prima ancora si credeva che il tuono e i fulmini fossero azioni degli dei, o per alcuni di un solo dio polifunzionale, poi la scienza ha fatto progressi e soprattutto dopo ancora, invenzione del tanto vituperato occidente, la cultura con la scuola è diventata di massa e oggi chiunque può sapere cosa sono tuoni e fulmini o almeno avere gli strumenti per impararlo. Ovviamente nessuno di noi qui dentro può permettersi di fare diagnosi, men che meno chi fosse del mestiere perchè non avrebbe contezza degli elementi necessari guardando la cosa dal di fuori. Però con cautela, sottolineo cautela, si possono usare termini "tecnici" perchè ormai entrati nell'uso comune, come abbiamo detto altre volte, e usare un termine facilita il discutere di un argomento, evitando di ripetere concetti complessi, purchè tutti gli interlocutori attribuiscano ad esso lo stesso significato. Poi io personalmente cerco di allargare la visuale nel momento in cui le valutazioni proposte non mi sembrano esaustive
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ricordo l’episodio di un amico di famiglia. Figlio che frequenta l’universita’ e tutta la famiglia (nonni e zii compresi) che si presentano vestiti a festa per la laurea. Lui abito bello, taglio dei capelli il giorno prima. Non lo trovano nell’elenco.. Il padre pensa ad un errore e fa un mezzo casino. Il primo laureato della famiglia. Scopriranno poi che non aveva dato nemmeno un esame.
E’ arrivato fino in fondo . Poteva fermarsi prima dell’epilogo certamente peggiore rispetto a confessare prima. Ecco, e’ un esempio naturalmente di gravita’ estremamente diversa..ma a me e’ venuto in mente questo paragone.
Anche secondo me è un meccanismo simile, rimandi, rimandi, poi come una pallina di neve su un piano inclinato rotola giù e si ingigantisce sempre di più e più si ingigantisce più è difficile da nascondere, ma va nascosta perchè il disastro conseguente sarebbe ancora peggiore... ma in quel caso come è finita? non credo con una strage..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ricordo l’episodio di un amico di famiglia. Figlio che frequenta l’universita’ e tutta la famiglia (nonni e zii compresi) che si presentano vestiti a festa per la laurea. Lui abito bello, taglio dei capelli il giorno prima. Non lo trovano nell’elenco.. Il padre pensa ad un errore e fa un mezzo casino. Il primo laureato della famiglia. Scopriranno poi che non aveva dato nemmeno un esame.
E’ arrivato fino in fondo . Poteva fermarsi prima dell’epilogo certamente peggiore rispetto a confessare prima. Ecco, e’ un esempio naturalmente di gravita’ estremamente diversa..ma a me e’ venuto in mente questo paragone.
Accumulare bugie è una cosa che succede anche in altre circostanze. Ma arrivare a stabilire la data della laurea e far arrivare tutti i parenti, può davvero condurre a un liberatorio svelamento o alla fine definitiva.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche secondo me è un meccanismo simile, rimandi, rimandi, poi come una pallina di neve su un piano inclinato rotola giù e si ingigantisce sempre di più e più si ingigantisce più è difficile da nascondere, ma va nascosta perchè il disastro conseguente sarebbe ancora peggiore... ma in quel caso come è finita? non credo con una strage..
È il meccanismo anche del tradimento… diventa valanga e poi ci si sente in obbligo di giustificare con sentimenti nobili.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
È il meccanismo anche del tradimento… diventa valanga e poi ci si sente in obbligo di giustificare con sentimenti nobili.
Si ma nel caso della laurea c'è un termine, nell'altro caso basta non farsi sgamare e si può tirare avanti ad libitum
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si ma nel caso della laurea c'è un termine, nell'altro caso basta non farsi sgamare e si può tirare avanti ad libitum
Ma con gli amanti si può anche cambiare, se non si viene sgamati. È quando si viene scoperti che diventa grande Ammore.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma con gli amanti si può anche cambiare, se si non viene sgamati. È quando si viene scoperti che diventa grande Ammore.
Eh ma noi non possiamo dirlo, non abbiamo esperienza di ciò! Tu non hai mai tradito, e io non sono mai stato sgamato
 

Marjanna

Utente di lunga data
Dire che si ha l'hobby della psicologia sarebbe come dire di avere l'hobby dell'odontoiatria: un'offesa ad entrambe le professioni, per cui neanche io, come te, non ho quest' "hobby" e tanto meno penso che la questione sia di diagnosi. Chiamare le cose col loro nome invece, che non è fare diagnosi, aiuta secondo me a restare coi piedi per terra, ad esempio dicendo che sono stati "barbaramente uccisi", invece che "lasciati morire". Poi ho cercato di spiegarmi prima, dicendo che ok la rigidità, ok la mancata aderenza ad un modello, ok anche il contrario, l'altro che non aderisce al modello che tu gli hai attribuito (vedi i vari Turetta), ecc ecc ecc, ma mi pare che non siano cose eccezionali, sono stress test che prima o poi tutti provano, chi più chi meno. La mia domanda era come mai per alcuni, per fortuna pochi, uno stress fa scattare pulsioni omicide/suicide tali da superare ogni freno inibitorio? Ma poi, in questo caso, altro che pulsione, visto che ha richiesto una pianificazione meticolosa di mesi, per 2 volte.. E' generica debolezza mai insegnata dai genitori o da chi ne ha fatto le veci? O una tempesta "perfetta" di fattori?
Il bambino partorito il 7 agosto era nato vivo in quanto aveva respirato. La morte è stata dovuta a uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale.

In linea di massima questo è quanto ha riportato la stampa. L'accusa è di omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere.

Non so lato nostro, di cittadini che leggono delle notizie, quanto sposti o possa mettere chiarezza dire ora -a fatto avvenuto- che la ragazza aveva un generico disturbo di personalità. Tu fai una precisione che riguarda il momento del parto, ma in quella pianificazione di mesi, in un certo senso l'azione omicida era già in corso.
Per tv è facile imbattersi nei commenti della Dr.ssa Bruzzone, che però è ormai anche personaggio televisivo, e insomma parla ad un pubblico mirato.
Non so se vi siano risposte alle tue domande.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il bambino partorito il 7 agosto era nato vivo in quanto aveva respirato. La morte è stata dovuta a uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale.

In linea di massima questo è quanto ha riportato la stampa. L'accusa è di omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere.

Non so lato nostro, di cittadini che leggono delle notizie, quanto sposti o possa mettere chiarezza dire ora -a fatto avvenuto- che la ragazza aveva un generico disturbo di personalità. Tu fai una precisione che riguarda il momento del parto, ma in quella pianificazione di mesi, in un certo senso l'azione omicida era già in corso.
Per tv è facile imbattersi nei commenti della Dr.ssa Bruzzone, che però è ormai anche personaggio televisivo, e insomma parla ad un pubblico mirato.
Non so se vi siano risposte alle tue domande.
Io mi guardo bene dal dire che la tipa avesse un disturbo di personalità, ho solo detto che se uno legge un testo specifico, nel caso quello che gli psico chiamano DSM, oggi incluso nell'ICD, trova scritta la parola rigidità (che qui è stata evocata per descrivere la tizia) in relazione agli schemi comportamentali di tutti i disturbi di personalità, ma è solo una delle voci, assolutamente insufficiente anche e soprattutto per uno specialista per fare una diagnosi, figuriamoci per me. A me ha colpito quella che appare una pianificazione di mesi, ma siamo sicuri che invece di una pianificazione diabolica di un omicidio non sia stato un "semplice" rimandare l'inevitabile come il tizio che finge di andare all'università, che giunto al termine si è concretizzato nella tragedia? Con le dovute differenze eh, perchè quando viene fuori che non sei andato all'università non muore nessuno, di norma.. qui era ipotizzabile come sarebbe andata a finire a procrastinare, o vogliamo aggiungere che forse ha anche pensato di andare a depositare i neonati in una qualche culla per la vita, visto che ci sono anche a Parma (che non è Kabul)?
 
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Nicky

Utente di lunga data
Anche secondo me è un meccanismo simile, rimandi, rimandi, poi come una pallina di neve su un piano inclinato rotola giù e si ingigantisce sempre di più e più si ingigantisce più è difficile da nascondere, ma va nascosta perchè il disastro conseguente sarebbe ancora peggiore... ma in quel caso come è finita? non credo con una strage..
Non so se hai letto il libro "l'avversario" di Carrere, ma parla proprio di questo, racconta la vicenda (vera) di un uomo che ha ucciso tutta la famiglia dopo una vita di finzioni. Nel libro non c'è la pretesa di capire, ma solo il tentativo, gli indizi messi insieme per tentare una spiegazione per ciò che resta inspiegabile. Una cosa che viene descritta è che la madre dell'assassino soffriva di depressione, ma la cosa era tenuta nascosta e perciò in qualche modo fin da bambino aveva vissuto in una realtà doppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io mi guardo bene dal dire che la tipa avesse un disturbo di personalità, ho solo detto che se uno legge un testo specifico, nel caso quello che gli psico chiamano DSM, oggi incluso nell'ICD, trova scritta la parola rigidità (che qui è stata evocata per descrivere la tizia) in relazione agli schemi comportamentali di tutti i disturbi di personalità, ma è solo una delle voci, assolutamente insufficiente anche e soprattutto per uno specialista per fare una diagnosi, figuriamoci per me. A me ha colpito quella che appare una pianificazione di mesi, ma siamo sicuri che invece di una pianificazione diabolica di un omicidio non sia stato un "semplice" rimandare l'inevitabile come il tizio che finge di andare all'università, che giunto al termine si è concretizzato nella tragedia? Con le dovute differenze eh, perchè quando viene fuori che non sei andato all'università non muore nessuno, di norma.. qui era ipotizzabile come sarebbe andata a finire a procrastinare, o vogliamo aggiungere che forse ha anche pensato di andare a depositare i neonati in una qualche culla per la vita, visto che ci sono anche a Parma (che non è Kabul)?
Ma è chiara procrastinazione.
Perché procurarsi un parto prematuro è meno complicato e doloroso di un parto quasi a termine.
Poi dobbiamo anche decidere quando l’aborto diventa parto. A quale mese di gravidanza? Se il criterio è la sopravvivenza autonoma fuori dall’utero, in questo caso non sono sopravvissuti perché senza assistenza indispensabile. Come è detto in questo caso è mancata la legatura del cordone ombelicale. Ma chiedo nuovamente a chi ha partorito o ha assistito a un parto, vi sembra spontaneo, dopo la nascita, la legatura del cordone? La stanchezza è enorme. Segue il secondamento con l’espulsione della placenta che comporta ulteriori dolori e fatica. Per due volte ha affrontato tutto da sola?
Perché è la nostra domanda.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma è chiara procrastinazione.
Perché procurarsi un parto prematuro è meno complicato e doloroso di un parto quasi a termine.
Poi dobbiamo anche decidere quando l’aborto diventa parto. A quale mese di gravidanza? Se il criterio è la sopravvivenza autonoma fuori dall’utero, in questo caso non sono sopravvissuti perché senza assistenza indispensabile. Come è detto in questo caso è mancata la legatura del cordone ombelicale. Ma chiedo nuovamente a chi ha partorito o ha assistito a un parto, vi sembra spontaneo, dopo la nascita, la legatura del cordone? La stanchezza è enorme. Segue il secondamento con l’espulsione della placenta che comporta ulteriori dolori e fatica. Per due volte ha affrontato tutto da sola?
Perché è la nostra domanda.
Chiara si, ma non giustificata e nemmeno spiegata. La pantomima della laurea non può che terminare con la colossale figura di merda alla tesi, a meno di una confessione spontanea liberatoria prima o di uno sgamo fortuito, magari una soffiata di qualcuno, ma qui se i figli non erano voluti, c'era un'ampia gamma di soluzioni alternative estremamente più FACILI, molto meno dolorose per tutti, nessuno avrebbe saputo nulla e avrebbe salvato capra e cavoli, ed è estremamente improbabile che lei non ne fosse a conoscenza, anche perchè non siamo in Pakistan. E mi sto trattenendo dal dire che se Turetta è un prodotto del patriarcato tossico, sta qui è il prodotto della logica "il corpo è mio e di quello che c'è dentro decido io, anche appena uscito, manco fosse uno stronzo mal cagato". Non lo dico perchè poi ce ne viene fuori una gamba come si dice qui dalle parti di Traversetolo.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Chiara si, ma non giustificata. La pantomima della laurea non può che terminare con la colossale figura di merda alla tesi, a meno di una confessione spontanea liberatoria prima o di uno sgamo fortuito, magari una soffiata di qualcuno, ma qui se i figli non erano voluti, c'era un'ampia gamma di soluzioni alternative molto meno dolorose per tutti, nessuno avrebbe saputo nulla e avrebbe salvato capra e cavoli, ed è estremamente improbabile che lei non ne fosse a conoscenza. E mi sto trattenendo dal dire che se Turetta è un prodotto del patriarcato tossico, sta qui è il prodotto della logica "il corpo è mio e di quello che c'è dentro decido io, anche appena uscito, manco fosse uno stronzo mal cagato". Non lo dico perchè poi ce ne viene fuori una gamba come si dice qui dalle parti di Traversetolo.
Il tuo rancore per quello che hai capito delle rivendicazioni femministe, ti fa deviare sempre sul punto che non ci sia differenza tra disporre di sé e disporre di un’altra persona che non corrisponde ai nostri desideri.
Ho già scritto io almeno tre volte che è sconcertante che tutti abbiano pensato “avrebbe potuto abortire“. Ed è in merito al nostro pensiero che ho chiesto una riflessione sul momento in cui NOI non percepiamo un aborto come omicidio e quando sì. Credo anche con qualche vuoto rispetto alla legislazione.
Quando ci sono state polemiche e scontri negli USA per la legislazione di alcuni stati che non mettevano limiti ai mesi di gravidanza per permettere l’aborto, molti non hanno capito la questione e lo stesso quando in Francia hanno recentemente inserito il diritto alla interruzione della gravidanza in costituzione (ma io non sono esperta di diritto internazionale e non so cosa sia la costituzione francese) e poi la recente affermazione del Papa.
Tutto avviene perché non abbiamo le idee chiare su tante cose.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il tuo rancore per quello che hai capito delle rivendicazioni femministe, ti fa deviare sempre sul punto che non ci sia differenza tra disporre di sé e disporre di un’altra persona che non corrisponde ai nostri desideri.
Ho già scritto io almeno tre volte che è sconcertante che tutti abbiano pensato “avrebbe potuto abortire“. Ed è in merito al nostro pensiero che ho chiesto una riflessione sul momento in cui NOI non percepiamo un aborto come omicidio e quando sì. Credo anche con qualche vuoto rispetto alla legislazione.
Quando ci sono state polemiche e scontri negli USA per la legislazione di alcuni stati che non mettevano limiti ai mesi di gravidanza per permettere l’aborto, molti non hanno capito la questione e lo stesso quando in Francia hanno recentemente inserito il diritto alla interruzione della gravidanza in costituzione (ma io non sono esperta di diritto internazionale e non so cosa sia la costituzione francese) e poi la recente affermazione del Papa.
Tutto avviene perché non abbiamo le idee chiare su tante cose.
Quello che non ho detto e che non dico per non deviare ulteriormente il discorso, è che SE ci si può permettere di dire A, ALLORA ci si può permettere di dire B. Siccome per me A è una stronzata allora per me lo è anche B, quindi nessun rancore, su nessuna rivendicazione.

Poi tornano al presente caso, le prime vie di uscita che mi vengono in mente sono: "usare precauzioni per non restare incinta", "abortire", "ammettere a tutti la gravidanza per vedere il da farsi", "partorire di nascosto, senza chiudere il cordone ombelicale per fare morire dissanguato il neonato, mettere il cadavere in un sacco e seppellirlo", "partorire di nascosto, cercare di far sopravvivere il neonato e depositarlo in via del tutto anonima in una culla per la vita e non pensarci più". La prima non possiamo considerarla se non per il futuro, per ovvi motivi logici, le altre sono tutte possibili con un diverso grado di rischio e pericolo. Tutte cose che non voglio credere che lei non sapesse e magari ne ha valutata pure qualcun'altra che a me non viene in mente. Ma porca puttana di tutte, comprese quelle molto PIU' FACILI (NON facili in assoluto, sottolineo), ha scelto l'omicidio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che non ho detto e che non dico per non deviare ulteriormente il discorso, è che SE ci si può permettere di dire A, ALLORA ci si può permettere di dire B. Siccome per me A è una stronzata allora per me lo è anche B, quindi nessun rancore, su nessuna rivendicazione.

Poi tornano al presente caso, le prime vie di uscita che mi vengono in mente sono: "usare precauzioni per non restare incinta", "abortire", "ammettere a tutti la gravidanza per vedere il da farsi", "partorire di nascosto, senza chiudere il cordone ombelicale per fare morire dissanguato il neonato, mettere il cadavere in un sacco e seppellirlo", "partorire di nascosto, cercare di far sopravvivere il neonato e depositarlo in via del tutto anonima in una culla per la vita e non pensarci più". La prima non possiamo considerarla se non per il futuro, per ovvi motivi logici, le altre sono tutte possibili con un diverso grado di rischio e pericolo. Tutte cose che non voglio credere che lei non sapesse e magari ne ha valutata pure qualcun'altra che a me non viene in mente. Ma porca puttana di tutte, comprese quelle molto PIU' FACILI (NON facili in assoluto, sottolineo), ha scelto l'omicidio.
È tutto questo che a noi fa pensare che non funzioni benissimo la testa della ragazza.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Io mi guardo bene dal dire che la tipa avesse un disturbo di personalità, ho solo detto che se uno legge un testo specifico, nel caso quello che gli psico chiamano DSM, oggi incluso nell'ICD, trova scritta la parola rigidità (che qui è stata evocata per descrivere la tizia) in relazione agli schemi comportamentali di tutti i disturbi di personalità, ma è solo una delle voci, assolutamente insufficiente anche e soprattutto per uno specialista per fare una diagnosi, figuriamoci per me. A me ha colpito quella che appare una pianificazione di mesi, ma siamo sicuri che invece di una pianificazione diabolica di un omicidio non sia stato un "semplice" rimandare l'inevitabile come il tizio che finge di andare all'università, che giunto al termine si è concretizzato nella tragedia? Con le dovute differenze eh, perchè quando viene fuori che non sei andato all'università non muore nessuno, di norma.. qui era ipotizzabile come sarebbe andata a finire a procrastinare, o vogliamo aggiungere che forse ha anche pensato di andare a depositare i neonati in una qualche culla per la vita, visto che ci sono anche a Parma (che non è Kabul)?
Sul neretto, prima ti ho scritto che nella pianificazione di mesi, in un certo senso l'azione omicida era già in corso. Certamente fino al parto, avvenuto, in qualche modo avrebbe in via del tutto ipotetica, valutare altre vie, come quella che tu scrivi del depositare il neonato in qualche culla per la vita.
I fatti noti ad oggi però sono quelli riportati nei vari notiziari e dai giornali.
Tu continui a chiederti, leggo anche un commento seguente, perchè non abbia scelto un'ampia gamma di soluzioni alternative estremamente più FACILI, ed in quel senso che io ho parlato di via retta, di rigidità, di vicolo cieco, ovvero nella sua testa non erano possibili altre strade. E’ quanto a me personalmente viene da pensare su base degli elementi diffusi e non diffusi (ad esempio non hanno parlato di ricerche in internet alternative).
Ascoltando le descrizioni di lei, di chi si era rapportato con lei, mi viene da fare una associazione tra la retta come la scelta di portare avanti la gravidanza e poi uccidere il neonato, e la retta della descrizione di lei. Noto questo. Magari non ci azzecca niente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sul neretto, prima ti ho scritto che nella pianificazione di mesi, in un certo senso l'azione omicida era già in corso. Certamente fino al parto, avvenuto, in qualche modo avrebbe in via del tutto ipotetica, valutare altre vie, come quella che tu scrivi del depositare il neonato in qualche culla per la vita.
I fatti noti ad oggi però sono quelli riportati nei vari notiziari e dai giornali.
Tu continui a chiederti, leggo anche un commento seguente, perchè non abbia scelto un'ampia gamma di soluzioni alternative estremamente più FACILI, ed in quel senso che io ho parlato di via retta, di rigidità, di vicolo cieco, ovvero nella sua testa non erano possibili altre strade. E’ quanto a me personalmente viene da pensare su base degli elementi diffusi e non diffusi (ad esempio non hanno parlato di ricerche in internet alternative).
Ascoltando le descrizioni di lei, di chi si era rapportato con lei, mi viene da fare una associazione tra la retta come la scelta di portare avanti la gravidanza e poi uccidere il neonato, e la retta della descrizione di lei. Noto questo. Magari non ci azzecca niente.
Non ho capito.
 
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