Una famiglia felice

Gaia

Utente di lunga data
Perdonami, ma tu hai detto di avere raggiunto i tuoi risultati, perché, quando tornai a casa con un bel voto, i tuoi genitori non ti elogiavano, nè gratificavano, ma ti dicevano che avevi fatto solo il tuo dovere.
Questo, secondo te, è ciò che non ti ha reso una "poverina", ma una donna combattiva, in grado di raggiungere i risultati senza lagne.
Ora, ti ripeto che la stessa cosa, ovvero la capacità di raggiungere i risultati e goderseli (che poi è l'aspetto più importante), si può avere anche con genitori che sono in grado di esprimere un riconoscimento, di apprezzare ciò che viene fatto e manifestare gioia e gratificazione.
Esattamente. Siete voi che dalle mie parole vedete degli assiomi. Ho detto più volte che è i miei hanno semplicemente compreso la figlia che avevano di fronte. Ci sono entrati in contatto e hanno fatto quanto dovevano per consentirmi di eccellere.
Se avessero avuto una figlia diversa magari avrebbero fatto diversamente.
 

Nicky

Utente di lunga data
Se si continua ad accarezzarli sti ragazzi vedrai che società verrà fuori.
Meglio per me che almeno non avrò competizione. Ma dispiace.
Ecco cosa intendo. Verrà fuori una società di persone equilibrate, serene, piacevoli e in grado di raggiungere dei risultati, come sono tantissimi ragazzi intorno a noi, perché le carezze ben date non fanno affatto male.
 

Gaia

Utente di lunga data
Nemmeno noi, e senza nemmeno essere trattati come Esselunga, o un'azienda padronale qualsiasi, tratta i propri dipendenti
Sta proprio lì il punto. Io non sono stata mai dipendente perché loro non mi hanno mai fatta essere dipendente, nemmeno da loro stessi.
Per me ha funzionato.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ecco cosa intendo. Verrà fuori una società di persone equilibrate, serene, piacevoli e in grado di raggiungere dei risultati, come sono tantissimi ragazzi intorno a noi, perché le carezze ben date non fanno affatto male.
Mi sa che leggiamo il futuro in modo diverso.
Io li vedo in giro e ci sto assieme per ragioni diciamo para lavorative e non li guardo con gli occhi della mamma.
Li guardo come un’adulta che guarda dei giovani adulti. E non è sempre confortante quello che vedo.
 

Nicky

Utente di lunga data
Mi sa che leggiamo il futuro in modo diverso.
Io li vedo in giro e ci sto assieme per ragioni diciamo para lavorative e non li guardo con gli occhi della mamma.
Li guardo come un’adulta che guarda dei giovani adulti. E non è sempre confortante quello che vedo.
Neppure io ho occhi da mamma.
Ho evidenziato solo una contraddizione, dici di non avere assiomi, ma l'educazione diversa da quella che hai ricevuto tu per te produce mollaccioni non in grado di eccellere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se lo trovi leggi "l'azienda totale" credo di Curcio se non ricordo male... Poi si capiscono meglio
Caprotti era quel tipo di imprenditore dittatoriale che indubbiamente funziona.
L’ho pensato simile a Vichi, il fondatore della Mivar. Una volta un televisore Mivar non funzionava e ho telefonato per l’assistenza. Ha risposto lui personalmente (neanche passando dal centralino) dicendo che se non ci pensava lui, i deficienti che c’erano in azienda non avrebbero combinato nulla. In effetti aveva risolto. Il tecnico era arrivato in poche ore.
Non condivido la modalità dittatoriale.
 

Gaia

Utente di lunga data
Neppure io ho occhi da mamma.
Ho evidenziato solo una contraddizione, dici di non avere assiomi, ma l'educazione diversa da quella che hai ricevuto tu per te produce mollaccioni non in grado di eccellere.
No, ma credo che stare lì a elargire carezze quando nessuno te ne darà fuori sia inutile, se non dannoso
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Caprotti era quel tipo di imprenditore dittatoriale che indubbiamente funziona.
L’ho pensato simile a Vichi, il fondatore della Mivar. Una volta un televisore Mivar non funzionava e ho telefonato per l’assistenza. Ha risposto lui personalmente (neanche passando dal centralino) dicendo che se non ci pensava lui, i deficienti che c’erano in azienda non avrebbero combinato nulla. In effetti aveva risolto. Il tecnico era arrivato in poche ore.
Non condivido la modalità dittatoriale.
Non è solo quello, ci sono aspetti più subdoli a tutti i livelli, non solo nella figura del padrone
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Va benissimo, però non si dovrebbe pensare che ci sia un solo metodo valido e che solo un'educazione improntata sul dovere e su pochi riconoscimenti espliciti produca persone motivate.
A casa mia si sono sempre comportati così e in tutto siamo cresciuti tranne che in motivazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Gaia

Utente di lunga data
A casa mia si sono sempre comportati così e in tutto siamo cresciuti tranne che in motivazione.
Ed ecco quello che dicevo. Per me è andato bene. Per te no.
Però a dirla tutta a me col cavolo che mi facevano stare in casa da adulta. Forse sono stati duri per delle cose ma non hanno coltivato la tua indipendenza.
Sono genitori che sicuramente hanno fatto del loro meglio. Tutti cercano di farlo
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ed ecco quello che dicevo. Per me è andato bene. Per te no.
Però a dirla tutta a me col cavolo che mi facevano stare in casa da adulta. Forse sono stati duri per delle cose ma non hanno coltivato la tua indipendenza.
Sono genitori che sicuramente hanno fatto del loro meglio. Tutti cercano di farlo
Le due cose non sono collegate. Si può essere intransigenti senza per forza volere "far stare" i figli in casa con loro. E comunque io non esco da qua perché se lo facessi andrei davanti alla stazione in tempo zero, per le risorse che non ho. Né abbiamo voglia, né io né il mio fidanzato, di piazzarci con i miei o i suoi, solo per poter dire al mondo "quanto sono indipendente".
Esiste anche l'indipendenza di pensiero, puoi produrre mentalità propria anche vivendo fisicamente con la famiglia.
 

Gaia

Utente di lunga data
Le due cose non sono collegate. Si può essere intransigenti senza per forza volere "far stare" i figli in casa con loro. E comunque io non esco da qua perché se lo facessi andrei davanti alla stazione in tempo zero, per le risorse che non ho. Né abbiamo voglia, né io né il mio fidanzato, di piazzarci con i miei o i suoi, solo per poter dire al mondo "quanto sono indipendente".
Esiste anche l'indipendenza di pensiero, puoi produrre mentalità propria anche vivendo fisicamente con la famiglia.
Mi spiego meglio. A casa mia, che non è stata la tua, a 15 anni se volevi una cosa particolare dovevi andare a lavorare.
A casa mia a 20 anni se ti volevi sposare ti ci legavano alla sedia perché prima dovevi pensare a studiare.
Sempre a casa mia alle 7 dovevi stare in piedi perché solo i nullafacenti dormono fino a tardi.
E se non avevi niente da fare?
Male, allora un compito te lo davano loro.
Erano pure però quelli che la sera ti raccontavano la loro giornata e si facendo raccontare la tua.
Quelli con cui si andava in vacanza decidendo la destinazione la sera prima puntando a occhi chiusi con la matita sulle cartine geografiche (le ricordate).
Quello che spendevano un patrimonio per un museo e poi ti davano da mangiare in cracker.
Quelli che a 18 anni me ne vado e non mi vedrete più e ti rispondevano “contiamo i minuti”
Quelli che a 24 quando ero ancora in casa mi dissero “ma quella promessa che facesti a 18 anni di andartene hai intenzione di mantenerla oppure no?”
 

Nicky

Utente di lunga data
A casa mia si sono sempre comportati così e in tutto siamo cresciuti tranne che in motivazione.
Penso che ti sia mancato, forse, l'aspetto che oggi chiamano rinforzo positivo.
Non è necessario che sia dato verbalmente e, forse, i genitori di Gaia comunque lo trasmettevano diversamente, senza danneggiarne l'autostima.
Ma molte persone vengono, invece, lese da un'eccessiva intransigenza non bilanciata da altri aspetti.
 

Gaia

Utente di lunga data
Penso che ti sia mancato, forse, l'aspetto che oggi chiamano rinforzo positivo.
Non è necessario che sia dato verbalmente e, forse, i genitori di Gaia comunque lo trasmettevano diversamente, senza danneggiarne l'autostima.
Ma molte persone vengono, invece, lese da un'eccessiva intransigenza non bilanciata da altri aspetti.
Se avessero fatto diversamente io sarei na lagnona. Già se mi fa male l’alluce lo sanno da qui all’altro emisfero. Pensa te se fossero stati accomodanti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questa discussione sta pericolosamente (a mio parere) degenerando verso la ricerca della famiglia perfetta.
Mi pare assurdo proprio perché l’assunto iniziale è che non esiste la famiglia perfetta.
Infatti la definizione di famiglia perfetta, benestante o normale la leggiamo quando ci sono eventi tragici che sconvolgono l’idea di perfezione e di normalità.
Ogni famiglia, non solo è infelice a modo suo, ma è anche strutturata in base a come, attraverso gli equilibri di coppia creati da persone cresciute in famiglie diverse, sono riusciti a costruire con l’obiettivo di fare il loro meglio.
Non possiamo arrivare in prima media a dire “tu la mia famiglia la lasci stare.”
Perché i pesi e contrappesi che creano dei genitori abbastanza buoni sono complicati.
 

Gaia

Utente di lunga data
Questa discussione sta pericolosamente (a mio parere) degenerando verso la ricerca della famiglia perfetta.
Mi pare assurdo proprio perché l’assunto iniziale è che non esiste la famiglia perfetta.
Infatti la definizione di famiglia perfetta, benestante o normale la leggiamo quando ci sono eventi tragici che sconvolgono l’idea di perfezione e di normalità.
Ogni famiglia, non solo è infelice a modo suo, ma è anche strutturata in base a come, attraverso gli equilibri di coppia creati da persone cresciute in famiglie diverse, sono riusciti a costruire con l’obiettivo di fare il loro meglio.
Non possiamo arrivare in prima media a dire “tu la mia famiglia la lasci stare.”
Perché i pesi e contrappesi che creano dei genitori abbastanza buoni sono complicati.
La mia premessa resta quella che ognuno deve cercare di conoscere il proprio figlio e di vederlo per quello che è. Solo così forse potrai sperare di dare un’educazione adeguata a lui.
La stessa educazione molto probabilmente non andrebbe bene per un altro.
Credo sinceramente che oggi sia sia così preso dal lavoro e dalle proprie cose e si stia rischiando di delegare ad altri il ruolo di guida.
E i risultati purtroppo si vedono.
Ora non vogliono generalizzare perché in realtà sti ragazzi sono veramente in gamba, ma noto che sono distaccati completamente dalla realtà e pretendono che tutti gli adulti li trattino con la stessa tenerezza che trovano in famiglia e questo non è possibile e non deve nemmeno essere preteso.
 
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