Una lunga storia... sfogo e vostre opinioni

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non sai quanti gatti si sono mangiati a Vicenza ed anche in alcune zone della Lombardia, ed in certi momenti di carestia in tutto il nord, ma anche in alcuni ristoranti (è capitato ) ....Ma anche i corvi , bolliti (che schifo) in certe zone delle sperdute valli bergamasche, a titolo commemorativo (non so di preciso di cosa) .....
Mio padre mi raccontava che da ragazzino di gatti ne ha mangiati. Non si andava per il sottile in periodo di guerra
 

stany

Utente di lunga data
Mio padre mi raccontava che da ragazzino di gatti ne ha mangiati. Non si andava per il sottile in periodo di guerra
Ma anche negli anni 50 , nel "profondo" nord ,per necessità se ne sono mangiati .Ho sentito dei racconti di lavoratori nelle cave che rasentavano l'epopea ottocentesca dell'industrializzazione. Condizioni di vita inaccettabili ed inadeguate già allora; dove una minoranza di immigrati dal sud interagiva con lavoratori reclutati in specifiche zone del nord Italia,per le peculiarità di adattamento e resistenza a quelle condizioni.
E lì, altro che gatti...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quale è l’intenzione? Cercare di farmi passare da cretino affibbiandomi la fiera degli stereotipi?

Cosa mangio, cosa no, cosa penso della Cina sono cazzi miei, non devo rendere conto a te, va bene?

Ho detto una cosa precisa, questa.


Credo poco che una Cina in piena epidemia abbia promulgato dei regolamenti per salvare cani e gatti che del resto non centrano una mazza nel discorso e dei quali non gliene è mai fregato niente.

Dal basso della mia ignoranza penso che probabilmente si vogliano far passare per progresso culturale delle cose che invece sono decisioni prettamente sanitarie, visto che i medici ed i laboratori ci sono anche li e probabilmente qualcosa hanno capito.

Scoppia l’epidemia e zac! sti qua si pongono qualche domanda sulla loro cultura alimentare. E qua pure ci crediamo ad occhi chiusi ovviamente perché il punto nella narrazione non è la questione sanitaria, diventa magicamente una questione ohibò culturale, cambiano per motivi culturali, eccheccazzo vuoi mettere? E se qualche dubbio ti viene ovviamente sei un razzista alimentare o un allocco.

Argomenta al resto delle domande che ho posto, invece di rompere i coglioni con i salami di cervo, sono questioni che vanno poste o lasciamo perdere che tanto non si arriverà mai a capo di nulla?

Se poi vogliamo che il livello della discussione siano le uova di gallina ruspante le mascherine, l’evoluzione e l’insostenibile leggerezza dell’ essere per me possiamo anche finirla qui, a me non è che poi torni qualcosa eh.
Se fosse passato a gatti e/o cani, non sono una esperta, ma a naso mi sembra una cosa parecchio preoccupante. Credo in termini di capacità di mutazione del virus. Ma sono ignorante.
Intanto nel cane trovato positivo ai test a Hong Kong stanno facendo approfondimenti.

https://www.ilsole24ore.com/art/a-hong-kong-primo-caso-coronavirus-un-cane-ACAYjgMB?refresh_ce=1

concordo con te sul fatto che la questione culturale sia l'etichetta.
Le coincidenze non esistono. Se non nei termini della nostra incapacità a comprendere i collegamenti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Perciò va tutto bene così.
Va bene che i cinesi mangino animali selvatici senza nessun controllo ( mi sembra che solo ora si sono ricreduti e hanno messo qualche limite)
Va bene che abbiano taciuto e minacciato il medico che aveva denunciato i casi, e noi occidentali zitti e mosca chiaramente, hai visto mai, sti qua so cinesi, i nuovi padroni del mondo.
Va bene che l'OMS non abbia uno straccio di progetto per una pandemia globale se non vaghe raccomandazioni.
Va bene che l' unione europea vada in ordine sparso e nessuno si alzi a criticare la cosa.
Va bene che in Italia..... vabbè, lasciamo perdere.
Va bene tutto ed il fulcro del discorso lo portiamo sull'aria che respiriamo e sulla mascherina si o mascherina no.

Hai ragione tu, va bene così, sono fuori io.
Contento?
Non va bene niente. Ed è avvilente.
Ma la cosa che va peggio è che ogni oggetto di discussione invece che discussione sensata e pacata diventi un ring, a qualunque livello.
E l'informazione diventa propaganda, che sia propaganda dell'apocalisse zombie o che sia quella del "ma state tranquilli, su. Andiamo a fare l'aperitivo!!".

Questa situazione ha solo evidenziato uno stato di cose. Antico.
Funziona solo la comunicazione per slogan e per testi non più lunghi di dieci righe. (addirittura addesso mettono la velocità di lettura di un articolo...vergognoso).
La comprensione media del testo è ridotta ai minimi termini.
Se non c'è rissa, emergenza o comunque qualcosa che porti ad uno straordinario l'indifferenza la fa da padrona.
L'opinione pubblica è vergognosa tanto quanto i media.

Direi che il coronavirus è l'ultimo dei nostri problemi. Anzi, sarebbe una opportunità di riflessione...sarebbe.
Nostri inteso come umanità.

Qui da me ci sono le zanzare. Le zanzare a febbraio.
E le api iniziano già a gironzolare.
Nel bosco le piante stanno già sbocciando.
E quest'inverno le mie rose non hanno dormito.

Mah.
Continuo a rimanere stupita. (per fortuna).
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
L'Hiv è un virus che ha costretto tutti noi a cambiare le abitudini dopo la sua comparsa.
Nessuno oggi si sogna di mettere in discussione le necessarie precauzioni atte a limitarne la diffusione e soprattutto il contagio.
Ma direi che stiamo parlando di due virus leggermente diversi
Scusa ma penso tu stia esagerando
Io non ho modificato nulla della mia vita, ero al centro commerciale ieri, oggi a fare la spesa e stasera ceno fuori
Vado al lavoro tutti i giorni ecc ecc
 

Darietto

Utente di lunga data
Se fossi interna alla comunità scientifica ti risponderei che i criteri sono per l'appunto criteri.
Ossia etichette temporanee che hanno la funzione di basi per permettere avanzamento e che quindi non sono da considerare nè giusti nè sbagliati e nemmeno assoluti.
Ma che sono giusti o sbagliati declinando le evidenze metodologiche e collocandole in una statistica numerica e nella ripetibilità della loro validità. E che in questi termini sono pure assoluti.
Fino a quando nuove evidenze scientifiche non li disconfermano.
Se appartenessi alla comunità scientifica ti potrei anche dire che mi piacerebbe tanto che il tempo della ricerca e delle prove e delle validazioni corrispondesse al tempo di soluzione desiderato. Ma non è così. Il tempo comanda. E serve tempo perchè ci si possa muovere con cognizione di causa. E ti potrei dire che come scienziata coltivo il dubbio. Se non coltivassi il dubbio non potrei avanzare nella ricerca. E coltivo pure le visioni, che sono fondamentali per uscire dal conosciuto e addentrarsi in ipotesi innovative. Ma, come scienziata, ti direi anche che quei dubbi me li terrei per me o per chi condivide con me le mie conoscenze, perchè se è vero che il dubbio permette avanzamento è anche vero che il dubbio sconnesso e collocato nell'emotività e nella paura non può che creare confusione.

Ma siccome non appartengo alla comunità scientifica ti posso dire che se la comunità, che ne sa più di me, fissa un criterio io quel criterio lo rispetto perchè ritengo che non faccia buon gioco a nessuno fissare criteri inutili dal punto di vista della qualità della vita.
E lo rispetto anche perchè non ho nessuna competenza che mi permetta, responsabilmente verso me stessa, di discuterlo con cognizione di causa e non per impulso emotivo.
E come non appartenente alla comunità scientifica ma non stupida, mi fido del fatto che ci si è mossi da quando un ascesso in bocca ti portava alla morte senza neanche antidolorifici.
Come ignorante penso che servono i soldi per fare ricerca. Per farla bene.
E che non vorrei essere al posto di chi si barcamena fra il recuperare fondi e il tenere la barra dritta della ricerca trovando compromessi costantemente, senza perderci nè in dignità personale nè in onore e fedeltà.

In tutto questo ribadisco che il complottismo, il sentirsi esclusi è una scusa per non ammettere di non avere il controllo su di sè e sulla propria salute e individuare un nemico con cui prendersela cercando la via più semplice per aggirare l'ostacolo. Ossia il nemico esterno.

A riguardo, se ti può interessare, in termini sociologici ci sono studi interessanti a partire da Luhmann sulla funzione dello straniero (inteso come nemico esterno) nel costruire appartenenza (e quindi sicurezza).

Il secondo neretto era un modo per dire che raramente ho conosciute persone che si rapportano al loro lavoro uscendo dall'ottica della vittima in rivolta verso il capo cattivo. Un sacco di lamentela, ma pochissime prese di posizione concrete e costanti nella quotidianità.
Solo che l'operaio negli anni 70 aveva ragion d'essere. Oggi no.

Non mi è mai interessata la destra o la sinistra.
Ho sempre ritenuto gli schieramenti solo soddisfacimento di bisogni di appartenenza del singolo. E ho sempre pensato che la massa che appartiene allo schieramento tendenzialmente ripete un pensiero prodotto e non autoprodotto.
E già questo mi fa scadere qualunque tipo di schieramento. Politico, religioso o quel che si vuole.
Fra l'altro sono decenni che si studia il conflitto, la sua gestione e la funzione che svolgono i gruppi.

Io storicamente non appartengo a nessun gruppo. Neppure da adolescente ho sperimentato il piacere di appartenere ad un gruppo sentendo sempre e comunque più il laccio al collo che un arricchimento. Sono un cane sciolto. E sono una solitaria. Quindi ogni mio riferimento non è politico e neppure religioso. sono sempre stata una osservatrice esterna.

L'ultimo neretto era riferito al medico che dichiara in privato una cosa e poi pubblicamente un'altra.
Mi fa pensare all'infantilismo di chi fuma di nascosto.
Ed è infantile, irresponsabile s stupido.

Se un medico mi facesse il discorso che ti ha fatto quel medico da me non riceverebbe in cambio rose rosse, fidati.
Gli farei il mazzo. Seriamente.
Ma forse sono più trasparente di quel che credo, a me discorsi di quel genere non me li ha mai fatti nessuno.
E chi nel mio ambito ha provato ad iniziarne si è stoppato nel giro di 30 secondi.
Non reagisco per niente morbidamente alla vigliaccheria di chi si nasconde a fumare dalla mamma.
Fra l'altro, io ho iniziato a fumare a 15 anni e a 16 l'ho dichiarato. Mi ero già rotta il cazzo di tutte le menate che comporta il fumare di nascosto.
Ero un'adolescente difficile. :)

Sul discorso del complottismo, almeno da parte mia, non intendo quello dell'entrare nel merito o in conflitto con la scienza. Mi riferisco più all'aspetto della comunicazione soprattutto del mondo politico. Per esempio, sulla situazione del covid19, tu non vedi nessuna contraddizione riguardo agli aspetti precauzionali imposti? Non si tratta dell'avere o meno competenze scientifiche ma solo di elementari capacità deduttive.

E poi, riguardo a tutto il discorso fatto sulle competenze scientifiche ecc. non trovi poco coerente il fatto che a capo del ministero della salute ci sia una persona laureata in scienze politiche? Dove finisce tutto il discorso fatto del "se appartenessi alla comunità scientifica [...] ma non ne faccio parte quindi zitta e mosca". Ok, giustissimo! E allora come può uno ministro con una laurea in scienze politiche, far parte del dialogo scientifico, e ancora peggio, esserne il capo, deciderne le linee guida?

Cosa ne pensi invece del dibattito sul 5g? Attualmente, le sperimentazioni scientifiche ne dimostrano una certa pericolosità per la salute, ma se ne parla pochissimo. Quando altri laboratori di ricerca (magari non proprio free) divulgheranno test contrari a quelli fatti in precedenza, tu in quel caso due domande non te le porresti?

E cosa dire del complotto per eccellenza: la religione?
 
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Lara3

Utente di lunga data
Sul discorso del complottismo, almeno da parte mia, non intendo quello dell'entrare nel merito o in conflitto con stessa scienza. Mi riferisco più all'aspetto della comunicazione soprattutto del mondo politico. Per esempio, riguardo alla situazione del covid19, tu non vedi nessuna contraddizione riguardo agli aspetti precauzionali imposti? In quel caso non si tratta di competenze scientifiche ma solo di elementari capacità deduttive.

E poi, riguardo a tutto il discorso fatto sulle competenze scientifiche ecc. non trovi poco coerente il fatto che a capo del ministero della salute ci sia una persona laureata in scienze politiche? Dove finisce tutto il discorso fatto del "se appartenessi alla comunità scientifica [...] ma non ne faccio parte quindi zitta e mosca". Ok, giustissimo! E allora come può uno ministro con una laurea in scienze politiche, far parte del dialogo scientifico, e ancora peggio, esserne il capo, deciderne le linee guida?

Cosa ne pensi invece del dibattito sul 5g? Attualmente, le sperimentazioni scientifiche ne dimostrano una certa pericolosità per la salute, ma se ne parla pochissimo. Quando altri laboratori di ricerca (magari non proprio free) divulgheranno test contrari a quelli fatti in precedenza, tu in quel caso due domande non te le porresti?

E cosa dire del complotto per eccellenza: la religione?
STRAQUOTO
 

stany

Utente di lunga data
Sul discorso del complottismo, almeno da parte mia, non intendo quello dell'entrare nel merito o in conflitto con stessa scienza. Mi riferisco più all'aspetto della comunicazione soprattutto del mondo politico. Per esempio, riguardo alla situazione del covid19, tu non vedi nessuna contraddizione riguardo agli aspetti precauzionali imposti? In quel caso non si tratta di competenze scientifiche ma solo di elementari capacità deduttive.

E poi, riguardo a tutto il discorso fatto sulle competenze scientifiche ecc. non trovi poco coerente il fatto che a capo del ministero della salute ci sia una persona laureata in scienze politiche? Dove finisce tutto il discorso fatto del "se appartenessi alla comunità scientifica [...] ma non ne faccio parte quindi zitta e mosca". Ok, giustissimo! E allora come può uno ministro con una laurea in scienze politiche, far parte del dialogo scientifico, e ancora peggio, esserne il capo, deciderne le linee guida?

Cosa ne pensi invece del dibattito sul 5g? Attualmente, le sperimentazioni scientifiche ne dimostrano una certa pericolosità per la salute, ma se ne parla pochissimo. Quando altri laboratori di ricerca (magari non proprio free) divulgheranno test contrari a quelli fatti in precedenza, tu in quel caso due domande non te le porresti?

E cosa dire del complotto per eccellenza: la religione?
i ministri della sanità con la laurea in medicina saranno stati Forse tre in tutta la storia della Repubblica....
Uno che produceva fanali per auto e con la laurea in scienze politiche lo è stato in tre diversi governi
Perché forse uno come Cirino Pomicino , medico con specializzazione in neurologia potrebbe andare bene per gestire in modo autonomo la vicenda di questi giorni? Oppure anche lui avrebbe uno staff che lo consiglia su come fare.... O forse lo stesso Cirino Pomicino era la figura più adeguata per fare il ministro del bilancio e della programmazione economica? Che fece....
Porsi delle domande retoriche su come vengono individuate le figure politiche ai vertici dei ministeri è solo una perdita di tempo! Quando si sa benissimo che ci sono degli elementi che intervengono al di là della competenza individuale ,o della provenienza dalla società civile e, a prova di ciò , nelle ultime settimane per tacitare il negus di Firenze che col suo 3% pretende più del dovuto , è stato rispolverato il "manuale cencelli"....
 
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Lara3

Utente di lunga data
i ministri della sanità con la laurea in medicina saranno stati Forse tre in tutta la storia della Repubblica....
Uno che produceva fanali per auto e con la laurea in scienze politiche lo è stato in tre diversi governi
Perché forse uno come Cirino Pomicino , medico con specializzazione in neurologia potrebbe andare bene per gestire in modo autonomo la vicenda di questi giorni? Oppure anche lui avrà uno staff che lo consiglia su come fare.... O forse lo stesso Cirino Pomicino era la figura più adeguata per fare il ministro del bilancio e della programmazione economica? Che fece....
Porsi delle domande retoriche su come vengono individuate le figure politiche ai vertici dei ministeri è solo una perdita di tempo! Quando si sa benissimo che ci sono degli elementi che intervengono al di là della competenza individuale ,o della provenienza dalla società civile; e nelle ultime settimane per tacitare il negus di Firenze che col suo 3% pretende più del dovuto , è stato rispolverato il "manuale cencelli"....
Ed ecco il risultato
 

Darietto

Utente di lunga data
i ministri della sanità con la laurea in medicina saranno stati Forse tre in tutta la storia della Repubblica....
Uno che produceva fanali per auto e con la laurea in scienze politiche lo è stato in tre diversi governi
Perché forse uno come Cirino Pomicino , medico con specializzazione in neurologia potrebbe andare bene per gestire in modo autonomo la vicenda di questi giorni? Oppure anche lui avrà uno staff che lo consiglia su come fare.... O forse lo stesso Cirino Pomicino era la figura più adeguata per fare il ministro del bilancio e della programmazione economica? Che fece....
Porsi delle domande retoriche su come vengono individuate le figure politiche ai vertici dei ministeri è solo una perdita di tempo! Quando si sa benissimo che ci sono degli elementi che intervengono al di là della competenza individuale ,o della provenienza dalla società civile; e nelle ultime settimane per tacitare il negus di Firenze che col suo 3% pretende più del dovuto , è stato rispolverato il "manuale cencelli"....
in tutta onestà, non ho capito una mazza! O al meglio non sono sicuro di aver capito. Non vorrei rispondere su un discorso che ho frainteso.

p.s. magari riduciamo i puntini di sospensione ;)
 

stany

Utente di lunga data
in tutta onestà, non ho capito una mazza! O al meglio non sono sicuro di aver capito. Non vorrei rispondere su un discorso che ho frainteso.

p.s. magari riduciamo i puntini di sospensione ;)
Sono i puntini il problema che impedisce la comprensione !
P.s. ho corretto la coniugazione di un verbo: magari ora ti sarà più agevole la comprensione. ....... ....... .........
 
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abebis

Utente di lunga data
Argomenta al resto delle domande che ho posto, invece di rompere i coglioni con i salami di cervo, sono questioni che vanno poste o lasciamo perdere che tanto non si arriverà mai a capo di nulla?
Guarda, lasciamo perdere l'ironia da quattro soldi che questi discorsi mi suscitano.

E lasciamo perdere pure le discussioni sul razzismo che per me è un nervo scoperto, vivendolo quotidianamente da sempre essendo io stesso emigrante per di più figlio di emigranti. E ti assicuro che essere trattato da "diverso" da gente che ha di diverso da te solo il fatto di essere nati nello stesso posto dove sono nati i genitori e i nonni, è cosa che ti fa perdere fiducia nella razza umana.

Quello che io continuo a non capire è come avrebbe dovuto essere evitato il diffondersi di questo virus che si diffonde semplicemente nell'aria che si è respirata.

Con le parole di una virologa che sta studiando il virus:


Sta dicendo che era impossibile bloccarlo?
"Esatto. Essendo presente anche negli asintomatici, cioè in persone che stanno bene e non hanno tosse o febbre, non c'erano misure realistiche per proteggere il Paese dall'epidemia. E non sappiamo chi sia il paziente zero dell'Italia: può essere uno straniero, ad esempio un turista tedesco, francese o cinese, oppure un italiano di rientro dall'estero".

L'unica cosa che poteva essere fatta è quella che è stata fatta: limitare il fatto che tanta gente possa respirare la stessa aria bloccando tutte le attività "sociali" (almeno nei posti a più alta densità di presenza del virus). Ma questo non per evitare che il virus si diffonda, perché questo è impossibile: questo solo per evitare che ci sia un'esplosione improvvisa piuttosto che una "diffusione dilatata nel tempo", cosa inevitabile! E questo per il semplice motivo che un'esplosione improvvisa mette in ginocchio il sistema sanitario che non è attrezzato, né può esserlo, per curare decine di migliaia di persone in terapia intensiva tutte insieme contemporaneamente. Questo è il punto cruciale.

E nota bene che sarebbe la situazione che si verificherebbe ogni anno con la comune influenza stagionale, se non avessimo a disposizione ad inizio stagione un vaccino da somministrare ad anziani, malati cronici, operatori sanitari, insegnanti, ecc, in modo da limitare la diffusione dell'influenza e la sua pericolosità per le categorie più a rischio.

Epperò limitare tutte le attività sociali ha un costo altissimo, perché c'è gente che non guadagna per il fatto di non andare a lavorare, c'è gente che è a rischio di licenziamento perché il datore di lavoro non guadagna perché la sua attività è bloccata, c'è gente che non sa dove mettere i bambini piccoli perché invece loro devono comunque andare a lavorare...

Riuscire a tenere un equilibrio tra la necessità di bloccare le attività sociali in una società che vive totalmente di socialità e la necessità di far continuare alla gente le normali attività che permettono loro di vivere (materialmente!) è impresa titanica e come la fai la fai, la sbagli!

Il tutto in un contesto come quello italiano in cui si deve anche tener conto delle competenze che sono state devolute a furor di popolo alle regioni perché ognuno si vuole gestire i suoi soldi.

Mettendo insieme tutte queste considerazioni, e considerati anche gli sciacalli politici che approfittano anche di questa situazione contingente pur di tirar acqua al proprio mulino, io direi che il governo italiano per una volta si è comportato più che dignitosamente e in modo anche trasparente.

Se vogliamo, l'unico errore che ha fatto, per eccesso di trasparenza, è stato quello di mettere nel numero dei "malati" i positivi asintomatici. Errore che, stai pur tranquillo, dopo l'esempio italiano nessun altro stato occidentale farà. Come già ci dimostrano gli USA che sono passati da "nessun malato" direttamente a "un morto": una persona che non si era mossa di casa e non aveva contatti con stranieri. Che dici: avrà respirato l'unico virus che era stato trasportato dal vento dalla Cina fino agli USA? Oppure, più probabilmente, ormai il virus è ampiamente diffuso in tutti gli States pur se non se ne ha notizia?

Se si mettessero a fare tamponi a tappeto negli USA, in Francia, in Germania, in UK e divulgassero tutti i dati... ne vedremmo delle belle!
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
E meno male che "con i complottari ci accendi il camino"! Non ti sembra una frase un tantino complottista?
No. E lascia perdere i giochetti dialettici. C'è la scienza, cioè il sapere validato attraverso percorsi specifici, che ha un valore. Il sapere autoprodotto e autocertificato non vale nulla. Per me la questione è chiusa.
 

danny

Utente di lunga data
Ma direi che stiamo parlando di due virus leggermente diversi
Scusa ma penso tu stia esagerando
Io non ho modificato nulla della mia vita, ero al centro commerciale ieri, oggi a fare la spesa e stasera ceno fuori
Vado al lavoro tutti i giorni ecc ecc
Tu.
 

danny

Utente di lunga data
L'Hiv ha cambiato stabilmente e per sempre le abitudini sessuali e non di tutto il mondo.
Inizialmente gli etero pensavano che non li riguardasse.
Era il virus dei gay e dei tossici.
Quando cominciarono a morire anche gli etero muto' sostanzialmente anche il loro atteggiamento.
Ci volle molto tempo dall'allarme iniziale perché la gente si rendesse conto della necessità di adottare precauzioni.
La popolazione è restia ad accettare cambiamenti di abitudini, ovviamente.
Non credo sia facile gestire una epidemia.
Seguo un gruppo di Codogno. Ci sono alcune persone che pensano di ribellarsi. Scettici e insofferenti si oppongono a coloro che sono più ansiosi.
Le misure atte a contenere il virus non sono rispettate.
I ragazzi a casa da scuola vanno in giro, le persone affollano ugualmente ristoranti e ambienti, in provincia di Cremona c'è stato addirittura un rave party , tantissimi sono andati via per Carnevale.
Ho degli amici che sono andati a fare saune e piscine in Svizzera.
Diciamo che l'atteggiamento è ottimista.
Poi ci sono tutti quelli sottoposti a ordinanze che non possono lavorare o hanno visto un calo importante dei redditi. Ovviamente loro non vedono l'ora che tutto abbia fine.
Dopo una settimana l'insofferenza è tangibile, complice anche la pessima gestione dell'informazione.
Ho la sensazione che tutto sia sfuggito al controllo.
Resta solo da sperare che non sia così pericoloso come tutto il resto del mondo, che ci ha chiuso le porte, paventa.
Io sono nella categoria della mortalità all'1,8%, i capi della mia ditta in quella del 14,8%.
Io soffro di asma, ho il raffreddore forse allergico da qualche giorno e ogni tanto mi manca il respiro.
Non devo prendere un'influenza, quando sono così.
Sono stato già anni fa in ospedale per una settimana per soffocamento. Non lo auguro a nessuno.
Speriamo nella botta di culo, mettiamola così.
 
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