Una questione di fiducia

Stato
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verde mio.
Solo, il Conte stavolta non ci ha preso:
scegliere, è l' unica libertà vera che abbiamo.
Difficile è avere la forza per farlo....
Io sono convinto che sia una libertà molto limitata...
Te la dico nella nostra lingua...

Toccare....

Senti a me gà tocà far così...

Non scegliamo mica noi di venire al mondo
E ci dobbiamo relazionare con quel che troviamo

Ho forse scelto mia moglie dopo aver sondato tutto l'universo femminile?

Forse qualcuno di noi può scegliere il giorno della sua morte?
Può scegliere di continuare a vivere se le sua sorte è segnata?
E come può?

Scegli di andare un mese in ferie alle hawai?
E se dall'altra parte scelgono di non darti le ferie?

Ma si dice scegli...
Pache bote o misto?

Cosa dice un uomo a sua moglie?
Ho scelto di finire in leto con quel troion?

No...
Dice scusami cara a non so sta bon a far de manco....
 

mic

Utente di lunga data
Io invece,

Io sono convinto che sia una libertà molto limitata...
Te la dico nella nostra lingua...

Toccare....

Senti a me gà tocà far così...

Non scegliamo mica noi di venire al mondo
E ci dobbiamo relazionare con quel che troviamo

Ho forse scelto mia moglie dopo aver sondato tutto l'universo femminile?

Forse qualcuno di noi può scegliere il giorno della sua morte?
Può scegliere di continuare a vivere se le sua sorte è segnata?
E come può?

Scegli di andare un mese in ferie alle hawai?
E se dall'altra parte scelgono di non darti le ferie?

Ma si dice scegli...
Pache bote o misto?

Cosa dice un uomo a sua moglie?
Ho scelto di finire in leto con quel troion?

No...
Dice scusami cara a non so sta bon a far de manco....
credo che sia una libertà molto ampia...
ora, se leggi il tuo post, ad eccezione del fatto che uno el gà da morir, quando non ti è dato scegliere?

Non puoi sceglie direttamente nel caso in cui la tua libertà sia limitata in qualche modo...

Non puoi scegliere (per nostra grandissima fortuna) quando cadi nella sfera dell'assoluto, poiché questo è immutabile...
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Conte...sei sempre unico....
Mi allaccio a te per dire anche la mia.

Mr.Y. vede quello che (come uomo) vive nelle sue esperienze...e non ha torto....
ma le donne possono dire lo stesso degli uomini....
non siamo ipocriti
quando cerchiamo qualcosa lo facciamo
non esistono troie o puttanieri
esistono opportunita' ed opportunisti....
e tutto gira come programmato...senza grandi sorprese....
In effetti non c'e' bisogno di frequentare discoteche o locali vari per avere quello che Mr.Y ha trovato in quei posti....


Ricordate questo post ?

«In ufficio, nei luoghi di lavoro: da un certo punto in poi la gente fa quello che può, dove può. Tutto si rimescola e s’incasina, gli amici si passano le fidanzate, la sorella di tua moglie ti fa gli occhi dolci, tu corteggi la fidanzata del tuo migliore amico, il direttore si fa la segretaria, spunta il vicino di scrivania, la vicina di casa, l’animatore turistico, il maestro di yoga, il lattaio e l’idraulico: tutte storie che in genere succedono più facilmente dopo una certa età, dopo le grandi disillusioni. Neanche tanto grandi, in fondo»
E’ questo il troiaio?
«Sì»


preso da "il grande troiaio"

http://www.tradimento.net/49-amore-e-sesso/16374-quot-il-grande-troiaio-quot

che tristezza leggere questi commenti
ho riletto il primo post di quella discussione, e qualche risposta che mi ha fatto rabbrividire

è proprio vero che quando non si hanno certezze, basta il primo pirla che ti propina un distillato di saggezza -magari in veste accattivante, trendy, dialetticamente piacevole e con qualche particolare realistico - a mo' di lezione di vita e ci si sente arrivati alla grande verità.

tenebroso: ( a proposito, auguri), tu appartieni alla mia fascia d'età e dovresti aver capito, nonché essere in grado di insegnare (in senso lato, con umiltà), che nella vita non ci sono percorsi stabiliti, e che infilarsi nelle categorie, nei luoghi mentali e fisici dove "tutto è già programmato" dipende soltanto dalla noi e dalla nostra voglia di arrenderci.
 

mic

Utente di lunga data
che tristezza leggere questi commenti
ho riletto il primo post di quella discussione, e qualche risposta che mi ha fatto rabbrividire

è proprio vero che quando non si hanno certezze, basta il primo pirla che ti propina un distillato di saggezza -magari in veste accattivante, trendy, dialetticamente piacevole e con qualche particolare realistico - a mo' di lezione di vita e ci si sente arrivati alla grande verità.

tenebroso: ( a proposito, auguri), tu appartieni alla mia fascia d'età e dovresti aver capito, nonché essere in grado di insegnare (in senso lato, con umiltà), che nella vita non ci sono percorsi stabiliti, e che infilarsi nelle categorie, nei luoghi mentali e fisici dove "tutto è già programmato" dipende soltanto dalla noi e dalla nostra voglia di arrenderci.
Voglia di arrendersi a che cosa? O a chi?
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Voglia di arrendersi a che cosa? O a chi?

di arrenderci al fatto che tutto è già programmato.

i sogni a vent'anni
il matrimonio/rapporto ufficiale+ lavoro fisso a trenta
l'amante non appena arriva la disillusione
il probabile scioglimento del rapporto ufficiale
il ri-buttarsi nella mischia (troiaio, che pessima espressione)

in tutta quella descrizione vi riconoscete?
davvero le vostre vite sono andate/stanno andando così?

ma che vite vivete?
 

net

Utente di lunga data
di arrenderci al fatto che tutto è già programmato.

i sogni a vent'anni
il matrimonio/rapporto ufficiale+ lavoro fisso a trenta
l'amante non appena arriva la disillusione
il probabile scioglimento del rapporto ufficiale
il ri-buttarsi nella mischia (troiaio, che pessima espressione)

in tutta quella descrizione vi riconoscete?
davvero le vostre vite sono andate/stanno andando così?

ma che vite vivete?

Ti quoto. La mia vita è andata al contrario e procede per diagonali. I programmi non c'erano, le cose sono arrivate giorno per giorno, ed anche se per qualcuno essendo vicina ai trenta e non avendo (e serenamente!) marito o rapporto ufficiale sono una specie di scherzo della natura, posso dire di essere felice di non aver pianificato. Secondo me la cosa fondamentale nella vita è la gestione dell'imprevisto. Che poi è vita stessa, più di quanto non lo siano piani e bilanci.
 

Scaredheart

Romantica sotto copertura
E poi con le battoste prese penso che anche se venisse Gesù Christo a chiamarmi gli chiederei la carta d'identità (senza offesa per i cattolici ferventi!)
:rotfl: dopo quel che ho passato... Il mio ragazzo mi dice "ma tu neppure di dio ti fideresti più, vorresti prenderne le impronte digitali"... :D quanto ti capisco cara chedire... Purtroppo,ne rido ma ne sn triste...mi sto accorgendo soprattutto ora che più una cosa è bella per me,una situazione che mi piace,piu diffido e penso "che ci sarà dietro???" :diffi:
 

mic

Utente di lunga data
di arrenderci al fatto che tutto è già programmato.

i sogni a vent'anni
il matrimonio/rapporto ufficiale+ lavoro fisso a trenta
l'amante non appena arriva la disillusione
il probabile scioglimento del rapporto ufficiale
il ri-buttarsi nella mischia (troiaio, che pessima espressione)

in tutta quella descrizione vi riconoscete?
davvero le vostre vite sono andate/stanno andando così?

ma che vite vivete?
Non credo sia il fatto dell'essere già programmato.
Più che altro, guardando ciò che ci accade attorno, sembra che una volta giunte alla stabilità, le persone cerchino di nuovo ciò che non hanno...
 
Ultima modifica:

sienne

lucida-confusa
di arrenderci al fatto che tutto è già programmato.

i sogni a vent'anni
il matrimonio/rapporto ufficiale+ lavoro fisso a trenta
l'amante non appena arriva la disillusione
il probabile scioglimento del rapporto ufficiale
il ri-buttarsi nella mischia (troiaio, che pessima espressione)

in tutta quella descrizione vi riconoscete?
davvero le vostre vite sono andate/stanno andando così?

ma che vite vivete?

Ciao

no, non mi ci riconosco. perché avevo altri progetti.
ho capito cosa intendi, però.
ma scusa Chiara, tanti, anche tu, vivevi per questi progetti.
e come te, tanti, hanno realizzato man mano, che non è proprio così.
alcuni continuano con consapevolezza e altri hanno cambiato rotta ...

e poi c'è anche molta gente, che ha creato una via propria,
che la cambia o adatta alle circostanze e possibilità,
ma è gente, che non si fa né vedere né sentire spesso ...

sienne
 

Eratò

Utente di lunga data
:rotfl: dopo quel che ho passato... Il mio ragazzo mi dice "ma tu neppure di dio ti fideresti più, vorresti prenderne le impronte digitali"... :D quanto ti capisco cara chedire... Purtroppo,ne rido ma ne sn triste...mi sto accorgendo soprattutto ora che più una cosa è bella per me,una situazione che mi piace,piu diffido e penso "che ci sarà dietro???" :diffi:
Ne sono triste anch'io cara.Cerco di non pensarci,di non parlarne,di prenderla con ironia ma il pensiero e sempre quello.Anche perche cio che scriviamo qui e solamente la punta di un iceberg,ci sta molto altro indietro che non riesco a scrivere qui perche ci vorrebbero pagine intere..Ogni suo "ti amo alla follia" e una specie di schiaffo ormai..Quando sparisce la fiducia e la stima inizia l'inferno.
 

Eratò

Utente di lunga data
di arrenderci al fatto che tutto è già programmato.

i sogni a vent'anni
il matrimonio/rapporto ufficiale+ lavoro fisso a trenta
l'amante non appena arriva la disillusione
il probabile scioglimento del rapporto ufficiale
il ri-buttarsi nella mischia (troiaio, che pessima espressione)

in tutta quella descrizione vi riconoscete?
davvero le vostre vite sono andate/stanno andando così?

ma che vite vivete?
Viviamo vite fatte di momenti piccoli nella speranza che momenti grandi e bellissimi arriveranno...La vita e come il cielo a volte grigia con nuvole,pioggia e neve e a volte azzura con un sole che spacca.E andiamo avanti perche non tutto e in funzione della vita sentimentale,ci sono anche figli e lavoro a tenerci forti.E chi vivra vedra...Io non avevo programmato niente soprattutto il matrimonio,era lui che mi aveva dato un ultimatum per paura che lo lasciassi e me ne andassi in Grecia..
 

zanna

Utente di lunga data
Viviamo vite fatte di momenti piccoli nella speranza che momenti grandi e bellissimi arriveranno...La vita e come il cielo a volte grigia con nuvole,pioggia e neve e a volte azzura con un sole che spacca.E andiamo avanti perche non tutto e in funzione della vita sentimentale,ci sono anche figli e lavoro a tenerci forti.E chi vivra vedra...Io non avevo programmato niente soprattutto il matrimonio,era lui che mi aveva dato un ultimatum per paura che lo lasciassi e me ne andassi in Grecia..
Anomalo ... come ultimatum normalmente viene fatto a parti invertite :(. Col senno del poi in risposta al suo di ultimatum, di getto, vorrei tanto aver risposto con un glorioso e roboante VAFFANCULO ... poi però penso alla prole .....
 
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danny

Utente di lunga data
Ricordate questo post ?

«In ufficio, nei luoghi di lavoro: da un certo punto in poi la gente fa quello che può, dove può. Tutto si rimescola e s’incasina, gli amici si passano le fidanzate, la sorella di tua moglie ti fa gli occhi dolci, tu corteggi la fidanzata del tuo migliore amico, il direttore si fa la segretaria, spunta il vicino di scrivania, la vicina di casa, l’animatore turistico, il maestro di yoga, il lattaio e l’idraulico: tutte storie che in genere succedono più facilmente dopo una certa età, dopo le grandi disillusioni. Neanche tanto grandi, in fondo»
E’ questo il troiaio?
«Sì»


preso da "il grande troiaio"

http://www.tradimento.net/49-amore-e-sesso/16374-quot-il-grande-troiaio-quot

Dio che ansia.
Mi ricorda quello che mi ha detto mia moglie in questi giorni.
"A un certo punto mi sono venuti i bollori, vedevo uno e mi piaceva... La mia storia è nata così, perché questa volta è arrivata l'occasione, ma credo capiti a tutti così... anche a te sarà venuta voglia di avere un'altra storia, no?"
Ci ho pensato un po' su.
"No, sì ho trovato carine alcune ragazze, ma l'idea di farmele, no, non l'ho mai avuta, io ho te"
"Ma tu hai sublimato negli hobby questo tuo bisogno. Io di hobby non ne ho, dopo un po' mi stufo, e allora...."
Questo è il disincanto dei quarant'anni. Quando hai raggiunto quello che speravi da 20/30 enne, la tua casa, una moglie, un figlio o più, ti dici "E adesso, cosa faccio?". Se poi muoiono anche i genitori ti trovi a contatto con la morte, con la vecchiaia e gli anni cha passano. Ma non per tutti vede la stessa soluzione.
Io ho cercato altrove la naturale necessità di stimoli che ognuno di noi ha per sentirsi vivo.
Mi sono appassionato a degli hobby che mi hanno coinvolto. Ho mia figlia, mi rifletto in lei, ho mia moglie: non farei nulla per fare male o far soffrire loro.
Mia moglie, no: non si è posta il problema. Dopo la depressione ha trovato il modo per tornare a galla.
Togliere i freni, uscire dal guscio (la prigione dorata, come chiama lei la nostra famiglia) e guardarsi attorno.
Così fan tutte, si è giustificata. Dice che non la basta più la nostra storia.
Vuole vivere, vuole aria, non vuole sentirsi oppressa.
Già. Questo è quello che dice.
Mi suggerisce di farmi anch'io una storia, di andare in palestra, di uscire.
Cose che fino a due mesi fa sarebbero state taboo per lei e che ora mi trovo ad affrontare sotto la spinta delle sue necessità. Facile dirmi "fatti una storia anche tu".
Ma, mia cara, a me basti tu, non voglio un riempitivo di un vuoto che tu stai creando. Non è facile per chi ama, trovare un succedaneo a un certo punto. E del resto lo trovo triste. Non è una mia necessità.
Ma poi quello che sembra facile a parole non lo è nella realtà
"Però - continua - se hai una storia non dirmelo, perché non so come la prenderei, magari mi destabilizzerebbe, e siccome già tu sei stato destabilizzato da me, è meglio che almeno non lo sia anch'io per stare insieme".
E allora tutto torna all'inizio della questione.
La morale e l'etica a qualcosa servono.
Ad evitare di trovarsi in situazioni come queste.
In cui una persona si lascia andare dietro alle pulsioni, ma allo stesso tempo non vuole subirne le conseguenze.
Una coppia è fatta di due individui e dell'equilibrio che c'è tra loro.
Muta un individuo e automaticamente l'equilibrio deve ridefinirsi.
Pretendere che non vari, o simulare che nulla sa cambiato, credo sia un errore.
Mia cara, vuoi farti la/le tua/e storia/e?
Me lo dici e mi convinci pure che sia giusto che io me le faccia? Ma allora non puoi nascondere la testa sotto la sabbia, facendo finta che io sia il marito di prima, che pensa solo a te.
C'è molta incoerenza ed egoismo in questa volontà.
Cosa succederebbe se lei scoprisse che io ho una storia?
Ci starebbe male?
Soffrirebbe?
Ma, allora, ha senso tutto questo "troiaio"?
O non è meglio anteporre il rispetto degli altri e alcuni "valori" che ci permettano di mantenere saldo quello che abbiamo costruito con fatica.
Quanto vale un amante ogni tanto davanti a un matrimonio, una famiglia, la prospettiva di invecchiare insieme con dei ricordi condivisi?
Per me tanto, tantissimo.
Pensavo che per mia moglie fosse la stessa cosa, e lei mi aveva fatto credere fosse così.
 

Eratò

Utente di lunga data
Anomalo ... come ultimatum normalmente viene fatto a parti invertite :(. Col senno del poi in risposta al suo di ultimatum, di getto, vorrei tanto aver risposto con un glorioso e roboante VAFFANCULO ... poi però penso alla prole .....
Nel caso nostro e stato cosi.Al epoca pensai che l'avesse fatto per amore ma poi ho realizzato che l'ha fatto per non essere deriso nel caso in cui la greca si fosse laureata e l'avesse piantato in asso dopo 7 anni...ci sono dei retroscena incredibili nella nostra storia che sono venuta a sapere e considerare solo dopo il matrimonio.Io non volevo neanche conoscere neanche i suoi mentre stavamo insieme,lo consideravo prematuro e inutile,avevo solo 19 anni e mi pareva assurdo anche perche in Grecia non funziona cosi.Quando mi disse che mi portava a conoscere i suoi stavamo in macchina e volevo che mi facesse scendere sulla tangeziale!Poi altre situazioni con la suocera...!Cmq sapessi al epoca quello che so ora li avrei mandati tutti a fanculo...Le uniche persone che mi danno forza e serenita sono proprio i miei angioletti.
 

Eratò

Utente di lunga data
Danny mio marito diceva le stesse cose quest'estate,che voleva aria,che si sentiva oppreso..l'ha definito delirio erotomanigeno!
 

danny

Utente di lunga data
Ma la grande disillusione dei 40 anni non è scoprire che l'amore vagheggiato e idealizzato (ma cos'è se non un sogno?) non è eterno.
No, quello se non sei proprio illuso, l'hai già scoperto al massimo a 25.
Sai bene che una coppia resiste e si fonda su tante altre cose che vanno oltre la passione e l'incantamento che c'è all'inizio.
No, la cosa che ti prende a quest'età è il crollo dell'illusione delle certezze nella vita.
Comprendi la precarietà di tutto.
Scopri la vecchiaia o la morte dei genitori, che pensavi eterni, come eterno il loro bagaglio di conoscenze, ricordi, che perdi con loro.
La precarietà del lavoro, che intuivi da giovane ma colmavi con le speranze.
Dell'amicizia... quanto si rimane soli a quest'età, più di altre.
Soli anche con gli altri, intendo, soli nelle distanze che si sono create, nelle differenze che sono sorte anche con chi conosci da anni.
La precarietà della salute, cominciano i primi acciacchi, i primi problemi.
Quello che ti tiene a galla dovrebbe essere la famiglia, quella che dovrebbe essere l'ultimo baluardo prima di finire ad essere individui e basta, l'ultimo scampolo di società, la più piccola società rimasta.
Quando pure essa assume i toni della precarietà, rimani tu individuo a fare i conti con te stesso.
E con il crollo di tutte queste certezze.
Allora ti rendi veramente conto di quello che sei e di quello che hai o non hai. E di cosa hai bisogno per vivere.
"Senza gli altri, cosa siamo", mi ha detto mia moglie, condividendo questi dubbi.
Senza dei punti di riferimento, chi siamo?
Avrebbe senso tutto questo se fossimo soli?
Potremmo parlare di sentimenti, di felicità, di tristezza, se rimanessimo soli?
Da ragazzo avevo paura del matrimonio, dei figli, come tutti.
Li vedevo in un futuro lontano, ma nel presente mi godevo gli amici e le esperienze.
Ora che posso fare un bilancio, mi ricordo tanta solitudine in quell'individualità di allora, e di essere stato felice solo da sposato, e di avere capito diventando padre quanto le mie paure di ragazzo fossero infondate.
Essere padre è bellissimo, e ho avuto solo il rimpianto di averlo capito tardi, di avere aspettato una certa età.
 
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Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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