Una questione di fiducia

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Fantastica

Utente di lunga data
:up: Tu parli di una relazioni tra pari, in tutti i sensi. Il tradimento è una reazione asimmetrica che può essere asimmetrica anche prima o che cerca di ribaltare una relazione già prima in qualche modo asimmetrica. Voglio dire che in alcune relazioni è implicito un certo grado di omissione sono queste quelle, ad esempio, tra genitori e figli. I genitori non diranno certo tutto di loro, della loro vita e dei loro pensieri ai figli (e ci mancherebbe altro!) e i figli crescendo sempre più ricercano la propria autonomia anche attraverso la riservatezza. In questo si inseriscono anche omissioni per quieto vivere, comodità o evitamento dello scontro. Questo modello però riportato in una relazione tra pari, quale dovrebbe essere quella tra coniugi, può far durare il rapporto ma non gli permette, e non permette ai componenti, di relazionarsi da adulti. Forse alcuni cercano un rapporto pari fuori dal matrimonio per la necessità di vivere una relazione autentica, nel senso senza omissioni e occultamenti, senza correre il rischio di perdere quella matrimoniale nella quale trovano la sicurezza a prezzo dell'autenticità.
Quoto ogni parola. Mi permetto però di aggiungere che "relazionarsi da adulti" non mi piace. Io direi più limpido: essere davvero liberi, e cioè responsabili, capaci di risposte. Limpidi. Non riesco a mettere il neretto, ma la tua ultima frase è per me bellissima ... ...
 

Fantastica

Utente di lunga data
Io non ho mai tradito, ma non credo si possa generalizzare. Ci hanno insegnato che il tradimento è una cosa deplorevole, che non si fa. Lo sappiamo. Ma siamo delle persone, ed il tradimento è una realtà che attivamente o passivamente potremmo attuare/subire nella vita. Secondo me, cercare di capire può aiutare a diventare più consapevoli, a sfatare alcuni miti legati al tradimento che inevitabilmente ci condizionano (mi ha tradita = non mi ama, per citarne uno). Perchè? Perchè se non conoscessimo l'argomento ne soffriremmo di più. Ci prepariamo, oppure prendiamo atto della diversità dei punti di vista, delle sensazioni, delle persone. E del "fenomeno" tradimento. Cerchiamo di capire perchè fa tanto male, e di pesare le colpe. Perchè per me tradire una moglie incinta perchè non la si trova più avvenente, o perchè è sempre stanca non è esattamente uguale a tradire una moglie fredda, che ti fa sentire rifiutato nel letto e fuori. Penso che la generalizzazione sia una forma di ottusità. Mi scuso per la confusione, sono di corsa.
Certo che è una forma di ottusità! Però è vero sempre e senza eccezioni che non confessare un'infedeltà, cioè tradire, è proprio mancare all'abc di una relazione autentica. Significa veramente sfasciare tutto... Quel segreto ti divide per sempre dalla te che eri quando eri con.
 
Certo che è una forma di ottusità! Però è vero sempre e senza eccezioni che non confessare un'infedeltà, cioè tradire, è proprio mancare all'abc di una relazione autentica. Significa veramente sfasciare tutto... Quel segreto ti divide per sempre dalla te che eri quando eri con.
Io non capisco. Quando sono stata tradita avrei voluto non sapere mai. Tanto non sono stata in grado di lasciare. E tutto quel dolore me lo sarei evitata volentieri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo che è una forma di ottusità! Però è vero sempre e senza eccezioni che non confessare un'infedeltà, cioè tradire, è proprio mancare all'abc di una relazione autentica. Significa veramente sfasciare tutto... Quel segreto ti divide per sempre dalla te che eri quando eri con.
Infatti è quello il tradimento.
Sono contenta che qualcuno abbia capito cosa intendevo.






Resta il fatto che se in nome della mia autenticità do un dolore immenso all'altro (inutilmente perché il tradimento sessuale è stato irrilevante) significa che tengo più alla mia autenticità che all'altr.
Certo è (sarebbe) meglio non tradire mai né l'altro né se stessi.
 

realista1

Maestro Jedi
C'è un diritto del tradito alla verità sulle corna. Perché egli possa scegliere cosa fare, liberamente, perché non è un bambino. Questo per cominciare, e si chiama rispetto.Anzi, ti dirò di più: sai davvero di aver tradito non quando ti dimentichi completamente dell'esistenza del tuo partner ufficiale (è questo per me l'infedeltà, anche solo per due ore), perché hai la mente assorbita da un altro essere umano, ma sai di aver tradito quando non confessi di averlo fatto. Perché lì, in quel momento lì, tu manchi di rispetto al patto di condivisione implicito in una relazione bella. E' quando nascondi un pezzo importante di te (intendo un'infedeltà nel senso che ho specificato sopra) che davvero tradisci. E' dovere assoluto confessare un'infedeltà così, perché tu possa riconoscere nello stesso tempo la tua e la sua libertà, intesa come riconoscimento reciproco che non si è dei minorati mentali, né dei minorenni.
In secondo luogo: chi sei tu per sapere in anticipo quale reazione avrà una persona, foss'anche la persona che credi di conoscere meglio? Presunzione di conoscenza e mancanza di rispetto sono i soli modi per avere paura?

Quoto.
 

Fantastica

Utente di lunga data
Resta il fatto che se in nome della mia autenticità do un dolore immenso all'altro (inutilmente perché il tradimento sessuale è stato irrilevante) significa che tengo più alla mia autenticità che all'altr.
Certo è (sarebbe) meglio non tradire mai né l'altro né se stessi.
Eh no. Il confessore non ti tradisce, anzi, paradossalmente ti è fedele, quAndo ti confessa un'infedeltà. Il tradito valuterà la gravità di quell'infedeltà e sarà comunque libero.In questo specifico caso mi pare un'infedeltà su cui, diciamo, una coppia può, dopo tanto dolore, mettersi a ragionare... Ma boh...
 

realista1

Maestro Jedi
Eh no. Il confessore non ti tradisce, anzi, paradossalmente ti è fedele, quAndo ti confessa un'infedeltà. Il tradito valuterà la gravità di quell'infedeltà e sarà comunque libero.In questo specifico caso mi pare un'infedeltà su cui, diciamo, una coppia può, dopo tanto dolore, mettersi a ragionare... Ma boh...

:bravooo::bravooo::bravooo::bravooo::bravooo::bravooo::salta::salta::salta::salta::salta::salta::salta::bandiera::bandiera::bandiera::bandiera::bandiera::bandiera::bandiera::bandiera:


ma....allora, c'è vita su questo pianeta!
 
Io non ho mai tradito, ma non credo si possa generalizzare. Ci hanno insegnato che il tradimento è una cosa deplorevole, che non si fa. Lo sappiamo. Ma siamo delle persone, ed il tradimento è una realtà che attivamente o passivamente potremmo attuare/subire nella vita. Secondo me, cercare di capire può aiutare a diventare più consapevoli, a sfatare alcuni miti legati al tradimento che inevitabilmente ci condizionano (mi ha tradita = non mi ama, per citarne uno). Perchè? Perchè se non conoscessimo l'argomento ne soffriremmo di più. Ci prepariamo, oppure prendiamo atto della diversità dei punti di vista, delle sensazioni, delle persone. E del "fenomeno" tradimento. Cerchiamo di capire perchè fa tanto male, e di pesare le colpe. Perchè per me tradire una moglie incinta perchè non la si trova più avvenente, o perchè è sempre stanca non è esattamente uguale a tradire una moglie fredda, che ti fa sentire rifiutato nel letto e fuori. Penso che la generalizzazione sia una forma di ottusità. Mi scuso per la confusione, sono di corsa.
Neanch'io sono d'accordo con il detto se ami non tradisci.
Mi pare più plausibile che se hai la mente e il corpo e il cuore oberati da una persona
le altre manco le vedi no?

Invece appunto capita che nel tempo ci si abitua alla persona che abbiamo a fianco e si aprono perniciosi spiragli...

Ecco perchè invece di fidarsi alla carlona e in maniera cieca e infantile, a mio avviso è sempre importante sondare i frutti dell'albero...

I frutti sono lei ti trascura?
Bon vai a vedere come mai...

Meglio passare la vita a essere certi di..
Che non sperando in....

No?

Quanti cadono nell'errore di pensare di avere sposato solo loro l'unica persona onesta del mondo?

L'esperienza poi insegna che i peggiori giudicatori altrui poi sono peggio degli altri!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh no. Il confessore non ti tradisce, anzi, paradossalmente ti è fedele, quAndo ti confessa un'infedeltà. Il tradito valuterà la gravità di quell'infedeltà e sarà comunque libero.In questo specifico caso mi pare un'infedeltà su cui, diciamo, una coppia può, dopo tanto dolore, mettersi a ragionare... Ma boh...
Con confessore intendi colui che confessa il proprio atto, non chi raccoglie la confessione, credo.
Ho fatto un'aggiunta perché pensavo a un caso di cui ho parlato di cui poco o nulla ho detto (e mi pento già di aver detto quel poco) che era stato un non-tradimento e che continuo a pensare che mai dovrebbe essere confessato.
Per il resto sono concorde infatti il tradimento consiste nel mentire, occultare.
 

lolapal

Utente reloaded
Non ho letto tutto, tutto... forse entro un po' stranamente in questo topic... chiedo venia. :)
Ma sto riflettendo sulla fiducia e, in questi mesi, mi sono resa conto che non basta. Almeno non a me, non a noi...
Ci vuole anche accettazione: dei difetti dell'altro, dei suoi limiti, delle sue esigenze, del suo essere persona a sé, oltre il noi, pur volendo continuare a essere noi. Camminare insieme, vicini, da pari: nessuno deve gravitare intorno all'altra.

:)
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Non ho letto tutto, tutto... forse entro un po' stranamente in questo topic... chiedo venia. :)
Ma sto riflettendo sulla fiducia e, in questi mesi, mi sono resa conto che non basta. Almeno non a me, non a noi...
Ci vuole anche accettazione: dei difetti dell'altro, dei suoi limiti, delle sue esigenze, del suo essere persona a sé, oltre il noi, pur volendo continuare a essere noi. Camminare insieme, vicini, da pari: nessuno deve gravitare intorno all'altra.

:)
Bentornata, Lola!
Mi accodo al tuo intervento riportando parte di un articolo dedicato alla paura del tradimento trovato sul web:

Noi non dobbiamo sperare che l’altro si comporti bene, che non ci faccia soffrire, che abbia dei comportamenti corretti nei nostri confronti. Dobbiamo scegliere ed occuparci costantemente dei nostri bisogni e del nostro benessere.
In buona sostanza dobbiamo imparare a distinguere tra il concetto di fiducia e il concetto di affidamento: la fiducia è alla base dei rapporti affettivi e significa credere sulla base di segni e prove certe, l’affidamento, invece, significa abbandonarsi inconsapevolmente all’altro sperando che si occupi con cura e attenzione di noi.
Contemplare il tradimento non vuol dire smettere di avere fiducia nell’amato/a ma non affidarsi all’altro, il quale, ribadiamolo, in quanto altro da noi agisce secondo i suoi bisogni ed esigenze.
Ognuno di noi deve, dunque:

  1. contemplare l’esistenza di tutti i possibili comportamenti, anche quelli negativi come l’atto del tradire
  2. sapere di non avere potere d’azione sulle azioni dell’altro
  3. scegliere situazioni e persone che favoriscano il nostro totale benessere
E lasciamoci guidare dalle sensazioni: se qualcosa ci fa soffrire, se ci sentiamo minacciati fino al punto da dover sempre stare “allerta” nella nostra vita affettiva… sarà proprio la storia più giusta?

La differenza tra fiducia e affidamento totale mi sembra il nodo cruciale...
 

lolapal

Utente reloaded
Bentornata, Lola!
Mi accodo al tuo intervento riportando parte di un articolo dedicato alla paura del tradimento trovato sul web:

Noi non dobbiamo sperare che l’altro si comporti bene, che non ci faccia soffrire, che abbia dei comportamenti corretti nei nostri confronti. Dobbiamo scegliere ed occuparci costantemente dei nostri bisogni e del nostro benessere.
In buona sostanza dobbiamo imparare a distinguere tra il concetto di fiducia e il concetto di affidamento: la fiducia è alla base dei rapporti affettivi e significa credere sulla base di segni e prove certe, l’affidamento, invece, significa abbandonarsi inconsapevolmente all’altro sperando che si occupi con cura e attenzione di noi.
Contemplare il tradimento non vuol dire smettere di avere fiducia nell’amato/a ma non affidarsi all’altro, il quale, ribadiamolo, in quanto altro da noi agisce secondo i suoi bisogni ed esigenze.
Ognuno di noi deve, dunque:

  1. contemplare l’esistenza di tutti i possibili comportamenti, anche quelli negativi come l’atto del tradire
  2. sapere di non avere potere d’azione sulle azioni dell’altro
  3. scegliere situazioni e persone che favoriscano il nostro totale benessere
E lasciamoci guidare dalle sensazioni: se qualcosa ci fa soffrire, se ci sentiamo minacciati fino al punto da dover sempre stare “allerta” nella nostra vita affettiva… sarà proprio la storia più giusta?

La differenza tra fiducia e affidamento totale mi sembra il nodo cruciale...
Ciao Leda, grazie e bentrovata! :)
In linea teorica posso essere d'accordo: affidarsi totalmente a qualcuno significa riporre in questa persona una fiducia ben più grande, significa essere sicuri che questa persona si comporterà sempre per il nostro bene... utopico, forse, e per certi versi allettante, no? :)
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Ciao Leda, grazie e bentrovata! :)
In linea teorica posso essere d'accordo: affidarsi totalmente a qualcuno significa riporre in questa persona una fiducia ben più grande, significa essere sicuri che questa persona si comporterà sempre per il nostro bene... utopico, forse, e per certi versi allettante, no? :)

Eh già... che sfiga! :rolleyes:
 

lolapal

Utente reloaded

net

Utente di lunga data
Eh no. Il confessore non ti tradisce, anzi, paradossalmente ti è fedele, quAndo ti confessa un'infedeltà. Il tradito valuterà la gravità di quell'infedeltà e sarà comunque libero.In questo specifico caso mi pare un'infedeltà su cui, diciamo, una coppia può, dopo tanto dolore, mettersi a ragionare... Ma boh...
La penso come te. Il diritto/dovere di condividere sono le basi, per me. Trovo il tradimento un furto di sincerità.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bentornata, Lola!
Mi accodo al tuo intervento riportando parte di un articolo dedicato alla paura del tradimento trovato sul web:

Noi non dobbiamo sperare che l’altro si comporti bene, che non ci faccia soffrire, che abbia dei comportamenti corretti nei nostri confronti. Dobbiamo scegliere ed occuparci costantemente dei nostri bisogni e del nostro benessere.
In buona sostanza dobbiamo imparare a distinguere tra il concetto di fiducia e il concetto di affidamento: la fiducia è alla base dei rapporti affettivi e significa credere sulla base di segni e prove certe, l’affidamento, invece, significa abbandonarsi inconsapevolmente all’altro sperando che si occupi con cura e attenzione di noi.
Contemplare il tradimento non vuol dire smettere di avere fiducia nell’amato/a ma non affidarsi all’altro, il quale, ribadiamolo, in quanto altro da noi agisce secondo i suoi bisogni ed esigenze.
Ognuno di noi deve, dunque:

  1. contemplare l’esistenza di tutti i possibili comportamenti, anche quelli negativi come l’atto del tradire
  2. sapere di non avere potere d’azione sulle azioni dell’altro
  3. scegliere situazioni e persone che favoriscano il nostro totale benessere
E lasciamoci guidare dalle sensazioni: se qualcosa ci fa soffrire, se ci sentiamo minacciati fino al punto da dover sempre stare “allerta” nella nostra vita affettiva… sarà proprio la storia più giusta?

La differenza tra fiducia e affidamento totale mi sembra il nodo cruciale...
Con tutto il rispetto, mi pare una stronzata :mexican:.
Affidarsi vuol dire avere fiducia in qualcuno a cui vuoi bene e che ha dichiarato di volerti bene.
L'altra fiducia la do a tutti.
 

lolapal

Utente reloaded
Con tutto il rispetto, mi pare una stronzata :mexican:.
Affidarsi vuol dire avere fiducia in qualcuno a cui vuoi bene e che ha dichiarato di volerti bene.
L'altra fiducia la do a tutti.
:)
Magari esagero, però questa teoria io la interpreto così: affidarsi potrebbe anche voler dire che l'altro a cui ci affidiamo va a letto con un'altra per il nostro bene...

:eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
:)
Magari esagero, però questa teoria io la interpreto così: affidarsi potrebbe anche voler dire che l'altro a cui ci affidiamo va a letto con un'altra per il nostro bene...

:eek:
:eek::singleeye::carneval:
 

Fantastica

Utente di lunga data
1. Noi non dobbiamo sperare che l’altro si comporti bene, che non ci faccia soffrire, che abbia dei comportamenti corretti nei nostri confronti.
2. Ognuno di noi deve, dunque:

  1. contemplare l’esistenza di tutti i possibili comportamenti, anche quelli negativi come l’atto del tradire
  2. sapere di non avere potere d’azione sulle azioni dell’altro
  3. scegliere situazioni e persone che favoriscano il nostro totale benessere
E lasciamoci guidare dalle sensazioni: se qualcosa ci fa soffrire, se ci sentiamo minacciati fino al punto da dover sempre stare “allerta” nella nostra vita affettiva… sarà proprio la storia più giusta?

La differenza tra fiducia e affidamento totale mi sembra il nodo cruciale...
1. Se lo speri, già stai male. Per conto mio, già non c'è amore. Mancano le basi. L'amore infatti è quella cosa che prima di tutto, ma proprio PRIMA di tutto, ti fa stare bene.

2. What? deve? No no... se devi, torniamo al punto uno...
Invece sono davvero d'accordo con i punti 1 e 2 del pezzo. Fa il paio con la bella frase di Barthes che ho citato in un altro post: tu l'hai già perduto/a. Ma non è che si debbano contemplare, è che sono verità e dovrebbero essere scontate, non nel senso che nemmeno ci penso, ma che sono degli a-priori.
Sul punto 3. del pezzo, beh... E' la strada maestra dell'autonomia di un individuo qualsiasi. E della maturità. E' la precondizione per amare (e anche essere amati).
 
Stato
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