Una storia come tante ...

Jacaranda

Utente di lunga data
Appunto.
Tu stai male per la invalidazione che dai tu a te stesso per una cosa che ha fatto tua moglie.
Chiunque può provare attrazione per un’altra persona e non è una cosa che compie contro.
Tu invece hai subito e ancora subisci come una negazione di te in questi eventi. Questo indica tue fragilità.
Nzomma….
Come sai non possiamo ridurre tutto a “gli altri ci attraggono ed e’ normale cedere…”
E’ tutto molto piu’ complesso
 

Jacaranda

Utente di lunga data
faccio fatica Brunetta. Se guardo la coppia di prima è quella di adesso da fuori, da spettatore … beh….. non c’è paragone….. vince L’ attuale coppia. Se ben ricordi, non ho mai parlato male del rapporto precedente, fatto di serate di cena, di locali danzanti e non, weekend, viaggi e ok anche in intimità, ma ora….. ora è tutta un’altra storia, sempre le cose di cui sopra, ma con aggiunta una riscoperta di coccole continue, bacini quando si va via la mattina, stessa cosa con abbracci quando si torna, 1000 telefonate e chat durante la giornata, lei molto più gelosa e con occhi aperti se gironzola qualche donna intorno a me e per concludere una intimità decisamente più frequente e passionale. Peccato che Putroppo la mia testa torna sempre lì e ogni tanto rovino tutto con battute, frecciatine, se si scoccia e sbuffa delle volte divento anche cattivello andando sul pesante. Lo so Brunetta che mi dirai che non è il modo di ricostruire, di prendere una decisione ma non so che farci, mi piace questo nuovo “nostro essere” ma al contempo quello che ha fatto mi fa vivere male….non ti nascondo che spesso mi capita di deprimermi e piangere ancora.
Se non provassi la tensione che provi..non ci sarebbe questo nuovo modo di cercarvi
E’ il prezzo da pagare
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nzomma….
Come sai non possiamo ridurre tutto a “gli altri ci attraggono ed e’ normale cedere…”
E’ tutto molto piu’ complesso
Non riduco nulla.
Con Alberto abbiamo dialogato allo stremo.
Lui è convinto di fatti minimi che ha deciso di superare. Non li supera che ha fatto confusione.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
….è passato quasi un anno dal tradimento di mia moglie e sono ancora nel limbo …..
Per esperienza, non è un tempo sufficiente per concludere che la coppia è migliore adesso di prima.
Per due ragioni che leggo nello sviluppo del confronto delle varie opinioni sopra esposte e che si sostanziano nella paura ed insicurezza.
Sentimenti umanissimi, che sono frequentissimi nella fase post-tradimento.

Alberto i casi sono due o ci si lascia o si resta insieme. Tu hai deciso di stare insieme. (...)
Però se non superi, nonostante la scelta, devi cercare di capire te stesso, (...)
In questi mesi il rapporto è andato migliorando sempre di più, io sono cambiato, ma anche lei è cambiata, forse la paura della fine di tutto ha inciso.
Ecco, la paura ha tanti risvolti, sia per il partner traditore che per quello tradito.
Perché la coppia che era andata in crisi, comunque costituiva una certezza, un insieme di consuetudini e azioni/reazioni consolidate, che saranno pure arrivate a produrre noia, insoddisfazione, ecc. - per almeno uno dei partner (il traditore) che ha cercato la novità ma non l'ha scelta sino in fondo - ma era la zona di comfort (spesso inconsapevolmente vissuta) nella quale l'altro partner (il tradito) poteva contare (così credeva, fino alla scoperta del tradimento) per fare la sua parte nel comune progetto di coppia.

Entrambi i partners (traditore e tradito) con il "tradimento" vedono messa a repentaglio la zona di comfort, ed hanno paura per l'ignoto (futuro), per come la vedo io, sulla base di analisi anche del mio vissuto.

Putroppo io ho spesso momenti down…. Spesso ripenso al suo tradimento, immagino ai loro imboscamenti in auto con baci, la complicità, la falsità nei nei confronti, alla conclusione in motel (unica volta va c’è stata), lei tra le sue braccia …. È tutto ciò mi manda in crisi. Pur stando bene, pur vivendo un amore che sembra iniziato da poco tanta è la voglia di stare insieme, si coccolarci, di fare L’ amore…..
E ci credo ... che ti viene la rabbia ed il dubbio.

Passatemi il paragone, ma è come quando sono rientrato a casa dal lavoro verso le 20.00 (di una decina di anni fa) ed ho scoperto che la porta blindata del mio appartamento sembrava chiusa, ma in realtà i ladri avevano rotto la serratura ed era semplicemente appoggiata, non chiudeva più e ... non proteggeva più la mia casa (che era stata violata, svaligiata, sporcata da mani ignote).
La prima notte dormi malissimo (hai solo affastellato mobili e cose dietro la porta) e ti senti indifeso. Il giorno dopo, con l'arrivo del fabbro che sostituisce la serratura, hai un recupero della tua sicurezza: la porta è possibile chiuderla di nuovo e ti illudi che sia come prima del furto, anzi adesso la serratura è ancora più sicura ...
Nell'immediatezza ti senti rincuorato, sollevato ed apparentemente sicuro.
E torni ottimista ...

Se guardo la coppia di prima è quella di adesso da fuori, da spettatore … beh….. non c’è paragone….. vince L’ attuale coppia. Se ben ricordi, non ho mai parlato male del rapporto precedente, fatto di serate di cena, di locali danzanti e non, weekend, viaggi e ok anche in intimità, ma ora….. ora è tutta un’altra storia, sempre le cose di cui sopra, ma con aggiunta una riscoperta di coccole continue, bacini quando si va via la mattina, stessa cosa con abbracci quando si torna, 1000 telefonate e chat durante la giornata, lei molto più gelosa e con occhi aperti se gironzola qualche donna intorno a me e per concludere una intimità decisamente più frequente e passionale.
Già, la porta blindata è ritornata funzionale ma, sotto sotto, dopo un primo momento di sollievo ti rendi conto che è violabile e che lo sarà per sempre.
Qualcuno potrà sempre riuscire ad entrare in casa tua contro la tua volontà. E non ci potrai fare niente.

Non è che non lo sapevi prima, ma l'avevi dimenticato.
Anni di tranquillità nella tua casa ti avevano indotto a ritenerla il posto sicuro (il "safe harbour" per il marinaio), nel quale sentirti tranquillo, protetto.

Da adesso in poi hai perso una sicurezza che avevi.
Certo, era una falsa sicurezza ma la tua mente si era adagiata e l'aveva
sopravvalutata.
E allora ... l'incertezza si trasforma in inquietudine e, alla fine, in paura ed insicurezza.

.... Peccato che Putroppo la mia testa torna sempre lì e ogni tanto rovino tutto e ogni tanto rovino tutto con battute, frecciatine, se si scoccia e sbuffa delle volte divento anche cattivello andando sul pesante.
E' il risultato della paura che si è infiltrata in te.
Hai perso una certezza che pensavi di avere (per abitudine consolidata) nella solidità ed affidabilità del partner.
In fondo, se ci si pensa bene, era una falsa illusione: gli umani sono animali che vivono nella natura (ambiente) e lo fanno adattandosi, dunque modificando i loro comportamenti. Di fronte alla tentazione, si è adattato (ha consumato). Non è bello, ma è umano.

Il tradimento ha frantumato certezze (fallaci) e ti costringe ad adattarti alle variazioni che la vita ti impone.

Vale per il partner tradito che continua l'esperienza in coppia, ma anche per il traditore "pentito" che rimane, anzi spesso chiede (finanche implora) di essere perdonato.

Domandiamoci la ragione, in modo onesto.
Cioè, senza fermarci alla superficie fatta di parolone come "pentimento" (quanto sincero, neanche lo sa nemmeno lui/lei), "consapevolezza di amare ancora" (ma se l'hai tradito l'altro, qualche consapevolezza contraria e più potente devi averla avuta), "volontà di continuare il progetto di coppia" (ma che c... pensavi quando facevi sesso con l'altro/a), la "preoccupazione dei figli" (già, che lo vengano a sapere quello che hai fatto e, prima o poi, ti giudichino in modo non lusinghiero), ecc..

Per me, a chiamare le cose con il loro nome, è la paura dell'ignoto dopo che hai perso le tue certezze, è il timore di un prezzo da pagare se chiudi l'esperienza di coppia, che ti spinge ad essere pieno di attenzioni, di disponibilità, ecc., come se si fosse tornati fidanzati.
Vale da ambedue le parti, con una intensità proporzionale alla paura provata.

Bene. Ma quanto dura ?
Finché non trovi una risposta, rimani nel limbo del perdono post-tradimento.

S’offre.
Con l’apostrofo.
Pienamente d'accordo.
Non è che il traditore soffre di uno sconvolgimento della propria coscienza (a meno di essere un serio malato psichiatrico).
S'offre per essere perdonato e rimanere indenne dall'abbandono del tradito, ormai disilluso dalla fine delle apparenze (fiducia, stima) e divenuto consapevole di come l'altro è realmente. Combatte per essere accettato come è e si è disvelato. Ce la mette tutta.

Quando l'ondata di nuovo sentimento di attenua (come è naturale) lì è il momento che il tradito scopre se gli è andata bene o se, al contrario, tutto ritorna come era prima e, magari, peggiora.
La coppia si riassesta in una confortevole consuetudine o le contraddizioni prevalgono e la coppia ... scoppia.

Dunque, ci vuole tempo, è inevitabile, per darsi una risposta.
E' un investimento (di tempo, energie, risorse), può andare bene o male.
Nessuno lo può dire, a priori.

Come dice @Brunetta, è una questione di scelta e, dico io, di assunzione di un rischio con esiti obiettivamente non prevedibili a breve e medio termine.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
è notevole come abbiate riattivato una discussione di anni fa
 

Alberto

Utente di lunga data
Per esperienza, non è un tempo sufficiente per concludere che la coppia è migliore adesso di prima.
Per due ragioni che leggo nello sviluppo del confronto delle varie opinioni sopra esposte e che si sostanziano nella paura ed insicurezza.
Sentimenti umanissimi, che sono frequentissimi nella fase post-tradimento.



Ecco, la paura ha tanti risvolti, sia per il partner traditore che per quello tradito.
Perché la coppia che era andata in crisi, comunque costituiva una certezza, un insieme di consuetudini e azioni/reazioni consolidate, che saranno pure arrivate a produrre noia, insoddisfazione, ecc. - per almeno uno dei partner (il traditore) che ha cercato la novità ma non l'ha scelta sino in fondo - ma era la zona di comfort (spesso inconsapevolmente vissuta) nella quale l'altro partner (il tradito) poteva contare (così credeva, fino alla scoperta del tradimento) per fare la sua parte nel comune progetto di coppia.

Entrambi i partners (traditore e tradito) con il "tradimento" vedono messa a repentaglio la zona di comfort, ed hanno paura per l'ignoto (futuro), per come la vedo io, sulla base di analisi anche del mio vissuto.


E ci credo ... che ti viene la rabbia ed il dubbio.

Passatemi il paragone, ma è come quando sono rientrato a casa dal lavoro verso le 20.00 (di una decina di anni fa) ed ho scoperto che la porta blindata del mio appartamento sembrava chiusa, ma in realtà i ladri avevano rotto la serratura ed era semplicemente appoggiata, non chiudeva più e ... non proteggeva più la mia casa (che era stata violata, svaligiata, sporcata da mani ignote).
La prima notte dormi malissimo (hai solo affastellato mobili e cose dietro la porta) e ti senti indifeso. Il giorno dopo, con l'arrivo del fabbro che sostituisce la serratura, hai un recupero della tua sicurezza: la porta è possibile chiuderla di nuovo e ti illudi che sia come prima del furto, anzi adesso la serratura è ancora più sicura ...
Nell'immediatezza ti senti rincuorato, sollevato ed apparentemente sicuro.
E torni ottimista ...



Già, la porta blindata è ritornata funzionale ma, sotto sotto, dopo un primo momento di sollievo ti rendi conto che è violabile e che lo sarà per sempre.
Qualcuno potrà sempre riuscire ad entrare in casa tua contro la tua volontà. E non ci potrai fare niente.

Non è che non lo sapevi prima, ma l'avevi dimenticato.
Anni di tranquillità nella tua casa ti avevano indotto a ritenerla il posto sicuro (il "safe harbour" per il marinaio), nel quale sentirti tranquillo, protetto.

Da adesso in poi hai perso una sicurezza che avevi.
Certo, era una falsa sicurezza ma la tua mente si era adagiata e l'aveva
sopravvalutata.
E allora ... l'incertezza si trasforma in inquietudine e, alla fine, in paura ed insicurezza.



E' il risultato della paura che si è infiltrata in te.
Hai perso una certezza che pensavi di avere (per abitudine consolidata) nella solidità ed affidabilità del partner.
In fondo, se ci si pensa bene, era una falsa illusione: gli umani sono animali che vivono nella natura (ambiente) e lo fanno adattandosi, dunque modificando i loro comportamenti. Di fronte alla tentazione, si è adattato (ha consumato). Non è bello, ma è umano.

Il tradimento ha frantumato certezze (fallaci) e ti costringe ad adattarti alle variazioni che la vita ti impone.

Vale per il partner tradito che continua l'esperienza in coppia, ma anche per il traditore "pentito" che rimane, anzi spesso chiede (finanche implora) di essere perdonato.

Domandiamoci la ragione, in modo onesto.
Cioè, senza fermarci alla superficie fatta di parolone come "pentimento" (quanto sincero, neanche lo sa nemmeno lui/lei), "consapevolezza di amare ancora" (ma se l'hai tradito l'altro, qualche consapevolezza contraria e più potente devi averla avuta), "volontà di continuare il progetto di coppia" (ma che c... pensavi quando facevi sesso con l'altro/a), la "preoccupazione dei figli" (già, che lo vengano a sapere quello che hai fatto e, prima o poi, ti giudichino in modo non lusinghiero), ecc..

Per me, a chiamare le cose con il loro nome, è la paura dell'ignoto dopo che hai perso le tue certezze, è il timore di un prezzo da pagare se chiudi l'esperienza di coppia, che ti spinge ad essere pieno di attenzioni, di disponibilità, ecc., come se si fosse tornati fidanzati.
Vale da ambedue le parti, con una intensità proporzionale alla paura provata.

Bene. Ma quanto dura ?
Finché non trovi una risposta, rimani nel limbo del perdono post-tradimento.



Pienamente d'accordo.
Non è che il traditore soffre di uno sconvolgimento della propria coscienza (a meno di essere un serio malato psichiatrico).
S'offre per essere perdonato e rimanere indenne dall'abbandono del tradito, ormai disilluso dalla fine delle apparenze (fiducia, stima) e divenuto consapevole di come l'altro è realmente. Combatte per essere accettato come è e si è disvelato. Ce la mette tutta.

Quando l'ondata di nuovo sentimento di attenua (come è naturale) lì è il momento che il tradito scopre se gli è andata bene o se, al contrario, tutto ritorna come era prima e, magari, peggiora.
La coppia si riassesta in una confortevole consuetudine o le contraddizioni prevalgono e la coppia ... scoppia.

Dunque, ci vuole tempo, è inevitabile, per darsi una risposta.
E' un investimento (di tempo, energie, risorse), può andare bene o male.
Nessuno lo può dire, a priori.

Come dice @Brunetta, è una questione di scelta e, dico io, di assunzione di un rischio con esiti obiettivamente non prevedibili a breve e medio termine.
Grazie per il tuo approfondimento, è tutto molto interessante e mi ha fatto pensare e riflettere. Volevo solo dirti che nella tua analisi hai scritto “fino alla scoperta del tradimento”, nel mio caso non c’è stata la scoperta ma lei ha confessato la sera stessa, immediatamente dopo avermi tradito.
 

spleen

utente ?
intendo che la fragilità può essere non aver superato il tradimento oppure può essere il contrario, cioè perdonare potrebbe essere un segnale di fragilita……
Dipende dal punto di vista.
Il punto non è perdonare, è superare.
Resto convito che vi avrebbe fatto solo bene un periodo di separazione, durante il quale capire fino in fondo se il disvelamento fosse stato accettabile.
A me, onestamente, questa sorta di simbiosi in cui vi siete rifugiati non piace.
Sa di ultima spiaggia, sembra il pallido rifugio delle vostre rispettive insicurezze.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Grazie per il tuo approfondimento, è tutto molto interessante e mi ha fatto pensare e riflettere. Volevo solo dirti che nella tua analisi hai scritto “fino alla scoperta del tradimento”, nel mio caso non c’è stata la scoperta ma lei ha confessato la sera stessa, immediatamente dopo avermi tradito.
E' stata da parte mia una lettura di una condizione frequente (il riprovare a stare insieme), osservata (rispetto agli altri) e provata (di persona per due volte).
Per carità, non prenderla come oro colato, usala per riflettere ed elaborare una tua motivazione nella vicenda che stai vivendo, che rimane sempre originale e non completamente comprensibile (persino a te, figuriamoci ad estranei).
Ma ritengo importante domandarsi quali siano le vere ragioni della propria scelta. Per "vere" intendo quelle che sai solo tu, non quelle dichiarate al partner e/o al mondo.

Comunque, intendevo "scoperta" del tradimento nell'accezione (direi neutra) di acquisizione di conoscenza, indipendentemente dalla modalità (iniziativa propria o di altro) così da ricomprendervi la confessione.

Sarebbe da aprire un thread sulle motivazioni effettive e profonde della confessione del tradimento.
Se non lo fa nessuno dei seniores del forum (intendo per anzianità di partecipazione), ci provo quando ne ho tempo. Nel frattempo prendo appunti sui casi che ho osservato. Io non ho mai confessato.
Perché sento che non sia banale ragionarci sopra, almeno un poco.
 

Etta

Utente di lunga data
Una mia ex diceva: cambiano le mosche ma la merda è sempre la merda.
In realtà cambia anche la merda a seconda di cosa mangi. Può essere più molle, più dura, più chiara, più scura eccc… 😂

È la prima regola del tradimento...
Mai confessare anche se scoperti...negare sempre!
Se lo fanno gli assassini ...non vedo perché non adottare la stessa tecnica!
Dipende. Se vi becca con le mani nella marmellata cosa dite? No amore è solo una bambola gonfiabile con sembianze umane. Tipo l’uomo bicentenario. 😂
 
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