Una storia come tante ...

Skorpio

Utente di lunga data
...

Ma io proprio in sto punto mi incarto . Cioè mi comporto bene per il premio o perché credo nel principio? Non rubo per paura di essere arrestato o perché rubare è sbagliato?
Eeh.. Domanda interessante..

La classica domanda che può "spaccare" dentro..

Anche fatta cambiando il "bene" in male, e tutto quanto viene dietro...
 
Ultima modifica:

Skorpio

Utente di lunga data
Esattamente. E' l'importanza che si da a qualcuno a generare l'odio nel momento in cui questo qualcuno ci ferisce.
Capisco di aver superato un dolore, nel momento in cui pensando alla persona che me lo ha procurato, non provo più alcun sentimento, solo indifferenza.
... Mi piace anche questa.

E ho letto personalmente stupore e quasi rabbia nel volto di chi, fatto un torto, vede dalla altra parte una sorta di indifferenza...

Come dire: pensavo di valer tanto da farti esplodere, e invece ti ho fatto il solletico e sembra che non valgo proprio un cazzo :)
 

banshee

The Queen
Se lo facessi mi canzoneresti un pochino, magari senza renderti conto che non ci siano poi troppe cazzate nei proverbi scritti.

Ad ogni modo, non sono fatalista, credo solo che a comportarsi senza scrupoli non ci sia troppo da guadagnare.

A rompere il cazzo al prossimo, prima o poi si sbatte il grugno.
no no me ne rendo conto eccome. i suindicati proverbi sono azzeccatissimi per me. soprattutto che non si cava sangue da una rapa, ovvero che è inutile ostinarsi a fare qualcosa di infruttuoso sapendo che lo è eppure continuando a farlo sperando non lo sia, o che sia poi diverso.

è un mio limite.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

no no me ne rendo conto eccome. i suindicati proverbi sono azzeccatissimi per me. soprattutto che non si cava sangue da una rapa, ovvero che è inutile ostinarsi a fare qualcosa di infruttuoso sapendo che lo è eppure continuando a farlo sperando non lo sia, o che sia poi diverso.

è un mio limite.
Mi fai venire in mente quel che è accaduto poche ore fa, una collega che era incavolata col marito, al telefono, e ha chiuso esclamando Stronzo!!

Che succede?.. Gli ho chiesto.

Mi ha spiegato un problema col figlio, e in chiusura ho commentato: beh.. Che stronzo!!

Si è incazzata con me, sostenendo curiosamente che LEI lo poteva chiamare stronzo, ma detto da me gli aveva fatto montare i nervi :)
 

banshee

The Queen
Mi fai venire in mente quel che è accaduto poche ore fa, una collega che era incavolata col marito, al telefono, e ha chiuso esclamando Stronzo!!

Che succede?.. Gli ho chiesto.

Mi ha spiegato un problema col figlio, e in chiusura ho commentato: beh.. Che stronzo!!

Si è incazzata con me, sostenendo curiosamente che LEI lo poteva chiamare stronzo, ma detto da me gli aveva fatto montare i nervi :)
:rotfl::rotfl:

perfetto. esempio molto calzante :up:
 

Ridosola

Utente di lunga data
... Mi piace anche questa.

E ho letto personalmente stupore e quasi rabbia nel volto di chi, fatto un torto, vede dalla altra parte una sorta di indifferenza...

Come dire: pensavo di valer tanto da farti esplodere, e invece ti ho fatto il solletico e sembra che non valgo proprio un cazzo :)
Vero! E di solito quando è così cercano in ogni modo di provocare per "risvegliare" una reazione...l'indifferenza è la migliore vendetta!
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

:rotfl::rotfl:

perfetto. esempio molto calzante :up:
Sono anche stato delicato.. L ho bisbigliato appena.. E lei poco prima lo aveva esclamato forte.. :)

Ma confesso che l ho fatto anche apposta.. Ero curioso della reazione.

E mi ha detto: Guarda.. Non mettertici anche tu per favore!!,

Compassionevole contraddittoria umanità... :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
P
Si paga tutto, brunè...inferno e paradiso equivale a buoni e cattivi.
Per me non ci sono buoni o cattivi...esistono gesti che non tengono conto del rispetto che si deve al prossimo.

Parlo come un vecchio di paese, se dico che a seminar vento si raccoglie tempesta?
Parli come un giovane ottimista.
 

Ridosola

Utente di lunga data
Si paga tutto, brunè...inferno e paradiso equivale a buoni e cattivi.
Per me non ci sono buoni o cattivi...esistono gesti che non tengono conto del rispetto che si deve al prossimo.

Parlo come un vecchio di paese, se dico che a seminar vento si raccoglie tempesta?
Sono d'accordo. credo che tutto si paghi in qualche modo, sia esso bene o male. A volte in modi poco evidenti che possono risultare difficili da cogliere...
 

Brunetta

Utente di lunga data
[video=youtube_share;vwMLFXaeZvE]https://youtu.be/vwMLFXaeZvE[/video]
In realtà non lo sono affatto. Nè l'uno nè l'altro. ;)
Però io sono più ottimista di te e penso che la maggior parte dell'umanità è buona perché è vantaggioso avere cura dei legami affettivi e sociali e porta soddisfazione estrinseca e intrinseca.
Infatti le leggi tutelano, prevalentemente, l'interesse della maggioranza riconosciuta come parte della società.
Questa ultima affermazione spiega anche i terribili fenomeni dittatoriali o i genocidi.
Per questo motivo bisogna continuare a lavorare per il riconoscimento della comune appartenenza all'umanità.
 

Divì

Utente senza meta
Ma io proprio in sto punto mi incarto . Cioè mi comporto bene per il premio o perché credo nel principio? Non rubo per paura di essere arrestato o perché rubare è sbagliato?
Quesito non banale. Io credo che esistano persone che - come si dice in gergo - hanno introiettato e fatto propri, anche rielaborandoli, i valori che gli sono stati trasmessi. Pertanto costoro si comporteranno coerentemente con i valori interiori senza vivere tali comportamenti come imposizioni esterne.
Ma esistono anche persone che sono state impermeabili a tale processo di interiorizzazione dei valori (per i più svariati motivi) che pertanto li vivranno sempre come norme esteriori e solo per paura della punizione eviteranno comportamenti sanzionabili. Più spesso se ne fregheranno.

Se così non fosse non si spiegherebbe perchè esistano persone "buone", cioè in grado di vivere l'importanza della solidarietà e della condivisione, anche tra gli atei, ed esistano credenti con una immagine punitiva del divino.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Quesito non banale. Io credo che esistano persone che - come si dice in gergo - hanno introiettato e fatto propri, anche rielaborandoli, i valori che gli sono stati trasmessi. Pertanto costoro si comporteranno coerentemente con i valori interiori senza vivere tali comportamenti come imposizioni esterne.
Ma esistono anche persone che sono state impermeabili a tale processo di interiorizzazione dei valori (per i più svariati motivi) che pertanto li vivranno sempre come norme esteriori e solo per paura della punizione eviteranno comportamenti sanzionabili. Più spesso se ne fregheranno.

Se così non fosse non si spiegherebbe perchè esistano persone "buone", cioè in grado di vivere l'importanza della solidarietà e della condivisione, anche tra gli atei, ed esistano credenti con una immagine punitiva del divino.
sai.. io sento che il nodo è tutto nel PREMIO

se io non devo rubare, ma sento che rubare è assolutamente contro i miei principi, non ho bisogno di un PREMIO

se ho bisogno del PREMIO allora la cosa cambia...

il PREMIO può essere anche la PUNIZIONE per chi ha rubato.. perché da un senso al mio "sacrificio"

diversamente io sono SERENO per me, per non aver rubato... e senza altro bisogno esterno
 

bettypage

Utente acrobata
Quesito non banale. Io credo che esistano persone che - come si dice in gergo - hanno introiettato e fatto propri, anche rielaborandoli, i valori che gli sono stati trasmessi. Pertanto costoro si comporteranno coerentemente con i valori interiori senza vivere tali comportamenti come imposizioni esterne.
Ma esistono anche persone che sono state impermeabili a tale processo di interiorizzazione dei valori (per i più svariati motivi) che pertanto li vivranno sempre come norme esteriori e solo per paura della punizione eviteranno comportamenti sanzionabili. Più spesso se ne fregheranno.

Se così non fosse non si spiegherebbe perchè esistano persone "buone", cioè in grado di vivere l'importanza della solidarietà e della condivisione, anche tra gli atei, ed esistano credenti con una immagine punitiva del divino.
E in fondo penso che il "buono" sappia godere meglio i piccoli piacere della vita e il "cattivo" sia sempre spinto da una insoddisfazione interiore a cercare di più. E se vuoi è un bel castigo anche questo.
 

Ridosola

Utente di lunga data
Quesito non banale. Io credo che esistano persone che - come si dice in gergo - hanno introiettato e fatto propri, anche rielaborandoli, i valori che gli sono stati trasmessi. Pertanto costoro si comporteranno coerentemente con i valori interiori senza vivere tali comportamenti come imposizioni esterne.
Ma esistono anche persone che sono state impermeabili a tale processo di interiorizzazione dei valori (per i più svariati motivi) che pertanto li vivranno sempre come norme esteriori e solo per paura della punizione eviteranno comportamenti sanzionabili. Più spesso se ne fregheranno.

Se così non fosse non si spiegherebbe perchè esistano persone "buone", cioè in grado di vivere l'importanza della solidarietà e della condivisione, anche tra gli atei, ed esistano credenti con una immagine punitiva del divino.
Io confido molto nella mia coscienza, che certamente come dici Tu è stata influenzata da fattori sociali, familiari ed anche religiosi. Ed assolutamente sono convinta che la fede non c'entri niente con la bontà ma che anzi, molto spesso sono i credenti più accaniti a compiere gli atti peggiori, in genere più pregano e più malvagi sono (forse pensano con le loro preghiere di supplire alle cattiverie che compiono quotidianamente?)
 

Ridosola

Utente di lunga data
sai.. io sento che il nodo è tutto nel PREMIO

se io non devo rubare, ma sento che rubare è assolutamente contro i miei principi, non ho bisogno di un PREMIO

se ho bisogno del PREMIO allora la cosa cambia...

il PREMIO può essere anche la PUNIZIONE per chi ha rubato.. perché da un senso al mio "sacrificio"

diversamente io sono SERENO per me, per non aver rubato... e senza altro bisogno esterno
L'unica volta in vita mia in cui ho rubato, è stato a 9 anni: rubai un anellino alla mia compagna di banco. Era uno di quegli oggetti che andavano molto di moda, e lei faceva la smorfiosa e l'antipatica vantandosene! Dopo un paio di giorni finsi di ritrovarlo per terra e glielo restituii: il senso di colpa per averlo ottenuto in quella maniera, mi aveva impedito di gioire della mia conquista
 

Divì

Utente senza meta
sai.. io sento che il nodo è tutto nel PREMIO

se io non devo rubare, ma sento che rubare è assolutamente contro i miei principi, non ho bisogno di un PREMIO

se ho bisogno del PREMIO allora la cosa cambia...

il PREMIO può essere anche la PUNIZIONE per chi ha rubato.. perché da un senso al mio "sacrificio"

diversamente io sono SERENO per me, per non aver rubato... e senza altro bisogno esterno
Come detto da [MENTION=6517]bettypage[/MENTION] il premio è la pace che deriva dal seguire la propria legge morale interiore.

Che non è un'etica "soggettiva", individuale, perché include appunto un percorso personale in una cultura e formazione comune.

Esistono culture o mondi in cui mentire, ingannare e venire meno alla parola data siano "valori"? Perché questo è ciò che sta alla base di un tradimento. O almeno questi sono i mezzi di cui il tradimento si avvale.

Poi si può trovare ogni giustificazione: l'ammore, la passione, il sesso, il momento culminante del finale travolgente .... ma questo è.

Sono cose che insegneremmo a un figlio?
 
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