Un'altra ragazza scomparsa

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Non credo che si possa paragonare nello stesso modo la rabbia di una donna e la furia di un uomo.
Anche qui che è un piccolo specchio, migliore perché in un terreno di confronto e di scambio, la percezione del tradimento di un uomo e di una donna è sempre percepito in modo diverso e anche le reazioni sono diverse.
In alcuni casi, possono essere anche violente, perché si va ad intaccare l'idea di maschio. Il maschio di fronte ad un tradimento deve reagire, questo è quello che ci si aspetta da lui. Il maschio che non reagisce con fermezza non è un uomo, ed è giusto quindi che la donna lo abbia tradito.

Sono preoccupata di quello che si dirà del marito, della ragazza uccisa, che a livello mediatico ha ammesso di aver perdonato un tradimento, ma spero di sbagliarmi.
Nell'uomo c'è una compontente di "possesso" e di conseguenza di competizione/confronto. Anche per questo motivo il perdono per un uomo è più difficile
 

danny

Utente di lunga data
Avete altri luoghi comuni?

Non ci sono più le mezze stagioni.
La donna riccia è capricciosa.
La donna è mobile.
L'uomo deve puzzare.
L'uomo ha il senso del possesso, la donna no.
La pizza napoletana è pesante.
Dai che se ci sforziamo ne troviamo altri ancora.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Avete altri luoghi comuni?

Non ci sono più le mezze stagioni.
La donna riccia è capricciosa.
La donna è mobile.
L'uomo deve puzzare.
L'uomo ha il senso del possesso, la donna no.
La pizza napoletana è pesante.
Dai che se ci sforziamo ne troviamo altri ancora.
A me hanno sempre detto che se vuoi stare bene e viver sano dai rossi devi stare lontano
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La vita è nella realizzazione personale, che può essere data anche dal lavoro. Questa storia è triste per come ci viene narrata o per la vicenda personale della persona di cui si parla.
Non ho aggiunto né tolto, ho raccontato per come si è svolta. L'anno dopo, lei è tornata qui in vacanza, con la bambina, ma prendendo l'ombrellone in un altro stabilimento, non nel nostro solito. Io non ho conosciuto né la figlia, né questo fantomatico compagno. La famiglia di lei invece era presente al completo.
 

spleen

utente ?
Io credo che la scelta se è essere un contenitore o no deve essere sua. Questo è quello che dico.
Vuoi regole che lo accertino? E' giusto e lo chiedo anch'io, ci devono essere limiti e compromessi, e soprattutto dialogo.
Però bisognerebbe riflettere secondo me anche sul fatto che accettare ed avallare la mercificazione della condizione umana, quella di madre compresa, oltre che essere un fatto individuale ha come conseguenza l'annullamento della nostra dignità a fronte del risvolto economico.
Se non partiamo da questo presupposto, secondo me, dove ci fermiamo?
Al fatto che una persona anche se cosenziente possa vendere un rene ad un ricco che ne abbia bisogno?
Ad una società che nel momento in cui non siamo più economicamente utili ci privi delle cure e ci lasci morire?
Alla possibilità di intervenire in modo eugenetico per scegliere sesso e caratteristiche dei nascituri?
Al fatto che solo chi può permetterrselo possa avere figli?

A tutte queste cose, un pò alla volta ci stiamo arrivando, ma continuo a vederle "eticamente" come per me inaccettabili.

Penso che una società senza etica sia non solo una negazione della nostra natura e del nostro retaggio storico, ma anche una giungla destinata ad implodere.
 
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