Vacanza

diletta.73

Utente di lunga data
con noi è nata così.
lei un giorno mi disse che le sarebbe piaciuto farlo con me in un posto diverso, avendo avuto altri amanti mi disse che con altri, per quanto erano piacevoli da frequentare non si sentiva così maiala come quando stava con me.
non entro mai nelle dinamiche mentali femminili, prendo sempre quel che con totale spontaneità mi si offre.
ovviamente conosco bene su cosa far leva per tirar fuori lati così fino ad ora nascosti.
anche perché sappiamo bene che non tutti siamo uguali con tutti.
le chiesi se le sarebbe piaciuto venire guardata da altri.
mi disse che lei era molto digiuna di queste pratiche un po’ alternative ma che era molto incuriosita.
le proposi quindi il noto locale spiegandole bene di cosa si trattasse.
mi rispose che ci sarebbe andata volentieri a patto che non l’avessi mollata un attimo.
ed insieme abbiamo iniziato questo percorso, nuovo per lei, non per me, ma nuovo per la coppia.
tutto viene svolto con naturale e reciproca spontaneità anche se io non vado mai oltre ciò che intuisco lei possa non gradire, anche perche almeno per quanto riguarda noi il piacere della coppia sovrasta ampiamente quello del singolo.
alla Maison noi ci teniamo per mano, nel vero senso, fisico e mentale.
pure in bagno a far pp andiamo assieme.
vediamo altre coppie che si muovono libere nel locale, e spesso nemmeno si baciano mentre scopano.
per noi il bacio è essenziale, motivo per cui quando ci mischiamo prima di tornare a baciarla mi lavo la faccia, anche se bacio in bocca sempre e solo lei.
riscontro in discorsi di colleghi o conoscenti, che chi non va e non conosce spesso denigra, chi va e conosce e’ sempre meno giudicante nell’esprimersi.
il giudicante ovviamente non deve essere travisato.
io non mi sento giudicato da nessuno, poiché ciò che faccio serve a fare star bene me ed i miei personali bisogni, tra i quali e’ annoverato il piacere di coppia e di lei, vengono prima di tutto.
il giudizio negativo lo leggo invece quando si scrive la frase “io non voglio giudicare” casualmente lo si fa sempre quando si ha davanti una situazione che non si approva.
recentemente ho assistito ad esempio alla partita Sinner Alcaraz, ero in compagnia.
parlando di Alcaraz chi lo faceva iniziava così: io non lo giudico ma ha dei modi veramente di merda.
è quindi lo si stava già giudicando.
mai sentito dire questa frase di Sinner: io non lo giudico ma è stato davvero un Signore rispetto ad Alcaraz.
Scrivo poco perchè c'è già chi scrive tanto...;).
Non lo faccio anche perchè mi piace preservare certi aspetti della nostra storia.
Con l' ironia e la leggerezza si riescono a raccontare meglio le cose e chi "scrive tanto" spesso è molto più bravo in questo di me.
Però ci tengo a intervenire sull' argomento Maison.
Io vengo da un ambiente molto rigoroso e pieno di tabù. Mi sono sentita spesso intimamente costretta e non del tutto libera di esprimermi a livello sessuale.
In passato non è stato semplice accettare questa cosa, nè gestirla. Senza dare giudizi, in primo luogo a sè stesse e cercando di tenere in equilibrio tutto.
Poi ci si trova a un punto della vita, dopo alcune sbandate, che non hanno gratificato, ma hanno fatto capire molte cose.
Se in quel momento si incontra la persona giusta che soddisfa un bisogno, che non è solo sessuale, ma coinvolge vari ambiti e porta un' energia nuova e speciale a entrambi, si ha voglia di sperimentare.
Perchè ci si fida e si sta bene insieme, a vari livelli.
Altrimenti non mi sarei lanciata in questa avventura.
Questa scoperta ha stupito anche me.
La vivo come un gioco da fare insieme, interludio tra altri momenti condivisi.
Con i tempi giusti, sempre nel rispetto l' uno dell' altra, come esperienza della coppia.
 

danny

Utente di lunga data
Realizzano fantasie.
Sono luoghi d'incontro, ovviamente, e molto concreti.
Anno fa un mio amico, dopo aver fatto outing, mi racconto' di Vigevano.
Lui andava lì per conoscere altri omosessuali.
Era una spiaggia dove si praticavano anche attività sessuali all'aperto.
Non so ora, sono passati 30 anni.
Ci sono comunque tutte le guide on line per dove recarsi per fare incontri gay.
Anche etero, comunque.
Un parcheggio dietro casa mia è noto per le attività sessuali di coppia.
Noi qui si parla sempre di Maison... Ma i privè sono solo l'aspetto commerciale di un fenomeno che è sempre esistito.
Sono decenni che si pratica anche solo carsex nel Milanese e non solo, dal parcheggio dell'ortomercato al Forlanini fino a Lambrate o al parcheggio del Brico a Segrate...
Me ne accorgevo già io da ragazzo quando andavo in camporella in auto.
Per non dire di piazza Trento dove c'era la prostituzione maschile ed ora ci vanno i gay per cruising.
Sono tanti i luoghi, non li elenco tutti, ma il fenomeno è molto diffuso.
La cosa incredibile è che se non te lo fanno notare spesso non ci fai nemmeno caso.

Beh logico... Si Inculavano in spiaggia davanti alle famiglie ahahahahahhahh
Infatti ho detto che hanno veramente esagerato.

Scrivo poco perchè c'è già chi scrive tanto...;).
Non lo faccio anche perchè mi piace preservare certi aspetti della nostra storia.
Con l' ironia e la leggerezza si riescono a raccontare meglio le cose e chi "scrive tanto" spesso è molto più bravo in questo di me.
Però ci tengo a intervenire sull' argomento Maison.
Io vengo da un ambiente molto rigoroso e pieno di tabù. Mi sono sentita spesso intimamente costretta e non del tutto libera di esprimermi a livello sessuale.
In passato non è stato semplice accettare questa cosa, nè gestirla. Senza dare giudizi, in primo luogo a sè stesse e cercando di tenere in equilibrio tutto.
Poi ci si trova a un punto della vita, dopo alcune sbandate, che non hanno gratificato, ma hanno fatto capire molte cose.
Se in quel momento si incontra la persona giusta che soddisfa un bisogno, che non è solo sessuale, ma coinvolge vari ambiti e porta un' energia nuova e speciale a entrambi, si ha voglia di sperimentare.
Perchè ci si fida e si sta bene insieme, a vari livelli.
Altrimenti non mi sarei lanciata in questa avventura.
Questa scoperta ha stupito anche me.
La vivo come un gioco da fare insieme, interludio tra altri momenti condivisi.
Con i tempi giusti, sempre nel rispetto l' uno dell' altra, come esperienza della coppia.
Grazie per la testimonianza.
 
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Pincopallino

Utente di lunga data
Sono luoghi d'incontro, ovviamente, e molto concreti.
Anno fa un mio amico, dopo aver fatto outing, mi racconto' di Vigevano.
Lui andava lì per conoscere altri omosessuali.
Era una spiaggia dove si praticavano anche attività sessuali all'aperto.
Non so ora, sono passati 30 anni.
Ci sono comunque tutte le guide on line per dove recarsi per fare incontri gay.
Anche etero, comunque.
Un parcheggio dietro casa mia è noto per le attività sessuali di coppia.
Noi qui si parla sempre di Maison... Ma i privè sono solo l'aspetto commerciale di un fenomeno che è sempre esistito.
Sono decenni che si pratica anche solo carsex nel Milanese e non solo, dal parcheggio dell'ortomercato al Forlanini fino a Lambrate o al parcheggio del Brico a Segrate...
Me ne accorgevo già io da ragazzo quando andavo in camporella in auto.
Per non dire di piazza Trento dove c'era la prostituzione maschile ed ora ci vanno i gay per cruising.
Sono tanti i luoghi, non li elenco tutti, ma il fenomeno è molto diffuso.
La cosa incredibile è che se non te lo fanno notare spesso non ci fai nemmeno caso.
Anni fa pure in Vavassoriperoni…
 

Lostris

Utente Ludica
Sono decenni che si pratica anche solo carsex nel Milanese e non solo, dal parcheggio dell'ortomercato al Forlanini fino a Lambrate o al parcheggio del Brico a Segrate...
Cos’è?
Ci si mette vicini, tipo cinema drive in, ma a fare camporella?
 

danny

Utente di lunga data
Cos’è?
Ci si mette vicini, tipo cinema drive in, ma a fare camporella?
Non avendo mai partecipato non posso descrivere la scena.
Al Forlanini anni fa basto' fare i fari mentre eravamo parcheggiati.
In realtà fu un fortuito incontro con la levetta in un'auto troppo stretta, ma venne interpretato come segnale.
Ti posso dire come funziona sulle spiagge, questo sì, l'ho osservato.
Probabilmente ci si dà appuntamento attraverso le chat dei siti appositi: vengono dati luogo e orario e tipologia di incontro.
Personalmente trovo le attività dei parcheggi troppo pericolose oggi. Ben vengano locali appositi.
 
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spleen

utente ?
Si parlava di condividere le fantasie.
Questo, da solo, non fa miracoli in una relazione dove ci sono altri problemi.
che siano amanti o ufficiali.
Premetto che chiunque nella nostra società è libero di vivere la propria sessualità come vuole, nel rispetto altrui. Credo comunque sia giusto puntualizzare una cosa, cioè che tutte le dinamiche umane non possono prescindere da due fattori determinanti, il primo è la gestione del potere all’interno di una relazione, il secondo sono le nostre inclinazioni ancestrali.

La dinamica di gestione del potere generalmente viene vissuta come liberazione da schemi sociali considerati tarpanti e possessivi, ma davvero la presunta liberazione non ne contiene? Non è mai successo che certe persone vengono –spinte- dentro esperienze inusuali non per propria inclinazione ma solo per compiacere un parthner? E in questi casi dove sta la presunta liberazione?

Secondariamente, è del tutto sovrapponibile, ingannabile e aggirabile il senso del possesso che ha garantito alla nostra specie successo riproduttivo attraverso la fedeltà di coppia, perlomeno durante l’allevamento dei figli? L’esclusività, entro certi limiti persino la gelosia, non sono forse parte di questo ineliminabile retaggio ancestrale? E tutto questo deve essere per forza negativo?

Non tutti siamo fatti per certe esperienze, ci vuole una considerevole dose di autoconsapevolezza e una predisposizione soggettiva. Senza che questo comporti automaticamente uno svilimento di chi, altrettanto consapevolmente, disconosce in se la volontà di fare certe esperienze.
 

danny

Utente di lunga data
Non capisco perché chi non si sente attratto dall'esperienza si senta svilito.

Mi sembra di comprendere che ci siano persone che amano fare questa esperienza e altre no.
Ribadisco che sono scelte lecite che non impattano in alcun modo su chi non le fa.

Se in una coppia una persona si sente in dovere di fare qualcosa che non le piace per compiacere l'altro, il problema non è ciò che fa, ma la dinamica della coppia, che è tossica.

Questo vale anche per chi fa sesso per accontentare il partner.
E' decisamente meglio come si fa a casa mia, di Ologramma e immagino di altri presenti che non lo dicono: si fa sesso solo se lo vuole lei, o lui in certi casi, poi si chiude baracca quando non lo vuole lei. O lui.

Ah, no, anche in questo caso è giusto, mi dicono...
 

spleen

utente ?
Non capisco perché chi non si sente attratto dall'esperienza si senta svilito.

Mi sembra di comprendere che ci siano persone che amano fare questa esperienza e altre no.
Ribadisco che sono scelte lecite che non impattano in alcun modo su chi non le fa.

Se in una coppia una persona si sente in dovere di fare qualcosa che non le piace per compiacere l'altro, il problema non è ciò che fa, ma la dinamica della coppia, che è tossica.

Questo vale anche per chi fa sesso per accontentare il partner.
E' decisamente meglio come si fa a casa mia, di Ologramma e immagino di altri presenti che non lo dicono: si fa sesso solo se lo vuole lei, o lui in certi casi, poi si chiude baracca quando non lo vuole lei. O lui.

Ah, no, anche in questo caso è giusto, mi dicono...
Ah si, e chi te lo ha detto?
Non fai che confermare quanto ho scritto sopra, che le dinamiche di potere sovrastano in un senso e nelll'altro la relazione.
Personalmente non ho mai detto che chi sopporta il fatto di non fare più sesso nella sua coppia sia un poveretto, ciascuno fa i conti con quello che ha e vuole e soprattutto può.
 
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