Quibbelqurz
Heroiken Sturmtruppen
Se il psicologo è bravo, sta rallentando questo processo, perché possa ravanare nel passato senza le difese alzate, e fargli affrontare i suoi problemi anche se non vuole. Nella psicoterapia normale, ci vogliono anni per raggiungere questo grado di apertura e l'occasione di ora è unica e va sfruttata fino in fondo.Io...faccio fatica anche a vedere un uomo/bambino quando mi regala giornate come questa, lo chiamo larva da parecchi post. Non è per cattiveria, ma si riduce in uno stato che rende impossibile pensare alla convivenza, al suoritorno in ufficio, al fatto che interagisca con qualcuno, a tutto. Certo, ci sono dei momenti in cui mi da segnali di speranza per la sua ripresa, ma sono molto meno eclatanti e durano poco.
L'ho già detto, non mi sento mamma nemmeno nei momenti più bui, infermiera a volte, compagna non sempre, ma di sicuro mi vedo come una donna stanca.
Hai ragione, in questo momento lui dovrebbe essere preso dal riconquistare me e la mia fiducia se davvero mi amasse come dice. Ora è distrutto per mille motivi e l'unica cosa che riesce a fare è ricostruire se stesso molto lentamente. Se non mi allontanerò prima della sua ripresa e se decideremo di continuare, forse ci sarà anche la rifondazione della coppia, chi lo sa. Non è comunque il motivo per cui sono rimasta.
Nel frattempo piacerebbe anche a me non dover far parte di questi momenti, ma sapevo a cosa andavo incontro quando l'ho ritrovato irriconoscibile dopo due mesi di disperazione e isolamento. Lo sapevo ma fa male e devo sfogarmi. Con dei confidenti, qui, da sola, in qualunque modo possibile.
Se non fossi coinvolta così tanto in questa vicenda ti darei ragione al 100%, per come sto riesco a dirti solo che terrò conto del tuo intervento perché non è banale, il rischio che mi annulli senza accorgermene fa parte del gioco a cui ho voluto partecipare.
Ho letto parte della tua storia, mi dispiace davvero, tradita anche nell'amicizia. Orribile.
Un abbraccio e grazie per gli auguri.
Tuttavia penso, che un uomo dovrebbe poter decidere quando lasciare che qualcuno gli tocchi il cuore e quando sconvolgere la sua vita al punto di metterlo di fronte a decisioni elementari e cristalline. Il tuo compagno ora no ha scelta. Deve. E non so fino a dove gli potrebbe essere utile e fin dove gli è invece dannoso.
L'altro lato è il freddo calcolatore tuttora in funzione. Sa, come larva non dovrà andare a lavoro e non dovrà assumersi nessuna responsibilità. Sa di non essere depresso e che non soffre nessun disturbo, ma non sa essere onesto con se stesso. Onestamente, pensi davvero che tornerà al lavoro? Io no.
Per me ci vuole un cambiamento di registro su tutti i fronti: disdire il suo lavoro, andare a vivere in un'altra città, cambiare mobili, abitudini, vestiti. Da una parte bisogna eliminare tutti i bui ricordi del presente e passato, dall'altro togliere ogni appoggio e certezze, tutte le sicurezze. Ma penso che sia impossibile. E poi è una decisione che dovrebbe prendere lui, e se non ha un motivo davvero molto valido, non lo farà mai. Nessuno lo farebbe.
Eppure, è così semplice ricominciare dal nulla. Quando non si possiede più nulla, può solo migliorare. E fin quando non ha toccato fondo, non avrà voglia o intenzione di crescere, perché gli fa comodo restare dove è, dove tutto gli è dovuto in cambio di una misera collaborazione con tanti mi-ma-mo.

