No,intendevo un altro punto posto da tua moglie.oh,se sbaglio,dillo,ma mi sembra di ricordare che lei ti ha detto,nel caso,di non farglielo sapere.Immaginavo un'obiezione simile, che è interessante.
Il tradimento di per sé è un evento a sé stante, che ha un inizio e deve avere un termine nella ricerca di una soluzione.
Può determinare la separazione della coppia oppure, per motivi ogni volta diversi, sfociare in un tentativo di riconciliazione alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Parlo di novità in termini di coppia perché l'avvenimento in sé traumatico deve portare a un cambiamento nei rapporti. Tutto quello che era e c'era prima è scaduto, invecchiato, finito.
Dopo se si tenta di restare insieme inizia il lavoro, che in sé deve avere delle motivazioni molto forti per essere portato avanti.
E' ovvio che nella nuova coppia non è più previsto il tradimento, perché distruggerebbe il nuovo equilibrio sopraggiunto.
Essere traditi non dà diritto a bonus. E non si tradisce da tradito perché non si riconoscono più al traditore diritti in termini di fedeltà, perché questo evidenzierebbe solo un rancore residuo che renderebbe inconciliabile il rapporto di coppia.
A questo punto è meglio lasciarsi, non credi, se ci si macera nel rancore?
Però è anche vero che il tradimento genera nel tradito tutta una serie di problematiche che spesso generano pulsioni che contrastano il processo di ricerca dell'equilibrio.
Non sono pochi i traditi infatti che poi tradiscono a loro volta.
A volte vi è una necessità di conferme delle proprie capacità seduttive, in altre una ricerca di una "spalla" affettiva che compensi il venir meno dell'integrità della coppia, in altre ancora, quando anche il sesso viene intaccato, la ricerca di esperienze sessuali liberatorie. Sono diverse le ragioni, io ne ho elencate solo tre, le più comuni, forse.
Anche l'aver sdoganato il tradimento in una coppia può portare a un avvilimento dei principi etici e delle regole che la governano etc.
Vi è quindi una possibile apertura al tradimento: in fin dei conti lo stiamo accettando come evento che si è determinato nella coppia, nel momento in cui lo si accetta se ne conferma l'esistenza, la possibilità, la probabilità.
Ciò non significa che si è pronti a tradire, ma che si è compreso l'evento e lo si ritiene possibile.
Ciò non significa che possa accadere veramente, ma che si è consapevoli che in determinate situazioni e poste determinate condizioni ciò potrebbe accadere.
In fin dei conti è il principio con cui si costruiscono le opere edilizie.
Si stabiliscono regole, si applicano, poi l'edificio crolla inaspettatamente, si definiscono nuove regole, ma ugualmente lo scopo rimane quello di non far crollare l'edificio, ipotesi che alla luce dell'esperienza ora non si ritiene affatto remota come prima.
Ora,nel racconto della tua storia,ho trovato parecchie situazioni,per me,angoscianti.
Non tirero' in ballo il famoso episodio della superdote dell'altro,ma quello che mi ha creato più mal di stomaco è l'immagine di lei tutta goduta con sorrisino nel letto a farti capire quanto fosse persa per l'altro.Ecco,io non ho visto in questo un non voler farti sapere,anzi,se mi permetti,ci ho visto persino una vena di sadismo nei tuoi confronti.