ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Terzo grassetto, concordo con te, di cui condivido lo sdegno, pienamente.Prego
Una specifica.... riferita al clip che hai postato e sul quale a questo punto non c'è stata eguale lettura.
Io in quel clip non vedo evidenziati problemi di significato dei gesti collegato alla loro decontestualizzazione.
Il gesto del vattene ad esempio (vattene/sciò/smammare) lo puoi fare in qualsiasi contesto, al cinema al bar come al lavoro, ma il suo significato non cambia, SE (SE) si parla quella stessa lingua, e viene declinato nel contesto in cui viene espresso senza problemi.
In quel clip io vedo invece problemi di comprensione del gesto in se,
in quanto rivolto a persone ( di diversa cultura) per cui quel gesto può non avere medesima codifica (o proprio nessuna codifica).
Il contesto e la decontestualizzazione non c'entrano nulla, per la interpretazione che ho dato io
C'entra invece la "lingua" non verbale che è diversa tra gli interlocutori
Infatti una ragazza a un certo punto dice: "anche noi in Russia facciamo cosi"
lo ricordi?
Non dice "anche noi allo stadio facciamo cosi"
Per me quindi, il contesto e la decontestualizzazione non stanno al centro di quel clip, ma al centro sta il linguaggio in se
Una ulteriore specifica
In "contesto calcistico" ( contesto questo si trasversale/transnazionale/transculturale)
confermo che il toccare il culo a una giornalista in esterna non è un gesto contemplato.
Ma sono sicuro di NON aver letto in questo 3d che qualcuno abbia sostenuto il contrario.
Dirò di più
Io ho letto che tutti (me compreso) hanno scritto che è un comportamento deprecabile e condannabile senza se e senza ma.
E ancora qui lo confermo.
Ho anche letto di utentesse che hanno scritto con varie tonalità di sgradevolezza e sensazioni provocate, molto diverse fra loro, sia come qualità sia come intensità.
una differenza anche determinata da vissuti personali, oltre che da chissà quali mille altri fattori, compresa indole carattere educazione familiare etc..
Da chi si è sentita profondamente violata nel suo intimo, a chi con un "vaffanculo cretino" si è scrollata da dosso al 99% la brutta sensazione provocata.
Io ho titolato questo 3d "Violenza sessuale!!" (Notare i punti esclamativi)
e non sono MAI entrato nel merito, a questo livello (lascio alle femmine utentesse questa valutazione, perché io sono un maschio, e il culo da donna non c'è l'ho, io ne sto fuori, fate voi)
Ho scritto però che MI piacerebbe DA MASCHIO e anche DA INDIVIDUO che questa società reagisse con la stessa veemenza rispetto ad esempio a quei 2 balordi che l'altra sera sul treno Milano Varese hanno violentato sessualmente una ragazza.
Ma forse nel nostro tempo il culo della Beccaglia fa troppo comodo a troppi, per sprecare energie altrove (?)
È una provocazione, una domanda, un tema, o quel che si vuole.
Dopo queste specifiche che ci tenevo a mettere, piu tardi rispondo con piacere alle tue domande![]()
Ho fatto una rapida ricerca, due minuti, quindi, a scanso di equivoci, non ha assolutamente intenzione di essere rappresentativa di alcunchè se non del riportare.
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La numerazione non indica una scala di valore.
Concordo con te, sarebbe veramente molto interessante uscire dagli schieramenti e iniziare a parlare di violenza per davvero.
Personalmente, questa è una opinione personale, io ritengo che la questione della violenza, che comunque ci caratterizza come specie ed è ineliminabile, sarebbe bello venisse discussa in una prospettiva che non sia la ricerca di definizioni - anche perchè ci sono già - e neppure in ottica puramente legislativa, dove per legislativa intendo un discorso che si limiti ad un giudizio di adeguato/inadeguato, giusto/ingiusto rispetto alla pena.
La cosa che mi piacerebbe di più, sarebbe anche che si potesse discutere di violenza uscendo dal tracciato degli ultimi secoli.
E questo mi piacerebbe per motivi molto semplici.
La violenza è un processo, non è una atto. Ed è un processo che coinvolge anche i generi, ma non soltanto.
E' un processo dinamico, che si muove in modo esponenziale.
E non è una prova di forza che riguarda i diversi tipi di reazione alla violenza stessa.
Avevo in modo mirato postato un video, le reazioni sono parecchio complesse e non sono completamente sotto il controllo razionale.
Anche la questione delle reazioni è apparentemente semplice, ma semplice non è.
In questo periodo storico è un processo reso ancora più complesso dalla ridistribuzione del potere contrattuale dei generi nella società.
Le donne, non che non lo facessero prima sia chiaro, stanno affinando e di parecchio l'utilizzo della loro debolezza come arma per colpire i maschi. Prendendoli spesso e volentieri alla sprovvista e disarmandoli. Pensa alle situazioni per cui non si prende l'ascensore da soli con.
Per le donne è una situazione storica e storicizzata. Per i maschi è nuova.
Stanno scoprendo il potere violento delle donne.
Che dal loro canto ancora fanno una fatica immane a riconoscersi violente. (pensa alle situazioni di abuso domestico per dire)
Considerare un atto e metterlo in contrapposizione con un altro è fare disinformazione.
Sono della scuola per cui sono più interessata ad aprirlo il ventaglio che a chiuderlo.
Ma aperto davvero includendo, e non escludendo attuando una morale del valore.
quindi rilancio la tua domanda.
A partire dall'atto del tifoso, saliamo la scala, gradino dopo gradino, oppure togliamo i gradini "bassi" per salire su?
Se si tolgono gradini io resto coi piedi a terra.
Una scala senza i gradini che stanno in basso, non solo non è percorribile, ma dubito sia stabile.
Quindi, lascio che ci vada qualcun altro.
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