Sono ancora all'inizio Diletta; non sono arrivata da nessuna parte e neanche so se mai trarrò delle conclusioni particolari. Mi muovo in un turbinìo di particelle tutte con un loro preciso significato, faccio errori e cose buone, mi dispero e sono felice, non dimenticandomi però di vivere.
Lui lo osservo, molto meno di quanto non faccia con me stessa, e cerco di capire chi è (può sembrare pomposo, lo so, ma così mi capita) quest'uomo che comunque sento di amare. Una delle poche conclusioni alle quali mi sembra di essere arrivata è che, nonostante il tradimento, quello che sembra avere meno autonomia al di fuori della coppia è proprio lui, e che, paradossalmente, col giro di giostra che si è concesso, ha preso due piccioni con una fava dimostrando a se stesso più cose. Discutibilissimo, lo so bene, ma intravedo tante fragilità prima sconosciute in lui, che mi sorprendo continuamente. E devo ancora decidere cosa fare di tutto questo materiale che sto acquisendo, se ne ho bisogno, se mi serve, se mi nutre etc etc