sienne
lucida-confusa
Ecco: è esattamente invece quello che ho fatto io.
E' stato il fulcro di tutto il mio percorso: fare di necessità virtù.
Ovvero: salvare il salvabile.
Ovvero: scegliere il "meno peggio" dopo aver attentamente vagliato le varie opzioni.
Non sono davvero obiettivi romantici né tantomeno idealistici...l'dealismo così come il mondo dei sentimenti sono stati messi da parte e messi a tacere, ma la decisione presa è stata giusta, e lo dico anche ora.
E' stata giusta per me e per la famiglia perché ogni altra decisione presa a quel tempo, avrebbe portato nel baratro tutti quanti.
E' ovvio che nutrissi anche la speranza di poter recuperare il rapporto, alla luce di quel debole, ma ancora vivo, sentimento rimasto, ma non è stato questo a determinare la mia decisione, bensì meri motivi pratici.
Ciao
forse, capisco male la frase "fare di necessità virtù". Perché la leggo come "rassegnarsi a ciò che non si può evitare". A me non sembra che tu ti sia mai rassegnata a qualcosa. Anzi. Hai provato con tutti i mezzi a te disponibili di capire, e di trovare una tua strada per convivere in una serenità il più che possibile per te accettabile. Vista così, hai fatto ben altro, che di necessità virtù! Hai trasformato ... non ti sei rassegnata ...
sienne