Ma voi credete in Dio?

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Duchessa

Utente di lunga data
La Verità è negata a priori dai dogmi fideistici. Chi si affida ad una fede rinuncia a vedere coi propri occhi e si abbandona a regole e ritmi altrui fino al punto che se le cose vanno in modo diverso dal previsto, anziché cercare le cause e trovare soluzioni si accontenta di accettare passivamente una presunta "volontà divina". Chi si abbandona ad una fede si abbandona alla furbizia di chi la amministra, accettando di essere presa per il naso e portata a fare cose pure contro la propria volontà ed il proprio interesse. Vittime predilette delle varie chiese sono coloro che con sincerità ed onestà sono già per loro natura portati a fare del bene agli altri a discapito dei propri interessi. Sul lavoro e sui sacrifici di queste ammirevoli anime pure vive ed ingrassa un clero disposto a dare in cambio solo parole e "benedizioni", facendosi affaracci sporchi in tutta libertà ed usando il bene fatto da altri per propagandare la propria associazione mafiosa.

Un giorno in un pub ho letto una scritta: "In God we trust, all the rest pay cash".
Bene io "crederò in un dio" solo quando questo pagherà almeno un conto.

Il Natale lo festeggio come festa della famiglia e come ricordo di una figura umana, il Cristo, che a prescindere dallo schifoso abuso che è stato sempre fatto della sua immagine, risulta comunque latore di un messaggio vero ed importante.
Mitico. Sottoscrivo ogni singola parola. Più un bacio accademico in fronte.
 

lunaiena

Scemo chi legge
che bello ho trovato qualcuno qui dentro che la pensa come me:rolleyes:

che poi la cosa che da più fastidio sapete qual'è?
che la chiesa ha sancito e stabilito per tutti che i VALORI DELLA FEDE CRISTIANA sono la bontà, la misericordia, ecc, insomma, tutti quelli che sono i valori più belli dell'essere umano.
pensa un po' che gran paracula.
cioè praticamente ha preso tutte quelle che potenzialmente sono le caratteristiche più nobili, umili e grandiose dell'uomo, ne ha fatto un bel mucchietto, ci ha appiccicato sopra l'etichetta di "valori cristiani" e via, le ha fatte proprie come se queste stesse non fossero, prima di tutto, valori intrinsechi dell' ESSERE UMANO in sé, a prescindere che sia cristiano, ateo, ebreo o agnostico, insomma.
Cioè quelle io le sento caratteristiche MIE, da essere umano, e non è che mi sento peggiore di un cristiano che tanto sbandiera la sua fede come portatrice di valori splendidi...quando in realtà quei valori prima di tutto appartengono ad ognuno di noi dal principio.
anzi, vi dirò, io mi sento molto meglio di un cristiano, perchè converrete con me che di cristiani bigotti, che dicono di esserlo poi bestemmiano a tutto spiano, non vedono una Chiesa da quando hanno fatto la cresima e manco sanno cosa vuol dire essere misericordiosi ce ne sono a bizzeffe.
io direi la maggior parte.

Mi sembrate a senso unico...
non capisco se la vostra è delusione , odio o rabbia nei confronti
di chi per qualche strana ragione ha scelto di seguire un indirizzo
cristiano...
Io non sono credente nel senso che ho difficoltà a credere alle cose che non sono dimostrabili
ma non per questo giudico altri individui che lo fanno ...
faccio la mia strada non stó a guardare chi bestemmia e chi no , chi fa cose e chi non le fa ...
Credo nella mia fede che è la mia vita , la mia felicità lo sviluppo delle mie potenzialità come individuo e cerco sempre di essere libera da ogni contaminazione che sia rabbia , odio , invidia e delusioni ...
Poi bhó non capisco cosa centri la chiesa in tutto questo...
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
assolutamente nulla...
la fede è una crescita spirituale ...
Maddaiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Crescita di che cosa?
Non ci sono risposte alle domande quindi te le prendi già confezionate? Questa è crescita?
Non sai come spiegare una cosa ed allora ti inventi un padreterno e dai la colpa a lui? Crescita?
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
Puoi dirmi che nel corso della vita maturi delle convinzioni, che quanto ti senti sbilanciata ti ci appoggi, ma che tenti sempre di metterle alla prova, non accontentandoti di accettarle passivamente.
Questa è crescita, altrimenti è solo pigrizia intellettuale laddove non c'è voglia di scavare più a fondo o presunzione se si pretende di aver trovato una verità che valga più delle verità degli altri.

Le chiese c'entrano laddove pretendono di spiegare tutto con i propri dogmi, di piegare le persone alle proprie leggi, di giudicare coi propri valori, di sfruttare coi propri ricatti, tutto in nome della fede, qualsiasi essa sia.
 

passante

Utente di lunga data
comunque io chiedevo proprio se credete in Dio, non volevo discutere sulla chiesa. io a una certo punto ho detto no, non credo in niente. perchè ero in crisi con me stesso, e incazzato con la chiesa. ho fatto per anni l'anticlericale (convinto), con tanto di striscioni alle manifestazioni. ho smesso di fare il mangiapreti quando mi sono messo con matteo, perchè era una cosa che ci metteva in conflitto: era una cosa su cui litigavamo fortemente, profondamente, rabbiosamente. ma poi lui ha accettato il mio versante anticlericale e io la sua fede, io ho smesso di mangiare i preti e lui di cercare di convertirmi. ora che sono più vecchio ho perso molta presunzione per strada, e, perlomeno, so di non sapere.
in realtà io credo che un Dio creatore esista. e credo che sia bellissima l'idea di un Dio che non solo crea ma ama la creazione e trova il modo di farsi vicino. conosco molti cristiani credibili, a partire dai miei genitori, dalle mie sorelle, da alcuni amici e da alcuni sacerdoti.
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
comunque io chiedevo proprio se credete in Dio, non volevo discutere sulla chiesa. io a una certo punto ho detto no, non credo in niente. perchè ero in crisi con me stesso, e incazzato con la chiesa. ho fatto per anni l'anticlericale (convinto), con tanto di striscioni alle manifestazioni. ho smesso di fare il mangiapreti quando mi sono messo con matteo, perchè era una cosa che ci metteva in conflitto: era una cosa su cui litigavamo fortemente, profondamente, rabbiosamente. ma poi lui ha accettato il mio versante anticlericale e io la sua fede, io ho smesso di mangiare i preti e lui di cercare di convertirmi. ora che sono più vecchio ho perso molta presunzione per strada, e, perlomeno, so di non sapere.
in realtà io credo che un Dio creatore esista. e credo che sia bellissima l'idea di un Dio che non solo crea ma ama la creazione e trova il modo di farsi vicino. conosco molti cristiani credibili, a partire dai miei genitori, dalle mie sorelle, da alcuni amici e da alcuni sacerdoti.
Amico mio, come già ha detto qualcuno, se esistesse un dio che tutto può e tutto vuole, dedicherei la mia vita a combatterlo, perchè sarebbe quanto di più orribile possa esistere.
Non può esistere qualcuno che, onnipotente, "ci ama" e permette che tanto male ci affligga, sia che sia male esterno, sia che ce lo si produca tra noi stessi. Un dio onnipotente che ci ama non permette che esistano malattie orribili che torturano bambini in ogni parte del mondo, non si può lavare le mani del male che fa l'uomo, solo con la scusa del "libero arbitrio". Se mio figlio con la libertà che gli concedo rischia di farsi del male, io non me ne sento affrancato solo perchè "è libero di decidere", anzi!
Un dio che lo devi pregare perchè ti ami?!!!!! Ma questo è un capomafia allora!!!!!
Io credo che esista qualcosa che è ad un livello diverso dal nostro, non necessariamente superiore. Credo che la nostra conoscenza sia talmente limitata che è oltremodo dannoso limitare ulteriormente il nostro stentato apprendimento chiudendoci da soli le porte con risposte preconfezionate. D'altro canto ad un singolo uomo cosa può fregare di chi abbia creato l'Universo e che fine questo farà? Credo sia ben più importante dedicarsi a coltivare la propria onestà nel breve tempo e nel limitato spazio che la nostra natura ci concede.
Se ci si fosse sempre abbandonati alle risposte campate per aria (o meglio, create ad arte dai furbi) non esisterebbero le tante belle cose che esistono.
 

lunaiena

Scemo chi legge
Maddaiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Crescita di che cosa?
Non ci sono risposte alle domande quindi te le prendi già confezionate? Questa è crescita?
Non sai come spiegare una cosa ed allora ti inventi un padreterno e dai la colpa a lui? Crescita?
Non mi sembra di essermi inventata un padreterno...
per di più che manco ci credo...
Ogniuno ha le sue convinzioni dopo tutto non per questo si deve schernire l'idea di un altro
non trovi mister saggio?
 

passante

Utente di lunga data
Amico mio, come già ha detto qualcuno, se esistesse un dio che tutto può e tutto vuole, dedicherei la mia vita a combatterlo, perchè sarebbe quanto di più orribile possa esistere.
Non può esistere qualcuno che, onnipotente, "ci ama" e permette che tanto male ci affligga, sia che sia male esterno, sia che ce lo si produca tra noi stessi. Un dio onnipotente che ci ama non permette che esistano malattie orribili che torturano bambini in ogni parte del mondo, non si può lavare le mani del male che fa l'uomo, solo con la scusa del "libero arbitrio". Se mio figlio con la libertà che gli concedo rischia di farsi del male, io non me ne sento affrancato solo perchè "è libero di decidere", anzi!
Un dio che lo devi pregare perchè ti ami?!!!!! Ma questo è un capomafia allora!!!!!
Io credo che esista qualcosa che è ad un livello diverso dal nostro, non necessariamente superiore. Credo che la nostra conoscenza sia talmente limitata che è oltremodo dannoso limitare ulteriormente il nostro stentato apprendimento chiudendoci da soli le porte con risposte preconfezionate. D'altro canto ad un singolo uomo cosa può fregare di chi abbia creato l'Universo e che fine questo farà? Credo sia ben più importante dedicarsi a coltivare la propria onestà nel breve tempo e nel limitato spazio che la nostra natura ci concede.
Se ci si fosse sempre abbandonati alle risposte campate per aria (o meglio, create ad arte dai furbi) non esisterebbero le tante belle cose che esistono.
il rosso lo condivido fortemente, ma non lo sento in antitesi col fatto di cercare delle risposte a della domande più grandi di me e della mia singola esistenza.
sul neretto... mi è piaciuto... anche se non so che cosa ne penso :)
sulla parte prima: non saprei, questo è il modo in cui sento, magari è tutto sbagliato, lo so.

ho poche idee e ben confuse, non ho nessuna risposta, ma mi piace avere delle domande. sbaglio?
 
Ultima modifica:

profumodispezie

Utente di lunga data
Mi suscita una valanga di pensieri questa discussione.
Si, credo in Dio, sebbene i dubbi ci siano. Come dice Ratzinger in un suo libro "introduzione al cristianesimo", per il credente esiste sempre il dubbio, ma pure per il non credente esiste il dubbio. Magari emerge in situazioni estreme, magari non emerge mai in modo chiaro, ma è nella natura umana porsi delle domande.
Cambiando un pochino discorso, trovo che il cristianesimo sia conosciuto pochissimo e malissimo. Conosciuto più per luoghi comuni che per aver preso in mano i testi e averli letti in modo attento. Perchè accade questo? Secondo me per tantissime ragioni: il catechismo spesso insegnato in malo modo e vissuto come un obbligo altrimenti non fai una bella festa; preti spesso mal preparati, sopratutto quelli già un pò in là con l'età; un generale disinteresse per quello che riguarda la vita spirituale. Non è una cosa che posso spendere qui ed ora, per cui non mi serve.
Penso fosse Conteprinceton che parlava di paesi in cui la religione è bandita, come la Cina o la ex URSS. In URSS cercarono di sostituire le feste religiose con feste laiche, ma ebbero poco o nessun seguito presso la massa, tanto che i dirigenti furono costretti a un dietro-front, ripristinandone alcune. E prima di loro ci provò Napoleone, e anche lui fu costretto al dietro-front. Su questi dati storici forse dovremmo fare qualche pensiero.
 

geko

Utente di lunga data
Io so solo che non faccio che sentire il mio nome invano ed è da mo' che me so scocciato... Inventerò una nuova profezia, altro che maya...

Scherzi a parte, rispondo alla domanda: No...
Non ho mai avuto troppa fiducia in me stesso.

Ok, rispondo sul serio-seriamente (ma non troppo, che oggi non ne sono capace): sono ateissimo. Purtroppo, aggiungerei.
D'altra parte penso che l'umanità, se venisse totalmente privata di una simile 'consolazione', impazzirebbe... E soprattutto verrebbero a mancare tutta una serie di leggi morali che per diversi secoli hanno svolto discretamente una certa funzione general-preventiva. Non a caso le teorie retributive delle leggi penali le abbiamo elaborate partendo proprio dai concetti religiosi.
Siccome, pur credendo nell'umanità, non ho affatto fiducia nella natura umana pura, credo che le leggi redatte da 'mano mortale' non siano sufficienti a frenare i nostri impulsi più selvaggi. Quindi tutto sommato ben vengano religioni come quella cristiana che, almeno in questo momento storico, è fondata su un messaggio di pace: Amatevi gli uni e gli altri.
Anche il semplice dubbio sull'esistenza di un dio fa il suo lavoro, in tal senso...
Poi si sa, esistono le interpretazioni... Però nella generalità dei casi questo messaggio viene recepito abbastanza correttamente.
 

Spider

Escluso
si.
io credo profondamente.
ci credo nelle ossa, ci credo nella mente.
ripensando alla mia vita, in alcune situazioni ho avuto certezza della sua presenza.
non sempre è una forza, non sempre è una speranza.
con Dio puoi anche combattere.
lo trovi in un fiore, ma dici di no.
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
il rosso lo condivido fortemente, ma non lo sento in antitesi col fatto di cercare delle risposte a della domande più grandi di me e della mia singola esistenza.
sul neretto... mi è piaciuto... anche se non so che cosa ne penso :)
sulla parte prima: non saprei, questo è il modo in cui sento, magari è tutto sbagliato, lo so.

ho poche idee e ben confuse, non ho nessuna risposta, ma mi piace avere delle domande. sbaglio?
A mio avviso dire proprio di no! Anzi! Credo che la tua situazione sia moooolto simile alla mia. Fondamentale è, io penso, non accontentarsi. Non avere risposte e non cercarle rende inutile ogni cosa, trovarne qualcuna ed accettarla come definitiva (fede) impedisce di andare avanti.
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
Non mi sembra di essermi inventata un padreterno...
per di più che manco ci credo...
Ogniuno ha le sue convinzioni dopo tutto non per questo si deve schernire l'idea di un altro
non trovi mister saggio?
Vedi, io non posso parlare di te, 'chè non ti conosco. Parlo in generale, e non schernisco le idee degli altri. Nemmeno chiamandoli "mister saggio".
Mi rode vedere quanto la gente mediamente si abbandoni alle risposte facili e dall'altra parte come ci sia tanta altra gente pronta ad approfittarne. Tutto qui.
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
La Verità è negata a priori dai dogmi fideistici. Chi si affida ad una fede rinuncia a vedere coi propri occhi e si abbandona a regole e ritmi altrui fino al punto che se le cose vanno in modo diverso dal previsto, anziché cercare le cause e trovare soluzioni si accontenta di accettare passivamente una presunta "volontà divina". Chi si abbandona ad una fede si abbandona alla furbizia di chi la amministra, accettando di essere presa per il naso e portata a fare cose pure contro la propria volontà ed il proprio interesse. Vittime predilette delle varie chiese sono coloro che con sincerità ed onestà sono già per loro natura portati a fare del bene agli altri a discapito dei propri interessi. Sul lavoro e sui sacrifici di queste ammirevoli anime pure vive ed ingrassa un clero disposto a dare in cambio solo parole e "benedizioni", facendosi affaracci sporchi in tutta libertà ed usando il bene fatto da altri per propagandare la propria associazione mafiosa.
Nel passato ho avuto occasione di approfondire questi argomenti oltre ogni immaginazione. Ho devastato le fedi più profonde dimostrando l'evidenza dei fatti, le quali non poteva negare nessuno. Qualcuno quindi ha preferito non guardare, non sentire, perfino a non credere. Gli infedeli più accaniti si trovano dentro le Chiese, nelle istituzioni religiose, nelle Sette. L'unica cosa che conta è il dogma, la dottrina della fede che viene manifestata. Si svegliano col vomito in bocca e vagano nauseati tutto il giorno fino a quando giurano di non svegliarsi più, anziché semplicemente accettare che l'evoluzione religiosa è sapere delle verità. Cosa potranno mai insegnare di tanto importante? Niente!

Evidentemente non hanno mai capito un cazzo e io gli l'ho hetto in tutti i modi. Sono stato molto rude. Lo ammetto e ne sono fiero. Però qualcuno ha ascoltato e ha potuto migliorare la sua vita e sperimentare felicità reale, sapere per quale motivo sta su questa terra e per quale cacchio di motivo è tutto così estremamente complicato. E solo per questo motivo viviamo su questa terra. Non per pagare le tasse, non per scopare e non per mangiare. Per vivere!!!
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
No.
Ma l'idea cristiana è grandiosa. Filosoficamente grandiosa.
Poi... non so chi si trovi su un aereo che perde quota se non si ricordi improvvisamente una preghiera. E questo credo che significhi qualcosa, anche se non so cosa :cool:
In caso di vuoto di aria, caduta di aereo o simili momenti io vado dove nessuno mi raggiunge e se riesco a tornare, non era la fine ;)
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
Mi suscita una valanga di pensieri questa discussione.
Si, credo in Dio, sebbene i dubbi ci siano. Come dice Ratzinger in un suo libro "introduzione al cristianesimo", per il credente esiste sempre il dubbio, ma pure per il non credente esiste il dubbio. Magari emerge in situazioni estreme, magari non emerge mai in modo chiaro, ma è nella natura umana porsi delle domande.
Cambiando un pochino discorso, trovo che il cristianesimo sia conosciuto pochissimo e malissimo. Conosciuto più per luoghi comuni che per aver preso in mano i testi e averli letti in modo attento. Perchè accade questo? Secondo me per tantissime ragioni: il catechismo spesso insegnato in malo modo e vissuto come un obbligo altrimenti non fai una bella festa; preti spesso mal preparati, sopratutto quelli già un pò in là con l'età; un generale disinteresse per quello che riguarda la vita spirituale. Non è una cosa che posso spendere qui ed ora, per cui non mi serve.
Penso fosse Conteprinceton che parlava di paesi in cui la religione è bandita, come la Cina o la ex URSS. In URSS cercarono di sostituire le feste religiose con feste laiche, ma ebbero poco o nessun seguito presso la massa, tanto che i dirigenti furono costretti a un dietro-front, ripristinandone alcune. E prima di loro ci provò Napoleone, e anche lui fu costretto al dietro-front. Su questi dati storici forse dovremmo fare qualche pensiero.
Per secoli la religione ha rappresentato una sorta di "ritmo" che l'umanità ha seguito per anestetizzarsi dalla durezza della vita. L'eliminazione di questo ritmo comporta confusione ed insana anarchia.
Io stesso mi trovo ad ammettere che in mancanza di uno spririto religioso diffuso, purtroppo non abbbiamo alternative che aiutino gli individui in crescita a mettere in ordine le idee sulla giustizia e sui rapporti col prossimo. Questo non significa però, a mio avviso, che sia meglio coltivare una dottrina religiosa piuttosto che un sano senso critico ed osservativo. L'introspezione, azione fondamentale che permette all'individuo di mettere in discussione le proprie ragioni ed i propri valori, per secoli è stata praticata in funzione di regole e dogmi che ne dettavano i limiti. Era la strada più semplice! Ora è necessario andare oltre. L'introspezione deve arrivare ad essere autonoma nell'individuo, così che essa non dia risposte inquadrate in uno schema, ma libere in ogni senso. Serve quindi che l'individuo diventi capace di "digerire" queste risposte, e questo non è possibile se continua a collazionare le risposte in adeguate al dogma e inadeguate al dogma.
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
assolutamente nulla...
la fede è una crescita spirituale ...
per me, la fede è una salda base per partire alla più grande avventura che si possa mai osare: sapere tutto di sé, del mondo e infine dell'universo. non è necessario che si raggiunga tutto, ma che non si abbandona se stessi alla comoda ma irrealistica idea che qualcuno farà tutto per noi.

se si crede in dio, e se si crede in gesù, non si può non credere in quel che dicono e mostrano, e, soprattutto, non si può ignorare eventi creati solo per te. quando ti capita devi essere pronto ad accogliere l'evento. è tutto ciò che chiunque abbia avuto esperienze spirituali ha detto: essere pronti ad accettare la sfida. perché scaduto il termine, forse mai tornerà.

se invece non si crede in dio, si è liberi di pensare e fare quel che viene, ma nonostante tutto bisogna essere pronti ad accogliere l'ignoto, e ancora di più avere lo stomaco forte per le sorpresine ;)
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
per me, la fede è una salda base per partire alla più grande avventura che si possa mai osare: sapere tutto di sé, del mondo e infine dell'universo. non è necessario che si raggiunga tutto, ma che non si abbandona se stessi alla comoda ma irrealistica idea che qualcuno farà tutto per noi.

se si crede in dio, e se si crede in gesù, non si può non credere in quel che dicono e mostrano, e, soprattutto, non si può ignorare eventi creati solo per te. quando ti capita devi essere pronto ad accogliere l'evento. è tutto ciò che chiunque abbia avuto esperienze spirituali ha detto: essere pronti ad accettare la sfida. perché scaduto il termine, forse mai tornerà.

se invece non si crede in dio, si è liberi di pensare e fare quel che viene, ma nonostante tutto bisogna essere pronti ad accogliere l'ignoto, e ancora di più avere lo stomaco forte per le sorpresine ;)
Difatti!
Dire "non credo" ed usare questa come risposta definitiva è esattamente come dire "credo". In entrambi i casi ci si blocca, non si va da nessuna parte.
Personalmente sono estremamente curioso, al punto che pensando alla morte non sono per nulla spaventato, anzi, sono incuriosito, ed in alcuni momenti della vita è solo il senso di responsabilità nei confronti delle persone e delle cose che avrei lasciato incompiute che mi ha trattenuto dal compiere il "passo".
Credo, o quantomeno spero che dopo ci sia qualcosa. Ne ha bisogno il mio senso pratico: non è ammissibile, mi viene da pensare, che tutto il casino del vivere si risolva nel nulla. Sono quindi curioso di vedere se e cosa si cela oltre la soglia della vita. Non vado a pensare però a dare risposte prestampate senza che queste abbiano un minimo di attendibilità. Non nego nulla ma non affermo nulla. Ho delle convinzioni che metto costantemente in discussione. Osservo, deduco, monto e smonto. Scomodo, faticoso, ma per me questo è il succo del vivere il mio ruolo nella vita. Il padreterno, anche ci fosse, può fare quello che vuole, per quel che mi interessa. A me interessa essere responsabile di ciò che faccio in ogni minimo dettaglio. Il "volere divino", in quest'ottica, rappresenterebbe per me solo un altro fattore esterno come l'ambiente in cui vivo e la famiglia nella quale sono cresciuto. Se agisco bene o male, dipende solo da me, e questo varrebbe in qualsiasi altro contesto mi trovassi a vivere, con o senza padreterno.
 

lunaiena

Scemo chi legge
Vedi, io non posso parlare di te, 'chè non ti conosco. Parlo in generale, e non schernisco le idee degli altri. Nemmeno chiamandoli "mister saggio".
Mi rode vedere quanto la gente mediamente si abbandoni alle risposte facili e dall'altra parte come ci sia tanta altra gente pronta ad approfittarne. Tutto qui.

Non voleva essere uno schernimento ...ho dimenticato la faccina :)
Come ho scritto anche a Babsi mi sembrava una riflessione a senso unico poi leggendo il post che hai postato dopo mi sono un po' ricreduta ...

ribadisco comunque che io non faccio riferimenti a nessuna chiesa o religione quando parlo di crescita spirituale ,
che può sembrare anche una grande baggianata ma grazie ad un gruppo, e ad un gesto inaspettato da parte di una persona sconosciuta ( che non ha niente a che vedere con preghiere varie o credenze su presunti Dei) sono riuscita a superare dei momenti non troppo piacevoli , imparando a dare alle cose o alle persone il giusto valore ,amare tutto e tutti, vivere ogni giorno come un qualcosa che non tornerà più quindi viverlo al meglio come un regalo che mi viene fatto senza portare rancori con nessuno , senza lasciare le persone a cui tengo con qualche sorta di arrabbiatura pensando che potrebbe essere l'ultimo momento che ci vediamo ....
Questo è il mio modo di vedere il mondo e accettare la vita , questa è la mia crescita ...
 
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