E' il testo di una canzone ben nota, caro il mio Joker.pazzaglia?
ossignur
E' il testo di una canzone ben nota, caro il mio Joker.pazzaglia?
ossignur
infattiE' il testo di una canzone ben nota, caro il mio Joker.
e quindi?infatti
Sti cazzi, nel caso specifico il testo e la relativa canzone sono di una bellezza radiosa. Tornatene nella cripta.e quindi?
pazzaglia ha fatto mille cose ma personalmente lo trovo triste
E quindi io mi limiterei a giudicare il testo che ha scritto.e quindi?
pazzaglia ha fatto mille cose ma personalmente lo trovo triste
sulla persona, personalissimoE quindi io mi limiterei a giudicare il testo che ha scritto.
Per alcuni anche montale e leopardi sono tristi.
É un giudizio sulla persona o cosa?
E' il testo di una canzone ben nota, caro il mio Joker.
molto bella. autore a me ignoto. graziePintada, no vacía:
pintada está mi casa
del color de las grandes
pasiones y desgracias.
Regresará del llanto
adonde fue llevada
con su desierta mesa,
con su ruinosa cama.
Florecerán los besos
sobre las almohadas.
Y en torno de los cuerpos
elevará la sábana
su intensa enredadera
nocturna, perfumada.
El odio se amortigua
detrás de la ventana.
Será la garra suave.
¡Dejadme la esperanza!
CANZONE ULTIMA
Dipinta, non vuota:
dipinta è la mia casa
con il colore delle grandi
passioni e disgrazie.
Ritornerà dal pianto
dove è stata confinata
con il suo tavolo deserto
con il suo letto in rovina.
Fioriranno i baci sui cuscini
e intorno ai corpi
innalzerà il lenzuolo
la sua densa edera
notturna, profumata.
L'odio si placa
dietro la finestra.
Sarà dolce l'artiglio.
Lasciatemi la speranza!
MIGUEL HERNÁNDEZ
devi proprio conoscerlo. È il poeta forse che preferisco, sia la sua parabola umana che la sua poesia che esce proprio dalle viscere.molto bella. autore a me ignoto. grazie
magari questa è più adeguata alle tue esigenze...chiedo scusa ma quando leggo qui ho davanti l'immagine di tafazzi
Grazie grazie grazie.Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C'è quella che s'informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L'una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un'altra - il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un'altra, con bell'arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall'altra parte!
L'una, senz'abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D'Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m'è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte? Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Guido Gozzano
mò mò me lo segnochiedo scusa ma quando leggo qui ho davanti l'immagine di tafazzi
Rodari!magari questa è più adeguata alle tue esigenze...
Oggi battaglia grossa
tra una nuvola grigia
e una nuvola rossa,
tra una nuvola bianca
e una nuvola nera
battaglia tra l'inverno e la primavera.
A un colpo di tuono il vento
fugge sui campi sgomento.
Ma noi sappiamo già chi vincerà:
ce lo ha detto una rondine
arrivata iersera,
e una primula d'oro appena fiorita:
"Vittoria, vince la vita,
vince la primavera!".
(Gianni Rodari)