ti capsico, mi illudevo solo di stare con la persona giusta, tutto qui
Ciao, dopo aver letto la tua storia (ah, ti ho risposto in pvt), invece dalle tue parole si capisce che tu lo sapevi fin dall'inizio che lei non era la persona giusta. Diciamo che ci speravi. Come me, come tutti.
Io credo che Anna (al di la dei modi) pur senza avere letto la tua storia come ho fatto io, abbia capito un sacco di cose. Non fermarti alle sue frasi che così a impatto ti possono sembrare offensive: leggi tra le righe, ti ha detto una cosa giusta.
Anche dopo aver letto la tua storia ho avuto l'impressione che tu abbia sofferto di una forte dipendenza affettiva nei confronti di lei, perchè il tuo giudizio assolutamente negativo nei suoi confronti e la tua scarsa considerazione appaiono già dall'inizio della tua storia.
Io ti volevo ringraziare, perchè leggere la tua storia mi ha fatto aprire gli occhi sugli errori che io ho commesso nella mia storia precedente e chissà che non mi serva per liberarmi degli incubi una volta per tutte.
Il problema, come dice Chen, non è cos'è giusto\sbagliato o chi dei due è buono\cattivo ma è la soggettività, la mancanza a priori di farsi un genuino "mea culpa".
Tu hai alimentato in modo malato, per 5 lunghissimi anni, la tua insicurezza e il ruolo che ti sei creato nei confronti di questa persona (il ruolo del padre-guida)
come io ho preteso di fare da crocerossina col mio ex. Il problema non è solo il loro, non è solo loro la malattia, ma la nostra, che abbiamo preteso di recitare un ruolo che non ci apparteneva.
Abbiamo sviluppato una forte dipendenza nei confronti di questo ruolo, alimentato una menzogna, ci siamo raccontati scuse (noi non sbattiamo la porta in faccia a "nessuno") quando in realtà è stata solo la paura di sentirci inutili e soli a guidarci e a impedirci di prendere una presa di posizione definitiva.
Io ci sono stata male per un lunghissimo anno, tu per quanto ancora starai male?
Chieditelo, non chiederti se sarà lei a stare male, chiediti quanto è ancora che hai intenzione di stare male tu...
Io ti mando un grosso abbraccio e mertto qui, perchè chi vuole la possa leggere la storia (non mia, ovvio) della vecchia e del serpente, spero che qualcuno capisca quello che vorrei far capire...
“Una vecchia abitava sola in una casa al limitare del bosco.
Sentiva molto il peso degli anni e della solitudine e non aveva figli ne parenti.
Così un giorno, uscì di casa sperando di trovare un animale nel bosco che potesse farle compagnia, e intanto che cercava raccolse della legna. Sotto a un tronco trovò un serpente velenoso moribondo e decise di aiutarlo.
Lo portò a casa sua, lo curò con amore, lo nutrì e lo tenne con se.
Era felice perché non si sentiva più sola e la sua vita aveva un nuovo scopo.
Poi una sera in cui stava facendo la maglia, un gomitolo le cadde nella cesta del serpente, ormai in via di guarigione.
Il serpente (che era molto velenoso) la morse.
Poco prima di morire avvelenata la vecchia, sgomenta, lo guardò e gli disse: “Serpente, perché mi hai morso? Io ti ho curato e ti ho dato tutto il mio amore, è questa dunque la tua riconoscenza?”
E il serpente rispose: “Io ti sono grato vecchia, ma purtroppo la colpa è solo tua, perché quando mi hai raccolto tu lo sapevi bene che ero un serpente velenoso.”
Ti mando un abbraccio e guarisci presto dal suo brutto morso, ok?