Aldrovandi

Stato
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Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen

Tebe

Egocentrica non in incognito
mi ricordi un pò quella storia..
mamma tonio mi tocca, toccami tonio.
mamma tonio mi tocca, toccami tonio.
 
mi ricordi un pò quella storia..
mamma tonio mi tocca, toccami tonio.
mamma tonio mi tocca, toccami tonio.
[video=youtube;T3Q9Ali2pGs]http://www.youtube.com/watch?v=T3Q9Ali2pGs[/video]
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
cosa centra con il caso aldrovandi, di grazia?
Trovi belle persone quelle che dicono che la foto di Federico morto sia falsa?
Non è falsa, è vera. Quella è la risoluzione di una situazione che è stata gestita di certo male dalla polizia e da una madre che ha considerato il figlio più da morto che da quanto era vivo. E' brutto quello che dico, ma con una famiglia più attenta, quel ragazzo non avrebbe avuto quella "agitazione" molesta e violenta per sè e per gli altri, ma succede, ma di certo gli amici di lui si malediranno ogni giorno per averlo abbandonato in quelle condizioni pietose.
La morte di quel ragazzo è un tipico esempio di quanto questa società sia falsa e sbagliata.
 

free

Escluso
Lo scopo del sindacato dovrebbe essere quello di salvaguardare i diritti. Niente altro. Quei poliziotti hanno avuto un processo, è stato loro garantito il diritto alla difesa. Ora devono pagare. Quella 'roba' svilisce solo la figura dei tanti, della maggior parte, che rischiano la vita per difendere la sicurezza di noi tutti. E alla stessa stregua i sabotaggi, che possono causare incidenti dei quali altri operai possono essere vittima. E questo solo per accrescere il potere di qualcuno che mai lavorerà ad una linea facendo i turni o mai dovrà fare un appostamento sperando sia di riuscire a uscirne intero, sia di non dover sparare a qualcun altro. Che schifo.

a parte gli incidenti, ma ti pare che un operaio si metta a sabotare i macchinari dell'azienda in cui lavora??
e poi vorrebbe pure essere reintegrato sul posto di lavoro?
ma qua non sta più a casa nessuno!
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
a parte gli incidenti, ma ti pare che un operaio si metta a sabotare i macchinari dell'azienda in cui lavora??
e poi vorrebbe pure essere reintegrato sul posto di lavoro?
ma qua non sta più a casa nessuno!
In Italia si parla un poco troppo di diritti...ma mai di doveri a quanto mi sembra vedere.
 

Sbriciolata

Escluso
a parte gli incidenti, ma ti pare che un operaio si metta a sabotare i macchinari dell'azienda in cui lavora??
e poi vorrebbe pure essere reintegrato sul posto di lavoro?
ma qua non sta più a casa nessuno!
assolutamente no. Poi che il sindacato l'appoggi è vergognoso.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Che vomito

Fonte
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/04/05/news/poliziotti_aldovrandi-55970019/

[h=1]"Noi, poliziotti condannati per Aldrovandi
capiamo la madre ma non meritiamo il carcere"[/h][h=3]Nella cella dove scontano la pena: "Nessuno di noi voleva ucciderlo. Siamo uomini dello Stato. Rispettiamo le sentenze, ma vorremmo che la legge venisse applicata anche per le garanzie che dà. Il nostro un reato colposo non volontario"
di LUIGI SPEZIA[/h]
FERRARA - "Siamo uomini dello Stato. Accettiamo le decisioni prese, le sentenze. Ma vorremmo che la legge venisse applicata anche per le garanzie che dà. Pensavamo che venissero applicate le misure alternative e invece ci troviamo qua dentro, per un reato colposo. Non comprendiamo perché. Non meritiamo il carcere". Periferia di Ferrara, via dell'Arginone, ore dodici. In una stanza disadorna, di tre metri per tre e forse nemmeno, c'è un vassoio su un tavolino. Un piatto di pasta, una bistecca. Attorno al tavolino, nel poco spazio rimasto, ci sono due uomini quasi sull'attenti che parlano con il consigliere regionale del Pdl Galeazzo Bignami in visita al carcere. Si dimenticano del pasto e rimangono in piedi per tutto il tempo. Sono Paolo Forlani e Luca Pollastri, due dei quattro agenti che hanno provocato la morte di Federico Aldrovandi.

Sono rimasti solo loro due, dentro questo carcere. L'unica donna della squadra, la poliziotta Monica Segatto, ha ottenuto gli arresti domiciliari dal tribunale di Padova e si trova a casa sua a Verona. Il quarto agente, Enzo Pontani, è stato appena trasferito al carcere di Milano e i due colleghi sono preoccupati: "Lui non ci ha detto nulla, quindi l'hanno deciso a sorpresa. Non vorremmo che trasferissero anche noi. Qui, almeno, le nostre famiglie sono vicine". Hanno anche subito un altro colpo: è di pochi giorni fa la decisione del giudice di Bologna che ha rigettato la loro richiesta di andare ai domiciliari in base al decreto svuota-carceri "perché non hanno ancora compreso la gravità delle loro azioni".
 

oscuro

Utente di lunga data

Hellseven

Utente di lunga data
Non è falsa, è vera. Quella è la risoluzione di una situazione che è stata gestita di certo male dalla polizia e da una madre che ha considerato il figlio più da morto che da quanto era vivo. E' brutto quello che dico, ma con una famiglia più attenta, quel ragazzo non avrebbe avuto quella "agitazione" molesta e violenta per sè e per gli altri, ma succede, ma di certo gli amici di lui si malediranno ogni giorno per averlo abbandonato in quelle condizioni pietose.
La morte di quel ragazzo è un tipico esempio di quanto questa società sia falsa e sbagliata.
Puoi provarlo? E quale agitazione era così molesta da richiedere l'accanimento di 4 poliziotti armati di manganello? Chi era terminator?
 
Ultima modifica:

oscuro

Utente di lunga data
Hell

Puoi provarlo? E quale agitazione era così molesta da richiedere l'accanimento di 4 poliziotti armati di manganello? Chi era terminator?
Sono d'accordo,se la polizia dovesse prendere a manganellate ogni esagitato...sarebbe la fine.Poi sarebbe da discutere sulla tutela assente alle forze dell'ordine in questo bel paese...!
 

Hellseven

Utente di lunga data
Daniele io mi convinco sempre più che tu non sia quello che scrivi e che scrivi cose da Sant'Uffizi solo per il gusto di provocare, perché ti diverti a fare il tipo "contro". Spero almeno che il gioco valga la candela a livello di divertimento nel prenderci in giro. :smile:
 
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Tebe

Egocentrica non in incognito
Giovannardi

che uomo skifidor global

fonte
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...anardi-quello-della-foto-non-e-sangue/547477/

Aldrovandi, due agenti restano in cella. Giovanardi: “Devono uscire”

Il gip rifiuta la richiesta di scarcerazione. Intanto il senatore del Pdl continua la sua crociata contro le decisioni dei giudici e sull'omicidio: "Non avete letto le sentenze, non è stato massacrato"


Quello dietro la testa di Federico Aldrovandi non è sangue, è un cuscino. L’agghiacciante dichiarazione arriva dalla bocca di Carlo Giovanardi, intervistato in diretta radio da La Zanzara. L’occasione della gaffe era stata offerta dalla manifestazione di ieri a Ferrara in solidarietà aPatrizia Moretti, dopo le polemiche per il sit in del sindacato di polizia del Coisp . Giovanardi si era già prodigato in passato in un clamorosa scivolone sul caso del diciottenne ucciso a Ferrara nel 2005. Quella volta, era il luglio 2007, nel corso di una trasmissione televisiva bollò Federico come “eroinomane”. E questo di fronte ai genitori presenti in studio, che cercarono di spiegare invano all’allora ministro per i Rapporti con il Parlamento in quota Udc, che quella circostanza non era suffragata da alcun riscontro processuale.

Ora il senatore Pdl scivola ancor più pesantemente e bacchetta il conduttore Giuseppe Cruciani: il ragazzo “non è stato massacrato, ma avete letto la sentenza?”. Domanda che andrebbe girata allo stesso Giovanardi, dal momento che nella sentenza di primo grado il giudice Caruso faceva notare che ognuna delle 54 lesioni disseminate sul corpo di Federico meriterebbe un processo penale. Il parlamentare viene quindi all’immagine della discordia, quella del giovane privo di vita scattata all’obitorio: “Quella foto che ha fatto vedere la madre è una foto terribile, ma quella macchia rossa dietro è un cuscino. Gli avevano appoggiato la testa su un cuscino. Non è sangue, ma neanche la madre ha detto che è sangue e neanche lo può dire, perché non è così”.
Non solo quel sangue è semplicemente un cuscino su cui qualche caritatevole ha adagiato il capo di Federico, ma va anche ricalibrato il concetto omicidio colposo nel caso io esame: “Ho capito che una persona è morta, ma anche in un incidente stradale muoiono delle persone. Anche quando un medico opera e per imperizia sbaglia con il bisturi e cagiona la morte di un paziente. Era una persona in stato di alterazione psicomotoria determinata anche dall’assunzione di stupefacenti, situazione di alterazione segnalata da cittadini e purtroppo per lui in questo scontro così duro, essendo lui anche una persona robusta, è accaduto l’imprevedibile”.
La replica della madre di Federico, reduce dalla testimonianza d’affetto di quattromila persone, non si fa attendere: “Lo coprirei di insulti. Adesso basta, querelerò anche lui”.
La Moretti viene chiamata a commentare anche un’altra notizia odierna, protagonista il magistrato di sorveglianza di Bologna che, a differenza di quanto disposto dall’omologo di Padova che aveva fatto uscire di cella Monica Segatto, ha rigettato la medesima istanza di detenzione domiciliare per Paolo Forlani e Luca Pollastri. Nella respingere la richiesta delle difese si parla di “mancanza di comprensione della gravità della condotta” e di “cultura della violenza, tanto più grave ed inescusabile, in quanto da parte di appartenenti alla Polizia di Stato”. Per Enzo Pontani, altro agente, l’istanza di detenzione domiciliare non risulta essere stata ancora esaminata. “È il minimo. Va bene. È giusto così”, si limita a dire Patrizia Moretti.
Sempre in tema Aldrovandi, è rimbalzata di nuovo dalle agenzie la notizia riguardante il ritorno in servizio dei quattro poliziotti condannati, una volta scontata la detenzione e passati i sei mesi di sospensione. Una notizia, già data dal Fatto oltre un mese fa, che solleva a sua volta un’altra questione: se da una parte il ministro Cancellieri continua a garantire alla famiglia di Federico che verrà adottato ogni provvedimento contro quelle che ha definito “mele marce”, come può la titolare del Viminale non sapere che la commissione disciplinare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza si è già espressa (e per la sospensione e non per la destituzione) e che di conseguenza, nonostante l’appello di Patrizia Moretti e Lino Aldrovandi, chi ha ucciso Federico tornerà a indossare la divisa? “Io non so se quella della commissione disciplinare sia la decisione finale, o se ci sia ancora spazio – aggiunge la madre -. Credo che si tratti di etica, qualcosa che va oltre le regole: si tratta di umanità il fatto che qualcuno che ha ucciso un ragazzo resti nelle istituzioni o meno”.


 
Stato
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