E poi.... "ho tradito me stessa prima che te".
Non fateci caso somo solo frasi salvailsalvabile buttate la con la speranza che sortiscano qualche effetto.
Il bello è che uno chiede spiegazioni di cui spesso non se ne fa molto, l'altro si impegna a propinarne sempre di più valide.
Quando c'è tradimento le chiacchiere lasciano il tempo che trovano. Solitamente chi rientra in carreggata lo fa subito e senza minimi termini.
Ciao ragazzi, mi sono preso qualche giorno di riflessione, ho continuato comunque a leggervi senza intervenire.
Prendo spunto dalla parole di Jon, che alla luce dei fatti mi sembrano quanto mai vere, per aggiornarvi.
Come previsto, mia moglie si è trasferita al mare con i bambini. Sono stati giorni difficili, anche a causa di due lutti in famiglia (la sua) che ci hanno costretto a vederci e, inevitabilmente, a confrontarci.
Probabilmente negli ultimi giorni non ha incontrato l'altro, anche se so per certo che lo sente continuamente. I nostri rapporti si sono ridotti al minimo. Quando chiamo fa rispondere i bambini e mi cerca solo quando ha bisogno di qualcosa o per comunicazioni sui figli. Anche io non la cerco, forse capirete quanta fatica mi costa, ed il dolore è ancora più forte quando non risponde al telefono.
Prima della partenza siamo stati qualche ora insieme, mi ha detto che vorrebbe, ma proprio non riesce a toglierselo dalla testa. E' ormai evidente che è innamorata di lui, lo capisco anche dal disagio che sente quando mi è vicina. Qui mi ricollego alle parole di Jon:
"Solitamente chi rientra in carreggata lo fa subito e senza minimi termini". E' stato difficile capirlo, all'inizio si rimane sconcertati all'idea che la persona amata possa averti cancellato dalla sua mente ed averti sostituito con un altro, ti sembra tutto assolutamente surreale. Se fosse stata solo una sbandata mia moglie avrebbe chiesto perdono, avrebbe tentato di lottare per qualcosa che si stava rompendo. Non lo ha fatto, ha continuato la sua storia e ancora oggi, di fronte all'ormai imminente separazione ed alle difficoltà di una relazione "impossibile" con l'altro, si limita a "subire" le mie decisioni. Credo che voglia la separazione ma non ha il coraggio di dirmelo espressamente, teme le reazioni dei figli, teme le inevitabili difficoltà economiche, teme l'ignoto.
Mi sembrano chiari solo i suoi sentimenti, non mi ha ama più ed ama un altro uomo. Io purtroppo continuo ad amarla, nonostante tutto, nonostante mi sforzi di non farlo, nonostante il rancore che a volte mi attanaglia e la ragione che mi impone di voltare pagina e pensare che lei mi faccia solo male. Ieri pomeriggio sapevo di incontrarla e dal giorno prima mi è tornata l'emicrania di cui non soffrivo più da tre mesi...
Ricorderete che avevamo deciso di prenderci questi due mesi d'estate per riflettere, per capire se stavamo correndo troppo. Di fronte alle sue ultime parole ho deciso, e glielo ho detto, di andarmene da casa a settembre. Non vedo spazi di riconciliazione e non voglio più rivivere, per me e per i miei figli, le tensioni degli ultimi mesi. I passi verso la separazione non saranno sereni, ne sono certo, meglio allora stare lontani, per tutti. Anche in questo caso mia moglie non ha reagito, si è limitata a dire che lei non lo sa, che adesso vive solo alla giornata.
Ho ricominciato a pensare a me stesso, anche se ancora non mi vedo lontano da lei. Sto uscendo molto, sto incontrando tanta gente. A volte sono euforico, a volte, per fortuna poche, cado nello sconforto. Credo che sia normale, prima o poi passerà. Forse cambiare casa, andare lontano (non troppo ma abbastanza da non essere reperibile ad ogni minima richiesta egoistica di mia moglie) mi farà bene, mi terrà impegnata la mente. Cercare casa, gli arredi, i riferimenti quotidiani per una nuova vita, potrebbe distrarmi ed aprirmi nuove prospettive.