Ti chiedi mai il perchè hai deciso che a non essere sacrificata è stata tua moglie? Sicuro che tu abbia agito solo in base alle eventuali ripercussioni prodotte dalle tue decisioni?
Può essere che la decisione di restare con tua moglie sia stata anche una scelta di tuo comodo? Oltre che, naturalmente, per la responsabilità investita nel matrimonio. Perchè il fatto che tu non abbia lasciato tua moglie, che qui viene rilevato solo come un mero difetto di coscienza, ammetto comprende anche una buona dose di responsabilità. Il tutto però non fa altro che ledere la stima nei tuoi confronti, perchè conferma la tua insicurezza. La tua autostima rischia di essere solo una copertura. Quella che si direbbe falsa autostima, benchè tu la ritenga forte.
Vedi, questa storia, proprio per i timori sulle conseguenze delle tue azioni, ti insegna che ci sono dei limiti ben circoscritti che vanno rispettati. Vorrà dire che varrà per il tuo senno del poi. Non mi sorprendono i tuoi toni autoreferenziali, in fondo hai bisogno di trincerarti perchè conosci benissimo la portata e l'importanza di questa storia.
Purtroppo da questo tuo ultimo messaggio sorge un altro dato, il fatto che tu sia recidivo. Non so bene a cosa tu ti riferisca, ma come ti dicevo la tua coscienza credo vada rivista. Non sei un criminale, per l'amor di Dio, ma come vedi le nostre scelte hanno sempre lati positivi e negativi. Non puoi evitare quelli negativi, non riuscirai mai ad esonerarti da questa responsabilità.