La solitudine quale unica causa del tradimento

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Innominata

Utente che predica bene
mi sento come se tra il mio apparato visivo e uditivo e la mia anima ci fosse un corto circuito, quello che vedo, che sento non mi arriva a livello emotivo: è come se non riuscissi a trasformare in emozione la realtà.
Questo mi fa sentire disperatamente solo per il tempo in cui dura, pochi istanti o talvolta qualche minuto, ma sono lunghissimi e, si, quando accade, sento freddo ....
Ma non temere, questa cosa che dici non è un'entita' arcana, ha un nome e un cognome, si chiama, e già Leda l'ha chiamata per nome, derealizzazione, o anche depersonalizzazione. È ' una manifestazione ben conosciuta, studiata, affrontabile:up:. Non si chiama solitudine, ma capisco che scaraventi a una distanza ambigua e incalcolabile.
 

Sbriciolata

Escluso
Ma non temere, questa cosa che dici non è un'entita' arcana, ha un nome e un cognome, si chiama, e già Leda l'ha chiamata per nome, derealizzazione, o anche depersonalizzazione. È ' una manifestazione ben conosciuta, studiata, affrontabile:up:. Non si chiama solitudine, ma capisco che scaraventi a una distanza ambigua e incalcolabile.
ma quali possono essere le cause, Inno?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma non temere, questa cosa che dici non è un'entita' arcana, ha un nome e un cognome, si chiama, e già Leda l'ha chiamata per nome, derealizzazione, o anche depersonalizzazione. È ' una manifestazione ben conosciuta, studiata, affrontabile:up:. Non si chiama solitudine, ma capisco che scaraventi a una distanza ambigua e incalcolabile.
Io non credo sia quello
La depersonalizzazione è legata (che io sapppia) a un fattore ansioso. E comunque hai la sensazione di uscire dal corpo e di guardarti. Non credo che sia quello che capita a lui.
 

Innominata

Utente che predica bene
ma quali possono essere le cause, Inno?
lo chiedi a una biologista appassionata...ci sono particolari assetti senso-percettivi, mediati da particolari geografie delle sinapsi, dal groviglio meraviglioso e ancora imponderabile delle traiettorie neuronali, dalle fabbriche magiche dei neuro trasmettitori e dei neuromodulatori. In certi casi uno squilibrio, un ammutinamento, una sovrapproduzione o una stanchezza di produzione, un cambio di trasmissione lungo le strade infinitamente interconnesse modifica le senso percezioni. È tutto ciò viene subito trasmesso al mastodontico apparato della memoria, delle esperienze, del serbatoio biografico. Altre traiettorie, costituzionali, amplificano questo, scatta un sistema d'allarme nel locus coeruleus e alcune parti si disconnettono, mentre altre si iper connettono. Alcuni echi rimbombano, altri diventano fiochi, si perdono in lontananze abissali. Eppure, niente di grave...:)
 

Brunetta

Utente di lunga data
lo chiedi a una biologista appassionata...ci sono particolari assetti senso-percettivi, mediati da particolari geografie delle sinapsi, dal groviglio meraviglioso e ancora imponderabile delle traiettorie neuronali, dalle fabbriche magiche dei neuro trasmettitori e dei neuromodulatori. In certi casi uno squilibrio, un ammutinamento, una sovrapproduzione o una stanchezza di produzione, un cambio di trasmissione lungo le strade infinitamente interconnesse modifica le senso percezioni. È tutto ciò viene subito trasmesso al mastodontico apparato della memoria, delle esperienze, del serbatoio biografico. Altre traiettorie, costituzionali, amplificano questo, scatta un sistema d'allarme nel locus coeruleus e alcune parti si disconnettono, mentre altre si iper connettono. Alcuni echi rimbombano, altri diventano fiochi, si perdono in lontananze abissali. Eppure, niente di grave...:)
http://www.youtube.com/watch?v=lcwCnxOrA0M
Un errore in Matrix
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Premetto che ho letto solo quanto scritto da Hellseven iniziando il 3D... sto facendo le valigie (Sigh) x il rientro... Ed ho poco tempo... Quindi leggero' con calma appena possibile... Mi viene solo da dire di getto che mi Il vuoto dipende da noi e da nessun altro... È. La nostra percezione che cambia,.... Noi siamo un mutamenti costante ciò che ci appagava e riempiva non basta più... Semplice banale e crudelmente possibile.... La domanda semmai è come intendi ritrovare la serenità in te...
 

Rabarbaro

Escluso
Rabarbaro, con te si riesce sempre ad andare più in fondo alle questioni.

Spesso purtroppo non si finge. Semplicemente e più pericolosamente non si comprende il proprio status e quel termine ultimo è un vero e proprio miraggio. E' vero, l'ostentazione, tra vanto e vanagloria, mirata alla conclusione di quella che è ritrenuto un punto d'arrivo, in realtà camuffa i propri limiti ed esorcizza le paure.

Nel caso specifico, la solitudine, quando subita, è una vera e propria paura. Con la ricerca spasmodica che ne segue.

Sai, per me la solitudine ha sempre rappresentato uno stato di equilibrio personale, se non un rifugio tra i più validi.
Ed è strano, ora che mi ci fai pensare, devo dire che ho sempre ritenuto la solitudine un aspetto positivo dell'esistenza di un individuo. Ma comprendo che in altri casi rappresenta una grossa fonte di insicurezze.
Più che addentrarmi nelle questioni, di preferenza, mi piace prima lambirle da prospettive irriverenti, poi snaturarle quel tanto che basta per rivedere, se se ne ha voglia, almeno un po' le proprie opinioni.

La paura della solitudine è un male antico, un disagio straordinariamente potente ed altrettanto minante: dallo spauracchio del babau sotto al letto al timore di perdere le persone care, tutta la vita si evolve nella considerazione salvifica e rassicurante della presenza altrui.
La stessa comunicazione, visuale ed uditiva soprattutto, è il moloch della società contemporanea, con le mille faccione che ci sorricono dai megaschermi a mille pollici ed il telefono cellulare che squilla sempre e comunque, per un messaggino sciocco, una richiesta superflua e molesta od anche solo per l'ulteriore, ennesima, informazione pubblicitaria.
E cos'è il comunicare se non l'orgogliosa e titanica affermazione del non essere soli, indipendentemente dal messaggio veicolato?
Non era questo anche lo scopo della targhetta sulla famosa sonda Voyager?
E perchè, certe volte, scriviamo qui, nel forum, sospirando una risposta?
 

Rabarbaro

Escluso
Tu accenni a un fatto fondamentale, come tanti che si rilevano, volendo, in quelli che apposta vengono fatti passare per florilegi raccolti a mazzetti interi e sciolti masticati con nonchalance dal muso ircino. Il fatto e quello della mimesi, di tendere spesso a fare della vita una specie di premiata fantocceria che nel pensier si finge modi di essere, personaggi, amplificazioni emotive, rispecchiamenti in quel famoso specchio d'acqua, per incastrare tasselli dove mancano e tessere trame dove c'è la sdrucitura. Se la premiata fantocceria mette in scena ufficialmente, ecco che abbiamo letteratura e poesia su cui, dentro le nostre vite, possiamo pensare. Ma se si sostituisce essa alla vita, le marionette possono arrivare a fare balletti omicidi(del senso di coesione personale, per esempio). Ma questo e ' discorso generale. Nei tradimenti si gioca spesso tanto di questo.
Rispetto alla solitudine di Hellseven, mi pare che non sia solo, ma si senta solo nel senso che chi vuole rispondere alle sue domande di condivisione non è la stessa entita' che lui fa destinataria del suo desiderio di compagnia. La solitudine e' usata in maniera mimetica per indicare la scarsa accessibilità di certe destinazioni, e non che la situazione sia facile da gestire...da soli.
Mai come oggi mi sento oggetto degli studi frenologici degli utenti psicofili del portale...
Le mie vacue ruminazioni virtuali sono palesemente sopravvalutate sia per costruzione che per contenuti, potendo vantare, l'una, leziosamente farraginosa e, gli altri, azzimi e sciapi.

Che la vita sia, volente o nolente, una commedia ci perviene dalla classicità più pura, quando al tempo di prendere il congedo definitivo, qualcuno sussurrava 'Acta est fabula', ed è probabilmente un bene sia percepita come tale.
Sapere di avere un'unica chance e ripeterselo ad ogni bivio, come un mantra, sarebbe paralizzante e tragico, come un bambino che torna a casa piangendo dalla fiera del paese, con ancora i suoi due soldi in tasca, per non essere riuscito a scegliere su quale giostra andare o, che è peggio, come il beduino che muore di sete traversando il lungo deserto con ancora la borraccia piena d'acqua, conservata per un momento che non verrà mai più.
E' una sorta di 'Take it easy' salvifico e sgravante, che aggiunge serietà d'azione e toglie seriosità d'intenti.

Non dubito che anche H7 possa trarre qualche piccolo spunto di riflessione e -perchè no?- pure giovamento, se lo desidera, da simili considerazioni.
 

Duchessa

Utente di lunga data
Più che addentrarmi nelle questioni, di preferenza, mi piace prima lambirle da prospettive irriverenti, poi snaturarle quel tanto che basta per rivedere, se se ne ha voglia, almeno un po' le proprie opinioni.

La paura della solitudine è un male antico, un disagio straordinariamente potente ed altrettanto minante: dallo spauracchio del babau sotto al letto al timore di perdere le persone care, tutta la vita si evolve nella considerazione salvifica e rassicurante della presenza altrui.
La stessa comunicazione, visuale ed uditiva soprattutto, è il moloch della società contemporanea, con le mille faccione che ci sorricono dai megaschermi a mille pollici ed il telefono cellulare che squilla sempre e comunque, per un messaggino sciocco, una richiesta superflua e molesta od anche solo per l'ulteriore, ennesima, informazione pubblicitaria.
E cos'è il comunicare se non l'orgogliosa e titanica affermazione del non essere soli, indipendentemente dal messaggio veicolato?
Non era questo anche lo scopo della targhetta sulla famosa sonda Voyager?
E perchè, certe volte, scriviamo qui, nel forum, sospirando una risposta?
:thankyou:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bellissimo:sonar:, un'interpretazione poetica ed avventurosa, suggestione grande! Chissà quante cose mi perdo da quando non vado più al cinema:confused:. Comunque il misterioso deja vu e' una poetica, elettrica ed elettrizzante sovrapposizione di mappe nel giro dentato dell'ippocampo:eek:.
Non dirmi che non hai mai visto The Matrix?!! :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Reloaded e Revolution?
Meglio 1 poi si ingarbuglia un po' e il finale con la crocifissione mi ha fatto aspettare la resurrezione che non c'è stata. Visto che carina il fratello che è diventato sorella?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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