Tradimento: e se adesso lo facessi io?

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nate

Utente di lunga data
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non importa, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non le seconde?

Cosa toglierebbe: disincanto, illusione, credere alla famiglia del mulino bianco.


Sia ben chiaro, stiamo parlano di tradimento e ognuno dice quello che pensa. Io ammetto di essere in balia di sentimenti contrastanti tipici di quello che sto passando ma ció non significa che adesso ogni giorno vado combinando chissà che cosa in giro...il mio esporre quello che penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.
Concordo in pieno,la differenza è che con un tradimento fidico e come se qualcuno entrasse in casa tua e la userebbe per farci i propri comodi,è il possesse,la cosa più dura da digerire.Io non l'ho digerita infatti ho chiuso totalmente
 

tesla

Utente di lunga data
L'amante mi chiama dicendomi che per lei era stato solo sesso e si eclissa piú veloce della luce. Lui parla di sentimenti, ci rimane male, non si capisce come ragiona ma è disperato e dice che vuole solo me. Io annullo il matrimonio e tanti saluti a tutti. Vado dallo psicologo per non trascinarmi dietro la cosa negli anni e lui, come tutti, mi dice che tutti lo fanno e che bisogna comprendere le motivazioni ed eventualmente perdonare. Io perdono tutto ma di stare ancora insieme come prima non se ne parla. Famiglie, amici e conoscenti mi chiedono di non buttare una storia di 9 anni. Io mi sento di non buttare nulla....semmai dovrei andare a cercare questa storia nell'immondizia, ripulirla, risistemarla a spese mie e farla di nuovo funzionare. Ma non ho intenzione di farlo perchè non ne capisco il motivo. Io ho amato e ho fatto di tutto per questo ragazzo...ma adesso intraprendere un percorso di dolore per continuare a stargli accanto proprio non me la sento. Lo psicologo dice che tutti possiamo scivolare e questo lo capisco. Peró, mi chiedo, se quando capisco che piove e facendo le scale posso scivolare, non è meglio prendere l'ascensore? Mi spiego meglio: perchè andare con una che poi non ti alza nulla per poi rendersi conto che si amava di piú la compagna della vita? Non sarebbe piú logico chiedersi se la nuova arrivata costituisce l'occasione della vita o una semplice scopata prima di andarci? Poi magari uno ci va lo stesso...peró almeno con cognizione di causa che sta sputando su tutto il resto per un diamante...non per un sasso trovato in spiaggia.
mi piaci, sei una grande.
continua per la tua strada, con la saggezza innata che hai e con l'immensa forza di volontà.
mi sento di dirti che hai fatto bene :)
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Anch'io ci ho ragionato molto dopo lo scoppio della bomba. Ci ho pensato e ripensato, guardandomi in giro, e poi sono giunta alla conclusione, e ne sono convinta, che, molto semplicemente, chi nasce tondo non muore quadrato.
Cosa significa?
Che sono vissuta finora con dei principi che ho ritenuto sempre validi e consoni alla mia personalità e che non sono incline, per natura, alle avventure. Non mi posso forzare, sarebbe un disastro e ne uscirei molto male.
Anch'io avevo un ideale d'amore perfetto e la clamorosa smentita mi ha fatto precipitare nel baratro e non avrò più verità assolute su chi non posso esercitare il controllo perché non è me stesso, ma posso sapere senza ombra di dubbio ciò che sono io e quello che voglio dalla vita.
Non c'è alcun bisogno che io provi a sbagliare, perché so già a priori che è uno sbaglio.
Anche tu parli di errore, ma se già lo consideri tale perché farsi balenare l'idea di volerlo sperimentare?
E' uno sbaglio, non serve a nulla.
Solo chi non lo considera tale può permettersi di farlo con la complicità della propria coscienza che lo assolve. Ma non io e non te, da come ti leggo.

Ti interroghi sul perché un tradimento di questo tipo sia così difficilmente perdonabile, ma questo lo dobbiamo chiedere al nostro cuore, che viene ferito a morte da questi eventi. E' qualcosa di ancestrale, infatti il tradimento lo si occulta perché fa soffrire l'altro. Quando si ama non si può accettare, si può solo sperare mediante lo stesso amore di riuscire a voltar pagina e a ricominciare. C'è tutta una serie di dinamiche che scattano come la competizione quindi la rivalità con il terzo incomodo, la gelosia, la svalutazione di sé, la mortificazione, la rabbia...quanti sentimenti negativi innesca e con tutti bisogna fare i conti.
Ecco perché è così difficile attuare il discorso che tu hai fatto, benché giusto quando si è coppia per davvero, uno se lo propone, ma gli ostacoli emotivi che incontra su questo cammino sono oltremodo insidiosi.
Bisogna crederci tantissimo e andare oltre mettendosi nei panni dell'altro, cosa anche questa di una difficoltà estrema!
Mi piace molto quello che scrivi, come lo scrivi e la forza d'animo che lascia trasparire.
Fino a qualche mese fa anche io la pensavo cosí e, molto probabilmente, tra qualche mese, una volta guarite le ferite, la penseró ancora cosí.
Adesso non vorrei che il mio cuore stia sbagliando. Non vorrei che sia piú facile perdonare altri tipi di tradimento perchè non riguardano noi stesse. Se mio marito lavora sempre e non fa nulla in casa sta consegnando se stesso al suo lavoro. Io non mi sognerei mai di entrare in crisi perchè lui dedica tempo, energie ecc. al suo datore di lavoro. Invece entro in crisi e mollo tutto se dedica tempo, energie ecc ad un'altra donna. E il cuore va in frantumi. Ma poi mi dico è giusto che il mio cuore venga ferito a morte da queste cose? Il mio fidanzato, come tutti immagino, mi ha tradito di nascosto per motivi suoi egoistici. Per una sua crisi personale. Lui ha tradito prima di tutto se stesso, poi la coppia. Non ha tradito me. Non è andato con un'altra donna per ferire me...figurati lo faceva di nascosto per non farmelo sapere. Non è venuto a dirmi: "senti, ho un'altra, addio!". Ha pensato che un'altra donna in quel momento gli piaceva e valeva la pena iniziare una storia con lei, non ha pensato che la cosa potesse ferirmi perché non era rivolta a ferire me....ritorniamo lí...io neanche dovevo sapere.
Poi invece ho scoperto e rieccoci con tutto quello che dici tu:rivalità, gelosia, svalutazione di se ecc. ecc.
Peró vedi quel giorno che è scoppiata la bomba ho detto alcune cose di getto...ed oggi forse hanno un senso.
nel bel mezzo di un litigio che puoi ben immaginare ho avuto un attimo di serenità e gli ho detto: bene, hai una relazione con questa collega. Ma fammi capire una cosa....come funziona? Lei scopa solo? Guarda te lo chiedo perchè qui ci sarebbe una casa da pulire, un sacco di panni da lavare, ci sarebbe da cucinare per i tuoi amici quando vuoi fare le cene, ci sarebbe da guidare quando usciamo e magari tu vuoi farti un bicchiere di vino in piú...sai, queste cose comportano un sacco di lavoro e adesso immagino che dovrebbe farle lei perchè io me ne vado in vacanza". Ho disdetto il matrimonio, ho prenotato lo psicologo e anche una bella vacanza ad agosto. Certo sono stata male ma non ho permesso al mio cuore o cervello di pensare che un'altra donna è meglio di me....una che prende i minuti rubati di un'uomo che sta per sposarsi solo per fare sesso, puó essere migliore di me? Non credo proprio, anche perchè lui adesso non sarebbe cosí pentito e desideroso di ricucire tutto.
Forse lui si era messo in testa che dalla vita si puó avere tutto, forse certe persone, dopo tanti anni danno per scontato quello che hanno e non penserebbero mai di perderlo. Forse era convinto di avere vicino una Santa donna molto forte, in grado di fare tutto, di gestire tutto e sopportare tutto. E forse aveva vicino una donna che vedeva solo i suoi lati positivi, che era fermamente convinta che lui non l'avrebbe mai tradita. Il brutto è che tutti, invece, siamo fatti di lati positivi e lati negativi. Per quanto esaltiamo i primi e nascondiamo i secondi, purtroppo siamo umani e per questo fallibili.
 

Ultimo

Escluso
Intanto un abbraccio e un benvenuta a MaiPiù .

La risposta che ti do è rabbiosa, non penderne conto ma lo stesso fatto di scriverla mi fa sfogare.

Continua la tua strada e arriva ai tuoi obiettivi, saranno anche quelli che ti faranno maturare e diventare indipendente.

Nel frattempo dì al tuo ex ragazzo di raccontare d'avanti a te il tradimento subito ai suoi genitori. Tanto ti ha detto che sono cose che succedono, no?

Nel frattempo vediamo se ne è capace e possibilmente in un futuro con questo ragazzo avrai una carta in più da sbattere in faccia a quei genitori che non sanno mai farsi i fatti propri.

Nel frattempo ancora i genitori cominceranno a conoscere il loro figlio e a conoscerlo meglio.
 

Homer

Utente con ittero
Buongiorno,
per prima cosa voglio ringraziare di cuore tutti voi per l'interessamento e l'impegno che avete profuso nel darmi risposte molto comprensive.
Ho davvero sentito la vostra vicinanza e per me in questo momento è di grande aiuto.

Per quanto riguarda la questione psicologo: io ci sono andata subito di mia spontanea volontà perchè non volevo subire ripercussioni da una situazione in cui per forza di cose mi sono ritrovata. Sono una persona che affronta, per quanto posso, i problemi di petto e che cerca di risolverli ed "archiviarli" il prima possibile. Tengo molto alla mia serenità e non amo il fatto che altri, tramite scelte egoistiche, possano togliermi arbitrariamente la voglia di vivere, di andare avanti, di avere una vita sentimentale serena. Ci sono andata da sola subito dopo aver disdetto il matrimonio. Poi per forza di cose mi sono dovuta vedere con il mio ex (per documenti della casa, firme varie) e, parlando con lui, ho visto che non stava molto bene quindi ho chiesto al mio psicologo delucidazioni in merito alla terapia di coppia. Lui mi ha spiegato che questo tipo di terapia non serve per ingoiare il rospo e vivere felicemente ma serve per rimettere tutto in discussione e tornare insieme oppure lasciarsi serenamente. Penso che la coppia faccia insieme la scelta di iniziare una storia e ritengo giusto che insieme la coppia decida di lasciarsi. Se non altro, parlandone serenamente e comprendendo le reali motivazioni che ci hanno portato alla crisi prima, poi al tradimento, poi alla rottura. Spero che questo, in futuro, possa servire ad entrambi per non commettere gli stessi errori, indipendentemente dalle strade che la vita riserva ad ognuno di noi. Abbiamo iniziato questa terapia da qualche settimana, ci vediamo solo dallo psicologo per il resto non lo vedo e non lo sento.

Questione vendetta: io non ho parlato di tradimento per vendetta. Intendevo altro.
Mi spiego meglio: quando in una coppia salta fuori improvvisamente un tradimento possono succedere tre cose da parte del "traditore":

1- il traditore dice: "senti, io mi sono innamorato di un'altra, arrivederci" e in questo caso si accusa il colpo e si cerca di farsene una ragione e di rifarsi una vita;

2- il traditore dice: "senti, io sono andato in crisi, non só se voglio lei o te" e si comporta in modo confuso, dice magari che vuole chiudere la relazione extra ma poi magari non lo fa. In questo caso, secondo me, è bene prendersi un distacco, chiudere subito e vedere con il tempo cosa succede;

3- il traditore dice: " senti, ho fatto una cavolata, ho sbagliato, è con te che voglio stare" e in questo caso o si chiude o si perdona.

Nel mio caso si è verificata prima la fase due poi la tre. Io ho chiuso tutto subito.
Oggi, dopo ben due storie terminate improvvisamente a causa di tradimenti, sono qui a chiedermi: ho sbagliato io in 9 anni a valutare questo fidanzato? Oppure ha sbagliato lui in questo determinato contesto?
É poi cosí difficile sbagliare?
È vero, nella coppia, che si puó decidere a 25 anni di stare insieme e rinnovare quella scelta ogni santo giorno senza tentennamenti o dubbi?

Avete intuito la mia stanchezza: infatti è cosí, il tradimento mi ha sconfitto, ben due volte. Oggi sono a chiedermi: succederà ancora? Ogni volta che succederà cambieró la mia vita di colpo di nuovo? Possibile che io scelgo sempre persone deboli che "cadono" improvvisamente?
Allora ho deciso di darmi qualche risposta, ho letto libri, testimonianze, articoli e forum e ho scoperto verità amare: ovunque ci sono traditi che soffrono, piangono e si disperano. Alcuni lasciano e stanno male, altri restano per i figli o per ragioni morali varie e, forse, stanno anche peggio perchè cercano di tirare avanti una storia nella quale fanno fatica a credere ed investire ancora. Ovunque ci sono traditori piú o meno pentiti che soffrono per quello che hanno perso in termini di fiducia, che vorrebbero ricostruire ma vivono una vita di coppia d'inferno, che ogni giorno si sentono rinfacciare i propri sbagli oppure che ogni giorno si sentono in colpa perchè hanno vicino una persona che soffre e tiene tutto dentro. Oppure che ogni giorno sono stretti dalla morsa di dover decide tra la moglie e l'amante senza capirci una mazza.

Ha ragione chi in un post mi ha scritto che se ci fosse una soluzione al tradimento questo forum non esisterebbe. Peró io oggi mi chiedo se non sia il caso di modificare un po' i valori che abbiamo. Molti uomini (e alcune donne molto disinibite) da quanto leggo, hanno due concezioni per lo stesso atto fisico: puó essere sesso oppure puó essere amore. Io ho un'unica concezione: se vado a letto con qualcuno è per amore. Questo comporta che loro possono confondere le due cose. A me questo non puó succedere perchè se lo faccio è perchè ne sono convinta.
Se io decidessi di tradire ció avverrebbe solo in un caso: vivo una storia già finita, incontro una persona che mi piace, PRIMA VALUTO BENE poi inizio una relazione e nello stesso istante inizio anche a parlare con il mio fidanzato per chiudere il tutto. Ma io ho una concezione univoca dell'amore, non è un gioco, non è un atto fisico, è solo amore. Ho avuto poche relazioni perchè ho cercato solo sentimenti.
Só di essere nel giusto e non posso sbagliare. Mi puó capitare il colpo di fulmine per una terza persona estranea alla coppia ma só già che se dovesse succedere farei le mie scelte in modo maturo e onesto, senza illudere nessuno e senza aggravare, per quanto possibile, la situazione di nessuno. E pur facendo tutto questo se dovessi accorgermi di aver sbagliato? Noi che abbiamo queste verità assolute non sbagliamo mai?

Veniamo al punto: una nave puó navigare in eterno senza intoppi? Se decido che mi piace mangiare carne, posso oggi affermare che tutta la vita vorró mangiare carne? Mai un dubbio? Se decido oggi di stare con una persona, questa decisione varrà per il resto dei miei giorni nonostante il tempo e le situazioni che mi cambieranno?

Quando una nave si trova in mezzo alla tempesta immagino che siano due le cose da fare:
- abbandono la nave
- oppure resto e faccio di tutto per salvarla

Pero forse c'è una terza cosa:
- la lascio affondare, guardo se ce la fa, valuto se il materiale che la compone è buono oppure no. Mi rendo conto di quanto vale.

Così è nella vita di coppia. Posso decidere di valutare, posso iniziare a pensare il tradimento come una tempesta mentale, posso decidere che invece di subire un tradimento posso iniziare a capire che esiste anche il sesso e che l'amore tra due persone puó essere svincolato dall'atto fisico. Che la materialità delle azioni resta tale ma che un rapporto maturo puó essere piú forte di tutto questo se il materiale di cui è fatta la nave è forte. Se la nave riesce a sopravvivere da sola alla tempesta non avrà piú timore di attraversarne altre.
una nave che non conosce le tempeste navigherà sempre nel timore di incontrarne una. Una nave che sà di poterle superare navigherà fiera e serena.
É qui che voglio arrivare.
Se io adesso, invece di starmene chiusa in casa a piangere, decidessi di uscire, di fare le mie esperienze (non ovviamente con il primo che capita)....decidessi di capire che non necessariamente esiste solo amore. Che la coppia non è fatta solo di una lunga vita serena insieme. Che esiste altro che io ho sempre rifiutato di riconoscere in nome dei miei tanto amati valori...che peró esiste ed è diffuso talmente tanto da incombere nella mia vita e modificarla a suo piacimento.

Non parlo di coppia aperta, non parlo di vendetta 1-1 e palla al centro.
parlo di altro: il mio fidanzato è andato in crisi, non è un traditore seriale, io in 9 anni non mi sono sbagliata. Ha sbagliato lui in questo contesto. Invece di giudicare dall'alto dei miei valori morali, invece di pianificare e pianificare continuamente una vita senza calcolare gli intoppi che poi puntualmente si verificano, potrei vivere questa crisi fino in fondo e vedere cosa e se qualcosa si salva.

Scusate la lunga dissertazione, spero di avere reso l'idea.

Scusami se mi intrometto senza dare un contributo al tuo 3D, ma nella parole che hai scritto in neretto mi ci ritrovo come una fotocopia e le ho lette e rilette e mi è venuta una malinconia addosso da paura......mo vado alla macchinetta del caffè e mi strafogo di CAFFE' CORTO (NON DA RESTO :D)
 
Ultima modifica:

Homer

Utente con ittero
anzi........un mio contributo lo lascio.Io ho tradito per vendetta dopo un tradimento subito da mia moglie, quel tipo di tradimento che prima ho sottolineato in neretto, quel tradimento che lei definisce "una grossa cazzata", io ti amo e voglio stare tutta la vita con te, per me sei unico; e non sai che cavolo fare, sei li immobile, incazzato perchè hai la sensazione che il cerino sia rimasto in mano a te, che se prendi la decisione di lasciarla ti senti colpevole di avere sfasciato la famiglia (ma lei dov'era quando tradiva?), brutta cosa. Rivorresti la moglie di prima ma lei non c'è più e mai tornerà, pensi che la persona con cui hai condiviso una vita e che hai idealizzato all'estremo è solo una normalissima persona come tante e fa un male cane.
Il mio tradimento, come più spesso ribadito qui dentro, è stato solo una gran bella stupidaggine, perchè mi sono violentato l'anima per perpetrarlo, perchè non è/era nel mio carattere tradire, perchè fatto nel momento sbagliato con la persona sbgliata. Non mi sento in colpa nei confronti di mia moglie perchè nei suoi confronti ho ancora tanta rabbia ed è passato già un'anno e mezzo dalla scoperta.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
anzi........un mio contributo lo lascio.Io ho tradito per vendetta dopo un tradimento subito da mia moglie, quel tipo di tradimento che prima ho sottolineato in neretto, quel tradimento che lei definisce "una grossa cazzata", io ti amo e voglio stare tutta la vita con te, per me sei unico; e non sai che cavolo fare, sei li immobile, incazzato perchè hai la sensazione che il cerino sia rimasto in mano a te, che se prendi la decisione di lasciarla ti senti colpevole di avere sfasciato la famiglia (ma lei dov'era quando tradiva?), brutta cosa. Rivorresti la moglie di prima ma lei non c'è più e mai tornerà, pensi che la persona con cui hai condiviso una vita e che hai idealizzato all'estremo è solo una normalissima persona come tante e fa un male cane.
Il mio tradimento, come più spesso ribadito qui dentro, è stato solo una gran bella stupidaggine, perchè mi sono violentato l'anima per perpetrarlo, perchè non è/era nel mio carattere tradire, perchè fatto nel momento sbagliato con la persona sbgliata. Non mi sento in colpa nei confronti di mia moglie perchè nei suoi confronti ho ancora tanta rabbia ed è passato già un'anno e mezzo dalla scoperta.
Alle volte anche la vita NON DA RESTO :rolleyes:
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Verde mio :up:
Grazie Homer!
Eri proprio la persona adatta per dare una testimonianza a MaiPiù.
Ma il tuo sgomento iniziale, con relativa fuga alla macchinetta del caffè, mi hanno fatto così ridere... Era come vederti :)
 

zanna

Utente di lunga data
Cerco di uscire da un tradimento e non trovo la via.
Vi racconto: tanti anni fa avevo un fidanzato per il quale stravedevo, un bel giorno scopro un tradimento che lo vede protagonista insieme ad una mia (piú o meno) cara amica. Io chiudo la storia, lui è pentito, riprovo per un mese a stare con lui ma io sono ai primi esami di università e non ho piú concentrazione, soffro e piango. Decido di pensare al mio futuro, voglio una laurea e chiudo definitivamente la storia. Mi impegno in tutto e per tutto nei miei progetti e ne esco fuori. Poi passano gli anni, qualche storia poco importante fino a quando non mi fidanzo con un ragazzo con il quale sto per 9 anni. Con questo ragazzo sto bene, mi fido ciecamente, è il classico bravo ragazzo, non mi fa mancare nulla. Unico neo: la sua famiglia è troppo invadente e pressante, vogliono da me un lavoro fisso, vogliono un matrimonio in Chiesa, vogliono un nipote il prima possibile. Io vengo da giurisprudenza per cui non posso dare loro queste cose: devo fare la pratica forense, poi l'esame di abilitazione, poi cercare in qualche modo di racimolare soldi per arrivare a fine mese, almeno i primi tempi. Non è un percorso facile ma voglio restare fedele ai miei sogni. Loro mi mettono ansia e io ne parlo con il mio ragazzo ma lui non si rende bene conto del mio disagio. C'è anche da dire che i suoi familiari sono subdoli: in sua presenza non fanno pressioni, quando sono sola invece si danno alla pazza gioia. Io mi lamento e lui non capisce la serietà delle mie lamentele. Mi mettono ansia per le questioni di lavoro e io a volte sbrocco con lui perchè talvolta arrivo a pensare di non farcela, che forse loro hanno ragione e che dovrei trovarmi un lavoretto tranquillo tipo commessa o operaia che mi permetta di sposarmi e fare figli. Poi mi riprendo e, piú testarda che mai, non voglio abbandonare i miei sacrifici. Negli ultimi anni, intanto, ricevo una piccola eredità e con qualche soldo che i suoi hanno di risparmi compriamo un appartamentino. Le pressioni si fanno sempre peggiori...ora hanno anche la motivazione che per farci sposare hanno contribuito al nostro acquisto. Io cerco di sopravvivere, lo amo, nei fine settimana lavoro nei ristoranti o come commessa nei supermercati, per lui non è un problema perchè allena una squadra di calcio e non è libero la domenica. Cerco di stargli vicino, cerco di pagare piú che posso, cerco di portare avanti il mio lavoro in studio...a volte ho attacchi di ansia ma tengo duro e penso che insieme possiamo farcela e che tutto si sistemerà. Non avremo un mutuo da pagare e questo potrà rendere piú vivibile la nostra vita futura. Lo scorso San Valentino(2013) io gli faccio una cena a sorpresa nel piccolo appartamentino nuovo con le candele accese (non avevamo ancora la luce) e ne esce una serata bellissima. Lui mi regala un anello, mi chiede di sposarlo a dicembre prossimo (2013). Io felice rispondo di si. Iniziamo subito il corso prematrimoniale che termina ad aprile. Il 30 aprile, dopo cena, casualmente sono presente quando riceve un messaggio che subito cancella. Indago e scopro che si vede con una sua collega molto piú grande di noi (io ho 34 anni, lui 35 lei intorno ai 47 anni).
Solo una cosa
:abbraccio:
 

giorgiocan

Utente prolisso
MaiPiù, il tuo intervento mi ha fatto tremare le gambe. Ci sono dentro troppe cose che vorrei commentare, ma in sostanza sottoscrivo la tua forma mentis ed invidio la tua lucidità. Il fatto è che io sono un traditore. Che non si è ancora rivelato. E quello che ho fatto, a distanza di anni, mi sta ammazzando. Dunque, mi accodo ad un suggerimento: sii te stessa, non pensare di essere sbagliata, non fare (deliberatamente) nulla che non ti faccia sentire a posto con te stessa. Non sono nessuno per dare un giudizio sul tuo caso (anche se io, più che per ogni altra cosa, sarei sclerato per la famiglia di lui), ma concordo sull'opinione che una soluzione univoca non c'è.
Da quando sono arrivato, questa piccola comunità si sta prendendo cura di me. Sto trovando comprensione, dialogo e conforto. Anche se sono in torto marcio. E questo solo perchè mi trovo tra persone che conoscono (bene) il dolore. Leggendoti pensavo che al tuo posto potrebbe esserci la mia compagna, ed io stesso parteggerei per lei, se quello che ho dentro dovesse arrivare a coinvolgerla. Ma tu sembri così padrona di te stessa che forse non hai nemmeno bisogno che qualcun altro prenda le tue parti, basterebbe che lo facessi tu. Che è la cosa più difficile, d'altra parte. Ma è l'unica soluzione che mi viene in mente.
Benvenuta, anche se ti auguro di non rimanere troppo a lungo.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
anzi........un mio contributo lo lascio.Io ho tradito per vendetta dopo un tradimento subito da mia moglie, quel tipo di tradimento che prima ho sottolineato in neretto, quel tradimento che lei definisce "una grossa cazzata", io ti amo e voglio stare tutta la vita con te, per me sei unico; e non sai che cavolo fare, sei li immobile, incazzato perchè hai la sensazione che il cerino sia rimasto in mano a te, che se prendi la decisione di lasciarla ti senti colpevole di avere sfasciato la famiglia (ma lei dov'era quando tradiva?), brutta cosa. Rivorresti la moglie di prima ma lei non c'è più e mai tornerà, pensi che la persona con cui hai condiviso una vita e che hai idealizzato all'estremo è solo una normalissima persona come tante e fa un male cane.
Il mio tradimento, come più spesso ribadito qui dentro, è stato solo una gran bella stupidaggine, perchè mi sono violentato l'anima per perpetrarlo, perchè non è/era nel mio carattere tradire, perchè fatto nel momento sbagliato con la persona sbgliata. Non mi sento in colpa nei confronti di mia moglie perchè nei suoi confronti ho ancora tanta rabbia ed è passato già un'anno e mezzo dalla scoperta.
Quoto te ma ringrazio tutti per avermi accolta con tanto affetto.

È una normalissima persona...io penso che siamo tutti normalissime persone, che non possiamo dare al nostro compagno/a la responsabilità di essere ció che noi abbiamo idealizzato.
chi vorrebbe essere una persona perfetta che non sbaglia mai? Chi vorrebbe assumersi le responsabilità che ció comporta?
lei ha sbagliato, tu hai sbagliato...io non conosco la vostra situazione, ma non sarebbe il caso di cominciare a dire: ok, tutti possiamo sbagliare, magari iniziamo insieme a cercare di non farlo piú? E soprattutto, iniziamo a goderci la vita un pó senza pensieri che è tanto breve? Ti va se ci perdoniamo?
 

MaiPiú

Utente di lunga data
MaiPiù, il tuo intervento mi ha fatto tremare le gambe. Ci sono dentro troppe cose che vorrei commentare, ma in sostanza sottoscrivo la tua forma mentis ed invidio la tua lucidità. Il fatto è che io sono un traditore. Che non si è ancora rivelato. E quello che ho fatto, a distanza di anni, mi sta ammazzando. Dunque, mi accodo ad un suggerimento: sii te stessa, non pensare di essere sbagliata, non fare (deliberatamente) nulla che non ti faccia sentire a posto con te stessa. Non sono nessuno per dare un giudizio sul tuo caso (anche se io, più che per ogni altra cosa, sarei sclerato per la famiglia di lui), ma concordo sull'opinione che una soluzione univoca non c'è.
Da quando sono arrivato, questa piccola comunità si sta prendendo cura di me. Sto trovando comprensione, dialogo e conforto. Anche se sono in torto marcio. E questo solo perchè mi trovo tra persone che conoscono (bene) il dolore. Leggendoti pensavo che al tuo posto potrebbe esserci la mia compagna, ed io stesso parteggerei per lei, se quello che ho dentro dovesse arrivare a coinvolgerla. Ma tu sembri così padrona di te stessa che forse non hai nemmeno bisogno che qualcun altro prenda le tue parti, basterebbe che lo facessi tu. Che è la cosa più difficile, d'altra parte. Ma è l'unica soluzione che mi viene in mente.
Benvenuta, anche se ti auguro di non rimanere troppo a lungo.
Grazie per il benvenuta e per le tue parole.
io non porto rancore a chi tradisce, porto rancore alle nostre mentalità che ci inchiodano nella sofferenza che il tradimento lascia dietro.
dalle tue parole si legge chiaramente che sei pentito ma, credimi, non devi farti pregiudicare la vita da un errore.
Secondo me dovresti iniziare a pensarlo come un singolo errore, come un qualcosa circoscritto e limitato nel tempo.
tu sei un'altra persona adesso, sei solo un uomo che ha commesso un errore ma che non lo protrarrà per tutta la vita.
non é una macchia indelebile, non é qualcosa di irreparabile, é solo che in un determinato momento hai fatto una cosa convinto che andava bene ma poi ti sei reso conto che non era cosí. Forse ti serviva per capire cosa provavi davvero per la tua compagna, forse ti serviva per sentirti piú umano, forse nella tua relazione c'era qualcosa che non andava...queste cose magari devi ragionarle tu e magari puoi anche perdonarti da solo.
Io ti auguro di perdonarti e di avere tanta serenità per goderti la felicità con la tua compagna.
scusami se il mio post ti ha turbato, chiedo scusa a tutti, a volte scrivo di getto...
 

Horny

Utente di lunga data
Buongiorno,
per prima cosa voglio ringraziare di cuore tutti voi per l'interessamento e l'impegno che avete profuso nel darmi risposte molto comprensive.
Ho davvero sentito la vostra vicinanza e per me in questo momento è di grande aiuto.

Per quanto riguarda la questione psicologo: io ci sono andata subito di mia spontanea volontà perchè non volevo subire ripercussioni da una situazione in cui per forza di cose mi sono ritrovata. Sono una persona che affronta, per quanto posso, i problemi di petto e che cerca di risolverli ed "archiviarli" il prima possibile. Tengo molto alla mia serenità e non amo il fatto che altri, tramite scelte egoistiche, possano togliermi arbitrariamente la voglia di vivere, di andare avanti, di avere una vita sentimentale serena. Ci sono andata da sola subito dopo aver disdetto il matrimonio. Poi per forza di cose mi sono dovuta vedere con il mio ex (per documenti della casa, firme varie) e, parlando con lui, ho visto che non stava molto bene quindi ho chiesto al mio psicologo delucidazioni in merito alla terapia di coppia. Lui mi ha spiegato che questo tipo di terapia non serve per ingoiare il rospo e vivere felicemente ma serve per rimettere tutto in discussione e tornare insieme oppure lasciarsi serenamente. Penso che la coppia faccia insieme la scelta di iniziare una storia e ritengo giusto che insieme la coppia decida di lasciarsi. Se non altro, parlandone serenamente e comprendendo le reali motivazioni che ci hanno portato alla crisi prima, poi al tradimento, poi alla rottura. Spero che questo, in futuro, possa servire ad entrambi per non commettere gli stessi errori, indipendentemente dalle strade che la vita riserva ad ognuno di noi. Abbiamo iniziato questa terapia da qualche settimana, ci vediamo solo dallo psicologo per il resto non lo vedo e non lo sento.

Questione vendetta: io non ho parlato di tradimento per vendetta. Intendevo altro.
Mi spiego meglio: quando in una coppia salta fuori improvvisamente un tradimento possono succedere tre cose da parte del "traditore":

1- il traditore dice: "senti, io mi sono innamorato di un'altra, arrivederci" e in questo caso si accusa il colpo e si cerca di farsene una ragione e di rifarsi una vita;

2- il traditore dice: "senti, io sono andato in crisi, non só se voglio lei o te" e si comporta in modo confuso, dice magari che vuole chiudere la relazione extra ma poi magari non lo fa. In questo caso, secondo me, è bene prendersi un distacco, chiudere subito e vedere con il tempo cosa succede;

3- il traditore dice: " senti, ho fatto una cavolata, ho sbagliato, è con te che voglio stare" e in questo caso o si chiude o si perdona.

Nel mio caso si è verificata prima la fase due poi la tre. Io ho chiuso tutto subito.
Oggi, dopo ben due storie terminate improvvisamente a causa di tradimenti, sono qui a chiedermi: ho sbagliato io in 9 anni a valutare questo fidanzato? Oppure ha sbagliato lui in questo determinato contesto?
É poi cosí difficile sbagliare?
È vero, nella coppia, che si puó decidere a 25 anni di stare insieme e rinnovare quella scelta ogni santo giorno senza tentennamenti o dubbi?

Avete intuito la mia stanchezza: infatti è cosí, il tradimento mi ha sconfitto, ben due volte. Oggi sono a chiedermi: succederà ancora? Ogni volta che succederà cambieró la mia vita di colpo di nuovo? Possibile che io scelgo sempre persone deboli che "cadono" improvvisamente?
Allora ho deciso di darmi qualche risposta, ho letto libri, testimonianze, articoli e forum e ho scoperto verità amare: ovunque ci sono traditi che soffrono, piangono e si disperano. Alcuni lasciano e stanno male, altri restano per i figli o per ragioni morali varie e, forse, stanno anche peggio perchè cercano di tirare avanti una storia nella quale fanno fatica a credere ed investire ancora. Ovunque ci sono traditori piú o meno pentiti che soffrono per quello che hanno perso in termini di fiducia, che vorrebbero ricostruire ma vivono una vita di coppia d'inferno, che ogni giorno si sentono rinfacciare i propri sbagli oppure che ogni giorno si sentono in colpa perchè hanno vicino una persona che soffre e tiene tutto dentro. Oppure che ogni giorno sono stretti dalla morsa di dover decide tra la moglie e l'amante senza capirci una mazza.

Ha ragione chi in un post mi ha scritto che se ci fosse una soluzione al tradimento questo forum non esisterebbe. Peró io oggi mi chiedo se non sia il caso di modificare un po' i valori che abbiamo. Molti uomini (e alcune donne molto disinibite) da quanto leggo, hanno due concezioni per lo stesso atto fisico: puó essere sesso oppure puó essere amore. Io ho un'unica concezione: se vado a letto con qualcuno è per amore. Questo comporta che loro possono confondere le due cose. A me questo non puó succedere perchè se lo faccio è perchè ne sono convinta.
Se io decidessi di tradire ció avverrebbe solo in un caso: vivo una storia già finita, incontro una persona che mi piace, PRIMA VALUTO BENE poi inizio una relazione e nello stesso istante inizio anche a parlare con il mio fidanzato per chiudere il tutto. Ma io ho una concezione univoca dell'amore, non è un gioco, non è un atto fisico, è solo amore. Ho avuto poche relazioni perchè ho cercato solo sentimenti.
Só di essere nel giusto e non posso sbagliare. Mi puó capitare il colpo di fulmine per una terza persona estranea alla coppia ma só già che se dovesse succedere farei le mie scelte in modo maturo e onesto, senza illudere nessuno e senza aggravare, per quanto possibile, la situazione di nessuno. E pur facendo tutto questo se dovessi accorgermi di aver sbagliato? Noi che abbiamo queste verità assolute non sbagliamo mai?

Veniamo al punto: una nave puó navigare in eterno senza intoppi? Se decido che mi piace mangiare carne, posso oggi affermare che tutta la vita vorró mangiare carne? Mai un dubbio? Se decido oggi di stare con una persona, questa decisione varrà per il resto dei miei giorni nonostante il tempo e le situazioni che mi cambieranno?

Quando una nave si trova in mezzo alla tempesta immagino che siano due le cose da fare:
- abbandono la nave
- oppure resto e faccio di tutto per salvarla

Pero forse c'è una terza cosa:
- la lascio affondare, guardo se ce la fa, valuto se il materiale che la compone è buono oppure no. Mi rendo conto di quanto vale.

Così è nella vita di coppia. Posso decidere di valutare, posso iniziare a pensare il tradimento come una tempesta mentale, posso decidere che invece di subire un tradimento posso iniziare a capire che esiste anche il sesso e che l'amore tra due persone puó essere svincolato dall'atto fisico. Che la materialità delle azioni resta tale ma che un rapporto maturo puó essere piú forte di tutto questo se il materiale di cui è fatta la nave è forte. Se la nave riesce a sopravvivere da sola alla tempesta non avrà piú timore di attraversarne altre.
una nave che non conosce le tempeste navigherà sempre nel timore di incontrarne una. Una nave che sà di poterle superare navigherà fiera e serena.
É qui che voglio arrivare.
Se io adesso, invece di starmene chiusa in casa a piangere, decidessi di uscire, di fare le mie esperienze (non ovviamente con il primo che capita)....decidessi di capire che non necessariamente esiste solo amore. Che la coppia non è fatta solo di una lunga vita serena insieme. Che esiste altro che io ho sempre rifiutato di riconoscere in nome dei miei tanto amati valori...che peró esiste ed è diffuso talmente tanto da incombere nella mia vita e modificarla a suo piacimento.

Non parlo di coppia aperta, non parlo di vendetta 1-1 e palla al centro.
parlo di altro: il mio fidanzato è andato in crisi, non è un traditore seriale, io in 9 anni non mi sono sbagliata. Ha sbagliato lui in questo contesto. Invece di giudicare dall'alto dei miei valori morali, invece di pianificare e pianificare continuamente una vita senza calcolare gli intoppi che poi puntualmente si verificano, potrei vivere questa crisi fino in fondo e vedere cosa e se qualcosa si salva.

Scusate la lunga dissertazione, spero di avere reso l'idea.
ti faccio una domanda, e ti chiedo di non rispondere di getto.
lo psicologo quanta parte ha in queste tue riflessioni?
ti sei chiesta come la penseresti se non ci andassi?
 

giorgiocan

Utente prolisso
lei ha sbagliato, tu hai sbagliato...io non conosco la vostra situazione, ma non sarebbe il caso di cominciare a dire: ok, tutti possiamo sbagliare, magari iniziamo insieme a cercare di non farlo piú? E soprattutto, iniziamo a goderci la vita un pó senza pensieri che è tanto breve? Ti va se ci perdoniamo?
io non porto rancore a chi tradisce, porto rancore alle nostre mentalità che ci inchiodano nella sofferenza che il tradimento lascia dietro.
dalle tue parole si legge chiaramente che sei pentito ma, credimi, non devi farti pregiudicare la vita da un errore.
Secondo me dovresti iniziare a pensarlo come un singolo errore, come un qualcosa circoscritto e limitato nel tempo.
tu sei un'altra persona adesso, sei solo un uomo che ha commesso un errore ma che non lo protrarrà per tutta la vita.
non é una macchia indelebile, non é qualcosa di irreparabile, é solo che in un determinato momento hai fatto una cosa convinto che andava bene ma poi ti sei reso conto che non era cosí. Forse ti serviva per capire cosa provavi davvero per la tua compagna, forse ti serviva per sentirti piú umano, forse nella tua relazione c'era qualcosa che non andava...queste cose magari devi ragionarle tu e magari puoi anche perdonarti da solo.
Io ti auguro di perdonarti e di avere tanta serenità per goderti la felicità con la tua compagna.
scusami se il mio post ti ha turbato, chiedo scusa a tutti, a volte scrivo di getto...
Non ti preoccupare per il turbamento, ci sta tutto. Invece, quoto tutto ciò per cui ti abbraccerei. Grazie.
 

disincantata

Utente di lunga data
Certo che sbagliare e' umano. Pero' ci sono errori che sconvolgono la vita di chi gli sbagli altrui li subisce e spesso neppure li scopre e vive una vita falsa a sua insaputa. Se tu sei riuscita a perdonarlo e sei pronta a ricominciare con lui ti auguro il meglio. Oppure non ho capito niente?
 

MaiPiú

Utente di lunga data
ti faccio una domanda, e ti chiedo di non rispondere di getto.
lo psicologo quanta parte ha in queste tue riflessioni?
ti sei chiesta come la penseresti se non ci andassi?
Prometto che non sto rispondendo di getto.
lo psicologo ha una parte importante, è un professionista nel suo ambito come spero di esserlo un giorno io nel mio, pertanto lo rispetto e lo stimo. Ho sentito che da sola non ne sarei uscita e ho deciso di chiedere aiuto, tuttavia, gran parte dei miei ragionamenti sono frutto della capra che è in me.
Con all'attivo due tradimenti subiti, due storie importanti finite in questo modo ho contribuito ad alzare le medie delle statistiche dei tradimenti in Italia...uno alla fine ci vuole anche capire qualcosa.
peró ti dico una cosa: non sono una persona che va dallo psicologo e assorbe tutto per vero.
anzi, non credo a nulla, per cui ho letto libri, ho letto forum, ho letto testimonianze, ho persino letto pareri chiesti da altri a psicologi on line...tutto questo perché non voglio soffrire per qualcosa che non mi appartiene...o meglio per qualcosa che ad oggi forse arrivo a pensare che non ne valga la pena.
il mio è un percorso e non só dove porterà...ma non certo a restare immobile a soffrire.
detto questo ti dico di piú dello psicologo: su tante cose cozziamo alla grande.
se avessi preso per buono tutto quello che apprendo nelle sue sedute sarei convinta che il tradimento é subito perdonabile e avrei già comprato l'abito bianco. Invece non é cosí.
Muovo le rotelle del cervello continuamente perché ho deciso che MaiPiú in vita mia soffriró per un tradimento.
 
Ultima modifica:

Innominata

Utente che predica bene
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non importa, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non le seconde?

Cosa toglierebbe: disincanto, illusione, credere alla famiglia del mulino bianco.


Sia ben chiaro, stiamo parlano di tradimento e ognuno dice quello che pensa. Io ammetto di essere in balia di sentimenti contrastanti tipici di quello che sto passando ma ció non significa che adesso ogni giorno vado combinando chissà che cosa in giro...il mio esporre quello che penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.
Il tuo discorso mi interessa molto, anche se su qualcosa ho un mio sentire (sentito) abbastanza preciso. Secondo me il tradimento attraverso una relazione adulterina e' il tradimento-stoppino che illumina la stanza in penombra, o tenuta in penombra. Più' che evocare del tutto la circoscrizione di un territorio, lo illumina. E se quella che viene illuminata e' la stanza degli orrori, la stanza in cui sono stipati tutti gli altri tradimenti, li' sono dolori...e' lo spazio, così posso dire, entro il quale le battute della vita di coppia possono suonare del loro suono più squillante. Ci sono tradimenti particolarmente illuminanti perché portano a forme di conoscenza, e naturalmente questa può avere un doppio taglio, può essere strutturante o devastante, con conseguenze e scelte opposte. Per farle, bisognerebbe del tradimento in qualche modo farne buon uso, acquistarne dei talenti, e farli fruttare, come nella parabola.
Io credo che il suo provvidenziale tradimento-stoppino in quello che ti ha mostrato possa farti strada attraverso nuovi itinerari di te, e darti nuovi talenti che puoi far fruttare.
 

disincantata

Utente di lunga data
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non import http://www.tradimento.net/48-confessionale/19423-una-mano-addormentata?p=1194451#post1194451 a, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.
Perche' un conto sono le disattenzioni le piccole avversita' della convivenza altro e' scoprire che hanno avuto una doppia vita. Che ci abbracciavano dicendo di amarci e contemporanramente facevano sesso e magari amavano l'altra. Sono due ambiti opposti. La sua famiglia potevi contrastarla tu. Ci sono riuscita io con mio suocero che era un padre padrone fascists e prepotente. Mentre non ho potuto fare niente contro un lungo tradimento mai confessato.
A mio marito avevo perdonato cose gravissime che hanno danneggiato la famiglia economicamente e moralmente non il lungo tradimento .
Rivelatomi dalla squallida.
Ora comincio a fregarmene ma non perdono.
 

Sole

Escluso
Adesso abbiamo parlato a lungo, non stiamo insieme, lui dice che ha capito perchè mi arrabbiavo per quello che mi diceva la sua famiglia, che è disposto a cambiare e, se necessario, a ridurre al minimo i rapporti con i suoi. Andiamo insieme dallo psicologo ma io sto male. Mi fanno innervosire quando entrambi (lui e lo psicologo) mi ripetono che è perdonabile, che puó succedere e che tutto si sistema. La verità è che sono stanca di sopportare sempre, sopportare tutto, dover buttare giú le umiliazioni per poi ottenere solo dopo che gli altri capiscano. E se adesso lo facessi io? Lui si renderebbe conto di quanto mi sta facendo soffrire??
Ciao. Innanzitutto mi spiace tanto per la tua storia.
Poi vorrei dirti che mi lascia davvero perplessa questo psicologo che minimizza e ti suggerisce quello che puoi tollerare o meno.
Un po' di anni di terapia mi hanno insegnato che un terapeuta può farti riflettere su aspetti 'razionali' che, al di là del dolore dell'impatto della scoperta, è bene tenere presenti se si vuole valutare in modo lucido la situazione... ma non credo spetti a lui né al tuo fidanzato decidere cosa è perdonabile e cosa no.

Penso che tu debba aspettare che la rabbia diminuisca, in modo da poter analizzare la situazione con più obiettività: è giusto anche mettersi nei panni di chi tradisce, se si vuole capire davvero.

Poi, il passo successivo, è capire i tuoi sentimenti e valutarli per ciò che sono, senza colpevolizzarti, senza forzarti. Semplicemente ascoltandoli.

Solo in questo modo capirai se per te questo tradimento è accettabile o meno, con tutte le conseguenze che seguiranno.
 
Stato
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