Ho sbagliato tutto

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MillePensieri

Utente di lunga data
[...]Dice anche cose che non vorrei sentire ma se gli fa bene, ormai posso sopportare.[...]
mi ritiene la persona che meglio di chiunque altro puó dirgli se sta percorrendo la strada giusta.
se mettessi un bel "per ora" al posto di "ormai"? :)
è vero che dopo un silenzio infinito anche una valanga di parole può essere una sorpresa gradita (?), pur con tutto quel carico di dolore che si porta dietro, ma non è una situazione sostenibile a lungo, non c'è equilibrio e va tutto sulle tue spalle. come chiederti di essere il suo faro. ecco, no. non spetta a te. che se lo metta in testa.

:amici:
 

Scaredheart

Romantica sotto copertura
Uhm vediamo... Lui chiede il tuo aiuto a ricostruire un rapporto con te, che lui ha distrutto... Ok,lo ami e ci tieni... Però tu hai bisogno di qualcuno che sostenga te! Mi piace che non ti rivuole ora così, e che si vuole "ricostruire" cm persone per poter tornare... Ma vedi,è un bel progetto,poi nei fatti si intromettono passioni e sentimenti, state attenti... Siete sul fil del rasoio... :) facci sapere
 

morfeo78

Utente di lunga data
Dice anche cose che non vorrei sentire ma se gli fa bene, ormai posso sopportare.
Stai vestendo il ruolo di terapeuta, non di ex. Sei consapevole?

Ci sono cose che sicuramente avrà bisogno di esternare su cui riflettere, ma con un professionista, non con la parte lesa.

Sono dell'idea che ci sono dettagli che è meglio non sapere perché possono aprire cicatrici più profonde di quelle che già ci sono e non sono utili x "voi due" ma solo per lui.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Non sono la sua psicologa e mai mi sognerei di avventurarmi in simile ruolo.
Ha bisogno di parlare e io ascolto.
Si è aperto un confronto e voi avete imparato da tempo quanto a me piacciano i confronti.
A volte è difficile ascoltare perchè l'argomento tradimento per il tradito non è proprio una passeggiata di salute.
Ma io sono una tradita rompipalle che fino a ieri voleva sapere tutto, quindi me lo merito.
Non impongo nulla, non critico, non giudico, resto solo a guardare ed ascoltare per avere un quadro chiaro della situazione.

Io sono cresciuta in una famiglia del tipo: fai quello che vuoi, la vita è la tua, ma ricorda che sei dotata di cervello.
Da piccola, durante il terzo anno di liceo, un giorno a pranzo mi sono seduta, ho guardato i miei e ho detto: "grazie per avermi iscritto e pagato la scuola che volevo tanto fare, ma le cose vanno male, i voti sono troppo bassi, da domani non ci vado piú, mi cerco un lavoro". Erano già mesi che marinavo la scuola, ma nessuno lo sapeva. Avrei potuto continuare cosí ma avevo deciso di guadagnare qualche soldo.
Mia mamma disperata, mio padre inferocito. Me ne hanno dette di tutti i colori. Non sono piú andata a scuola.
Dopo qualche giorno sono andata da mio padre a dire: "voi mi dite che devo studiare per avere un futuro, ma io non ci riesco, prima ero brava a scuola, adesso non lo sono piú. Non posso studiare perchè me lo dite voi, perchè ormai sono arrivata al terzo anno, perchè lo fanno tutti. Io non ci vado piú e non cambio idea". Allora mio padre mi disse "va bene, ti aiuto a cercare un lavoro".
Dopo qualche giorno sono stata assunta come operai in una fabbrica.
I miei mi hanno ritirato ufficialmente dalla scuola.
Ho lavorato per mesi, turni massacranti, mia mamma ogni giorno mi preparava il pranzo e i primi tempi mi diceva: "pensaci, hai 15 anni, magari datti una possibilità, eri brava alle scuole medie, magari ci riesci ancora. Almeno prendi il diploma". Poi piú nessun commento. Anzi mio padre si complimentava per lo stipendio (una miseria all'epoca) che portavo a casa e mi suggeriva di mettere da parte un gruzzoletto per il futuro.

Ad agosto non ne potevo piú, lavoravo vicino al forno, tutti i miei amici al mare 3 mesi, io disperata a morire dal caldo.
A fine agosto ho chiesto ai miei di iscrivermi di nuovo allo stesso liceo. Mia mamma ancora benedice quel giorno.

Sono tornata a scuola nella stessa sezione, un disastro: compagni nuovi, professori che mi ritenevano una poco di buono, controlli a casa per ogni assenza. Mia madre presente a tutti gli orari di ricevimento dei professori.
Peró avevo deciso, anche se nessuno mi credeva, che sarei cambiata e sarei migliorata.
C'è voluto del tempo ma ci sono riuscita: al quinto anno ero legatissima con i miei compagni di classe, mi avevano anche votato come rappresentante di classe, i miei voti erano altissimi, dopo tanti anni ancora sento alcuni miei prof dell'epoca e siamo rimasti in buonissimi rapporti.
Poi anche l'università è andata ed oggi ho un mio studio (con altri due colleghi carissimi).
I miei sono fierissimi. Lo vedo da come mi guarda mio padre e dalle foto della laurea...piange anche in quelle dopo il pranzo:smile:.

Tutto questo per dire che quando avevo sbagliato, tradito, detto bugie, fatto soffrire io, ho trovato persone che dopo la rabbia mi hanno capita, hanno ancora creduto in me e sono rimasti a guardare dandomi il tempo per portare a compimento la mia evoluzione.

Io mi sentivo sopra un treno che correva a tutta velocità, un treno sul quale io ero voluta salire. Un treno che non mi apparteneva piú. Sono scesa, ho valutato altro, ho capito che non faceva per me, sono risalita e non mi è piú venuto in mente di scendere. Anzi, in facoltà spronavo gli altri a non mollare, spargevo appunti a destra e sinistra, ripetevo prima degli esami con chi non si sentiva abbastanza preparato. E cosí sono nate le collaborazioni che oggi mi sono tanto care.

Tutti sbagliamo, in un modo o nell'altro. Basta sapersene tirare fuori e tenere a mente la lezione.

Lo so che l'amore dei genitori è incondizionato, ma non sarebbe bello se assomigliasse a quello per il nostro compagno?
 

Leda

utente Olimpi(c)a
[...]

Lo so che l'amore dei genitori è incondizionato, ma non sarebbe bello se assomigliasse a quello per il nostro compagno?
La penso proprio come te :)
Uno degli smeraldi (perchè son certa che ne riceverai diversi) è quello che ti ho appena dato io.
 

Sbriciolata

Escluso
Tutti sbagliamo, in un modo o nell'altro. Basta sapersene tirare fuori e tenere a mente la lezione.
quello che hai fatto tu non è stato uno sbaglio, ma un'esperienza. Formativa e direi che ti è stata necessaria in quel momento.
Non sei andata a delinquere per avere soldi facili.
Sei andata a lavorare: hai provato la fatica e hai capito la fortuna che tu avevi di poter fare altre scelte.
Che ti dovevano perdonare i tuoi? Era la tua vita e dovevi capire quale strada prendere, in un momento di difficoltà.
Meno male che hai avuto il buonsenso di tornare indietro... ma fare l'operaio non è un errore, è un lavoro onesto e dignitoso.
C'è chi scalda i banchi per anni senza farsi il minimo problema, anzi impedendo al resto della classe di fare lezione.
Fossero tutti così i problemi che danno i figli.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
quello che hai fatto tu non è stato uno sbaglio, ma un'esperienza. Formativa e direi che ti è stata necessaria in quel momento.
Non sei andata a delinquere per avere soldi facili.
Sei andata a lavorare: hai provato la fatica e hai capito la fortuna che tu avevi di poter fare altre scelte.
Che ti dovevano perdonare i tuoi? Era la tua vita e dovevi capire quale strada prendere, in un momento di difficoltà.
Meno male che hai avuto il buonsenso di tornare indietro... ma fare l'operaio non è un errore, è un lavoro onesto e dignitoso.
C'è chi scalda i banchi per anni senza farsi il minimo problema, anzi impedendo al resto della classe di fare lezione.
Fossero tutti così i problemi che danno i figli.
No Sbri, è stato uno sbaglio vero e proprio.
Per mesi ho detto bugie ai miei, ai compagni di classe quando mi chiamavano a casa, ai professori, a tutti; continuavo a chiedere soldi per poter girare indisturbata nelle lunghe mattinate fuori dalla scuola, frequentavo gente sbagliata, sapevo che i miei arrivavano a fine mese giusti giusti e avevano il mutuo da pagare. Loro si fidavano di me e io li ho delusi, all'improvviso, ho detto che non volevo andare a scuola e loro hanno chiamato i prof...cosí hanno scoperto che non frequentavo piú da tempo, che avevo inventato di tutto...dovevi vedere la faccia di mia madre quando ha capito che avevo una doppia vita...Ha iniziato a dire che andare in giro da sola era pericoloso e che se avevo problemi a scuola avrei potuto parlarne con loro e magari mi avrebbero trovato subito un aiuto tipo le ripetizioni.
Io invece frequentavo gente che non lavorava e non studiava...tu puoi immaginare quanto sia pericoloso per una ragazzina.
Non ho nulla contro gli operai, io sono figlia di operai.
È stata proprio la fabbrica a salvarmi, mi ha insegnato quanto è faticoso guadagnare soldi, da li in poi mi sono guardata bene dallo sprecarli in cose non proprio legali.
 
Ultima modifica:

Sbriciolata

Escluso
No Sbri, è stato uno sbaglio vero e proprio.
Per mesi ho detto bugie ai miei, ai compagni di classe quando mi chiamavano a casa, ai professori, a tutti; continuavo a chiedere soldi per poter girare indisturbata nelle lunghe mattinate fuori dalla scuola, frequentavo gente sbagliata, sapevo che i miei arrivavano a fine mese giusti giusti e avevano il mutuo da pagare. Loro si fidavano di me e io li ho delusi, all'improvviso, ho detto che non volevo andare a scuola e loro hanno chiamato i prof...cosí hanno scoperto che non frequentavo piú da tempo, che avevo inventato di tutto...dovevi vedere la faccia di mia madre quando ha capito che avevo una doppia vita...Ha iniziato a dire che andare in giro da sola era pericoloso e che se avevo problemi a scuola avrei potuto parlarne con loro e magari mi avrebbero trovato subito un aiuto tipo le ripetizioni.
Io invece frequentavo gente che non lavorava e non studiava...tu puoi immaginare quanto sia pericoloso per una ragazzina.
Non ho nulla contro gli operai, io sono figlia di operai.
È stata proprio la fabbrica a salvarmi, mi ha insegnato quanto è faticoso guadagnare soldi, da li in poi mi sono guardata bene dallo sprecarli in cose non proprio legali.
ma santamariadileuca, avevi 15 anni!
ma è possibile che il mondo si divida tra gente che va a culo col mondo e gente che non si perdona un cazzo?
Tu vuoi paragonare una sbandata fatta da una ragazzina di 15 anni che sta crescendo ed è incuriosita dal mondo e vuole provare cose e ha tutto il diritto di essere irresponsabile con un adulto che si comporta da irresponsabile?
Sai le cazzate che ho fatto io a quell'età... o meglio... quelle che ho rischiato di fare.
Ma le ho fatte, sempre e comunque, sulla mia pelle.
 

devastata

Utente di lunga data
MaiPiu'

Lo so che l'amore dei genitori è incondizionato, ma non sarebbe bello se assomigliasse a quello per il nostro compagno?

Certo, se lo fosse da ambo le parti sarebbe il paradiso.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
ma santamariadileuca, avevi 15 anni!
ma è possibile che il mondo si divida tra gente che va a culo col mondo e gente che non si perdona un cazzo?
Tu vuoi paragonare una sbandata fatta da una ragazzina di 15 anni che sta crescendo ed è incuriosita dal mondo e vuole provare cose e ha tutto il diritto di essere irresponsabile con un adulto che si comporta da irresponsabile?
Sai le cazzate che ho fatto io a quell'età... o meglio... quelle che ho rischiato di fare.
Ma le ho fatte, sempre e comunque, sulla mia pelle.
Io mi sono perdonata. Ne ho combinate di tutti i colori in quei mesi, ho capito che ho sbagliato e me ne sono tirata fuori.
È andata bene quindi posso chiamarla esperienza, se andava male avrei fatto una finaccia.
Il problema è che le cazzate, prima o poi, grandi o piccole, le facciamo nella vita.
Non sono mai sulla nostra pelle, finchè avremo qualcuno che ci ama, non lo sono mai.
Non c'è un'età precisa per sbagliare.
Questo forum ne è testimonianza.
Nel mio lavoro lo vedo tutti i giorni.
C'è gente che commette i peggiori reati e ti chiede se riesci a evitargli i problemi legali. Ti lascia la pratica, ti firma un mandato, la privacy, non si presenta piú e vive meglio di prima. Poi magari ti chiamano la madre, il padre, il marito, la moglie, i figli perchè sono preoccupati.
C'è gente che, invece, arriva con la coda tra le gambe, gli occhi lucidi e chiama tutti i giorni per sapere come procedono le cose, come puó rendersi utile per rimediare. Ebbene si, c'è gente che ti chiede assistenza per rendere una confessione e per scontare la sua giusta pena.

Il tempo ti fa capire chi appartiene alla prima categoria, chi alla seconda. Chi si puó perdonare, chi non merita niente.
 
Io mi sono perdonata. Ne ho combinate di tutti i colori in quei mesi, ho capito che ho sbagliato e me ne sono tirata fuori.
È andata bene quindi posso chiamarla esperienza, se andava male avrei fatto una finaccia.
Il problema è che le cazzate, prima o poi, grandi o piccole, le facciamo nella vita.
Non sono mai sulla nostra pelle, finchè avremo qualcuno che ci ama, non lo sono mai.
Non c'è un'età precisa per sbagliare.
Questo forum ne è testimonianza.
Nel mio lavoro lo vedo tutti i giorni.
C'è gente che commette i peggiori reati e ti chiede se riesci a evitargli i problemi legali. Ti lascia la pratica, ti firma un mandato, la privacy, non si presenta piú e vive meglio di prima. Poi magari ti chiamano la madre, il padre, il marito, la moglie, i figli perchè sono preoccupati.
C'è gente che, invece, arriva con la coda tra le gambe, gli occhi lucidi e chiama tutti i giorni per sapere come procedono le cose, come puó rendersi utile per rimediare. Ebbene si, c'è gente che ti chiede assistenza per rendere una confessione e per scontare la sua giusta pena.

Il tempo ti fa capire chi appartiene alla prima categoria, chi alla seconda. Chi si puó perdonare, chi non merita niente.
Hai spiegato meglio di chiunque
la parabola del figliol prodigo.

Vittorio Sereni
sommo poeta
riferendosi ad Umberto Saba
scrive
ci sono peccati d'amore e questi li perdoneranno
Peccati contro l'amore e questi no, non li perdoneranno.

Ricordati che quel figlio
non disse ah torno da mio padre e tutto sarà come prima.
Disse speriamo che mi ritenga come l'ultimo dei suoi servi.

Si può perdonare
chi mostra nei fatti
di tentare di riparare tuti i danni.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Io mi sono perdonata. Ne ho combinate di tutti i colori in quei mesi, ho capito che ho sbagliato e me ne sono tirata fuori.
È andata bene quindi posso chiamarla esperienza, se andava male avrei fatto una finaccia.
Il problema è che le cazzate, prima o poi, grandi o piccole, le facciamo nella vita.
Non sono mai sulla nostra pelle, finchè avremo qualcuno che ci ama, non lo sono mai.
Non c'è un'età precisa per sbagliare.

Questo forum ne è testimonianza.
Nel mio lavoro lo vedo tutti i giorni.
C'è gente che commette i peggiori reati e ti chiede se riesci a evitargli i problemi legali. Ti lascia la pratica, ti firma un mandato, la privacy, non si presenta piú e vive meglio di prima. Poi magari ti chiamano la madre, il padre, il marito, la moglie, i figli perchè sono preoccupati.
C'è gente che, invece, arriva con la coda tra le gambe, gli occhi lucidi e chiama tutti i giorni per sapere come procedono le cose, come puó rendersi utile per rimediare. Ebbene si, c'è gente che ti chiede assistenza per rendere una confessione e per scontare la sua giusta pena.

Il tempo ti fa capire chi appartiene alla prima categoria, chi alla seconda. Chi si puó perdonare, chi non merita niente.
:inlove:

Ho smeraldato simbolicamente.
 

zanna

Utente di lunga data
Io mi sono perdonata. Ne ho combinate di tutti i colori in quei mesi, ho capito che ho sbagliato e me ne sono tirata fuori.
È andata bene quindi posso chiamarla esperienza, se andava male avrei fatto una finaccia.
Il problema è che le cazzate, prima o poi, grandi o piccole, le facciamo nella vita.
Non sono mai sulla nostra pelle, finchè avremo qualcuno che ci ama, non lo sono mai.
Non c'è un'età precisa per sbagliare.
Questo forum ne è testimonianza.
Nel mio lavoro lo vedo tutti i giorni.
C'è gente che commette i peggiori reati e ti chiede se riesci a evitargli i problemi legali. Ti lascia la pratica, ti firma un mandato, la privacy, non si presenta piú e vive meglio di prima. Poi magari ti chiamano la madre, il padre, il marito, la moglie, i figli perchè sono preoccupati.
C'è gente che, invece, arriva con la coda tra le gambe, gli occhi lucidi e chiama tutti i giorni per sapere come procedono le cose, come puó rendersi utile per rimediare. Ebbene si, c'è gente che ti chiede assistenza per rendere una confessione e per scontare la sua giusta pena.

Il tempo ti fa capire chi appartiene alla prima categoria, chi alla seconda. Chi si puó perdonare, chi non merita niente.
:up:
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Cinquanta sfumature di MaiPiú

Ogni giorno mi sveglio con un pensiero nuovo.
Lo scrivo qui perchè magari qualcuno nella mia stessa situazione legge e ne ricava spunti. Oppure me ne fornisce di nuovi. O vive in situazioni completamente diverse e riesce ad essere piú obbiettivo.

Domenica pomeriggio, non avendo nulla da fare, ho deciso di tirare fuori e pulire un regalo di mia mamma del Natale scorso: un servizio di piatti da 24. Ho deciso che è tempo di aprire gli scatoloni ed utilizzare l'utilizzabile.
Nel primo pomeriggio mi chiama il mio ex e parlando mi dice che sarebbe passato a casa (in fondo è ancora anche casa sua). Abbiamo passato il pomeriggio io a lavare e lui ad asciugare e riporre tutto in ordine nei ripiani della cucina.
Poi abbiamo mangiato qualcosa e se ne è andato.

Ieri la giornata è passata in fretta tra mille impegni e corse paurose.

Oggi ho meno impegni, ho riposato bene e forse ho realizzato qualcosa che avevo notato domenica ma che subito non avevo messo a fuoco. Oggi mi sono svegliata pensando questo: il mio ex mi fa compassione. Io ero tutta presa dal mio lavoro, dai pagamenti che dovevamo effettuare, dalla scelta dei mobili e lui si è rimbambito dietro questa cinquantenne.
Chissa cosa credeva povero ragazzo. Di avere una vita migliore? Di essere piú felice?

Dopo l'umiliazione, la delusione, la rabbia, ora inizia a far capolino la pietà....forse è una nuova fase di questo interminabile percorso.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Niente su qui si possa costruire una relazione comunque..
Io non vorrei che la mia compagna stesse con me provando compassione... Anche perché mi pare che la stima sia assente.
Feat il mio è un percorso e me lo vivo fino in fondo. Non sto ricostruendo. Non sto facendo niente.
Vedo dove mi porta. Ascolto lui e me stessa senza forzature.
Ora posso dire che sto raccogliendo i primi frutti: non volevo vivere con la rabbia dentro e non ci sto vivendo.
Piano piano se ne è andata, forse l'ho sfogata tutta, forse l'ho metabolizzata, non lo so.
Ma non c'è piú e io la vivo come una piccola conquista.
 

zanna

Utente di lunga data
Feat il mio è un percorso e me lo vivo fino in fondo. Non sto ricostruendo. Non sto facendo niente.
Vedo dove mi porta. Ascolto lui e me stessa senza forzature.
Ora posso dire che sto raccogliendo i primi frutti: non volevo vivere con la rabbia dentro e non ci sto vivendo.
Piano piano se ne è andata
, forse l'ho sfogata tutta, forse l'ho metabolizzata, non lo so.
Ma non c'è piú e io la vivo come una piccola conquista.
Lo spero sinceramente per te ... anche se ...
 

devastata

Utente di lunga data
Ogni giorno mi sveglio con un pensiero nuovo.
Lo scrivo qui perchè magari qualcuno nella mia stessa situazione legge e ne ricava spunti. Oppure me ne fornisce di nuovi. O vive in situazioni completamente diverse e riesce ad essere piú obbiettivo.

Domenica pomeriggio, non avendo nulla da fare, ho deciso di tirare fuori e pulire un regalo di mia mamma del Natale scorso: un servizio di piatti da 24. Ho deciso che è tempo di aprire gli scatoloni ed utilizzare l'utilizzabile.
Nel primo pomeriggio mi chiama il mio ex e parlando mi dice che sarebbe passato a casa (in fondo è ancora anche casa sua). Abbiamo passato il pomeriggio io a lavare e lui ad asciugare e riporre tutto in ordine nei ripiani della cucina.
Poi abbiamo mangiato qualcosa e se ne è andato.

Ieri la giornata è passata in fretta tra mille impegni e corse paurose.

Oggi ho meno impegni, ho riposato bene e forse ho realizzato qualcosa che avevo notato domenica ma che subito non avevo messo a fuoco. Oggi mi sono svegliata pensando questo: il mio ex mi fa compassione. Io ero tutta presa dal mio lavoro, dai pagamenti che dovevamo effettuare, dalla scelta dei mobili e lui si è rimbambito dietro questa cinquantenne.
Chissa cosa credeva povero ragazzo. Di avere una vita migliore? Di essere piú felice?

Dopo l'umiliazione, la delusione, la rabbia, ora inizia a far capolino la pietà....forse è una nuova fase di questo interminabile percorso.

Insomma, cerchi giustificazioni al suo tradimento? Oppure lo fai per stare meglio?

Nel mio caso se penso al mio ex-marito anche noi avevamo mille problemi a casa, e lui ne aveva molti di più perche' le nostre disgrazie al 90% erano dovute alla superficialità con cui ha gestito il suo lavoro ed alle conseguenze gravi, ma questo non lo giustifica affatto. Tu pensavi a pagare casa e arredo? E lui avrebbe dovuto fare altrettanto, troppo comodo che oltre che noi gli togliamo i problemi (quello che ho fatto io non lasciandolo nel 2001 e ne avevo ben motivo), paghiamo anche per loro, e loro ci ripagano scopando in giro.

Poi ovvio sei libera di dargli tutti gli alibi che vuoi, ma tu eri SOLO fidanzata, neanche ha la scusante dei 35 anni di matrimonio e di una con 30 meno (ovvio nel tuo caso) che lo stuzzicava da mesi, ma se sei più serena meglio per te.
La cosa importante è che non sia un accontentarsi. Tienilo come amico, ma da li a ripensarci...occhio!
 

mary80

Utente di lunga data
direi che è perfetto

ora che non lo ami più puoi liberarti di lui. I suoi problemi può risolverli da solo.ne ho visti tanti così,fanno prima danni e poi impazziscono senza capire cosa hanno fatto.come dei rottweiler. Qualunque cosa accada non fare l'amicona. Ti ha messo le corna ad un passo del matrimonio e tutta la sua famiglia ti ha reso la vita un inferno,che fai gli dai pure una medaglia???
 
Stato
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