Il futuro ti annoia perché non lo puoi controllare e preferisci pianificare a breve termine perché rischi meno di essere deluso.Caro feather, ogni volta che leggo pensieri come questo che mi hai scritto penso alla diversita delle persone rispetto a me...
è vero che è difficile vivere nel presente senza pensare al futuro. Quello che ti può far piacere conoscere è che non sei il solo che la pensa cosi e dunque....non sei "la voce fuori dal coro".
Credo dipenda dal modo che abbiamo di vivere. Abbiamo sempre qualcosa da fare, da pianificare, da monitorare, da raggiungere... anche in amore è cosi.
Quando ci si innamora si iniziano a fare progetti, si pensa al "per sempre" perdendo di vista la realtà.
Alla fine è stata proprio questa condizione di eterno proiettato verso il futuro che mi ha stancato...
Io vivo di istanti. Preferisco il sesso all'amore... più pratico e legato all'attimo.
La mia difficoltà nel "riadattarmi" alla prospettiva di fidarmi cosi tanto di qualcuno da pianificarci un percorso che sia più lungo di un anno contrasta tantissimo con la tua difficoltà nel trovare divertente vivere il presente..
a me il futuro annoia...per evitare di annoiarmi a pianificare il futuro ho obbligato me stresso a pianificare e a controllare alcune cose ( che qui non mi va di dire ).
se a te annoia il presente...cerca qualcosa per cui vale la pena viversi il momento...
può essere una corsa in moto...o un salto da una parete legato a un elastico...o un amore temporaneo...
prova...
basta togliere un po' di quel tempo che dedichi a pianificarti il futuro.![]()
Tu nell'aspetto di incertezza vedi la bellezza della sorpresa e dell'imprevisto....mi ha colpito questa tua frase...tanto.
Ma come fai a cambiare il futuro se non vivendo completamente il presente, nella sua noia, nella sua tristezza, nella sua gioia...nel suo tutto?
Non riesco proprio ad immaginarmelo...il come fare.
E mi incuriosisce molto.:smile:
Sarà che per me il futuro non esiste, nel senso che il futuro per come la vedo io è un sogno, che potrò realizzare o meno, ma anche se lo dovessi realizzare non sarà mai come l'ho immaginato.
E, per come sono ora, se dovesse essere come l'ho immaginato, comincerei a preoccuparmi seriamente di vivere un'illusione della mia mente e non la realtà.
Il futuro per come la vedo io è il prodotto fra il presente, con tutte le sue variabili, e il sogno, con tutte le variabili di realtà e di imprevisto.
Il presente è qui..lo tocco, lo sento, lo vivo...lo posso modificare, peggiorare, migliorare.
Il presente è totalmente mio.
Questo non esclude il progettare...ma progettare altro non è che prendere in mano il presente, leggerlo e guardarlo, e individuare come proseguire per ottenere gli obiettivi sperati.
Tenendo ben presente che nel percorso concreto, quegli obiettivi potrebbero tranquillamente cambiare...e questo lo si sa solo rimanendo ben ancorati al qui e ora, bello o brutto che sia.
Lei si è comportata così perché tutto quello che lei conosce come schema di vita rischiava di saltare. Per lei quei schemi sono le colonne d'Ercole, oltre.. il nulla.
Io infatti, ora me ne rendo meglio conto, mi sono innamorato del suo potenziale, lei ha un intelligenza superlativa che se usata, almeno in parte, in modo diverso. Usata per comprendere meglio se stessa e i meccanismi di vita che attua, sarebbe potuta essere una compagna meravigliosa. Inoltre quella volontà di dedicarsi a me che le leggevo negli occhi all'inizio...
Era un quadro bellissimo.
Ma quella sua intelligenza è tutta rivolta fuori, al concretizzare schemi che le sono stati insegnati e che lei non ha mai messo in dubbio.
E questo ha rotto il sogno. Pensavo di poter trasformare quel potenziale in realtà. Ancora ci spero, purtroppo..
Ma la verità è che qeul suo bisogno di sicurezze è troppo radicato in profondità.
Il futuro mi annoia quando e' fatto di promesse... al massimo puoi fare in modo di dare a chi promette i mezzi per mantenere e poi guardi se e quando ci riesce.. e comunque anche questo si traduce in una attesa..Che discussione interessante!
Il futuro ti annoia perché non lo puoi controllare e preferisci pianificare a breve termine perché rischi meno di essere deluso.
Insomma sogni in piccolo (anche sesso invece di amore) perché i sogni siano più realizzabili?
Tu nell'aspetto di incertezza vedi la bellezza della sorpresa e dell'imprevisto.
Mi sento più vicina a te (non è sorprendentenon è la prima volta). Mi dà l'idea che anche per te "la vita è adesso".
Non ti stupirò dicendoti che concordo su quanto hai scritto qui sopra.@feather
... la molla che fa davvero scattare l'innamoramento, quello forte, è proprio intravedere le potenzialità.
Ora che so che sei del Leone e pure all'ascendente, non posos fare a meno di rilevare che i miei amori leonini, tutti, si sono innamorati perché hanno visto in me un potenziale di "sviluppo", e in effetti mi hanno proprio fatta sviluppare. Ma nella loro direzione.
Aggiungo una cosuccia che forse ti servirà. Voi del Leone spesso fate tutto da soli. Cioè, la donna che avete davanti concretamente non è che la comparsa del vasto e colorato mondo fatato che mettete in scena voi. Siete trascinanti, certo... ma facilmente non siete davvero capaci né di ascoltare, né di capire chi avete di fronte, abbagliati dal quadro d'insieme e dal sol dell'avvenire...
Baglioni secondo me dovrebbe scrivere poesie. O libri. I testi sono veramente belli, ma la musica... Veramente troppo distante dai miei gusti.
A me questo invece suona come un: "mi sono fatto talmente tanta bua che ho paura di farmene ancora e, per paura, preferisco stare nel mio angolino sicuro invece che uscire là fuori e vivere". O almeno ci leggo anche questa componente, quando parli del fidarsi.La mia difficoltà nel "riadattarmi" alla prospettiva di fidarmi cosi tanto di qualcuno da pianificarci un percorso che sia più lungo di un anno contrasta tantissimo con la tua difficoltà nel trovare divertente vivere il presente..
Infatti, ho provato lo sky diving, ora il corso di diving, avevo la moto, faccio roccia.. Ma dura il tempo dell'adrenalina e poi.. seduto in ufficio, tutto torna a galla.. :-(se a te annoia il presente...cerca qualcosa per cui vale la pena viversi il momento...
può essere una corsa in moto...o un salto da una parete legato a un elastico...o un amore temporaneo...
prova...
basta togliere un po' di quel tempo che dedichi a pianificarti il futuro.![]()
E progettare non è forse guardare ai proprio sogni e agire per trasformarli in realtà?Questo non esclude il progettare...ma progettare altro non è che prendere in mano il presente, leggerlo e guardarlo, e individuare come proseguire per ottenere gli obiettivi sperati.
Tenendo ben presente che nel percorso concreto, quegli obiettivi potrebbero tranquillamente cambiare...e questo lo si sa solo rimanendo ben ancorati al qui e ora, bello o brutto che sia.
A me piacciono piccole e maneggevoli...il mio potenziale era divenire una "star" ... e intanto sono bassa e pure magra ......
Quello che conta, è quello che vi adesso e ora.
E lei, era / è solo la donna ...
sienne
No, non cambiano. Ha detto bene sienne. BIsogna guardare al cosa è lei ORA, non ha cosa potrebbe essere. Quello è un sogno che sogni solo tu. E come tale non vale un cazzo.come sai vivo la tua stessa realtá....ma sul neretto, consiglio di gettare la spugna. Come disse la vedova di Vito Schifani...."tanto non cambiano"!!!!
Vero. Ma avrai ben dei progetti, dei sogni, dei posti da raggiungere.Sarà che per me il futuro non esiste, nel senso che il futuro per come la vedo io è un sogno, che potrò realizzare o meno, ma anche se lo dovessi realizzare non sarà mai come l'ho immaginato.
A me piacciono piccole e maneggevoli...
Purtroppo quello che dici del potenziale è verissimo. Razionalmente lo so, ma accettarlo fino in fondo è un altro paio di maniche. Spero sempre che quel potenziale non vada "sprecato". Invece di diventare una donna più consapevole di sé la vedo incastrata, volontariamente, in uno schemino prefabbricato. Una donna che per paura evita accuratamente di farsi un sacco di domande.
Quello che hai detto si incastra benissimo col discorso di Fantastica. Vedere il potenziale ma poi non riuscire a valutare chi ho veramente di fronte. Accecato da un sogno. Che però sognavo solo io.
Ci provo, disperatamente. Ma quell'immagine, mi si sovrappone continuamente.cioè, questo cosa significa per te? che ruolo avresti avuto accanto a lei? ...
avresti aspettato ... che si sviluppasse? che avrebbe raggiunto questa consapevolezza?
ma questa sua ipotetica raggiunta consapevolezza ... perché dovrebbe poi coincidere con la tua?
inizia a guardarla per quello che è ... veramente È ... e fa passare questa immagine attraverso i sensi!
sienne
Ci provo, disperatamente. Ma quell'immagine, mi si sovrappone continuamente.
Io avrei davvero voluto esserle accanto mentre lei scopriva il suo meraviglioso sé. E non sapevo esattamente cosa ne sarebbe venuto fuori ma ero certo sarebbe stato qualcosa di bello.
Invece non è "cresciuta storta" per così dire, è rimasta ferma. Non si è mossa di un mm....
Non sono riuscito a essere per lei quello stimolo a crescere che avrei voluto essere. Sono stato inutile e irrilevante ancora una volta.
Non so se capisci cosa intendo..
Il potenziale non basta, è verissimo. Infatti è finita. Non è un caso. Il potenziale da solo non vale un ca##o! E non sai come mi fa incazzare questo..
E come avere una Lamborghini in garage ma neanche un litro di benzina a disposizione.
Quello che scrive mi mette una tristezza addosso che non immagini.Rileggiti. Parli di quello che volevi tu ... quello che vedi tu ... quello che consideri tu ... quello che valuti tu ...
Forse per lei, il prezioso sta invece proprio e solo nel fatto, di essere una Lamborghini y nada mas.
Una cosa bella da vedere ... con linee e colori ... e del motore, non se ne frega un beamata cippa.
Amare veramente una persona è accettare e rispettare ... quello che è e vuole.
Lei non vuole quello che vuoi o vedi tu ...
Me l'ha pure detto a chiare lettere una volta. "A me non interessa conoscere meglio me stessa" mi ha detto.E forse, neanche a lei frega qualcosa ... vuole essere quello che è.
Mon cher ami Fitèr, io credo che tu parta da un punto di vista erroneo.Me l'ha pure detto a chiare lettere una volta. "A me non interessa conoscere meglio me stessa" mi ha detto.
Ma semplicemente è un concetto che non mi entra nella capoccia neanche a martellate. Mi sembra impossibile.
Come se mi dicessero che l'acqua è asciutta.
Mon cher ami Fitèr, io credo che tu parta da un punto di vista erroneo.
Mi spiego meglio: tu in quella donna vedevi quello che avevi bisogno di vedere.
Non ciò che era.
Ti sei innamorato della proiezione di un tuo bisogno, poi ti sei scontrato sul muro sul quale stavi proiettando.
E in un certo senso l'hai fatto anche con tua moglie quando hai deciso di sposarla.
E secondo me anche la tua amante ti avrebbe deluso, se foste rimasti assieme... perchè lei è la persona che si descrive, non quella che tu credevi di vedere.
Lascia stare il potenziale: quello lo perdiamo quando finisce l'adolescenza, oramai siamo tutti da un pezzo solo energia cinetica... il che vuol dire che oramai le grandi decisioni (chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo? Un fiorino) le abbiamo prese: non ci si iscrive a medicina alla mia età, ma manco alla tua che sei più giovane, perchè è un progetto che non abbiamo più il tempo e le possibilità di portare a compimento.
Però siamo ancora in moto, possiamo fare cose, cambiare direzione, migliorarci.
Possiamo vedere i nostri errori e tentare di non ripeterli, possiamo guardare la strada percorsa ed esserne contenti... perchè tutto sommato abbiamo fatto un discreto lavoro.
Se abbiamo fatto quello che potevamo non ci viene richiesto di più: se vediamo margini di miglioramento, possiamo lavorarci.
Ma non si torna indietro, possiamo solo andare avanti.
Oppure stare fermi, ma quella è paura.
No, dai... Conosco tante persone che hanno plasmato o ridisegnato le loro competenze in anni non più verdissimi. Nella mia famiglia ci sono parecchi esempi di persone che si sono iscritte all'università dopo i 30 anni e ora esercitano felicemente una professione diversissima da quella precedente.Mon cher ami Fitèr, io credo che tu parta da un punto di vista erroneo.
Mi spiego meglio: tu in quella donna vedevi quello che avevi bisogno di vedere.
Non ciò che era.
Ti sei innamorato della proiezione di un tuo bisogno, poi ti sei scontrato sul muro sul quale stavi proiettando.
E in un certo senso l'hai fatto anche con tua moglie quando hai deciso di sposarla.
E secondo me anche la tua amante ti avrebbe deluso, se foste rimasti assieme... perchè lei è la persona che si descrive, non quella che tu credevi di vedere.
Lascia stare il potenziale: quello lo perdiamo quando finisce l'adolescenza, oramai siamo tutti da un pezzo solo energia cinetica... il che vuol dire che oramai le grandi decisioni (chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo? Un fiorino) le abbiamo prese: non ci si iscrive a medicina alla mia età, ma manco alla tua che sei più giovane, perchè è un progetto che non abbiamo più il tempo e le possibilità di portare a compimento.
Però siamo ancora in moto, possiamo fare cose, cambiare direzione, migliorarci.
Possiamo vedere i nostri errori e tentare di non ripeterli, possiamo guardare la strada percorsa ed esserne contenti... perchè tutto sommato abbiamo fatto un discreto lavoro.
Se abbiamo fatto quello che potevamo non ci viene richiesto di più: se vediamo margini di miglioramento, possiamo lavorarci.
Ma non si torna indietro, possiamo solo andare avanti.
Oppure stare fermi, ma quella è paura.