Lo so, lo vedi come l'ennesimo fallimento. Non esser riuscito a farla uscire dal bozzolo delle sue paure, dei suoi preconcetti lo vedi come un tuo personale fallimento. Ora ti dirò qualcosa che vorrei qualcuno dicesse a me: caro feather tu hai fatto tutto il possibile, e anche parte del' impossibile, per aiutarla. Non puoi, non devi avere rimpianti. Semmai sarà lei ad averne quando domani, dopodomani o fra un anno si accorgerà a cosa o a che ha rinunciato pur di mantenersi nella sua comoda vita. Vedrai, in quel momento percepirà a cosa ha rinunciato rinunciando a father......e tu ne sarai già fuori perché questa storia ti sta emotivamente facendo crescere......lei no, ci rimarrà prigioniera per anni
Scusami...mi ha colpito quello che hai scritto, in particolare il grassetto.
Non si può aiutare chi non ritiene di averne bisogno, o chi non vuole aiuto.
Non si può aiutare nessuno che non faccia almeno il primo passo.
Non si può proprio.
Semmai si accompagna lungo un percorso, ma è compagnia...ognuno fa il suo di percorso.
Per fortuna..
Rispetto al secondo grassetto...potrò sembrare dura..ma..perchè consolarsi pensando che l'altro starà peggio? che avrà dei rimpianti?
Che se poi quello non li ha sono meno felice di me?
E se li dovesse avere, la mia vita migliora? E' più ricca?
Perchè far dipendere la propria serenità da quella di qualcun altro?
Non capisco..o forse ho capito male...boh.
Non potrebbe semplicemente essere che quello che uno sente con una certa intensità l'altro non lo senta con la stessa intensità?
Non si può semplicemente dirsi che non è un fallimento personale, ma che semplicemente non è andata.
Per X motivi non comprensibili al momento.
Dandosi la possibilità e la pazienza di scoprire se prima o poi avranno un senso.
Accettando di partenza che potrebbero non averne neanche un po'.
Non so, eh...
