Scusami...mi ha colpito quello che hai scritto, in particolare il grassetto.
Non si può aiutare chi non ritiene di averne bisogno, o chi non vuole aiuto.
Non si può aiutare nessuno che non faccia almeno il primo passo.
Non si può proprio.
Semmai si accompagna lungo un percorso, ma è compagnia...ognuno fa il suo di percorso.
Per fortuna..
Rispetto al secondo grassetto...potrò sembrare dura..ma..perchè consolarsi pensando che l'altro starà peggio? che avrà dei rimpianti?
Che se poi quello non li ha sono meno felice di me?
E se li dovesse avere, la mia vita migliora? E' più ricca?
Perchè far dipendere la propria serenità da quella di qualcun altro?
Non capisco..o forse ho capito male...boh.
Non potrebbe semplicemente essere che quello che uno sente con una certa intensità l'altro non lo senta con la stessa intensità?
Non si può semplicemente dirsi che non è un fallimento personale, ma che semplicemente non è andata.
Per X motivi non comprensibili al momento.
Dandosi la possibilità e la pazienza di scoprire se prima o poi avranno un senso.
Accettando di partenza che potrebbero non averne neanche un po'.
Non so, eh...
Ipazia, in valore assoluto tu hai pienamente ragione, ma Feather ha centrato in pieno lo spirito delle mie parole, parole che ovviamente escono da una persona che sta vivendo una fase di allontanameto, e che quindi ha bisogno di elaborarne il dolore. Ti dico cose che certamente sai, ma il lutto di perdere la persona con la quale avresti voluto costruire il futuro lascia un dolore profondo, proporzionale al bene che le vuoi e che le continui a volere nonostante l' "abbandono" o la "rinuncia".
Nel mio e nel caso di Feather fa ancora piu' male quando, entrando nell'intimo della loro anima, ti rendi conto che la rinuncia a te non è stata determinata da una scelta "di cuore" ma, come anche per Feather, da una scelta "di testa" (o di interesse, come dico io).
Riguardo al grassetto avresti ragione se non fosse, che le persone spesso lanciano gridi di aiuto (e quindi il primo passo lo fanno, e ripetutamente) ai quali non danno poi seguito. Io non ho mai fatto come il boy scout che obbliga la vecchietta ad attraversare la strada pur di fare una buona azione. Lei mi ha ripetutamente chiesto di "aiutarla" (come è successo credo per Feather) ad uscire dalla sua realtà per vivere poi la nostra, ma ogni volta ad ogni passo in avanti ne è corrisposto uno indietro. Io son certo che lei avrebbe voluto, ma forse non abbastanza, o forse non con sufficiente coraggio. Proprio per questo uno arriva a sopportare anche situazioni che, viste da fuori, sembrano irrazionali o insostenibili
Fa male non tanto l'orgoglio di uomo rifiutato (figurati...!) quanto per il fatto che tu sai che dietro tutta quella razionalità c'è un cuore che ti vorrebbe. Ma il veder prevalere la priorità "comodità" al sentimento è in contrasto con il mio modo di vedere la vita....e questo non fa che accrescere il dolore di cio che sarebbe potuto essere e che non è stato.
E il dolore ognuno di noi cerca di reprimerlo come meglio puo'....
In questo mi sento primitivamente emotivo. Io amo, io soffro perchè amo, quindi devo smettere di amare per non soffrire, o almeno per soffrire meno. Il meccanismo mentale seguente è lo stesso che ha generato il mio messaggio.
Io non provo rancore per lei (come feather per la sua ex) ma la priorità adesso è salvare se stessi, dipingendo anche a tinte false, l'anima della persona che avremmo voluto.
Banalizzarne i caratteri migliori, dipingerla come mai avremmo voluto.....fare di tutto ma eliminare o almeno alleviare quella morsa che mi strozza lo stomaco.
Per questo ho anteposto la frase "
Ora ti dirò qualcosa che vorrei qualcuno dicesse a me".....proprio perchè nessuno me lo dice, proprio perchè io me lo racconto, proprio perchè io stesso non ci credo.
Lo so che le persone se ne vanno, e lungi da noi dal volerle trattenere, ma cavolo ....posso almeno augurarmi che possa avere un giorno un rigurgito di coscienza (o forse è meglio dire, di sentimento) che la porti a considerare che "LA SCELTA" possa esser sbagliata. Concedimi almeno questo oppio. Concedimelo almeno per un po. Poi, forse, a serenità riagguantata riuscirò ad essere piu' obiettivo....ma adesso no
A mente fredda, mentre ti scrivo, percepisco che non serve a nulla saperla pentita, non lenisce la ferita sapere che un giorno potrebbe pentirsi..... ma in questo momento non so proprio a cosa attaccarmi (....evitiamo battute...


) pur di uscire da questo tunnel di dolore