Il rancore incastra i meccanismi

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JON

Utente di lunga data
Adesso che mi ci fai pensare... in parte è vero, io non sento il bisogno di un altro figlio, c'ho ben altri cazzi per la testa. Ma non mi piace anche di essere la causa e colpa di una vita senza fratelli per mio figlio..
È difficile da spiegare a parole..
Sarebbe un problema secondario per il tuo/a attuale figlio/a, credo. Sicuramente si tratta di un senso di colpa in più per te.

Comunque sei tormentatissimo. Ci vorrebbe un reset, ricominciare da zero, da te. Forse è questo il problema, un operazione però che ti costerebbe cara. Al momento alimenta all'inverosimile il tuo senso di colpa.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Sarebbe un problema secondario per il tuo/a attuale figlio/a, credo. Sicuramente si tratta di un senso di colpa in più per te.

Comunque sei tormentatissimo. Ci vorrebbe un reset, ricominciare da zero, da te. Forse è questo il problema, un operazione però che ti costerebbe cara. Al momento alimenta all'inverosimile il tuo senso di colpa.
Per tuo figlio sarebbe molto più utile e benefico avere un padre sereno e totalmente presente, cosa che si può realizzare subito, piuttosto che un padre con la testa per aria che cerca soluzioni (dubbie) favoleggiando di chissà quale remoto futuro.

Toh, leggi: http://spazio-psicologia.com/psicol...resilienza-ovvero-come-superare-le-avversita/
 
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JON

Utente di lunga data
Per tuo figlio sarebbe molto più utile e benefico avere un padre sereno e totalmente presente, cosa che si può realizzare subito, piuttosto che un padre con la testa per aria che cerca soluzioni (dubbie) favoleggiando di chissà quale remoto futuro.

Toh, leggi: http://spazio-psicologia.com/psicol...resilienza-ovvero-come-superare-le-avversita/
Infatti, in ordine di priorità, intendevo proprio questo...prima di eventuali fratelli.

Ma se lui non ci "sta dentro" non è facile.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Infatti, in ordine di priorità, intendevo proprio questo...prima di eventuali fratelli.

Ma se lui non ci "sta dentro" non è facile.
Verissimo. Confido però che si tratti di un momento 'acuto', che poi rientrerà. E anche la nebbia si solleva, prima o poi.
 

feather

Utente tardo
Questa donna non l'hai persa.

SE NE E' ANDATA.

Tu le hai proposto delle cose, e lei ti ha detto che quello che le proponevi tu non le interessava.

Punto.

Lei probabilmente ha vissuto qualcosa di diverso da quello che hai vissuto tu.
Se aveste vissuto la stessa cosa sareste insieme ora.

Questi sono i fatti.

Tu non potevi fare proprio nulla. Era lei a decidere se volerti o meno. E lei ha deciso che anche no.

Punto. Fine. Questa la storia. Senza paradiso e senza inferno.
Tra "se ne è andata" e "l'hai persa", qual'è di preciso la differenza? Non ho la donna che sognavo, il risultato mi sembra identico.
Evidentemente perché quello che ha vissuto con me non è stato abbastanza. Importante. Quello che le ho dato non è stato abbastanza. Questo è un altro fatto.

Scusami la durezza. Ma ti vedo sempre più incartato e deciso a incartarti ancora di più. :smile:
La durezza non mi preuccupa neanche un po'. Ma non mi vedo più incartato, mi sembra solo di cominciare, finalmente, ad arrendermi all'idea che quello che cerco non esiste. Che quello che ho è quindi il meglio possibile.
Perché quindi causare dolore ad altri, verso cui mi sono comunque preso delle responsabilità, per andare in giro a fare l'acchiappafantasmi?
L'età per fare l'acchiappafantasmi mi sa che l'ho passata.
Purtroppo però la mia natura mi dice tutt'altro ma poi ci pensa la realtà a ridimensionarmi..
 

Ecate

Utente di lunga data
O la convizione che NON C'È nulla da poter cambiare.
Uhm... Deve esserti chiaro, se decidi di rimanere, se resti per lei o se resti per te. Se resti per te, vale il tuo post sopra questo: resti perché tutte le alternative sono ancora peggio. Amarezza cosmica. Però c'è di bello che capisci che sei rimasto per te. Ti puoi togliere dalla testa l'idea che sei rimasto per gli altri. Puoi buttar via questo gingillo velenoso. Sei lì perché lo vuoi tu.
Se resti per lei, come inizialmente suggerivi, vale la pena? Hai paura di portare un dolore a tua moglie che soffrirebbe moltissimo per motivi di convenienza sociale?
questo non è adottare schemi di pensiero cui credi di opporti?
 

Etrusco

Utente di lunga data
Scusami...mi ha colpito quello che hai scritto, in particolare il grassetto.

Non si può aiutare chi non ritiene di averne bisogno, o chi non vuole aiuto.
Non si può aiutare nessuno che non faccia almeno il primo passo.

Non si può proprio.
Semmai si accompagna lungo un percorso, ma è compagnia...ognuno fa il suo di percorso.
Per fortuna..

Rispetto al secondo grassetto...potrò sembrare dura..ma..perchè consolarsi pensando che l'altro starà peggio? che avrà dei rimpianti?

Che se poi quello non li ha sono meno felice di me?

E se li dovesse avere, la mia vita migliora? E' più ricca?

Perchè far dipendere la propria serenità da quella di qualcun altro?

Non capisco..o forse ho capito male...boh.

Non potrebbe semplicemente essere che quello che uno sente con una certa intensità l'altro non lo senta con la stessa intensità?

Non si può semplicemente dirsi che non è un fallimento personale, ma che semplicemente non è andata.
Per X motivi non comprensibili al momento.
Dandosi la possibilità e la pazienza di scoprire se prima o poi avranno un senso.
Accettando di partenza che potrebbero non averne neanche un po'.

Non so, eh...:)


Ipazia, in valore assoluto tu hai pienamente ragione, ma Feather ha centrato in pieno lo spirito delle mie parole, parole che ovviamente escono da una persona che sta vivendo una fase di allontanameto, e che quindi ha bisogno di elaborarne il dolore. Ti dico cose che certamente sai, ma il lutto di perdere la persona con la quale avresti voluto costruire il futuro lascia un dolore profondo, proporzionale al bene che le vuoi e che le continui a volere nonostante l' "abbandono" o la "rinuncia".
Nel mio e nel caso di Feather fa ancora piu' male quando, entrando nell'intimo della loro anima, ti rendi conto che la rinuncia a te non è stata determinata da una scelta "di cuore" ma, come anche per Feather, da una scelta "di testa" (o di interesse, come dico io).

Riguardo al grassetto avresti ragione se non fosse, che le persone spesso lanciano gridi di aiuto (e quindi il primo passo lo fanno, e ripetutamente) ai quali non danno poi seguito. Io non ho mai fatto come il boy scout che obbliga la vecchietta ad attraversare la strada pur di fare una buona azione. Lei mi ha ripetutamente chiesto di "aiutarla" (come è successo credo per Feather) ad uscire dalla sua realtà per vivere poi la nostra, ma ogni volta ad ogni passo in avanti ne è corrisposto uno indietro. Io son certo che lei avrebbe voluto, ma forse non abbastanza, o forse non con sufficiente coraggio. Proprio per questo uno arriva a sopportare anche situazioni che, viste da fuori, sembrano irrazionali o insostenibili

Fa male non tanto l'orgoglio di uomo rifiutato (figurati...!) quanto per il fatto che tu sai che dietro tutta quella razionalità c'è un cuore che ti vorrebbe. Ma il veder prevalere la priorità "comodità" al sentimento è in contrasto con il mio modo di vedere la vita....e questo non fa che accrescere il dolore di cio che sarebbe potuto essere e che non è stato.

E il dolore ognuno di noi cerca di reprimerlo come meglio puo'....
In questo mi sento primitivamente emotivo. Io amo, io soffro perchè amo, quindi devo smettere di amare per non soffrire, o almeno per soffrire meno. Il meccanismo mentale seguente è lo stesso che ha generato il mio messaggio.
Io non provo rancore per lei (come feather per la sua ex) ma la priorità adesso è salvare se stessi, dipingendo anche a tinte false, l'anima della persona che avremmo voluto.
Banalizzarne i caratteri migliori, dipingerla come mai avremmo voluto.....fare di tutto ma eliminare o almeno alleviare quella morsa che mi strozza lo stomaco.

Per questo ho anteposto la frase "Ora ti dirò qualcosa che vorrei qualcuno dicesse a me".....proprio perchè nessuno me lo dice, proprio perchè io me lo racconto, proprio perchè io stesso non ci credo.

Lo so che le persone se ne vanno, e lungi da noi dal volerle trattenere, ma cavolo ....posso almeno augurarmi che possa avere un giorno un rigurgito di coscienza (o forse è meglio dire, di sentimento) che la porti a considerare che "LA SCELTA" possa esser sbagliata. Concedimi almeno questo oppio. Concedimelo almeno per un po. Poi, forse, a serenità riagguantata riuscirò ad essere piu' obiettivo....ma adesso no

A mente fredda, mentre ti scrivo, percepisco che non serve a nulla saperla pentita, non lenisce la ferita sapere che un giorno potrebbe pentirsi..... ma in questo momento non so proprio a cosa attaccarmi (....evitiamo battute... :D:D) pur di uscire da questo tunnel di dolore
 

Brunetta

Utente di lunga data
Adesso che mi ci fai pensare... in parte è vero, io non sento il bisogno di un altro figlio, c'ho ben altri cazzi per la testa. Ma non mi piace anche di essere la causa e colpa di una vita senza fratelli per mio figlio..
È difficile da spiegare a parole..
Se fossero due avrebbe qualcuno su cui contare anche se non potessero farlo sul padre :cool:
 

Brunetta

Utente di lunga data
No no, è che sotto sotto sei come tua moglie, cioè un conformista, e infatti non la reggi più perchè ti rimanda come uno specchio il tuo vero volto ogni santo giorno.
Mi ero sentita cattiva io :cool:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tra "se ne è andata" e "l'hai persa", qual'è di preciso la differenza? Non ho la donna che sognavo, il risultato mi sembra identico...
La differenza è fondamentale per te.
Io ho visitato una casa bellissima (che non mi potevo permettere) e l'hanno venduta.
Non ho perso proprio niente, non l'ho mai avuta, l'ho solo visitata. Anche se ho fantasticato di vivere lì.
Ti dico cose che certamente sai, ma il lutto di perdere la persona con la quale avresti voluto costruire il futuro lascia un dolore profondo, proporzionale al bene che le vuoi e che le continui a volere nonostante l' "abbandono" o la "rinuncia".
Nel mio e nel caso di Feather fa ancora piu' male quando, entrando nell'intimo della loro anima, ti rendi conto che la rinuncia a te non è stata determinata da una scelta "di cuore" ma, come anche per Feather, da una scelta "di testa" (o di interesse, come dico io).


A mente fredda, mentre ti scrivo, percepisco che non serve a nulla saperla pentita, non lenisce la ferita sapere che un giorno potrebbe pentirsi..... ma in questo momento non so proprio a cosa attaccarmi (....evitiamo battute... :D:D) pur di uscire da questo tunnel di dolore
Questo nel linguaggio comune si chiama "raccontarsela".

Io lego troppo l'amore alla stima per capire che si possa continuare a pensare che la vita sarebbe stata un paradiso con una persona della quale si pensa che faccia scelte di convenienza e di facciata.
Anche questo potrebbe essere un raccontarsela. Chi garantisce che abbia fatto una scelta non di cuore?
Da cosa si ricava questa certezza di essere stati tanto amati?:confused:
Ognuno sceglie per sé.
Se una persona sta dove sta è perché sta dove vuole stare e dove sta meglio.
Cosa può far pensare che si scelga soffrendo?
 

feather

Utente tardo
Uhm... Deve esserti chiaro, se decidi di rimanere, se resti per lei o se resti per te. Se resti per te, vale il tuo post sopra questo: resti perché tutte le alternative sono ancora peggio. Amarezza cosmica. Però c'è di bello che capisci che sei rimasto per te. Ti puoi togliere dalla testa l'idea che sei rimasto per gli altri. Puoi buttar via questo gingillo velenoso. Sei lì perché lo vuoi tu.
Se resti per lei, come inizialmente suggerivi, vale la pena? Hai paura di portare un dolore a tua moglie che soffrirebbe moltissimo per motivi di convenienza sociale?
questo non è adottare schemi di pensiero cui credi di opporti?
Si certo, se resto lo faccio per me. Tutto quello che una persona fa è, alla fine, per se stessi.
Se resto è perché non ho voglia di patire sensi di colpa, sentirmi uno stronzo per il dolore che provoco senza uno straccio di contropartita.
Sarebbe una responsabilità che mi prendo per non avere nulla.
Per quanto riguarda gli schemi di pensiero.. O io non riesco a spiegarmi o non interpreto bene le tue parole.
Ripeto che non capisco come comprendere i pensieri di mia moglie implichi che siano anche i miei..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si certo, se resto lo faccio per me. Tutto quello che una persona fa è, alla fine, per se stessi.
Se resto è perché non ho voglia di patire sensi di colpa, sentirmi uno stronzo per il dolore che provoco senza uno straccio di contropartita.
Sarebbe una responsabilità che mi prendo per non avere nulla.
Per quanto riguarda gli schemi di pensiero.. O io non riesco a spiegarmi o non interpreto bene le tue parole.
Ripeto che non capisco come comprendere i pensieri di mia moglie implichi che siano anche i miei..
Il problema non è far del male, il problema è non guadagnarci.
 
Stato
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