No, Brunetta, non ho bisogno di "raccontarmela"....tutt'altro. Sto lavorando su di me proprio per smontare qualsiasi illusione mi fossi fatto per un noi che non ci sarà. E son certo che sta dove sta meglio, ci mancherebbe pure pensassi il contrario. Tantomeno penso a scelte di facciataLa differenza è fondamentale per te.
Io ho visitato una casa bellissima (che non mi potevo permettere) e l'hanno venduta.
Non ho perso proprio niente, non l'ho mai avuta, l'ho solo visitata. Anche se ho fantasticato di vivere lì.
Questo nel linguaggio comune si chiama "raccontarsela".
Io lego troppo l'amore alla stima per capire che si possa continuare a pensare che la vita sarebbe stata un paradiso con una persona della quale si pensa che faccia scelte di convenienza e di facciata.
Anche questo potrebbe essere un raccontarsela. Chi garantisce che abbia fatto una scelta non di cuore?
Da cosa si ricava questa certezza di essere stati tanto amati?
Ognuno sceglie per sé.
Se una persona sta dove sta è perché sta dove vuole stare e dove sta meglio.
Cosa può far pensare che si scelga soffrendo?
Ritengo che le scelte possono avere dei denominatori diversi a seconda di chi li fa e dal momento in cui vengono fatti. Per questo la scelta non è cosi' "algebrica" come sembra, per questo ho vissuto passi avanti e passi indietro da parte sua.
Per me le scelte legate alla "comodità" rappresentano scelte rispettabili ma talvolta (non sempre, ovvio) meno coraggiose del mettere in discussione la propria vita. Vale per tutti me compreso. Ma certamente vale di piu' quando è la stessa persona ad ammetterlo (come nel mio caso) :mrgreen: