Religione & Tradimento

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job

Utente di lunga data
Bene.
Sai che quando mi sono sposato.
Ho perso un pomeriggio a dar battaglia con il prete no?
Per i cattolici è chiesto di abiurare al divorzio, e di essere ben consapevoli che il sacramaento è indissolubile.
E io dicevo a lui, ma sta tento, io sono cresciuto DOPO la legge sul divorzio.
Lo considero una tragedia, ma non posso dirmi che non esiste.
Ma comunque lui mi disse

Sta tento ti...
Ti scapa pure con tute le done de sto mondo, ma sallo, tu resterai sempre e comunque il marito di.
E anche se lei se ne andasse tu resti suo marito.
E anche se la fa la putana, resta tua moglie, e ti te ghe da perdonarla.

Ok che ora di sera avevamo bevuto tutti e due.....

Ma
capisci bene che per chi crede nell'indissolutbilità del matrimonio, sa che, insomma...
Non è suo dovere separarsi se subisce l'adulterio
.
Come ha scritto profumodispezie, chi subisce un adulterio ha il diritto di separarsi.
Il vincolo del matrimonio continua, non ci si può risposare, non si può trombare in giro ma non si è obbligati a continuare a convivere con l'adultero.
Non tutti riescono a perdonare e a andare avanti. La Chiesa considera l'adulterio un atto talmente grave da giustificare una separazione.

LA SEPARAZIONE DEI CONIUGI
 

job

Utente di lunga data
Domande....

- in che misura la diffusione di una religione debole come il cattolicesimo può aver favorito l'accettazione culturale del tradimento tra coniugi?

- le implicazioni etiche del tradimento movimentano maggiormente la coscienza di un ateo o di un cattolico?

- Il tradimento è più accettabile da parte di un ateo o da parte di un Cattolico?

- l'appartenenza alla religione Cattolica è una garanzia di fedeltà oppure non rappresenta nessun plus ultra rispetto all'ateismo?

Secondo me le più zoccole portano il crocifisso al collo, ma è una mia opinione.

La Chiesa Cattolica condanna l'adulterio come tutte le religioni (credo).
Lo condannava 2000 anni fa come adesso, non è cambiato nulla, non è cambiata la posizione della Chiesa.
Sia atei che cattolici sanno bene come mettere a tacere la coscienza, non è una cosa difficile.
L'appartenenza alla religione Cattolica non è garanzia di nulla, nessun plus ultra.
Ha commesso adulterio anche il Re Davide che era un uomo meraviglioso, santo, innamorato di Dio e con i controcoglioni.
Tutti possono cadere, nessuno può ritenersi al sicuro.
Una volta a un amico prete ho detto scherzando "Lei è fuori pericolo perché ha già 75 anni!"
Mi ha risposto serio "Non è vero, potrei ancora innamorarmi di una donna".
Aveva ragione lui, anche il Vescovo Milingo si è perso quando era già vecchio.

Secondo me i credenti traditi e traditori pentiti superano più facilmente un adulterio perchè hanno l'aiuto della Fede.
In situazioni drammatiche come un lutto, una malattia grave, un tradimento, una separazione, dipendenza di droga e alcol, carcere ecc. la Fede aiuta molto.
 

Nausicaa

sfdcef
Splendido questo 3d per passare la nottata :up:
 

Nausicaa

sfdcef

Bè, io andrò a letto attorno alle... 11/12. Mezzogiorno, non mezzanotte -ovviamente.
Sto lavorando, ma ho pause morte.

Questo 3D non me l'ero filato prima, quindi era tutto intonso da leggere.
Ci ho trovato di tutto, ho pure riso... perfetto.
 

mic

Utente di lunga data
Bè, io andrò a letto attorno alle... 11/12. Mezzogiorno, non mezzanotte -ovviamente.
Sto lavorando, ma ho pause morte.

Questo 3D non me l'ero filato prima, quindi era tutto intonso da leggere.
Ci ho trovato di tutto, ho pure riso... perfetto.
E tu, un parere non lo hai?
 

Nausicaa

sfdcef
E tu, un parere non lo hai?

Sì.
Ma considerando che il mio interesse specifico per le domande specifiche fatte da Zod è molto basso, risulta un parere molto medio, molto possibilista, molto equidistante, completamente privo di interesse.

Interessanti gli excursus storici, i dialoghi tra utenti, le esperienze personali.
 

Nausicaa

sfdcef
Però ho una domanda.
Rivolta principalmente a Tebe, perchè la ritengo qualificata a rispondere.

So che rifiutarsi di avere figli è possibile motivo di annullamento.

E rifiutarsi di avere rapporti sessuali, quando l'altro partner non sia d'accordo alla castità?

Nella legge italiana questo può essere motivo di separazione con addebito -ovviamente nessuno è obbligato a fare sesso se non vuole, ma se ti rifiuti oltre un certo limite e senza alcun tentativo di cambiare le cose, sì, può essere motivo di addebito- ma nella legge religiosa?
 

free

Escluso
Però ho una domanda.
Rivolta principalmente a Tebe, perchè la ritengo qualificata a rispondere.

So che rifiutarsi di avere figli è possibile motivo di annullamento.

E rifiutarsi di avere rapporti sessuali, quando l'altro partner non sia d'accordo alla castità?

Nella legge italiana questo può essere motivo di separazione con addebito -ovviamente nessuno è obbligato a fare sesso se non vuole, ma se ti rifiuti oltre un certo limite e senza alcun tentativo di cambiare le cose, sì, può essere motivo di addebito- ma nella legge religiosa?
la legge religiosa è il diritto canonico (laddove quello ecclesiastico regola i rapporti tra Chiesa e Stato italiano)
per il diritto canonico, il caso che citi tu può essere causa di annullamento del matrimonio (le cause sono tassative, ovvero solo quelle citate espressamente dalla legge)
 

Nausicaa

sfdcef
la legge religiosa è il diritto canonico (laddove quello ecclesiastico regola i rapporti tra Chiesa e Stato italiano)
per il diritto canonico, il caso che citi tu può essere causa di annullamento del matrimonio (le cause sono tassative, ovvero solo quelle citate espressamente dalla legge)

Grazie :smile:
 
Come ha scritto profumodispezie, chi subisce un adulterio ha il diritto di separarsi.
Il vincolo del matrimonio continua, non ci si può risposare, non si può trombare in giro ma non si è obbligati a continuare a convivere con l'adultero.
Non tutti riescono a perdonare e a andare avanti. La Chiesa considera l'adulterio un atto talmente grave da giustificare una separazione.

LA SEPARAZIONE DEI CONIUGI
Certo
ma rimani sposato
un conto è la convivenza un conto il sacramento del matrimonio.:)

La separazione con permanenza del vincolo

( bella forza eh):p:p:p:p
 
Comunque il problema del tradimento resta così...
E' legato all'egoismo del traditore, che vede nell'adulterio un BENE per sè, e non pensa che sia un MALE per il coniuge ignaro.
QUindi per non tradire, trovandosi davanti al piatto ricco mi ci ficco, ci vuole una buona dose di altruismo.
Dirsi...ma porco casso se mi vedesse adesso con sta qua....che direbbe di me? Che penserebbe?
Direbbe...ma molla lì quella troia e vieni a passarmi l'aspirapolvere...che io sono stanca!

Tornando al Papa Francesco con cui tra veci se intendemo cito due frasi lapidarie!

Il 5 settembre
"Non esiste un Cristianesimo " low cost" seguire Gesù vuol dire andare contro corrente, rinunciando al male e all'egoismo.

e il 23 Giugno
" Siamo tutti peccatori. Ma chiediamo al Signore di non essere ipocriti. Gli ipocriti non sanno che cosa sia il perdono, la gioia, l'amore di Dio".
 

Sole

Escluso
L'uomo guarda le apparenze
Dio il cuore

Forse che sapete che cosa alberga nel cuore di una persona?:rolleyes:
Premesso che io non credo in dio e non ho battezzato i miei figli, penso che si possa avere un'intima religiosità e il proprio rapporto con dio al di là della Chiesa. Perché se andiamo a vedere, la Chiesa è la prima a giudicare e stigmatizzare ufficialmente certi comportamenti.

Perciò io capisco chi tradisce per i suoi motivi personali e, giustamente, coltiva la propria spiritualità. Non lo vedo come un comportamento schizofrenico, anzi. Tutti abbiamo il nostro percorso da fare. E ti dirò che sperimentare liberamente la sessualità può essere un'esperienza umana che insegna molto anche a livello spirituale.

Ma se ti schieri apertamente con un'istituzione che bacchetta severamente certi comportamenti e poi sei il primo a metterli in pratica dicendo che solo dio può giudicare, boh, mi suona strano. E deduco che la Chiesa, coi suoi riti e i suoi dogmi, sia più che altro un paravento di rispettabilità e decoro che ha lo scopo di nascondere le tue debolezze.

(il 'tu' è generico)
 

Diletta

Utente di lunga data
[31]Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; [32]ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

( e le mie discussioni con i preti circa quel: eccetto il caso di concubinato, ossia relazione illegale)


Ecco, anche a me è sempre saltato all'occhio quel "distinguo" che troviamo nel vangelo di Matteo e troverò l'occasione per discuterne anch'io con un addetto ai lavori.
Comunque sembrerebbe chiaro, ma questo aprirebbe la strada all'ipotesi del divorzio, quindi sarei curiosa di sapere come la risolvono i signori della Chiesa, come se la cavano...
I testimoni di Geova, per esempio, ammettono il divorzio proprio in virtù di quell'eccezione cui avrebbe fatto riferimento Gesù.
 

job

Utente di lunga data
Ecco, anche a me è sempre saltato all'occhio quel "distinguo" che troviamo nel vangelo di Matteo e troverò l'occasione per discuterne anch'io con un addetto ai lavori.
Comunque sembrerebbe chiaro, ma questo aprirebbe la strada all'ipotesi del divorzio, quindi sarei curiosa di sapere come la risolvono i signori della Chiesa, come se la cavano...
I testimoni di Geova, per esempio, ammettono il divorzio proprio in virtù di quell'eccezione cui avrebbe fatto riferimento Gesù.
Anche le chiese protestanti e la chiesa d'oriente permettono il divorzio in caso di adulterio perché interpretano la parola greca “porneia” usata da Matteo come “adulterio”.


Per la chiesa cattolica la parola porneia sta a indicare le unioni illegali e incestuose, “non legate da Dio”.


Niente divorzio per i traditi cattolici. :smile:



Al fine di precisare ulteriormente la portata di tale indissolubilità, il Vangelo di Matteo, a differenza degli altri due sinottici, fa menzione di una clausola, la cosiddetta eccezione della pornèia, riportando le seguenti parole del Signore:" Chi ripudia la propria moglie, se non nel caso di impudicizia, e sposa un'altra, commette adulterio; e se sposa una donna ripudiata, commette adulterio" (Mt 19,9). Questa clausola sembra introdurre, a prima vista, un'eccezione alla regola dell'indissolubilità matrimoniale sopra enunciata.
A questo riguardo, bisogna notare che nei passi paralleli del Nuovo Testamento, che trattano la stessa materia (Mc 10,2-12; Lc 16,18 e 1Cor 7,10-11), non si fa cenno a tale eccezione. La Chiesa orientale e le Comunità protestanti, prendendo il termine "impudicizia" nel senso di adulterio, intesero l'inciso come un vero caso di divorzio. La tradizione della Chiesa occidentale, invece, è stata costante nell'escludere tale eccezione. Studi recenti sull'antico diritto matrimoniale giudaico hanno fornito elementi per una soddisfacente soluzione del dibattuto problema esegetico: nella impudicizia (gr.pornèia), che è cosa diversa dall'adulterio (gr. moichèia) è da ravvisare con tutta probabilità il termine zenût ebraico, (che nel greco biblico neo-testamentario viene tradotto con la parola porneia), col quale si indica un matrimonio contratto tra parenti e proibito dalla legge mosaica (Lv 18); così Gesù verrebbe ad escludere dalla legge della indissolubilità quelle unioni illegali ed incestuose, non "legate da Dio". Anche nel Concilio apostolico di Gerusalemme (49/50 d.C.), a conclusione del dibattito sulla validità della legge mosaica, viene raccomandato ai cristiani provenienti dal paganesimo di osservare l'astinenza dalle carni immolate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dallaimpudicizia (pornèia), cioè dai matrimoni contratti fra parenti, cose a cui i giudeo-cristiani tenevano in modo particolare (cf At 15,29). Ciò spiega anche perché la famosa clausola si trovi soltanto nel Vangelo giudaizzante di Matteo.
 
Premesso che io non credo in dio e non ho battezzato i miei figli, penso che si possa avere un'intima religiosità e il proprio rapporto con dio al di là della Chiesa. Perché se andiamo a vedere, la Chiesa è la prima a giudicare e stigmatizzare ufficialmente certi comportamenti.

Perciò io capisco chi tradisce per i suoi motivi personali e, giustamente, coltiva la propria spiritualità. Non lo vedo come un comportamento schizofrenico, anzi. Tutti abbiamo il nostro percorso da fare. E ti dirò che sperimentare liberamente la sessualità può essere un'esperienza umana che insegna molto anche a livello spirituale.

Ma se ti schieri apertamente con un'istituzione che bacchetta severamente certi comportamenti e poi sei il primo a metterli in pratica dicendo che solo dio può giudicare, boh, mi suona strano. E deduco che la Chiesa, coi suoi riti e i suoi dogmi, sia più che altro un paravento di rispettabilità e decoro che ha lo scopo di nascondere le tue debolezze.

(il 'tu' è generico)
Concordo...
Ma come fare con un mondo in cui chi in chiesa non va mai
fa l'ecclesiologo?
E' come parlare delle sinfonie di Beethoven senza averne mai ascoltata una.

Che solo Dio, giusto giudice, giudica:
E' scritto nella Bibbia.
 
Ecco, anche a me è sempre saltato all'occhio quel "distinguo" che troviamo nel vangelo di Matteo e troverò l'occasione per discuterne anch'io con un addetto ai lavori.
Comunque sembrerebbe chiaro, ma questo aprirebbe la strada all'ipotesi del divorzio, quindi sarei curiosa di sapere come la risolvono i signori della Chiesa, come se la cavano...
I testimoni di Geova, per esempio, ammettono il divorzio proprio in virtù di quell'eccezione cui avrebbe fatto riferimento Gesù.
Guarda che è un gran casin...
Sentito del furto del sangue di Giovanni Paolo II?

Bon quest'uomo ha fatto tanto per l'ecumenismo.
Ma è stato rigidissimo su certi nodi.
In buona sostanza lui diceva.
La dottrina è questa: non ti piace? Aria.

Ora il cristianesimo è diviso da molti credi...no?

Ora i protestanti hanno l'aborto, il divorzio, il matrimonio dei pastori.

Giovanni Paolo II
su queste tematiche è stato irremovibile.
Nessuna concessione, neanche per il matrimonio dei preti, e neanche per il sacerdozio femminile.
 
Stato
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