Ma tu interagisci con minus habens che avrebbero bisogno del tutore?...
se sei sposato o anche libero, mejo...e flirti per poi scoparti una sposata, la colpa e tutto il resto e'
solo di chi accetta perche' piace e nun e' na' condanna a morte...idem per l'atro caso...
ancora qua stiamo?...
La mia è una domanda di etica, nient'altro. in conseguenza di quanto scritto sopra da altri, mi interessa l'aspetto sociale del tradimento, se vogliamo intendere.
E' etico, in sintesi, corteggiare la donna altrui, attribuendo solo a lei la colpa di conseguenza?
(anche senza scomodare i comandamenti, io sono ateo...).
Non sto dicendo se è divertente o meno, certo che lo è. E per entrambi.
Lui corteggia, lei ci sta, lui insiste a corteggiare e apre una porta.
Lei è libera di aprirla e chiuderla, quindi nei miei confronti lei è totalmente responsabile delle sue azioni.
E su questo ne convengo. Ma dopo... quando la cosa va avanti e lui si rende conto che lei si sta coinvolgendo un po' di più di quello che comporta una normale scopata... che si fa, la colpa continua a rimanere sempre e solo della traditrice?
E quando lei tenta di lasciarlo, lui torna alla carica e dice di amarla e che vuole passare tutta la vita con lei... è tutta colpa solo della traditrice?
Inteso, non sto elevando un giudizio morale, non esistono vittime, ma mi chiedo:
l'amante è svincolato da qualsiasi responsabilità morale oppure può condividerle in un giudizio "etico"?
E quando cominciano le sue responsabilità?
Per inteso, nella mia storia quando è iniziata, lui neppure sapeva che lei era madre.
Dopo qualche settimana, le faceva il regalino per la figlia.