Ed è normale che tu ci rosichi a bestia.
La stronza ha invaso un territorio che non le apparteneva perché quel territorio è TUO.
Ma credimi, ora è più lei che ci rosica fino a consumarsi perché è rimasta con un pugno di mosche in mano...
Sii compiaciuta di questo, vedrai che finirai per averne compassione perché le amanti si meritano solo questo, disprezzarle è già troppo.
Diletta, grazie per la solidarietà, ma non siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Non ho mai ragionato in termini di territorio e di possesso, tant'è che il tradimento si è potuto materializzare anche grazie al quasi infinito raggio d'azione individuale. Non so se lei rosichi quanto, più o meno di me, ma la mia componente razionale mi suggerisce di continuo che non è affatto importante saperlo. Magari sta ancora incassando il colpo o forse se ne è già fatta una ragione e viaggia in altri lidi, chi lo sa, e che valenza può avere nella mia vita? Zero e porto zero, lo so, ma è ancora qualcosa di bruttissimo e indefinito che mi fa parlare e pensare in termini negativi della sua persona. Spero che mi passi presto e che riesca a concentrarmi meglio su cosa davvero è importante.
Non ha alcun senso volersi sentire trionfante sull'altra né se si è amanti, né se si è tradite.
Vedere il maschio (o la femmina, in caso di tradimento della donna) come un premio, qualcuno da conquistare o, peggio, qualcuno che è nella posizione di scegliere è avvilente sia che si sia la "fortunata" prescelta, sia si sia la "sfortunata" scartata.
Credo sia un meccanismo molto ordinario atto a compensare, banalmente, ciò che ci sembra al momento "incompensabile". E' davvero una cosa stupida (che tendo ancora, irrazionalmente, a fare) e soprattutto un dare eccessiva importanza, che non merita, all'oggetto del contendere. Anche se si è nella condizione di essere stati "scelti", come me, misera è la soddisfazione, molto misera. E non si è affatto vincenti, così come non lo è colei alla quale è stato permesso di entrare in un'altra coppia, e men che meno lo è il traditore; nella famosa partita giocata non ci sono vincitori, ma solo un perdente: l'amore che univa la coppia frantumata.
A me non piace molto neppure la definizione di facocera, così definita colei che non si rassegna e alla quale parte la brocca e cerca in ogni modo di proseguire la competizione.
Neanche a me, tant'è che non l'ho mai usato.
Non capisco il senso di provare un senso di trionfo perché il conteso oggetto del desiderio ha scelto la relazione che anche per lui è più solida. Ma che misera vittoria è?! Ma soprattutto quale guerra è quella che non si sapeva di combattere?
Quando confidai la cosa al mio più caro amico, a caldo, mi disse esattamente che avevo vinto una guerra senza neanche sapere di stare combattendola. Rimasi molto perplessa perchè non la vedevo esattamente così; io ero abbastanza serena col mio uomo, facevo la vita di sempre, seppure con qualche tarletto a bussarmi al cervello, pensavo di essere la sua donna, di amarlo e di essere amata.. Non ero in guerra, ero in pace dopo una vita di guerre vere combattute al fronte, sapendo per cosa stavo lottando.
L'amante ha fatto quello che pensava le desse qualche gratificazione e avrà trovato quello che cercava o no, ma che c'entra con la tradita?
E' sempre scaricare l'aggressività sull'amante per potersi tenere il traditore.
Vi fa schifo l'amante?
Allora vi fa schifo il traditore.
Almeno ammettiamolo e diciamoglielo!
L'amante ha fatto il suo gioco con tutte le armi che aveva a disposizione e la partita se l'è giocata pure bene, fino ad un certo punto, ma affermare che non c'entri nulla con la tradita, almeno nel mio caso, non è esattamente corretto. Costei era ossessionata dalla mia esistenza, voleva sapere ogni cazzo di dettaglio della mia vita, soprattutto quelli legati all'essere donna. Di altri aspetti, tipo quello di madre o professionale non gliene fregava nulla, s'intestardiva sulla mia fisicità, sui particolari, sull'abbigliamento e cazzate del genere; dunque l'amante c'entra con la tradita nella misura in cui la tradita c'è entrata, inconsapevolmente, con l'amante. Almeno per questi primi tempi così mi viene, poi magari dimenticherò la sua brutta faccia da trans.
Che il mio uomo mi faccia schifo nella sua accezione di traditore è sacrosanto, gliel'ho ripetuto alla nausea.