Ciao a tutti, mi sono appena iscritta anche se è da un po' che vi leggo e quindi anzitutto grazie: leggervi mi ha fatto un gran bene ultimamente. Mi avete fatto ridere, riflettere e soprattutto capire che qui dentro ci sono tante donne e uomini intelligenti e a voi chiedo un aiuto, o meglio un confronto.
Sarò breve (ci provo almeno...): ci conosciamo a marzo, entrambi sposati io al nord lui nella capitale, lui una decina d'anno più grande di me. Entrambi sposati (da pochi anni a dire il vero entrambi...) con persone che stimiamo ma con scarsissima passione, entrambi senza figli. Ci scriviamo, nel giro di poco ci incontriamo ed è subito passione. Io all'inizio un po' stordita e stupita, lui presissimo. Va avanti qualche mese, ci scriviamo decine di volte al giorno, telefonate infinite, ci vediamo con regolarità una volta a settimana grazie ai reciproci impegni di lavoro che ci danno alibi perfetti. Al sesso subentra l'affetto e iniziano (da parte sua) a volare le classiche parole grosse "ti amo", "facciamola durare per sempre", etc. Io sempre sulle mie ma oggettivamente ne resto coinvolta. Lui dorme con me qualche sera al mese facendo i km per raggiungermi in giro per l'italia. Finchè...finchè la moglie scopre tutto, per ben due volte in tre mesi (ok..ok..mi son trovata un amante "pollo" lo ammetto!

): alla prima mi avverte, sparisce due giorni per poi tornare più felice e arzillo di prima, la seconda dopo due giorni di silenzio -dove già avevo intuito l'ennesimo fattaccio- mi manda una mail con scritto "amore mio è finita. Perdonami ma non riesco più a gestire i sentimenti"..io quel girono lo cerco un paio di volte quanto meno per avere un confronto telefonico e salutarci civilmente ma lui rifiuta le mie iniziali chiamate con un "scusami ma scoppierei a piangere. Dammi tempo e ti chiamerò"




. Lo lascio in pace, in fondo mica sono la sua fidanzata! Accetto e vado avanti. Ricompare dopo 10 giorni con l'ennesima mail dove dice di avermi amata come nessuna prima (..bhà...sarà...), che tra noi non ci possono essere ne distanze ne altre persone, che in futuro non sa cosa accadrà ma che ora "è giusto così"


perchè i nostri punti di partenza erano vincolati fin dall'inizio. E va bene, incasso anche questa senza scenate. lo chiamo io qualche giorno dopo, mi risponde (...alleluja...), stiamo al telefono quasi un'ora a parlare del più e del meno. Gli chiedo come sta, dice che è ancora confuso, rispondo tranquilla che per me è tutto ok, che gli voglio bene (è vero!), che mi ha regalato dei momenti meravigliosi, che lo ringrazio e che se quella di chiudere è una decisione che lo fa stare bene, non insisterò per fargli cambiare idea. Restiamo che ci saremmo sentiti al telefono. Ma da quel giorno IL SILENZIO....
Inutile dire che non l'ho richiamato. Non gli ho scritto. Non ho supplicato e balle varie. Ma fa male, ragazzi...accipicchia se fa male. Mi manca, mi manca l'adrenalina, la passione (quella che ha casa manca nonostante abbia fatto qualunque cosa per svegliare mio marito!!), l'allegria e l'energia che la mia relazione extra mi dava.
Sono passati quasi 2 mesi da tutto questo, due mesi di silenzio suo e vortice di pensieri altrettanto silenziosi miei. E da 2 mesi me ne sto impantanata come una foca imbranata nei "ma".. "se".."perchè".."magari torna"..e ho addosso un'inquietudine che mi dilania e che mi fa sentire immensamente debole e cretina.
COME SE NE ESCE???? mi lanciate un salvagente...due braccioli..un remo...qualcosa per uscire da questo mare di inquietudine???? GRAZIE!