Separati in casa

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Brunetta

Utente di lunga data
Ho come notato per la prima volta l'espressione "uscire di casa".
Credo che sia estremamente illuminante. La casa è il rifugio, è il luogo sicuro.
Proprio come casa/tana nei giochi.
Uscire dalla coppia vuole dire essere senza tana, senza luogo affettivo sicuro.
E vale anche per chi nella casa in muratura resta.
Finisce di fatto quella alleanza che, come diceva Diletta altrove, ti garantisce che se si spegne un lampadario c'è chi lo sistema, se hai fame c'è qualcuno che ha riempito il frigorifero e a una certa ora mette qualcosa in tavola.
Anche per questo è tanto doloroso separarsi non è opportunismo, è paura di essere senza nessuna sicurezza.
 
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giulietta6677

Utente di lunga data
Ho come notato per la prima volta l'espressione "uscire di casa".
Credo che sia estremamente illuminante. La casa è il rifugio, è il luogo sicuro.
Proprio come casa/tana nei giochi.
Uscire dalla coppia vuole dire essere senza tana, senza luogo affettivo sicuro.
E vale anche per chi nella casa in muratura resta.
Finisce di fatto quella alleanza che, come diceva Diletta altrove, ti garantisce che se si spegne un lampadario c'è chi lo sistema, se hai fame c'è qualcuno che ha riempito il frigorifero e a una certa ora mette qualcosa in tavola.
Anche per questo è tanto doloroso separarsi non è opportunismo, è paura di essere senza nessuna sicurezza.
sì è proprio così, anche in una coppia senza figli, la coppia non è solamente unione di due persone, ma tutto il "contorno", le abitudini, il luogo "sicuro", la tana, come la chiami tu...lasciarla è devastante, è sentirsi soli in mezzo al mondo, credo sia anche questo che fa tanta paura...anche se, sono comunque convinta, sia davvero più la paura che frena, che immobilizza, perchè una volta preso il coraggio di fare il passo, di uscire, può capitare che ci si senta, in realtà, molto meglio, più liberi, più leggeri...ovviamente se la situazione è casa è quella di una separazione
 

Brunetta

Utente di lunga data
sì è proprio così, anche in una coppia senza figli, la coppia non è solamente unione di due persone, ma tutto il "contorno", le abitudini, il luogo "sicuro", la tana, come la chiami tu...lasciarla è devastante, è sentirsi soli in mezzo al mondo, credo sia anche questo che fa tanta paura...anche se, sono comunque convinta, sia davvero più la paura che frena, che immobilizza, perchè una volta preso il coraggio di fare il passo, di uscire, può capitare che ci si senta, in realtà, molto meglio, più liberi, più leggeri...ovviamente se la situazione è casa è quella di una separazione
Io e altre che si sono separate, come Eratò e Sienne, abbiamo più volte rassicurato che, là fuori dalla tana, non c'è il grande freddo e che troppo spesso ci sottovalutiamo, ma chi si sente come nei sogni angosciosi scalzo e in canottiera per uscire nella neve non riesce a crederci.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Io e altre che si sono separate, come Eratò e Sienne, abbiamo più volte rassicurato che, là fuori dalla tana, non c'è il grande freddo e che troppo spesso ci sottovalutiamo, ma chi si sente come nei sogni angosciosi scalzo e in canottiera per uscire nella neve non riesce a crederci.

Il divorzio dal mio primo marito è stata la cosa migliore che potessi fare per me e i miei figli. Ci ho messo anni perchè avevo paura, le implicazioni erano, come per tutte, infinite, ma è stato li-be-ra-to-rio. Non me l'aspettavo, ma la sensazione d'aver messo piede in un altro pezzo di vita era, con tutte le difficoltà del caso, impagabilmente bella. Tutti i problemi che mi sembravano insormontabili hanno trovato una qualche soluzione; ho chiesto aiuto, a volte mi è stato dato altre negato, tante volte l'ho sfangata da sola, ma è stato un bel periodo. Una volta, prima di portare i figli a scuola, passai dal panettiere a prendere loro la merenda; ricordo che entrai con le lacrime che mi scendevano senza che riuscissi a fermarle, chiesi due pizze, pagai e me ne andai sempre piangendo. Ero stanca e provata, ma viva come non mai e fanculo le lacrime e gli altri e quello che pensavano; sentivo di nuovo il rumore del sangue scorrere nelle vene, e mi bastava. Quel periodo (prima del secondo marito) lo ricordo anche come quello in cui ho avuto più corteggiatori in tutta la mia vita, forse perchè in certe mentalità ristrette una donna separata è sinonimo di disponibilità, chi lo sa.


Comunque, a proposito di prole, tra le mie conoscenze ci sono figli di separati che rimproverano ai genitori di non essere rimasti insieme "almeno per loro" e altri, in famiglie unite, che rimproverano i genitori di non essersi separati visto che litigano.. Di coppie che stanno bene veramente, ma veramente, soprattutto dopo svariati anni insieme ne conosco poche; i miei genitori e i miei suoceri sono un grosso esempio, peccato che noi due siamo nati "storti" :D, ognuno col suo bel matrimonio fallito alle spalle :cool:
 
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patroclo

Utente di lunga data
Ho come notato per la prima volta l'espressione "uscire di casa".
Credo che sia estremamente illuminante. La casa è il rifugio, è il luogo sicuro.
Proprio come casa/tana nei giochi.
Uscire dalla coppia vuole dire essere senza tana, senza luogo affettivo sicuro.
E vale anche per chi nella casa in muratura resta.
Finisce di fatto quella alleanza che, come diceva Diletta altrove, ti garantisce che se si spegne un lampadario c'è chi lo sistema, se hai fame c'è qualcuno che ha riempito il frigorifero e a una certa ora mette qualcosa in tavola.
Anche per questo è tanto doloroso separarsi non è opportunismo, è paura di essere senza nessuna sicurezza.
Non è il mio caso .... su questo, se qualcuno è interessato rispondo in privato
 

giulietta6677

Utente di lunga data
Il divorzio dal mio primo marito è stata la cosa migliore che potessi fare per me e i miei figli. Ci ho messo anni perchè avevo paura, le implicazioni erano, come per tutte, infinite, ma è stato li-be-ra-to-rio. Non me l'aspettavo, ma la sensazione d'aver messo piede in un altro pezzo di vita era, con tutte le difficoltà del caso, impagabilmente bella. Tutti i problemi che mi sembravano insormontabili hanno trovato una qualche soluzione; ho chiesto aiuto, a volte mi è stato dato altre negato, tante volte l'ho sfangata da sola, ma è stato un bel periodo. Una volta, prima di portare i figli a scuola, passai dal panettiere a prendere loro la merenda; ricordo che entrai con le lacrime che mi scendevano senza che riuscissi a fermarle, chiesi due pizze, pagai e me ne andai sempre piangendo. Ero stanca e provata, ma viva come non mai e fanculo le lacrime e gli altri e quello che pensavano; sentivo di nuovo il rumore del sangue scorrere nelle vene, e mi bastava. Quel periodo (prima del secondo marito) lo ricordo anche come quello in cui ho avuto più corteggiatori in tutta la mia vita, forse perchè in certe mentalità ristrette una donna separata è sinonimo di disponibilità, chi lo sa.


Comunque, a proposito di prole, tra le mie conoscenze ci sono figli di separati che rimproverano ai genitori di non essere rimasti insieme "almeno per loro" e altri, in famiglie unite, che rimproverano i genitori di non essersi separati visto che litigano.. Di coppie che stanno bene veramente, ma veramente, soprattutto dopo svariati anni insieme ne conosco poche; i miei genitori e i miei suoceri sono un grosso esempio, peccato che noi due siamo nati "storti" :D, ognuno col suo bel matrimonio fallito alle spalle :cool:
la paura blocca, immobilizza...d'altronde è la solita paura della non "conoscenza", di non sapere cosa ci aspetta "là fuori", di non farcela con le proprie gambe, magari facendo il passo, ci si accorge che da soli si cammina benissimo, che si è più forti di ciò che si credeva
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

a parte tante riflessioni e considerazioni, c'è un fattore molto determinante, comunque.
Cioè lo spazio a disposizione. Una casa a due piani è differente da gestire che un appartamento a tre stanze.
Questo aspetto, non è da sottovalutare.



sienne
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ciao

a parte tante riflessioni e considerazioni, c'è un fattore molto determinante, comunque.
Cioè lo spazio a disposizione. Una casa a due piani è differente da gestire che un appartamento a tre stanze.
Questo aspetto, non è da sottovalutare.



sienne
nella mia testa però una separazione in casa funziona se davvero il clima è sereno. Altrimenti non ha senso
I miei amici sono stati separati in casa, in realtà erano separati legalmente ma lui non sapeva dove andare e abitavano in un 3 locali anche piccolo. Non hanno avuto alcun problema.
Se separarsi in casa vuole dire continui contrasti e musi lunghi direi che proprio non ha senso
 

sienne

lucida-confusa
nella mia testa però una separazione in casa funziona se davvero il clima è sereno. Altrimenti non ha senso
I miei amici sono stati separati in casa, in realtà erano separati legalmente ma lui non sapeva dove andare e abitavano in un 3 locali anche piccolo. Non hanno avuto alcun problema.
Se separarsi in casa vuole dire continui contrasti e musi lunghi direi che proprio non ha senso

Ciao

certo. Ma come ad esempio nel mio caso, abbiamo suddiviso la casa: lui nel piano di sotto io nel piano di sopra. Solo la cucina era in "comune". Quando vi erano tensioni tra di noi, era molto facile tirarsi fuori dalla situazione. Questo intendo, che avere più spazio può essere un fattore facilitante, anche se ci sono elementi contrastanti.


sienne
 

Tessa

Escluso
Io e altre che si sono separate, come Eratò e Sienne, abbiamo più volte rassicurato che, là fuori dalla tana, non c'è il grande freddo e che troppo spesso ci sottovalutiamo, ma chi si sente come nei sogni angosciosi scalzo e in canottiera per uscire nella neve non riesce a crederci.
Quando mi sono separata dal mio primo marito, dopo una prima fase 'liberatoria' dal peso che l'attesa dell'uscita inevitabilmente si porta dietro, ho passato due anni in cui mi sono sentita tremendamente sola. E' stato difficilissimo. Non è stata una passeggiata. Detto questo non tornerei mai indietro sulla scelta fatta.
 

sienne

lucida-confusa
Io e altre che si sono separate, come Eratò e Sienne, abbiamo più volte rassicurato che, là fuori dalla tana, non c'è il grande freddo e che troppo spesso ci sottovalutiamo, ma chi si sente come nei sogni angosciosi scalzo e in canottiera per uscire nella neve non riesce a crederci.

Ciao

Quoto!


Poi ci sono due piani: la parte emotiva e la parte organizzativa. Vanno un po' a braccetto. Basta prepararsi bene e porsi dei fini da raggiungere, che siano però realizzabili. Così si fa un passo alla volta e le cose trovano il loro posto.


sienne
 

danny

Utente di lunga data
Ciao

a parte tante riflessioni e considerazioni, c'è un fattore molto determinante, comunque.
Cioè lo spazio a disposizione. Una casa a due piani è differente da gestire che un appartamento a tre stanze.
Questo aspetto, non è da sottovalutare.



sienne
Infatti.
Poi aggiungo...
Separarsi a 30 anni è lo stesso che a 50?
Separarsi da donna è lo stesso che da uomo?
Separarsi in una villa grande è lo stesso che in un piccolo appartamento?
Separarsi senza problemi economici è lo stesso di chi già fatica in famiglia dal punto di vista economico?
Ogni storia è un mondo diverso e lo ripeto da tempo, perché tante sono le variabili.
La separazione è una cosa positiva in molti casi, in altri e per altre persone può essere vero il contrario.
Conosco una coppia separata in casa per problemi economici, in un piccolo appartamento che sono impazziti a distanza di dieci anni. Fanno una vita di merda. In un'altra lei, con già un nuovo compagno dietro l'angolo, si è rifatta una vita con 3 figli a carico. Lui è finito dalla mamma, un po' sbandato, diciamo. Invece un'altra coppia di miei amici si sono rifatti una vita, lei con uno ricco con tanto di macchina sportiva e motoscafo, come sognava, lui con una donna dalle esigenze normali. Cosa cambia in questi esempi? Le persone.
 

Eratò

Utente di lunga data
sì è proprio così, anche in una coppia senza figli, la coppia non è solamente unione di due persone, ma tutto il "contorno", le abitudini, il luogo "sicuro", la tana, come la chiami tu...lasciarla è devastante, è sentirsi soli in mezzo al mondo, credo sia anche questo che fa tanta paura...anche se, sono comunque convinta, sia davvero più la paura che frena, che immobilizza, perchè una volta preso il coraggio di fare il passo, di uscire, può capitare che ci si senta, in realtà, molto meglio, più liberi, più leggeri...ovviamente se la situazione è casa è quella di una separazione
Le frasi che più mi aiutavano al epoca era "una cosa alla volta" e "solo alla morte non si ripara"... Un po' come quando iniziavo a guidare e prima di entrare in macchina andavo in ansia," qualsiasi cosa capiti frizione e freno":DNe ho rotti di muri e ne ho fatte di corse ed attese ma poi tutto diventa un abitidune, anche questo... Emotivamente sono stata uno straccio ma poi piangere e sfogarsi aiuta. Così come la consapevolezza che la via di uscita era quella dopo essere finita in parecchi vicoli ciechi.
 

sienne

lucida-confusa
Infatti.
Poi aggiungo...
Separarsi a 30 anni è lo stesso che a 50?
Separarsi da donna è lo stesso che da uomo?
Separarsi in una villa grande è lo stesso che in un piccolo appartamento?
Separarsi senza problemi economici è lo stesso di chi già fatica in famiglia dal punto di vista economico?
Ogni storia è un mondo diverso e lo ripeto da tempo, perché tante sono le variabili.
La separazione è una cosa positiva in molti casi, in altri e per altre persone può essere vero il contrario.
Conosco una coppia separata in casa per problemi economici, in un piccolo appartamento che sono impazziti a distanza di dieci anni. Fanno una vita di merda. In un'altra lei, con già un nuovo compagno dietro l'angolo, si è rifatta una vita con 3 figli a carico. Lui è finito dalla mamma, un po' sbandato, diciamo. Invece un'altra coppia di miei amici si sono rifatti una vita, lei con uno ricco con tanto di macchina sportiva e motoscafo, come sognava, lui con una donna dalle esigenze normali. Cosa cambia in questi esempi? Le persone.

Ciao

quoto ...

aggiungo solo le persone, circostanze e le esigenze.
Così credo sia più completo.


sienne
 

Eratò

Utente di lunga data
L'ho già detto tante volte e lo ribadisco : per vivere separati in casa e condurre una vita normale che comprende ovviamente la propria autonomia individuale(liberi di uscire,dormire fuori ecc ecc) bisogna che entrambi siano emotivamente distaccati, due amici se vogliamo o coinquilini... Se uno dei due non ce la fa, è un casino incredibile perché si può arrivare a schifarsi e a soffrire. E questo non conviene mai soprattutto quando ci sono dei figli di mezzo.
 

patroclo

Utente di lunga data
L'ho già detto tante volte e lo ribadisco : per vivere separati in casa e condurre una vita normale che comprende ovviamente la propria autonomia individuale(liberi di uscire,dormire fuori ecc ecc) bisogna che entrambi siano emotivamente distaccati, due amici se vogliamo o coinquilini... Se uno dei due non ce la fa, è un casino incredibile perché si può arrivare a schifarsi e a soffrire. E questo non conviene mai soprattutto quando ci sono dei figli di mezzo.
ecco ..... lei non lo è
 

Eratò

Utente di lunga data
ecco ..... lei non lo è
Dopo il tradimento, provai a vivere da separata in casa con lui... Sembrava accettabile, comunicazioni di servizio su figli, sulla casa... Roba ordinaria. Sembrava... ma non lo era. Vista la rabbia per la corna mi aspettavo di non essere più toccata da ciò che lui faceva, mi sembrava razionale e logico che lui potesse fare ciò che voleva. E invece no. Lo aspettavo di notte e mi tormentavo per non chiamarlo, dove sta, con chi sta e cosa fa... Fuori al balcone. Arrivava, si avvicinava al entrata e io correvo al letto facendo finta di dormire ma non dormivo. Piangevo. Quel uomo che tutto profumato e preparato che era ancora mio marito per me e per gli altri, usciva e non potevo sapere con chi stava e dove stava? E in più non pensava alla mia di sofferenza, al mio di tormento? Rabbia, amore, odio tutto mischiato e talmente mischiato che non sapevo come distinguere ogni emozione, sentimento e sensazione... Un filo imbrogliato. Non ce l'ho fatta. Fai ciò che vuoi, pensai, ma fuori di qui... Non voglio sapere, non lo tollero, non lo sopporto... Troppo pesante da sopportare.
 

danny

Utente di lunga data
L'ho già detto tante volte e lo ribadisco : per vivere separati in casa e condurre una vita normale che comprende ovviamente la propria autonomia individuale(liberi di uscire,dormire fuori ecc ecc) bisogna che entrambi siano emotivamente distaccati, due amici se vogliamo o coinquilini... Se uno dei due non ce la fa, è un casino incredibile perché si può arrivare a schifarsi e a soffrire. E questo non conviene mai soprattutto quando ci sono dei figli di mezzo.
:up:
 

patroclo

Utente di lunga data
Dopo il tradimento, provai a vivere da separata in casa con lui... Sembrava accettabile, comunicazioni di servizio su figli, sulla casa... Roba ordinaria. Sembrava... ma non lo era. Vista la rabbia per la corna mi aspettavo di non essere più toccata da ciò che lui faceva, mi sembrava razionale e logico che lui potesse fare ciò che voleva. E invece no. Lo aspettavo di notte e mi tormentavo per non chiamarlo, dove sta, con chi sta e cosa fa... Fuori al balcone. Arrivava, si avvicinava al entrata e io correvo al letto facendo finta di dormire ma non dormivo. Piangevo. Quel uomo che tutto profumato e preparato che era ancora mio marito per me e per gli altri, usciva e non potevo sapere con chi stava e dove stava? E in più non pensava alla mia di sofferenza, al mio di tormento? Rabbia, amore, odio tutto mischiato e talmente mischiato che non sapevo come distinguere ogni emozione, sentimento e sensazione... Un filo imbrogliato. Non ce l'ho fatta. Fai ciò che vuoi, pensai, ma fuori di qui... Non voglio sapere, non lo tollero, non lo sopporto... Troppo pesante da sopportare.
nonostante la situazione molto diversa forse le sto chiedo troppo ......
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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