Nicka
Capra Espiatrice
A casa mia hanno sempre detto: "a sbattere il muso impari"Si,ma a volo libero,senza preconcetti,senza paracolpi,senza paura,il farsi male e compreso nel prezzo....![]()
Bisogna farsi male a volte.
A casa mia hanno sempre detto: "a sbattere il muso impari"Si,ma a volo libero,senza preconcetti,senza paracolpi,senza paura,il farsi male e compreso nel prezzo....![]()
Prima o poi dovra cacciare le palle o rimarra con le palle in mano.Non sono sicuro,troppo ancorato a posizioni da perfetto e furente pijanculo.![]()
Intanto leggesse nicka......se a una donna gli viene voglia di donare il culo ad uno davanti al suo uomo..Prima o poi dovra cacciare le palle o rimarra con le palle in mano.
Non lo dico io.E una regola della vita.
Infatti è passivo,posapiano,il classico cornutone piajnculo molto furente.Ciao
mi chiedo, chi non sa esprimere rabbia, che è una delle emozioni più precoci, sa esprimere gioia, dolore ecc.?
O è passivo alle emozioni?
sienne
Quello vi sfugge..lui puo leggere tutto quello che volete.Ma se non ce l'ha dentro,non lo sente dentro hai voja che legga...Sempre quello rimane.La vita non va insegnata leggendo o ascoltando ma vivendola.Intanto leggesse nicka......se a una donna gli viene voglia di donare il culo ad uno davanti al suo uomo..
E ma se 4 donne ti scrivono:stando con te bramerei e anelerei ad un altra ceppa di carne bella piazzata...una domanda fattela...Quello vi sfugge..lui puo leggere tutto quello che volete.Ma se non ce l'ha dentro,non lo sente dentro hai voja che legga...Sempre quello rimane.La vita non va insegnata leggendo o ascoltando ma vivendola.
già, me lo chiedo anche io..Ciao
mi chiedo, chi non sa esprimere rabbia, che è una delle emozioni più precoci, sa esprimere gioia, dolore ecc.?
O è passivo alle emozioni?
sienne
quoto. secondo me proprio non gliene frega niente di quello che legge..Quello vi sfugge..lui puo leggere tutto quello che volete.Ma se non ce l'ha dentro,non lo sente dentro hai voja che legga...Sempre quello rimane.La vita non va insegnata leggendo o ascoltando ma vivendola.
Quello vi sfugge..lui puo leggere tutto quello che volete.Ma se non ce l'ha dentro,non lo sente dentro hai voja che legga...Sempre quello rimane.La vita non va insegnata leggendo o ascoltando ma vivendola.
Mi piace tantissimo questo termine.Ciao
serve la capacità di cogliere, mettersi in discussione, "Einsicht" -> lo sguardo nelle cose, trasformare ecc.
per vivere cogliendone le esperienze ... se no, vivi, ma il tutto ti passa come un flusso a canto ...
sienne
un po' la differenza che c'è tra "vivere" ed "esistere"Ciao
serve la capacità di cogliere, mettersi in discussione, "Einsicht" -> lo sguardo nelle cose, trasformare ecc.
per vivere cogliendone le esperienze ... se no, vivi, ma il tutto ti passa come un flusso a canto ...
sienne
CiaoMi piace tantissimo questo termine.
Grazie sienne.
Mah...E ma se 4 donne ti scrivono:stando con te bramerei e anelerei ad un altra ceppa di carne bella piazzata...una domanda fattela...
Ma questa capacità ce l'hanno in pochi e richiede comunque una certa esperienza di vita e una buona dose di empatia...Ciao
serve la capacità di cogliere, mettersi in discussione, "Einsicht" -> lo sguardo nelle cose, trasformare ecc.
per vivere cogliendone le esperienze ... se no, vivi, ma il tutto ti passa come un flusso a canto ...
sienne
Il problema di Mattia è esattamente questo: anche dopo aver sbattuto il muso non impara.A casa mia hanno sempre detto: "a sbattere il muso impari"
Bisogna farsi male a volte.
Ci penso anche io, ma la vedo come te...Il problema di Mattia è esattamente questo: anche dopo aver sbattuto il muso non impara.
Il problema non è che ha sbattuto il muso, il problema è che non avrebbe dovuto teoricamente sbatterlo.
Quindi ci riprova.
E risbatte.
Ora: solitamente quando imbocchiamo una strada che non porta da nessuna parte, pur se lunga, quando VEDIAMO che nonostante fosse lunga non ha portato da nessuna parte, tutti l'abbandoniamo.
Invece lui se la riguarda tutta curva per curva perchè la strada DOVEVA essere quella giusta, poi ad un certo punto ci deve essere stato un bivio, qualcosa che non ha funzionato. Ma la strada era e rimane quella.
Torna al punto di partenza e se la riguarda tutta. Con un'ostinazione che potrebbe pure essere ammirevole se almeno prendesse in considerazione il fatto che quella strada non lo ha portato da nessuna parte e che da nessuna parte lo porterà più.
Invece lui è fermo al momento in cui credeva che sarebbe arrivata ad un obbiettivo.
Ed è lì che guarda i fossi di lato alla strada palmo a palmo per vedere se c'è una sterrata da prendere.
Quand'è che uno fa così? Io ci sto pensando. Quand'è che ci si rifiuta di abbandonare qualcosa di evidentemente inconcludente? A me è capitato nel lavoro di trovarmi in situazioni analoghe.
E di solito mi intestardisco in una strada sbagliata, arrabbiandomi magari con me stessa, sentendomi in colpa, quando capisco di averci sprecato troppo tempo, quando realizzo mio malgrado che quella era una strada che avrei dovuto abbandonare prima. Allora, viste le risorse che comunque ho impiegato e che avrei potuto impiegare meglio, faccio fatica ad abbandonare. Perchè vorrebbe dire ammettere di non aver voluto ammettere l'errore prima. Questo capita a me... non so a lui.
idem preciso preciso nella mia relazione con il mio ex.Il problema di Mattia è esattamente questo: anche dopo aver sbattuto il muso non impara.
Il problema non è che ha sbattuto il muso, il problema è che non avrebbe dovuto teoricamente sbatterlo.
Quindi ci riprova.
E risbatte.
Ora: solitamente quando imbocchiamo una strada che non porta da nessuna parte, pur se lunga, quando VEDIAMO che nonostante fosse lunga non ha portato da nessuna parte, tutti l'abbandoniamo.
Invece lui se la riguarda tutta curva per curva perchè la strada DOVEVA essere quella giusta, poi ad un certo punto ci deve essere stato un bivio, qualcosa che non ha funzionato. Ma la strada era e rimane quella.
Torna al punto di partenza e se la riguarda tutta. Con un'ostinazione che potrebbe pure essere ammirevole se almeno prendesse in considerazione il fatto che quella strada non lo ha portato da nessuna parte e che da nessuna parte lo porterà più.
Invece lui è fermo al momento in cui credeva che sarebbe arrivata ad un obbiettivo.
Ed è lì che guarda i fossi di lato alla strada palmo a palmo per vedere se c'è una sterrata da prendere.
Quand'è che uno fa così? Io ci sto pensando. Quand'è che ci si rifiuta di abbandonare qualcosa di evidentemente inconcludente? A me è capitato nel lavoro di trovarmi in situazioni analoghe.
E di solito mi intestardisco in una strada sbagliata, arrabbiandomi magari con me stessa, sentendomi in colpa, quando capisco di averci sprecato troppo tempo, quando realizzo mio malgrado che quella era una strada che avrei dovuto abbandonare prima. Allora, viste le risorse che comunque ho impiegato e che avrei potuto impiegare meglio, faccio fatica ad abbandonare. Perchè vorrebbe dire ammettere di non aver voluto ammettere l'errore prima. Questo capita a me... non so a lui.