ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
già...non è possibile senza quella...manca davvero tantissima realtà senza...Perfetto la comunicazione non verbale, fondamentale :up: Il perno della comunicazione![]()
già...non è possibile senza quella...manca davvero tantissima realtà senza...Perfetto la comunicazione non verbale, fondamentale :up: Il perno della comunicazione![]()
Ok. Grazie![]()
verogià...non è possibile senza quella...manca davvero tantissima realtà senza...![]()
MI HAI FATTO venire in mente Marrazzo e la Serdoz.
Lei bella fine intelligente, sicuramente corteggiata, lui in tv irreprensibile, sempre pronto a puntare il dito contro chi sbagliava, uomo tutto d'un pezzo, poi la tradisce con transessuali, quelli veri, da paura, case oscene, droga, la dimostrazione che spesso non si conosce chi abbiamo nel letto e soprattutto che predicano bene e razzolano male.
QUINDI non importa l'aspetto fisico, poteva essere bellissima e forse saresti ancora piu' in crisi, ma capire se puo' essere considerata una scivolata e se vogliamo andare avanti insieme.
Ah potrebbe essere, in questo caso lui dovrebbe sinceramente dire come stanno le cose. " non è vero che ero attratto dalla bistecca al sangue ma bensì dal contorno ".
mi spiace essere così confusa...riprovo...Marrazzo-Serdoz de noiartri ci sta :up:
Ma lo dice. Il punto è che pure il contorno e il piatto e le posate appartenevano a un mondo che detesta, ma probabilmente è stato proprio di quella leggerezza che tanto aborriva che in quel momento aveva bisogno.
Sto seguendo il discorso sullo specchio attivo e riflesso ma non ci sto capendo granchè. Ora provo di nuovo a rileggere. Grazie.
La riflessione che mi è venuta sullo specchio è più superficiale di quello che dice Ipazia.Marrazzo-Serdoz de noiartri ci sta :up:
Ma lo dice. Il punto è che pure il contorno e il piatto e le posate appartenevano a un mondo che detesta, ma probabilmente è stato proprio di quella leggerezza che tanto aborriva che in quel momento aveva bisogno.
Sto seguendo il discorso sullo specchio attivo e riflesso ma non ci sto capendo granchè. Ora provo di nuovo a rileggere. Grazie.
il senso è questo però..guardarsi nello sguardo dell'altro, come fosse uno specchio che però diventa attivo perchè non solo guarda ma rimanda anche...La riflessione che mi è venuta sullo specchio è più superficiale di quello che dice Ipazia.
Nello sguardo degli altri io mi specchio gradevole , Nello specchio reale non tanto.
il senso è questo però..guardarsi nello sguardo dell'altro, come fosse uno specchio che però diventa attivo perchè non solo guarda ma rimanda anche...
se so cosa sto cercando e quindi lo so riconoscere, diventa un modo per conoscersi meglio....
con la lola, sulla violenza, ci siamo aiutate tanto, guardandoci una attraverso l'altra e usando il racconto per affinare lo sguardo e cercare...quando la cosa è reciproca un attivatore potentissimo di conoscenza e scambio...
che è un po' il principio dei gruppi di aiuto...guardarsi reciprocamente sapendo cosa si sta cercando di vedere...a volte è più semplice riconoscere nell'altro che in se stessi...l'importante è rimanere distinti e non caderci dentro nello sguardo dell'altro...
ma è una cosa che si fa tantissimo e spesso inconsapevolmente...quelle persone che sembra di "riconoscere", con cui si sente affinità immediata, o repulsione...è specchiarsi...proiezioni del sè...
lo dice anche ligabue...
"Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu..."
prestarsi gli sguardi, amplia la visuale..![]()
Ni.Semplificando: mi piaccio nello specchio degli altri perché gli altri mi piacciono?
Più che altro, cosa riconosco di me nello specchio-altro? (e viceversa ovviamente)Semplificando: mi piaccio nello specchio degli altri perché gli altri mi piacciono?
anche non similari per esperienza in sè, ma per vissuto...Ni.
Il post che hai quotato di Ipa era un esempio di chi sa già utilizzare gli specchi attivi. Quello che ha spiegato lì è la connessione che si riesce a ottenere tra persone che "riflettono" una immagine che risulta all'altro speculare.
Ma questo si ottiene se si arriva da esperienze similari, ad esempio.
È veramente un concetto complesso, quanto effettivamente affascinante...
credo sia più semplice guardarsi reciprocamente perché le esperienze sono similari, riconosco che guardare l'altro e percepire le sue reazioni ed emozioni, chiarisce anche per me, cade il velo e comprendo meglio.il senso è questo però..guardarsi nello sguardo dell'altro, come fosse uno specchio che però diventa attivo perchè non solo guarda ma rimanda anche...
se so cosa sto cercando e quindi lo so riconoscere, diventa un modo per conoscersi meglio....
con la lola, sulla violenza, ci siamo aiutate tanto, guardandoci una attraverso l'altra e usando il racconto per affinare lo sguardo e cercare...quando la cosa è reciproca un attivatore potentissimo di conoscenza e scambio...
che è un po' il principio dei gruppi di aiuto...guardarsi reciprocamente sapendo cosa si sta cercando di vedere...a volte è più semplice riconoscere nell'altro che in se stessi...l'importante è rimanere distinti e non caderci dentro nello sguardo dell'altro...
ma è una cosa che si fa tantissimo e spesso inconsapevolmente...quelle persone che sembra di "riconoscere", con cui si sente affinità immediata, o repulsione...è specchiarsi...proiezioni del sè...
lo dice anche ligabue...
"Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu..."
prestarsi gli sguardi, amplia la visuale..![]()
Mi applico bene, visto? [emoji6]anche non similari per esperienza in sè, ma per vissuto...
il dolore è comune a tutti...la gioia anche..sono vissuti facili in cui specchiarsi...ci si riconosce facilmente in questi per esempio...
sai che hai fatto una bella sintesi?
grazie![]()
sì, quando le esperienze sono similari è più semplice in effetti...credo sia più semplice guardarsi reciprocamente perché le esperienze sono similari, riconosco che guardare l'altro e percepire le sue reazioni ed emozioni, chiarisce anche per me, cade il velo e comprendo meglio.
Mi applico bene, visto? [emoji6]
Qui ti sbagli. Ho un ego grande quanto un palazzo, io e la modestia non siamo buoni amici [emoji28][emoji14]...
sei bravo...e lo sai troppo poco...![]()
Semplificando: mi piaccio nello specchio degli altri perché gli altri mi piacciono?
Ecco scandagliare è un verbo calzante. Visto che hai citato Lola, me ne parlo' della sua esperienza prima di scriverlo qui e ciò stimolo in me confidenze e confronto su un ' esperienza diversa dalla sua ma che mi aveva scosso. Fu molto spontaneo, eravamo " sorelle" in quel momento, in un certo senso. Un aiuto reciproco.sì, quando le esperienze sono similari è più semplice in effetti...
ma in fondo basta sapere cosa si sta cercando per trovarlo...da livelli superficiali fino a livelli anche molto profondi...è come scandagliare...
ma è davvero una cosa così complessa?
Tu qui trovi specchi utili?io ho capito così:
lo specchio della camera è un oggetto inerte e l'immagine che di te riflette viene da te percepita a seconda di ciò che il tuo sguardo è in grado di percepire
lo specchio attivo è vivo, e mentre tu guardi lui, lui guarda te, e vede te, rimandandoti, attraverso il tuo sguardo rivolto a lui, parti di te che tu avevi escluso dalla tua percezione
Notevole [emoji106]io ho capito così:
lo specchio della camera è un oggetto inerte e l'immagine che di te riflette viene da te percepita a seconda di ciò che il tuo sguardo è in grado di percepire
lo specchio attivo è vivo, e mentre tu guardi lui, lui guarda te, e vede te, rimandandoti, attraverso il tuo sguardo rivolto a lui, parti di te che tu avevi escluso dalla tua percezione