Lasciarlo cuocere nel suo brodo

Stato
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Eratò

Utente di lunga data
Non è così. La coabitazione prevede collaborazione. Altrimenti non è coabitazione è sfruttamento a ruoli invertiti. Infatti lui potrebbe dire ok mi pago una donna che cucina stira per me, tu trovati un uomo che ti porti a casa da mangiare. Non va bene. È coabitazione con collaborazione. Lei continua ad occuparsi della casa e lui continua ad occuparsi del mantenimento. Diverso il discorso se lei se ne va o lui se ne va. Allora, nella piena autonomia, il tuo discorso non fa una piega. Poi conosco ex mogli che ancora una volta alla settimana vanno a casa dell'ex marito a lavare stirare. Ma questo è un altro conto è tra l'altro pure io farei lo stesso. Finisce una storia d'amore, se vogliamo ... non inizia una storia di odio.
Prendendo spunto da te ho fatto la parola odio... E tutto quello a cui ti riferisci nel tuo ultimo post non lo capisco.Stiamo parlando di rapporti di coppia, di tensioni accumulate che possono far male a entrambi degenerando e di obblighi e diritti nel ambito di una separazione di fatto.Certo che siamo tutti diversi ma non è che quelli che subiscono siano meglio o peggio.
 

Sbriciolata

Escluso
per chi me l'ha chiesto e per i sapientoni del forum, alias Oscuro e Farfalla, rispondo che:
no, non ci vado più.
a me non rispondi? Io ti ho fatto una domanda diversa.
Vedi, un antico detto recita: quando intraprendi la strada della vendetta, scava sempre due fosse.
Perchè non voglio neppure entrare in una disanima etica o morale del voler nuocere al padre delle proprie figlie nonchè compagno di una vita.
Ma.
Parliamo in maniera pragmatica della tua tattica, come fosse una tattica commerciale.
Tu hai mostrato sì a tuo marito sfiducia e disprezzo; d'altro lato gli hai mostrato anche di non saper vivere senza di lui.
Non menarla con le vacanze delle figlie adesso che non è quello il punto.
Il punto è che tu volevi addomesticare il cane selvatico. Perdonami la metafora, non voglio essere offensiva ma dare l'idea. Possiamo dire anche uccello selvatico ma pare peggio, meglio cane.
E hai tentato di addomesticarlo prima minacciandolo con il bastone, poi dandogli i croccantini a casaccio, senza che se li fosse meritati, poi bastone di nuovo.
Insomma un casino: non sei stata razionale.
Lui non ha capito cosa volevi da lui oppure ha capito ma non poteva dartelo.
Tu non avevi gli strumenti forse o forse non era cosa possibile.
Non dico mica che saresti riuscita diversamente ad addomesticarlo.
Però il risultato è che hai peggiorato, se possibile, il rapporto.
Magari sbaglio, eh? così la vedo io.
Quando uno viene trattato male, Diletta, dopo un tempo ragionevole che oramai mi pare sia già passato, ha tre possibili alternative:
o se ne va
o resta creandosi le condizioni per poter sopportare di essere trattato male, ovvero si crea un mondo in cui l'altro non può entrare e nel quale ci sono cose che lo fanno star bene.
Oppure resta per lamentarsi con chi l'ascolta di quanto sta male per poi sentirsi meglio, soddisfatto del proprio martirio.
Tuo marito non mi pare che abbia al momento considerato la prima ipotesi, scarterei la terza ed invece mi pare ben avviato alla seconda.
E le cose che lo fanno stare bene... bhe sappiamo quali sono.
E, oggettivamente, dopo anni in cui non siete riusciti a trovare una quadra ai vostri problemi, non mi stupirei se dalla seconda alternativa passasse pure alla prima.
Diletta fatti i tuoi conti.
Perchè tu, dal caricabatterie di Svetlana in poi non hai fatto altro che cercare occasioni per dimostrare a quell'uomo che non solo lo ritieni uno stronzo, ma che il tuo scopo nella vita è dimostrarglielo.
E questo può pure essere lecito.
Ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Sai, chiunque dopo un po' si romperebbe le balle.
E io non credo proprio che tu sia pronta alla sua reazione, non credo che neppure la consideri.
Perchè non riusciamo mai a calcolare esattamente quali saranno le reazioni degli altri e le nostre reazioni alle loro.
Per questo motivo è sempre meglio scavare due fosse.
Pensaci Diletta.
 

Eratò

Utente di lunga data
a me non rispondi? Io ti ho fatto una domanda diversa.
Vedi, un antico detto recita: quando intraprendi la strada della vendetta, scava sempre due fosse.
Perchè non voglio neppure entrare in una disanima etica o morale del voler nuocere al padre delle proprie figlie nonchè compagno di una vita.
Ma.
Parliamo in maniera pragmatica della tua tattica, come fosse una tattica commerciale.
Tu hai mostrato sì a tuo marito sfiducia e disprezzo; d'altro lato gli hai mostrato anche di non saper vivere senza di lui.
Non menarla con le vacanze delle figlie adesso che non è quello il punto.
Il punto è che tu volevi addomesticare il cane selvatico. Perdonami la metafora, non voglio essere offensiva ma dare l'idea. Possiamo dire anche uccello selvatico ma pare peggio, meglio cane.
E hai tentato di addomesticarlo prima minacciandolo con il bastone, poi dandogli i croccantini a casaccio, senza che se li fosse meritati, poi bastone di nuovo.
Insomma un casino: non sei stata razionale.
Lui non ha capito cosa volevi da lui oppure ha capito ma non poteva dartelo.
Tu non avevi gli strumenti forse o forse non era cosa possibile.
Non dico mica che saresti riuscita diversamente ad addomesticarlo.
Però il risultato è che hai peggiorato, se possibile, il rapporto.
Magari sbaglio, eh? così la vedo io.
Quando uno viene trattato male, Diletta, dopo un tempo ragionevole che oramai mi pare sia già passato, ha tre possibili alternative:
o se ne va
o resta creandosi le condizioni per poter sopportare di essere trattato male, ovvero si crea un mondo in cui l'altro non può entrare e nel quale ci sono cose che lo fanno star bene.
Oppure resta per lamentarsi con chi l'ascolta di quanto sta male per poi sentirsi meglio, soddisfatto del proprio martirio.
Tuo marito non mi pare che abbia al momento considerato la prima ipotesi, scarterei la terza ed invece mi pare ben avviato alla seconda.
E le cose che lo fanno stare bene... bhe sappiamo quali sono.
E, oggettivamente, dopo anni in cui non siete riusciti a trovare una quadra ai vostri problemi, non mi stupirei se dalla seconda alternativa passasse pure alla prima.
Diletta fatti i tuoi conti.
Perchè tu, dal caricabatterie di Svetlana in poi non hai fatto altro che cercare occasioni per dimostrare a quell'uomo che non solo lo ritieni uno stronzo, ma che il tuo scopo nella vita è dimostrarglielo.
E questo può pure essere lecito.
Ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Sai, chiunque dopo un po' si romperebbe le balle.
E io non credo proprio che tu sia pronta alla sua reazione, non credo che neppure la consideri.
Perchè non riusciamo mai a calcolare esattamente quali saranno le reazioni degli altri e le nostre reazioni alle loro.
Per questo motivo è sempre meglio scavare due fosse.
Pensaci Diletta.
Parole sante.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Prendendo spunto da te ho fatto la parola odio... E tutto quello a cui ti riferisci nel tuo ultimo post non lo capisco.Stiamo parlando di rapporti di coppia, di tensioni accumulate che possono far male a entrambi degenerando e di obblighi e diritti nel ambito di una separazione di fatto.Certo che siamo tutti diversi ma non è che quelli che subiscono siano meglio o peggio.
Esatto. Non si tratta di essere migliori o peggiori ... mai detto ... si tratta di essere diversi. Il post precedente stava a confermare come essendo tutti diversi agiamo in maniera diversa ... ovvero l'agire in maniera diversa ci rende diversi.
 
a me non rispondi? Io ti ho fatto una domanda diversa.
Vedi, un antico detto recita: quando intraprendi la strada della vendetta, scava sempre due fosse.
Perchè non voglio neppure entrare in una disanima etica o morale del voler nuocere al padre delle proprie figlie nonchè compagno di una vita.
Ma.
Parliamo in maniera pragmatica della tua tattica, come fosse una tattica commerciale.
Tu hai mostrato sì a tuo marito sfiducia e disprezzo; d'altro lato gli hai mostrato anche di non saper vivere senza di lui.
Non menarla con le vacanze delle figlie adesso che non è quello il punto.
Il punto è che tu volevi addomesticare il cane selvatico. Perdonami la metafora, non voglio essere offensiva ma dare l'idea. Possiamo dire anche uccello selvatico ma pare peggio, meglio cane.
E hai tentato di addomesticarlo prima minacciandolo con il bastone, poi dandogli i croccantini a casaccio, senza che se li fosse meritati, poi bastone di nuovo.
Insomma un casino: non sei stata razionale.
Lui non ha capito cosa volevi da lui oppure ha capito ma non poteva dartelo.
Tu non avevi gli strumenti forse o forse non era cosa possibile.
Non dico mica che saresti riuscita diversamente ad addomesticarlo.
Però il risultato è che hai peggiorato, se possibile, il rapporto.
Magari sbaglio, eh? così la vedo io.
Quando uno viene trattato male, Diletta, dopo un tempo ragionevole che oramai mi pare sia già passato, ha tre possibili alternative:
o se ne va
o resta creandosi le condizioni per poter sopportare di essere trattato male, ovvero si crea un mondo in cui l'altro non può entrare e nel quale ci sono cose che lo fanno star bene.
Oppure resta per lamentarsi con chi l'ascolta di quanto sta male per poi sentirsi meglio, soddisfatto del proprio martirio.
Tuo marito non mi pare che abbia al momento considerato la prima ipotesi, scarterei la terza ed invece mi pare ben avviato alla seconda.
E le cose che lo fanno stare bene... bhe sappiamo quali sono.
E, oggettivamente, dopo anni in cui non siete riusciti a trovare una quadra ai vostri problemi, non mi stupirei se dalla seconda alternativa passasse pure alla prima.
Diletta fatti i tuoi conti.
Perchè tu, dal caricabatterie di Svetlana in poi non hai fatto altro che cercare occasioni per dimostrare a quell'uomo che non solo lo ritieni uno stronzo, ma che il tuo scopo nella vita è dimostrarglielo.
E questo può pure essere lecito.
Ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Sai, chiunque dopo un po' si romperebbe le balle.
E io non credo proprio che tu sia pronta alla sua reazione, non credo che neppure la consideri.
Perchè non riusciamo mai a calcolare esattamente quali saranno le reazioni degli altri e le nostre reazioni alle loro.
Per questo motivo è sempre meglio scavare due fosse.
Pensaci Diletta.
effettivamente consiglio a diletta di leggere queste parole
 

disincantata

Utente di lunga data
Eratò è un errore ... la risposta era per disincantata. A te ho risposto dopo. Si comunque ecco ... anche tu sei rimasta.

Non ho capito quale. Io non me ne sono andata se intendevi quello. E proprio a quello mi riferivo con il senno del poi rispetto a quello che uno pensa prima.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Certo ... tu parli di te, di come sei te, di come ragioni te e delle tue esperienze. Io parlo di me, di come sono io e di quello che voglio io. Sicuramente da come parli al mio posto te ne saresti già andata circa 10 anni fa, io sono restato. Siamo diversi e la pensiamo diversamente.
Non ho capito quale. Io non me ne sono andata se intendevi quello. E proprio a quello mi riferivo con il senno del poi rispetto a quello che uno pensa prima.
La risposta era solo per te e non per Eratò. Dicevo che forse al posto mio (riferito solo alla mia situazione e non alla tua), considerando le tue argomentazioni e risposte, tu te ne saresti andata. Tutto quì.
 

disincantata

Utente di lunga data
La risposta era solo per te e non per Eratò. Dicevo che forse al posto mio (riferito solo alla mia situazione e non alla tua), considerando le tue argomentazioni e risposte, tu te ne saresti andata. Tutto quì.

NON credo proprio, non me ne sono andata io con un tradimento di 6 anni e guai enormi che mi ha combinato prima, figurati.

Solo nei casi in cui uno/una oltre a tradire poi non ha sensibilita' verso il tradito o persevera posso pensare sbagli a restare, sempre possa andarsene.

E capisco ancora di pi'u' gli uomini quando restano per continuare a viversi i figli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Potrebbe essere in un posto di lavoro tra datore di lavoro e dipendente ... ma anche in un posto di lavoro potrebbero esserci due soci alla pari che si dividono i compiti. Non concordo assolutamente. Un rapporto di collaborazione è tale se c'è collaborazione, qualunque essa sia. Se innamorato rapporto tra due coniugi non c'è collaborazione allora il matrimonio nasce già privo di qualche requisito, visto che si sceglie di vivere insieme con oneri ed onori che ne conseguono. Se fosse il marito a casa tutto il giorno e non facesse nulla e la moglie tutto il giorno al lavoro che quando torna a casa deve fare pure tutto il resto non parlerebbe così. Direste poverina, fa tutto lei, perché non lo mandi a quel paese? Ma la discussione sta diventando poco credibile. Voi vorreste un coniuge che sobbalzare tutto il giorno e poi quando torna prepara la cena, lava i panni, stira, li raccoglie ... e voi tutto il giorno a fare shopping d non fare nulla a casa. M stai parlando sul serio?
Mi sembrava chiaro, invece sbagliavo.
Il fatto che uno solo dei due sia percettore di reddito costruisce di per sé un rapporto di dipendenza, perché chi non ha reddito proprio dipende per il proprio sostentamento dall'altro.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Mi sembrava chiaro, invece sbagliavo.
Il fatto che uno solo dei due sia percettore di reddito costruisce di per sé un rapporto di dipendenza, perché chi non ha reddito proprio dipende per il proprio sostentamento dall'altro.
In questo senso è ovvio e si capisce. Contestualizzato non si capisce cosa intendi. Lei dipende economicamente da lui al pari di lui che dipende per altri versi quali i lavori casalinghi, da lei.
La dipendenza è biunivoca in quanto non esiste solo quella economica. Mi sembrava altrettanto chiaro, invece sbagliavo.
 

Diletta

Utente di lunga data
Ti ha detto che sta soffrendo per questa situazione? Voglio dire,oltre a cambiare la password di fb sapendo perfettamente che te ne saresti accorta e avresti cominciato a friggere, ti ha parlato di cosa lo fa soffrire dei tuoi comportamenti?

Ciao, penso sia questa la domanda a cui non ho risposto (mi era passata).
Non mi ha detto proprio nulla, magari interagisse con me.
E le poche cose che mi ha detto sono solo miseri tentativi di cambiare le carte in tavola, sperando che gli vada bene.
 

Diletta

Utente di lunga data
Diletta,qui di sapientone c'era solo l'amico tuo...quello di Vicenza...quello che scriveva che non capivo un cazzo,perchè in un matrimonio è normale tradire,e andare a puttane...!Se quello che scrivo non ti piace va bene...ma è quello che penso.Mi spiace.


Oscù, mi sembra che anche tu non scherzi!! :cool:
Sapevi anche cosa combino nella mia camera da letto...
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Ciao, penso sia questa la domanda a cui non ho risposto (mi era passata).
Non mi ha detto proprio nulla, magari interagisse con me.
E le poche cose che mi ha detto sono solo miseri tentativi di cambiare le carte in tavola, sperando che gli vada bene.

Praticamente un quasi estraneo conclamato quindi? Caduto il velo dell'illusione cosa rimane, Dile? Parlo della coppia. Rimane in piedi una famiglia, vero. Ti basta? Basta a Diletta persona/donna/moglie?
 

danny

Utente di lunga data
E' un po' diverso il caso di Diletta.
Lei ha fatto per dcenni la fidanzata, compagna e poi moglie e madre perfetta,e volentieri.
Ha continuato a farlo anche dopo la scoperta dei numerosi tradimenti.

Adesso non le sta piu' bene lui come marito, pero' la situazione e' bloccata.

Quindi il suggerimento di pensare solo a se stessa ed alle sue figlie ci sta eccome.

NON me ne mporta un fico secco se porti a casa tu lo stipendio visto come ti sei comportato.

NON ti sta bene pensare a lavati e stirarti le tue cose? Paghi una donna o lo fai tu o in alternativa quella e' la porta e mi passi gli alimenti per vivere visto che di comune accordo sono rimasta a casa per la famiglia!

Dove c'e' amore e stima non c'e' neppure bisogno di dividere i compiti, viene spongano aiutarsi e fare qualcosa per fare piacere all'altro.

Quoto e condivido.
 

danny

Utente di lunga data
a me non rispondi? Io ti ho fatto una domanda diversa.
Vedi, un antico detto recita: quando intraprendi la strada della vendetta, scava sempre due fosse.
Perchè non voglio neppure entrare in una disanima etica o morale del voler nuocere al padre delle proprie figlie nonchè compagno di una vita.
Ma.
Parliamo in maniera pragmatica della tua tattica, come fosse una tattica commerciale.
Tu hai mostrato sì a tuo marito sfiducia e disprezzo; d'altro lato gli hai mostrato anche di non saper vivere senza di lui.
Non menarla con le vacanze delle figlie adesso che non è quello il punto.
Il punto è che tu volevi addomesticare il cane selvatico. Perdonami la metafora, non voglio essere offensiva ma dare l'idea. Possiamo dire anche uccello selvatico ma pare peggio, meglio cane.
E hai tentato di addomesticarlo prima minacciandolo con il bastone, poi dandogli i croccantini a casaccio, senza che se li fosse meritati, poi bastone di nuovo.
Insomma un casino: non sei stata razionale.
Lui non ha capito cosa volevi da lui oppure ha capito ma non poteva dartelo.
Tu non avevi gli strumenti forse o forse non era cosa possibile.
Non dico mica che saresti riuscita diversamente ad addomesticarlo.
Però il risultato è che hai peggiorato, se possibile, il rapporto.
Magari sbaglio, eh? così la vedo io.
Quando uno viene trattato male, Diletta, dopo un tempo ragionevole che oramai mi pare sia già passato, ha tre possibili alternative:
o se ne va
o resta creandosi le condizioni per poter sopportare di essere trattato male, ovvero si crea un mondo in cui l'altro non può entrare e nel quale ci sono cose che lo fanno star bene.
Oppure resta per lamentarsi con chi l'ascolta di quanto sta male per poi sentirsi meglio, soddisfatto del proprio martirio.
Tuo marito non mi pare che abbia al momento considerato la prima ipotesi, scarterei la terza ed invece mi pare ben avviato alla seconda.
E le cose che lo fanno stare bene... bhe sappiamo quali sono.
E, oggettivamente, dopo anni in cui non siete riusciti a trovare una quadra ai vostri problemi, non mi stupirei se dalla seconda alternativa passasse pure alla prima.
Diletta fatti i tuoi conti.
Perchè tu, dal caricabatterie di Svetlana in poi non hai fatto altro che cercare occasioni per dimostrare a quell'uomo che non solo lo ritieni uno stronzo, ma che il tuo scopo nella vita è dimostrarglielo.
E questo può pure essere lecito.
Ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Sai, chiunque dopo un po' si romperebbe le balle.
E io non credo proprio che tu sia pronta alla sua reazione, non credo che neppure la consideri.
Perchè non riusciamo mai a calcolare esattamente quali saranno le reazioni degli altri e le nostre reazioni alle loro.
Per questo motivo è sempre meglio scavare due fosse.
Pensaci Diletta.
Sì.
Assolutamente.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
E' un po' diverso il caso di Diletta.
Lei ha fatto per dcenni la fidanzata, compagna e poi moglie e madre perfetta,e volentieri.
Ha continuato a farlo anche dopo la scoperta dei numerosi tradimenti.

Adesso non le sta piu' bene lui come marito, pero' la situazione e' bloccata.

Quindi il suggerimento di pensare solo a se stessa ed alle sue figlie ci sta eccome.

NON me ne mporta un fico secco se porti a casa tu lo stipendio visto come ti sei comportato.

NON ti sta bene pensare a lavati e stirarti le tue cose? Paghi una donna o lo fai tu o in alternativa quella e' la porta e mi passi gli alimenti per vivere visto che di comune accordo sono rimasta a casa per la famiglia!

Dove c'e' amore e stima non c'e' neppure bisogno di dividere i compiti, viene spongano aiutarsi e fare qualcosa per fare piacere all'altro.
Quoto e condivido.
QUOTO. Ma in questo modo è naturale e facile. Esiste anche il naturale difficile. Infatti ed è proprio quando si continuano a fare le stesse cose pur essendo venuti a mancare amore e stima ed io sono uno di quelli che le ha fatte, le fa e le farebbe lo stesso. Ma ripeto, siamo diversi e non pretendo neanche che capiate determinate cose. Sappiate che ci sono anch'io che la penso in maniera diversa e come me altri, tra cui mi sembra di aver capito, Diletta.
 

Diletta

Utente di lunga data
a me non rispondi? Io ti ho fatto una domanda diversa.
Vedi, un antico detto recita: quando intraprendi la strada della vendetta, scava sempre due fosse.
Perchè non voglio neppure entrare in una disanima etica o morale del voler nuocere al padre delle proprie figlie nonchè compagno di una vita.
Ma.
Parliamo in maniera pragmatica della tua tattica, come fosse una tattica commerciale.
Tu hai mostrato sì a tuo marito sfiducia e disprezzo; d'altro lato gli hai mostrato anche di non saper vivere senza di lui.
Non menarla con le vacanze delle figlie adesso che non è quello il punto.
Il punto è che tu volevi addomesticare il cane selvatico. Perdonami la metafora, non voglio essere offensiva ma dare l'idea. Possiamo dire anche uccello selvatico ma pare peggio, meglio cane.
E hai tentato di addomesticarlo prima minacciandolo con il bastone, poi dandogli i croccantini a casaccio, senza che se li fosse meritati, poi bastone di nuovo.
Insomma un casino: non sei stata razionale.
Lui non ha capito cosa volevi da lui oppure ha capito ma non poteva dartelo.
Tu non avevi gli strumenti forse o forse non era cosa possibile.
Non dico mica che saresti riuscita diversamente ad addomesticarlo.
Però il risultato è che hai peggiorato, se possibile, il rapporto.
Magari sbaglio, eh? così la vedo io.
Quando uno viene trattato male, Diletta, dopo un tempo ragionevole che oramai mi pare sia già passato, ha tre possibili alternative:
o se ne va
o resta creandosi le condizioni per poter sopportare di essere trattato male, ovvero si crea un mondo in cui l'altro non può entrare e nel quale ci sono cose che lo fanno star bene.
Oppure resta per lamentarsi con chi l'ascolta di quanto sta male per poi sentirsi meglio, soddisfatto del proprio martirio.
Tuo marito non mi pare che abbia al momento considerato la prima ipotesi, scarterei la terza ed invece mi pare ben avviato alla seconda.
E le cose che lo fanno stare bene... bhe sappiamo quali sono.
E, oggettivamente, dopo anni in cui non siete riusciti a trovare una quadra ai vostri problemi, non mi stupirei se dalla seconda alternativa passasse pure alla prima.
Diletta fatti i tuoi conti.
Perchè tu, dal caricabatterie di Svetlana in poi non hai fatto altro che cercare occasioni per dimostrare a quell'uomo che non solo lo ritieni uno stronzo, ma che il tuo scopo nella vita è dimostrarglielo.
E questo può pure essere lecito.
Ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Sai, chiunque dopo un po' si romperebbe le balle.
E io non credo proprio che tu sia pronta alla sua reazione, non credo che neppure la consideri.
Perchè non riusciamo mai a calcolare esattamente quali saranno le reazioni degli altri e le nostre reazioni alle loro.
Per questo motivo è sempre meglio scavare due fosse.
Pensaci Diletta.


Ho riflettuto su questo tuo post e ti ringrazio per averlo scritto. E' molto duro, ma è saggio.
Quello che ho evidenziato è quello che sta succedendo e lo capisco.

Però, ci sono delle precisazioni da fare.
Quello che ho scoperto casualmente quest'estate è relativo al 2007, periodo non sospetto e tranquillissimo.
Le sue bugie sono attuali, ma si riferiscono a quello.
Quindi: prima della grande crisi.

Il mio trattarlo male e la mia grande disperazione sono dipesi da quei nuovi sospetti.
Il mio "bastonarlo" ha a che fare col dubbio terribile che mi abbia mentito sulla sua persona, che sia tutto un grande inganno, un grande imbroglio.
Le sue spiegazioni sono state una peggio dell'altra, e, per ultimo, mi ha anche cancellato due terzi del contenuto della sim misteriosa, salvo poi dirmi che deve averlo fatto per errore...
Io non mi sono mai sentita così umiliata come in questi ultimi mesi.
Prima ero ferita da quanto avevo appreso dalle sue confessioni, ma ora è molto peggio.
E mi chiedo come possa pensare che io sia così manipolabile, fino a questo punto.

E poi mi fai velatamente un appunto di immoralità nel voler nuocere al compagno di una vita?
Io sto difendendo quello che mi rimane della mia dignità e lo faccio nel modo che ritengo essere compensatorio per me.
Se ho bisogno di vederlo metaforicamente alla sbarra degli imputati vuol dire che la mia persona lo richiede.
Mi ha umiliato troppo...e mi ha distrutto la vita, scusate se è poco.

Sì, volevo addomesticare il cane selvatico, o meglio, passami il termine, volevo "salvarlo".
Sì, addirittura.
Ne avevo fatto la mia missione e l'avrei condotta fino alla fine.
Volevo fargli capire quanto sia bello essere limpidi nel rapporto di coppia, quanto sia gratificante confidare nella comprensione dell'altro sapendo di essere complici e, sia chiaro, che questo sarebbe valso per entrambi.
L'ho amato talmente tanto che ho creduto di potercela fare.

Anche ora, se lui si facesse per una volta piccolo e con un po' di umiltà, le cose non potrebbero che migliorare perché si potrebbe restare così come siamo, ma senza quel senso di disagio, o addirittura umiliazione che provo a sentirmi presa in giro e a vedermi trattata da demente e che mi porterà al pieno disprezzo.
E quando mi sento così, uso spesso il "bastone", è un modo, sbagliato, che ha il mio animo di gridare il suo dolore...
 
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