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La questione è un'angolazione della zona confort.
Certamente anche per fare una rapina è necessario del coraggio che non ho. Anche per prostituirsi ci vuole coraggio. Intendo proprio per il rischio per l'incolumità fisica, anche qualora non si viva il sesso con sconosciuti un attentato alla propria incolumità in sé.
E vale per molte altre cose che vanno dall'ottovolante al parapendio alla traversata in solitario.
Il punto per me è se il coraggio sia in sé un valore.
Non lo so se è un valore Brunetta... dipende dal valore che uno dà ai propri limiti o confini che dir si voglia...
Fisici e emotivi
Dipende.. perché il coraggio per come lo sento io sta proprio lì, nell'aggredirli, nello spostarli...
E bisogna vedere il peso che questi confini hanno dentro di noi, quanto sono radicati, quanto sono parte stessa di noi
Prendo se mi consenti a prestito un tuo interessante post, nel quale ci confidavi tutti i turbamenti nell'accettare concretamente la corte di un tuo amico sposato...
E' chiaro che si tratta di un varcare i limiti per te, giustamente... è chiaro che per te ci vuole coraggio..
Ma sai benissimo sulla tua pelle, che per molte donne andare a letto con uno sposato non è nulla più di un piacevole e stuzzicante sollazzo
lì non c'è alcun coraggio...
Il coraggio non sta nel fare o non fare quella data cosa, sia essa carezzare un cane o scopare con uno sposato, o restare col compagno, o lasciarlo, o buttarsi col parapendio, o altra azione...
Perché ciascuna azione in ciascuno di noi rientra o fuoriesce da quelli che sono i nostri limiti, che abbiamo tutti
ai quali teniamo tutti
Il coraggio sta nel cercare di aggredirli, di spostarli... ovviamente se ne vale la pena
o se il gioco vale la candela, per dirla facile
vale la candela per ciascuno di noi
individualmente
e va anche detto che non bisogna essere coraggiosi per esser comunque belle persone, stimate, rispettate, onorate, apprezzate
perché la confusione sta anche nello scambiare la mancanza di coraggio come un'onta, una umiliazione
mentre è semplicemente scegliere di restare dentro i propri confini..
perché evidentemente andare oltre, in quello specifico caso, sembra non valerne la pena