Il coraggio di tradire, la viltà di rimanere

Il coraggio di tradire, la viltà di rimanere

diciamo che spesso la questione è stata messa in questi termini.
mentre altrettanto spesso è valso il contrario: vigliacco chi tradisce e coraggioso chi riesce a"perdonare".
forza d'animo a resistere alla tentazione, forza nel vivere le proprie emozioni.....debolezza a cedere.
ma è un po' tutto e il suo contrario?
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Diciamo che emotivamente per come lo sento io, il coraggio si lega fatalmente al concetto di paura, rischio, pericolo per la propria incolumità sia materiale che spirituale.

Io posso aver un gran coraggio a carezzare un cane per strada, se io ho terrore dei cani, mentre un'altra persona lo può fare con assoluta naturalezza, senza avere alcun coraggio.

Se carezzo un cane perchè ne sono attratto, e sono terrorizzato dai cani, in quel caso ho un gran coraggio, ma non vuol dire che chi carezza un cane è coraggioso, lo sono io in quel frangente.

QUindi il problema forse è più a monte, e non tanto sul "tradire" o sul "lasciare"

ma su quelle cose che per ciascun individuo singolarmente rappresentano una sfida, una paura, un rischio o pericolo per la propria incolumità materiale o spirituale.

e in ogni persona queste corde sensibili sono posizionate diversamente, ed in continuo spostamento probabilmente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La questione è un'angolazione della zona confort.
Certamente anche per fare una rapina è necessario del coraggio che non ho. Anche per prostituirsi ci vuole coraggio. Intendo proprio per il rischio per l'incolumità fisica, anche qualora non si viva il sesso con sconosciuti un attentato alla propria incolumità in sé.
E vale per molte altre cose che vanno dall'ottovolante al parapendio alla traversata in solitario.
Il punto per me è se il coraggio sia in sé un valore.
 

Tessa

Escluso
Diciamo che emotivamente per come lo sento io, il coraggio si lega fatalmente al concetto di paura, rischio, pericolo per la propria incolumità sia materiale che spirituale.

Io posso aver un gran coraggio a carezzare un cane per strada, se io ho terrore dei cani, mentre un'altra persona lo può fare con assoluta naturalezza, senza avere alcun coraggio.

Se carezzo un cane perchè ne sono attratto, e sono terrorizzato dai cani, in quel caso ho un gran coraggio, ma non vuol dire che chi carezza un cane è coraggioso, lo sono io in quel frangente.

QUindi il problema forse è più a monte, e non tanto sul "tradire" o sul "lasciare"

ma su quelle cose che per ciascun individuo singolarmente rappresentano una sfida, una paura, un rischio o pericolo per la propria incolumità materiale o spirituale.

e in ogni persona queste corde sensibili sono posizionate diversamente, ed in continuo spostamento probabilmente.
Hai centrato il punto.
 

oscuro

Utente di lunga data
SISi

Qui si confonde l'incoscienza con il coraggio secondo me...!
 

Ross

Utente Yuppie
Diciamo che emotivamente per come lo sento io, il coraggio si lega fatalmente al concetto di paura, rischio, pericolo per la propria incolumità sia materiale che spirituale.

Io posso aver un gran coraggio a carezzare un cane per strada, se io ho terrore dei cani, mentre un'altra persona lo può fare con assoluta naturalezza, senza avere alcun coraggio.

Se carezzo un cane perchè ne sono attratto, e sono terrorizzato dai cani, in quel caso ho un gran coraggio, ma non vuol dire che chi carezza un cane è coraggioso, lo sono io in quel frangente.

QUindi il problema forse è più a monte, e non tanto sul "tradire" o sul "lasciare"

ma su quelle cose che per ciascun individuo singolarmente rappresentano una sfida, una paura, un rischio o pericolo per la propria incolumità materiale o spirituale.

e in ogni persona queste corde sensibili sono posizionate diversamente, ed in continuo spostamento probabilmente.
Sono d'accordo con Skorpio (ancora una volta...ultimamente capita un pò troppo spesso!).
Azzarderei solo a togliere il 'probabilmente' nella frase evidenziata: non è necessario.

Il punto non è solo nella differenze caratteriali tra ognuno di noi, ma anche nelle circostanze e nel momento specifico in cui ci si trova a scegliere.

Ergo, non esistono i concetti di 'coraggio' e 'paura' legati a una determinata scelta, senza che siano valutati tutti gli aspetti collaterali.
 

Falcor

Escluso

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
diciamo che spesso la questione è stata messa in questi termini.
mentre altrettanto spesso è valso il contrario: vigliacco chi tradisce e coraggioso chi riesce a"perdonare".j
forza d'animo a resistere alla tentazione, forza nel vivere le proprie emozioni.....debolezza a cedere.
ma è un po' tutto e il suo contrario?
Secondo me il coraggio non ci azzecca nulla, ne nel tradire, ne nell'evitare, ne nel perdono, ne nel restare
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

La questione è un'angolazione della zona confort.
Certamente anche per fare una rapina è necessario del coraggio che non ho. Anche per prostituirsi ci vuole coraggio. Intendo proprio per il rischio per l'incolumità fisica, anche qualora non si viva il sesso con sconosciuti un attentato alla propria incolumità in sé.
E vale per molte altre cose che vanno dall'ottovolante al parapendio alla traversata in solitario.
Il punto per me è se il coraggio sia in sé un valore.
Non lo so se è un valore Brunetta... dipende dal valore che uno dà ai propri limiti o confini che dir si voglia...
Fisici e emotivi
Dipende.. perché il coraggio per come lo sento io sta proprio lì, nell'aggredirli, nello spostarli...
E bisogna vedere il peso che questi confini hanno dentro di noi, quanto sono radicati, quanto sono parte stessa di noi

Prendo se mi consenti a prestito un tuo interessante post, nel quale ci confidavi tutti i turbamenti nell'accettare concretamente la corte di un tuo amico sposato...

E' chiaro che si tratta di un varcare i limiti per te, giustamente... è chiaro che per te ci vuole coraggio..

Ma sai benissimo sulla tua pelle, che per molte donne andare a letto con uno sposato non è nulla più di un piacevole e stuzzicante sollazzo

lì non c'è alcun coraggio...

Il coraggio non sta nel fare o non fare quella data cosa, sia essa carezzare un cane o scopare con uno sposato, o restare col compagno, o lasciarlo, o buttarsi col parapendio, o altra azione...

Perché ciascuna azione in ciascuno di noi rientra o fuoriesce da quelli che sono i nostri limiti, che abbiamo tutti
ai quali teniamo tutti

Il coraggio sta nel cercare di aggredirli, di spostarli... ovviamente se ne vale la pena
o se il gioco vale la candela, per dirla facile

vale la candela per ciascuno di noi
individualmente

e va anche detto che non bisogna essere coraggiosi per esser comunque belle persone, stimate, rispettate, onorate, apprezzate

perché la confusione sta anche nello scambiare la mancanza di coraggio come un'onta, una umiliazione

mentre è semplicemente scegliere di restare dentro i propri confini..

perché evidentemente andare oltre, in quello specifico caso, sembra non valerne la pena
 

Tessa

Escluso
Non lo so se è un valore Brunetta... dipende dal valore che uno dà ai propri limiti o confini che dir si voglia...
Fisici e emotivi
Dipende.. perché il coraggio per come lo sento io sta proprio lì, nell'aggredirli, nello spostarli...
E bisogna vedere il peso che questi confini hanno dentro di noi, quanto sono radicati, quanto sono parte stessa di noi

Prendo se mi consenti a prestito un tuo interessante post, nel quale ci confidavi tutti i turbamenti nell'accettare concretamente la corte di un tuo amico sposato...

E' chiaro che si tratta di un varcare i limiti per te, giustamente... è chiaro che per te ci vuole coraggio..

Ma sai benissimo sulla tua pelle, che per molte donne andare a letto con uno sposato non è nulla più di un piacevole e stuzzicante sollazzo

lì non c'è alcun coraggio...

Il coraggio non sta nel fare o non fare quella data cosa, sia essa carezzare un cane o scopare con uno sposato, o restare col compagno, o lasciarlo, o buttarsi col parapendio, o altra azione...

Perché ciascuna azione in ciascuno di noi rientra o fuoriesce da quelli che sono i nostri limiti, che abbiamo tutti
ai quali teniamo tutti

Il coraggio sta nel cercare di aggredirli, di spostarli... ovviamente se ne vale la pena
o se il gioco vale la candela, per dirla facile

vale la candela per ciascuno di noi
individualmente

e va anche detto che non bisogna essere coraggiosi per esser comunque belle persone, stimate, rispettate, onorate, apprezzate

perché la confusione sta anche nello scambiare la mancanza di coraggio come un'onta, una umiliazione

mentre è semplicemente scegliere di restare dentro i propri confini..

perché evidentemente andare oltre, in quello specifico caso, sembra non valerne la pena
E ti riquoto.
 

Ross

Utente Yuppie
Uscire di casa per vedersi con l'amante, in qualche modo è un atto di coraggio: si mettono in conto grandi rischi, si valuta che il gioco vale la candela e coraggiosamente si agisce.
 

Tessa

Escluso
Uscire di casa per vedersi con l'amante, in qualche modo è un atto di coraggio: si mettono in conto grandi rischi, si valuta che il gioco vale la candela e coraggiosamente si agisce.
Non esiste far passare per coraggioso un atto vile.
E te lo dico perché ho tradito in passato e certo non mi reputavo coraggiosa per aver superato la paura di esser sgamata.
 
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