SOS adolescere

Sbriciolata

Escluso
Che le figure di riferimento siano in numero eccessivo visto che la madre tira in mezzo anche il suo di padre ad ogni pie' sospinto, lo vado dicendo da sempre e ho cercato di non pormi mai come colei che detta regole che non siano condivise dagli altri, ci mancherebbe. Eppero' esisto, non sono un burattino ne' un bancomat vivente e almeno in casa mia alcune regole elementari tipo dare il buongiorno e la buonanotte o non lasciare le proprie mutande a terra aspettando che qualcuno le raccatti, avro' il diritto almeno di enunciarle? Il problema e' che i paletti non sono condivisi dai genitori, cioe' per uno non esistono e per l'altro, che pero' non convive con la ragazza, andrebbero messi ma non puo' farlo praticamente. Io e il padre siamo d'accordo su tutto quanto la riguarda, ne parliamo tra noi e con lei, cosa che credo infastidisca (l'accordo) sia lei che la madre.



Poi rispondo a tutti gli altri spunti molto interessanti che mi state fornendo. Grazie.

Si ma non è un problema suo se gli adulti non sono coerenti e uniti tra loro nel darle una educazione. Il problema è il vostro. Il suo mestiere adesso é cercare di fare solo quel cazzo che le pare. Il vostro è non consentirlo. Se foste in due e non foste uniti sarebbe lo stesso. D'altra parte tu hai ragione. E lo so bene che é dura tenere testa a un adolescente. Ma non ci metterei in mezzo i sentimenti suoi per te. É solo paraculismo il suo. E lei picchia dove vede che picchiando incrina. Basta essere solo altrettanto paraculo. Non sarai mica meno furba di una ragazzina, no? Questo è il gioco delle parti lei sta giocando sporco e forse anche non coscientemente ma non devi cedere. Vale sempre il detto: Meglio che pianga tu un'oretta che io tutta la vita. Perché questo è. Lo facciamo per il loro bene.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
A me non stupisce l'atteggiamento dell'adolescente
In un momento in cui sono indifferenti verso i genitori lei si trova a dover rendere conto anche a qualcuno che non sia suo padre o sua madre.
Una figura adulta in più quando già due probabilmente nella sua testa sono troppe.
Non credo sia una cosa personale anzi ne sono sicura. Mio figlio ha 18 anni e l'altro 14 sono certa che chiunque fosse al fianco mio o di mio marito non sarebbe ben accetto se non totalmente fuori dalla loro vita (cosa che secondo me continua ad essere l'ideale) che sentono già "invasa" dai genitori.
Neanche a me stupisce e capisco tutto. Solo che non è facile da "esterna" gestire tutto quanto :)

Ciao

ho letto cosa hai scritto ...

Ti consiglio di intraprendere una via tua. Nel senso, in un modo o nell'altro si tratta di costruire una relazione tra due persone: te e lei. Qualsiasi cosa venga detto contro o a favore della madre o padre, silenzio. Non ti riguarda. Quello che ti riguarda è la relazione che hai TU con lei. Lei sa benissimo che non sei sua madre. Ma sei presente. Lei si ti rivolge a te. Ma ci devono essere delle regole tra te e lei. Sta a te tentare di dirigere la nave ... tra voi due. Se non ti piace essere usata, glielo dici. E questo è una faccenda tra te e lei.

Caspita, quanto è difficile. Mi dispiace enormemente. Per te, ma anche per lei.


sienne

E' un bellissimo consiglio quello che mi hai dato e te ne ringrazio. Io e lei non ci siamo scelte, ci ritroviamo a gestire una relazione in qualche modo "imposta". Io amo il padre e prendo tutto il pacchetto che lo riguarda, così come fa lui con me. Io sono l'adulta e lei la ragazzina, non lo dimentico mai, ma non ho il potere della persona di famiglia nè quello dell'amica; mi sento un'entità estranea (adesso) che non sa come muoversi di fronte alla sua chiusura, che poi si stempera serenamente dopo un po' che siamo insieme, come persone intendo. E' come se ogni volta arrivasse caricata a pallettoni e poi si rendesse conto, col tempo, che non ce n'è ragione perchè scopre che non ha nulla da temere da me, anzi. Mi arriva attraverso di lei la carica negativa della madre che lei, giustamente, fa fatica a disinnescare, forse con qualche senso di colpa se prova a volermi un po' di bene.

Si ma ci vuole sempre una stretta complicità col padre.. Nell'atteggiamento di lei..

A trovarsi spiazzati è un volo..
E a trovarsi isolati in piccole ma fastidiose situazioni, altrettanto
La complicità col padre c'è sempre, ma purtroppo non basta.

Ciao

certo, che con il padre bisogna trovare una via. È implicito.

Ma non va dimenticato che i ragazzi sono anche tanto furbi e intelligenti. Sanno cosa dire a chi e come, per raggiungere i propri fini e dare sfogo al proprio malessere. Non sono solo vittime. E hanno bisogno dei limiti.


sienne
Sullla necessità di paletti e limiti io e il padre siamo sulla stessa linea, solo che lui vedendola una sola volta al mese per qualche giorno a volte non se la sente di essere tropo categorico e di rivestire sempre e solo il ruolo di dettatore di leggi, dunque cede alle abitudini malsane di lei (tipo restare col telefono acceso tutta la notte) per non far si che i giorni trascorsi insieme siano forieri di discussioni perenni. Porca puttana, è un mondo difficile :D

Certo!
Il problema è se i limiti glieli da Mary che è fra vari fuochi, e a un bel momento arriva il suo uomo (padre) e gli dice: certo anche tu.. Hai un po esagerato.. Suvvia, in fondo è una ragazzina...."

E li ti trovi col cerino in mano...

Mio marito non mi ha mai rimproverata per qualcosa che riguardi le figlie, mai. Noi ne parliamo sempre prima da soli e così ognuno dei due ha carta bianca coi figli dell'altro, nella più completa fiducia. Peccato che 'sti stronzetti riescano comunque a darci del filo da torcere:cool:

Ciao

certe regole vanno stabilite prima tra gli adulti, e cioè che non si discute davanti alla ragazza.
Se glielo dice in privato, è tutt'altra storia. Ma Mary ha da gestire un SUO legame con la ragazza.
E su questo poserei il focus. Cioè, "io per te ci sono, sempre. Ma non usarmi".


sienne
A volte sono io a consentirle di usarmi, ma glielo dico che ne sono consapevole e le spiego anche perchè lo faccio. Però sembra che a lei non importino le motivazioni, ma solo i risultati e/o i suoi obiettivi. Va dritta come un treno.

dovrà farlo.
a mio parere il benessere e l'equilibrio dei figli è sempre una priorità davanti alla quale rancori verso i coniugi passano senz'altro in secondo piano .padre e madre devono ragionare su questo per poi cercare collaborazione di giudizio con i due nuovi rispettivi partners.
pretendiamo che questi ragazzi si adattino a tutto ma è comprensibile che siano disorientati

E' comprensibilissimo che siano disorientati e che ronzino come api impazzite alla ricerca di chi è capace di fermarli. I famosi muri contro i quali è necessario cozzare per darsi una regolata e riflettere e crescere.
In questo caso esiste uno spazio infinito nel quale sbattere le alucce senza che nessuno batta ciglio, senza che nessuno provi a dire un NO!!!! e in cui quasi tutti gli adulti coinvolti accarezzano, baciano, comprano, esaudiscono. Per essere sfanculati regolarmente pure tra l'altro. Io non ci sto a far parte di questa massa adorante e accondiscendente, non me la sento e non lo ritengo giusto, ma d'altro canto nella mia posizione è ben difficile percorrere altre strade.

Le famiglie dove tutto si risolve con una chiacchierata e una risata finale esistono solo nei telefilm. Noi non siamo né i Bradford, né i Cunningham e ci dobbiamo vivere tutte le difficoltà
:abbraccio:

È difficile anche per noi.
Grazie per l'abbraccio (che ricambio) e le preziose riflessioni :)

Gli accordi sono la teoria..
Il lavoro sporco sul campo è la pratica.. E magari mi riferisco a situazioni che ho visto io, e saranno lontane anni luce dalla tua realtà, ma è bene a ogni evenienza "sporcarsi" prudentemente il giusto, con la figlia del proprio partner...

Per la salute di voi come coppia intendo.

La gestione dei figli è fonte di screzi anche tra i 2 legittimi genitori... Figuriamoci i possibili pericoli qui.

Spero di non venir frainteso nel mio intento benevolo di dare un semplice spunto di riflessione.. :(
Sarà assurdo, ma sui figli miei e suoi, noi due ci comprendiamo al volo; siamo proprio sulla stessa linea. E quando capita di non esserlo siamo reciprocamente preziosi per sfangarla. Epperò, nonostante tutto, la situazione risulta sempre foriera di nuovi aggiustamenti e difficoltà inedite :mad:
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Si ma non è un problema suo se gli adulti non sono coerenti e uniti tra loro nel darle una educazione. Il problema è il vostro. Il suo mestiere adesso é cercare di fare solo quel cazzo che le pare. Il vostro è non consentirlo. Se foste in due e non foste uniti sarebbe lo stesso. D'altra parte tu hai ragione. E lo so bene che é dura tenere testa a un adolescente. Ma non ci metterei in mezzo i sentimenti suoi per te. É solo paraculismo il suo. E lei picchia dove vede che picchiando incrina. Basta essere solo altrettanto paraculo. Non sarai mica meno furba di una ragazzina, no? Questo è il gioco delle parti lei sta giocando sporco e forse anche non coscientemente ma non devi cedere. Vale sempre il detto: Meglio che pianga tu un'oretta che io tutta la vita. Perché questo è. Lo facciamo per il loro bene.
Faccio fatica a rispondere alla domanda in neretto perchè è spesso accaduto che si, sono stata molto meno furba di una ragazzina. Purtroppo. Il perchè risiede nel fatto che non è nelle mie corde manipolare chicchessia per ottenere qualcosa, dunque non riconosco il meccanismo quando viene messo in atto con me. Ora inizio a farlo, ma mi costa molta fatica imparare qualcosa di cui non conosco l'abc. La presa per il culo è il suo pane quotidiano, è proprio un modo di relazionarsi che le viene facile, che le è stato insegnato (lo dico a ragione e con cognizione di causa) che vedo praticato dalla madre nei miei confronti (non azzardo considerazioni che riguardino altri) per esempio e di cui non riesco a capacitarmi. Nel mio mondo familiare e amicale semplicemente non esiste. Per dire la madre quando ci si vedeva era tutta zucchero e miele e complimenti e caffettini e sorrisini, salvo un minuto dopo darmi della zoccola in un messaggio all'ex marito che provvedeva regolarmente a rimetterla a posto con scuse da parte di lei, in un tourbillon di nonsense dal quale mi sono chiamata fuori dall'estate scorsa. Dammi della troia e quello che ti pare, non posso impedirlo, ma non ti consento più di sorridermi e di prendermi per il culo confondendo le acque di chiunque ti graviti intorno, figlie in primis. Mi detesti? Ok. Sei gelosa? Ok. Stammi lontana però. Viviti le tue problematiche irrisolte senza inquinare la mia vita.
E in tutta questa merda c'è la piccola. Cosa dovrebbe e potrebbe fare? Se ha una relazione decente con me sente che fa un torto alla madre, se mi tratta male sente che non è giusto perchè sa che non lo merito. Stellina. Certe volte vorrei solo abbracciarla per dirle che va tutto bene, che ha tanto bene intorno a sè e per sè, ma che siamo confusi anche noi e di perdonarci, se riesce.
 

Eratò

Utente di lunga data
Domande secche: se un adolescente fa fatica ad accettare il/la nuovo/a compagna dei genitori separati, come ci si comporta? Il/la nuova arrivata quale postura è bene che attui con la/il ragazzo? E se consideriamo che lo si conosca e frequenti da più di un decennio, che lo sia accolto in casa come e più di un figlio proprio da quando era piccolissimo e che ora ci si ritrovi a fronteggiare un'ostilità inedita, cosa è bene fare soprattutto alla luce del fatto che l'adolescente stesso affermi che non è affatto la persona che non gli va giù quanto il "ruolo" che riveste, perchè in fondo in fondo al cuore culla il desiderio che i propri genitori siano insieme?
Cara Mary io non saprei consigliarti ma per fortuna gli altri ti hanno dato degli spunti preziosi che servono molto anche a me.È un 3d importante per molti questo....Quello che ti posso dire è pazienza e darti un augurio di serenità .
 

passante

Utente di lunga data
ciao Mary, ti rimando alcune cose che a me sono arrivate dai tuoi post, non perché siano necessariamente "vere", ma perché ti puoi chiedere, così come sono arrivate a me, se per caso non arrivano alla ragazza.

tra l'altro: quanti anni ha?

la prima non è simpatica, ma te la voglio scrivere lo stesso. dai tuoi primi post a me è arrivata rabbia, insofferenza, senso dell'ingiustizia subita, voglia di difendere te stessa. non altro. solo nell'ultimo mi è arrivata qualche cosa che assomigliava alla tenerezza, ma ancora di più, ti dirò, a una sorta di condiscendenza. te lo dico perché credo ti possa essere utile chiederti non solo che cosa provi per lei, ma anche, e soprattutto che cosa lei pensa (o sente) che tu provi per lei.

la seconda è questa.

la ex (...) a me sembra che lei sia proprio infastidita dal fatto che mio marito parli di me e dei miei figli come della sua famiglia.
pensa se le ex moglie ne è infastidita, quanto la figlia ne è invece addolorata e quanta rabbia le mette dentro questa cosa. la domanda che si porta dentro è "e io?". non bello, non facile. mi dirai che tuo marito con lei non parla in questi termini, non voglio certo pensare il contrario, ma di certo il messaggio in qualche modo (e non mi riferisco alla madre) le arriva, il messaggio che la sua famiglia siete voi, non lei.

spero di non essere stato troppo pesante...
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
ciao Mary, ti rimando alcune cose che a me sono arrivate dai tuoi post, non perché siano necessariamente "vere", ma perché ti puoi chiedere, così come sono arrivate a me, se per caso non arrivano alla ragazza.

tra l'altro: quanti anni ha?

la prima non è simpatica, ma te la voglio scrivere lo stesso. dai tuoi primi post a me è arrivata rabbia, insofferenza, senso dell'ingiustizia subita, voglia di difendere te stessa. non altro. solo nell'ultimo mi è arrivata qualche cosa che assomigliava alla tenerezza, ma ancora di più, ti dirò, a una sorta di condiscendenza. te lo dico perché credo ti possa essere utile chiederti non solo che cosa provi per lei, ma anche, e soprattutto che cosa lei pensa (o sente) che tu provi per lei.

la seconda è questa.



pensa se le ex moglie ne è infastidita, quanto la figlia ne è invece addolorata e quanta rabbia le mette dentro questa cosa. la domanda che si porta dentro è "e io?". non bello, non facile. mi dirai che tuo marito con lei non parla in questi termini, non voglio certo pensare il contrario, ma di certo il messaggio in qualche modo (e non mi riferisco alla madre) le arriva, il messaggio che la sua famiglia siete voi, non lei.

spero di non essere stato troppo pesante...

Ciao, la ragazza ha 16 anni e la conosco da quando ne aveva due. Puoi immaginare, tra l'altro non avendo io figlie femmine, come l'abbia potuta amare fin da quando era un frugoletto indifeso, senza mai voler prendere il posto nè neanche lontanamente assomigliare alla mamma. Credo di essere stata brava nel mostrarle sempre tutto il bene senza sforare, rimanendo al mio posto. Pensa che quando era piccina mi chiedeva se poteva chiamarmi mamma quando era con me, e io l'abbracciavo e le dicevo che non era possibile, che la mamma è una sola, ma che quando era con me io ci sarei stata esattamente come c'ero per i miei figli, e che anche quando non c'ero avrebbe potuto contare sempre su di me per qualsiasi cosa. E' capitato spesso che facessimo fronte unico al cospetto del padre ("tu non puoi capire noi femmine") e che l'abbia aiutata a farsi comprendere dal papà quando era troppo rigido o proprio non riusciva ad entrare in dinamiche tipicamente femminili. E' stato sempre così, un piacere stare insieme. E' solo da poco più di un anno che tutto è cambiato.


Rifletterò sull'ultima parte del tuo post. Di sicuro immagino che possa sentirsi esclusa, anche se noi tutti la consideriamo un elemento della famiglia a tutti gli effetti perchè lo è. Qui da noi ha il suo spazio e la casa è sempre aperta per lei; le abbiamo anche detto che quando e se vuole può venire a studiare qui, a starci per sempre, ne saremmo solo felici. Ma non è facile per lei trovarsi inquella che può percepire come un terra di mezzo, lo capisco.
 
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