Non è che qui si scrivono saggi. Buttiamo lì punti di vista da angolature diverse.
E' ricomponendo le diverse visioni che possiamo avere un'idea di una situazione complessa e mutevole come l'attuale.
Certamente c'era in passato un'accettazione di ruoli diversi e complementari. Ma tu parli di eccezioni, mentre quando viviamo siamo nella normalità e io e te non siamo né Napoleone né Giovanna D'Arco.
E stiamo cercando invece con il ragionamento di vedere anche quelle che cercano il loro cowboy e quelli che vogliono sentirsi zorro e che vivono in questo periodo di transizione in cui magari quella che cerca il cowboy e credeva di averlo trovato nella guardia giurata si sta laureando (come l'ultima vittima). Ma è anche un periodo in cui il silvio vuole che le "ragazze" siano laureate o laureande e si mettano un sobrio tubino nero, ma senza mutande.
Sono episodi che fanno risaltare come in quasi tutti esistano contraddizioni (non solo in me :carneval

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Anche tu indichi come problema l'individualismo, ma poi chiedi di essere riconosciuto come individuo.
E anch'io parlo come donna, ma poi richiedo di essere considerata una. Nel frattempo cerchiamo gruppi e alleanze in cui riconoscerci (non dico nel forum, ma nel reale) per trovare altre forme di appartenenza e identità che non siano semplicemente di genere.