Una storia come tante ...

Ciao

non riprendo il discorso. Lo volevo condurre nel mio thread "troppa ciuluma" (una cosa così) tempo fa, poi si è finito a parlare di altro, e va bene così. Certo che siamo anche noi nel percorso, forse, soprattutto noi donne ... e nonostante vogliamo far credere altro, molte donne che si reputano moderne sostengono vecchi modelli di maschilismo. Basta vedere un programma televisivo, che è raro che lo faccia, è ti viene il voltastomaco ... per coma la donna ancora viene mostrata sì libera, ma come ornamento e soprammobile per abbellire e attirare ... che in fin dei conti, vale a dire come oggetto del piacere per l'uomo.


sienne
a striscia abbiamo visto i velini, a sanremo c'era il valletto garko....
per me le cose stanno cambiando eccome


anche se vale il discorso che facevo tempo fa rispetto alla prostituzione ...il fatto che ci siano donne che vanno a prostituti non è certo emancipazione.
uguale per queste figure maschili ridotte a manichini come per tanto tempo è successo per le donne non rallegra .
 

Brunetta

Utente di lunga data
a striscia abbiamo visto i velini, a sanremo c'era il valletto garko....
per me le cose stanno cambiando eccome


anche se vale il discorso che facevo tempo fa rispetto alla prostituzione ...il fatto che ci siano donne che vanno a prostituti non è certo emancipazione.
uguale per queste figure maschili ridotte a manichini come per tanto tempo è successo per le donne non rallegra .
Se è uguale pur nel cambio di genere dei manichini, non cambia proprio nulla, perché resta all'interno di un sistema.
 

Divì

Utente senza meta
Questioni di priorità.
Io prima che uomo, bianco, europeo, italiano del nord, quasi cinquantenne voglio essere considerato:
Danny.
Credo che anche tu preferisca essere Divì prima che donna, bianca, della tua età.
Ma niente affatto. Il tuo genere, il fatto di avere un corpo fatto così piuttosto che cosà, la tua storia personale e la tua indole rendono Danny Danny.
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
Diventa appartenenza quando al genere si vogliono attribuire pensieri e sentire comuni che sono determinati dal genere, ma anche da fattori culturali che rendono me e te più vicine a tanti uomini piuttosto che a tante donne.
Concordo. Infatti cercavo di dire che assimilare il genere ad una appartenenza è fuorviante
 

oscuro

Utente di lunga data
Si

Ma no, credo si riferisse al fascistone nuovo arrivato. Sarastro.
Tu ormai sei un 'vecchio utente'.
Cioè Di questa accoglienza nessuno ha avuto un cazzo da dire...:rotfl:!E poi il problema qual'era?i miei culetti estroversi?:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:Cioè ma ci rendiamo conto?Però tessa è compagna amica delle compagne...io so er fascistone....:(ma è roba che non ci si crede davero...:eek::cool:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi intrometto, forse Ot,se del caso scusate....
cosa pensate delle " quote rosa " come da Legge del 2012 ? Lo chiedo alle donne,ovviamente,perchè personalmente - per com'è stata strutturata la Legge - sono piuttosto scettico....
Non mi piace.

Capisco a livello teorico alcuni riferimenti e motivazioni. Ma non mi piace.

Sancisce per legge l'appartenenze delle donne ad una specie protetta.
In un contesto che nega la necessità che lo siano.
Ma poi sancisce quello che nega.

Lo trovo schizofrenico.

Poi capisco il passaggio. Capisco la fluidificazione dei modelli.
Capisco che è un tempo e non l'eternità.

Ma personalmente penso sia un tassello utile se diventa un tassello da "distruggere". Messo lì per smuovere.
E non per rimanere.

Non so se mi spiego.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La donna potrebbe rifiutarsi di aderire a questo ruolo.
Osservo che non lo fa.
Anzi, leggendo le popolarissime riviste femminili mi sembra di comprendere che vi aderisca consapevolmente.
Io ho una curiosità da soddisfare...
Tra un maschio fragile, timido, riservato, bruttino ma intellettualmente dotato, e un uomo deciso, elegante, belloccio, spavaldo e a tratti arrogante, ma simpatico e un po' ruffiano nel suo essere piacione e galante con le donne, chi di ritiene possa avere più successo tra le donne?
E' una domanda retorica.
La risposta spiega molte cose e si ricollega al mio discorso precedente.
Con me, il primo genere.

Poi sarebbe da intendersi su cosa sia la fragilità. Però.

Cosa vuol dire fragile?
Un uomo che non teme di esporre le sue debolezze? E quindi, essendo visibili le sue debolezze, viene considerato fragile?

Io penso che un individuo che non nasconde le sue debolezze, che le ha accettate e assunte, che le sa considerare parte del suo tutto complesso modo di essere, che non deve dimostrare di essere "forte", sia un individuo stabile. E affidabile.

Poi, ripeto, secondo me, c'è da intendersi su "fragile", "debole"...

ci si sta riferendo a persone strutturalmente fragili, che non sanno quindi imparare da se stesse e quindi avanzano di traverso nella vita avendo il costante bisogno di una qualche stampella (che sia la relazione, il modello sociale, il simbolo sociale) oppure ci si riferisce all'intrinseca fragilità che è presente in ognuno di noi, a seconda dei momenti che si attraversano ma che non impedisce di evolvere, imparare da se stessi e dalla vita?

Ovviamente stiamo di nuovo facendo riferimento a modelli, senza entrare nei contenitori.

Che lo stesso discorso sarebbe da fare per la timidezza. O sulla bellezza.

E anche sul fascino.

E di nuovo si cade nella dicotomia forte/debole.
Che è in contraddizione con il desiderio di uscire da un certo modello che porta avanti una struttura del potere anche all'interno delle relazioni. In un modo o nell'altro.
 

oscuro

Utente di lunga data

Skorpio

Utente di lunga data
...

Con me, il primo genere.

Poi sarebbe da intendersi su cosa sia la fragilità. Però.

Cosa vuol dire fragile?
Un uomo che non teme di esporre le sue debolezze? E quindi, essendo visibili le sue debolezze, viene considerato fragile?

Io penso che un individuo che non nasconde le sue debolezze, che le ha accettate e assunte, che le sa considerare parte del suo tutto complesso modo di essere, che non deve dimostrare di essere "forte", sia un individuo stabile. E affidabile.

Poi, ripeto, secondo me, c'è da intendersi su "fragile", "debole"...

ci si sta riferendo a persone strutturalmente fragili, che non sanno quindi imparare da se stesse e quindi avanzano di traverso nella vita avendo il costante bisogno di una qualche stampella (che sia la relazione, il modello sociale, il simbolo sociale) oppure ci si riferisce all'intrinseca fragilità che è presente in ognuno di noi, a seconda dei momenti che si attraversano ma che non impedisce di evolvere, imparare da se stessi e dalla vita?

Ovviamente stiamo di nuovo facendo riferimento a modelli, senza entrare nei contenitori.

Che lo stesso discorso sarebbe da fare per la timidezza. O sulla bellezza.

E anche sul fascino.

E di nuovo si cade nella dicotomia forte/debole.
Che è in contraddizione con il desiderio di uscire da un certo modello che porta avanti una struttura del potere anche all'interno delle relazioni. In un modo o nell'altro.
Come dire..
... Sono insicuro di me...
Ma poiché sono sicuro della mia insicurezza... Sono molto sicuro di me... :)
 

MariLea

Utente di lunga data
Colpa di Sarastro....così se impara a scrivere che era un militare...:rolleyes:
Ci metterei la faccina che ride, ma sono seriamente dispiaciuta.
Mi piacciono i confronti tra opinioni diverse, fatti con rispetto anche se qui siamo solo dei nick...
ma si resta sempre a confronti dalle diverse angolazioni delle stesse idee :mad:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Come dire..
... Sono insicuro di me...
Ma poiché sono sicuro della mia insicurezza... Sono molto sicuro di me... :)
Già. Non esiste sicurezza senza insicurezza. Non cadere nella dicotomia significa semplicemente assumersi gli estremi, gli assoluti, e saperci scorrere in mezzo.

:)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ci metterei la faccina che ride, ma sono seriamente dispiaciuta.
Mi piacciono i confronti tra opinioni diverse, fatti con rispetto anche se qui siamo solo dei nick...
ma si resta sempre a confronti dalle diverse angolazioni delle stesse idee :mad:
Quoto. Completamente.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ma la divisa non aveva il suo fasc....ino?:D
posso chiederti un favore?
mi riscriveresti quella citazione che hai fatto sulla libertà di dire per tutti?

Mi è piaciuta un sacco ma ci metterei una vita a ricercarla...era di Torquemada, giusto?

A me le divise non piacciono...da adolescente ero anche estrema...poi mi sono resa conto che ognuno indossa la sua, anche se non sempre è visibile. :eek::D
 
posso chiederti un favore?
mi riscriveresti quella citazione che hai fatto sulla libertà di dire per tutti?

Mi è piaciuta un sacco ma ci metterei una vita a ricercarla...era di Torquemada, giusto?

A me le divise non piacciono...da adolescente ero anche estrema...poi mi sono resa conto che ognuno indossa la sua, anche se non sempre è visibile. :eek::D
io l'ho sempre attribuita a voltaire ma qualcuno questo lo contesta:

“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.”
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io l'ho sempre attribuita a voltaire ma qualcuno questo lo contesta:

“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.”
Allora dopo, quando ho tempo cerco.

Ti ringrazio intanto. E' proprio bella.

:)

(l'ho ingrandita, un peccato che un contenuto così semplice e importante sia scritto in piccolo!)
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

io l'ho sempre attribuita a voltaire ma qualcuno questo lo contesta:

“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.”
il problema è che in quel "disapprovo" iniziale, qualcuno lo interpreta con:

VAI A FARE IN CULO!
TESTA DI CAZZO!
SEI UNA MERDA UMANA STRISCIANTE FIGLIO DI PUTTANA!!!
SCHIFOSO BASTARDO!!

Per cui... tutto è relativo :)
 
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