Il piccolo principe

patroclo

Utente di lunga data
Mhhhh. Sai che è? E' difficile, molto difficile distiguere tra forma e contenuto in campo artistico. Tanto strettamente la prima il più delle volte veicola il secondo, quasi da confondercisi.

Ti faccio un esempio facile: la prospettiva aerea di Da Vinci è una rivoluzione di forma o di contenuto?
Ma la prospettiva non è altro che un mezzo per rappresentare la realtà, parlando di Leonardo la possiamo definire geniale, sublime...ecc, gli aggetti si sprecherebbero.
Si potrebbe vedere la realtà come il contenuto e la prospettiva come lo strumento per rappresentarla
 

Nobody

Utente di lunga data
Per me Il piccolo principe rimane un ottimo libro per bambini e ragazzi.
Coelho con Storia della gabbianella etc è stato letto piacevolmente da mia figlia.
Il gabbiano lo lessi a 11 anni o giù di lì.
Rimangono libri adeguati alle esigenze di una particolare fascia di età ai quali si rimane affezionati anche da adulti.
"Le cronache di Narnia" è abbastanza terribile se letto come libro per adulti, meraviglioso e apprezzabile nella simbologia se visto come libro per l'infanzia.
Rodari è piacevole, la Favole al telefono rimane abbastanza datato nello stile, anche se mia figlia lo ha apprezzato.
Una torta in cielo è valido a 8 anni.
Io ricordo con piacere anche I ragazzi della via Pal, Mark Twain con Tom Sawier, Huckleberry Finn, L.M Alcott tra i miei libri preferiti di quando ero bambino.
Da adulto sono diventato onnivoro e non ho libri a cui sono legato particolarmente più di altri.
L'ho ricomprato da poco, avevo un gran voglia di rileggerlo... nostalgiaaaa!
 

Spot

utente in roaming.
Ma la prospettiva non è altro che un mezzo per rappresentare la realtà, parlando di Leonardo la possiamo definire geniale, sublime...ecc, gli aggetti si sprecherebbero.
Si potrebbe vedere la realtà come il contenuto e la prospettiva come lo strumento per rappresentarla
Diciamo che il contenuto e la forma coincidono. La forma è la tecnica in sè, appunto, il contenuto è una nuova concezione dello spazio, o meglio, della traduzione di uno spazio tridimensionale nelle due dimensioni.

Quello che volevo dire è che è ben raro avere una rivoluzione formale in assenza di rivoluzione di contenuti. Evoluzioni formali invece sì, ad esempio nei vari manierismi.

Ma sono tutte cose totalmente indipendenti dall'elitarietà o dalla popolarità del fenomeno, per tornare al discorso principale.

Per me Il piccolo principe rimane un ottimo libro per bambini e ragazzi.
Coelho con Storia della gabbianella etc è stato letto piacevolmente da mia figlia.
Il gabbiano lo lessi a 11 anni o giù di lì.
Rimangono libri adeguati alle esigenze di una particolare fascia di età ai quali si rimane affezionati anche da adulti.
"Le cronache di Narnia" è abbastanza terribile se letto come libro per adulti, meraviglioso e apprezzabile nella simbologia se visto come libro per l'infanzia.
Rodari è piacevole, la Favole al telefono rimane abbastanza datato nello stile, anche se mia figlia lo ha apprezzato.
Una torta in cielo è valido a 8 anni.
Io ricordo con piacere anche I ragazzi della via Pal, Mark Twain con Tom Sawier, Huckleberry Finn, L.M Alcott tra i miei libri preferiti di quando ero bambino.
Da adulto sono diventato onnivoro e non ho libri a cui sono legato particolarmente più di altri.

La gabbianella? Coelho? Spe'.. quale?
 
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banshee

The Queen
Per me Il piccolo principe rimane un ottimo libro per bambini e ragazzi.
Coelho con Storia della gabbianella etc è stato letto piacevolmente da mia figlia.
Il gabbiano lo lessi a 11 anni o giù di lì.
Rimangono libri adeguati alle esigenze di una particolare fascia di età ai quali si rimane affezionati anche da adulti.
"Le cronache di Narnia" è abbastanza terribile se letto come libro per adulti, meraviglioso e apprezzabile nella simbologia se visto come libro per l'infanzia.
Rodari è piacevole, la Favole al telefono rimane abbastanza datato nello stile, anche se mia figlia lo ha apprezzato.
Una torta in cielo è valido a 8 anni.
Io ricordo con piacere anche I ragazzi della via Pal, Mark Twain con Tom Sawier, Huckleberry Finn, L.M Alcott tra i miei libri preferiti di quando ero bambino.
Da adulto sono diventato onnivoro e non ho libri a cui sono legato particolarmente più di altri.
danny tu gli harry potter li hai letti?
 

Spot

utente in roaming.
[MENTION=5903]brenin[/MENTION]

Beh, la land art è quello che è, ha le sue regole e il suo linguaggio. Non si tratta di inserimento dell'opera d'arte nel contesto (il tuo lupo ad esempio), ma di modificare pesantemente il paesaggio naturale in un oggetto non naturale.
Insomma, è un movimento artistico che ha un suo senso, al di là dei gusti.
Alcune opere sono anche esteticamente affascinanti, comunque :)

Poi parlare di arte contemporanea è sicuramente complicato (e io non sono nemmeno molto in grado). Si parlava di forma e contenuto: il contemporaneo lavora spesso sull'abbandono della teknè (la forma appunto). A quel punto riconoscere l'arte dalla non-arte diventa complicato.. o semplicemente dobbiamo accettare quel che ci propinano i galleristi :)
 

banshee

The Queen
@brenin

Beh, la land art è quello che è, ha le sue regole e il suo linguaggio. Non si tratta di inserimento dell'opera d'arte nel contesto (il tuo lupo ad esempio), ma di modificare pesantemente il paesaggio naturale in un oggetto non naturale.
Insomma, è un movimento artistico che ha un suo senso, al di là dei gusti.
Alcune opere sono anche esteticamente affascinanti, comunque :)

Poi parlare di arte contemporanea è sicuramente complicato (e io non sono nemmeno molto in grado). Si parlava di forma e contenuto: il contemporaneo lavora spesso sull'abbandono della teknè (la forma appunto). A quel punto riconoscere l'arte dalla non-arte diventa complicato.. o semplicemente dobbiamo accettare quel che ci propinano i galleristi :)
questa è la mia difficoltà nell'apprezzare l'arte contemporanea, ad esempio.
 

brenin

Utente
Staff Forum
@brenin

Beh, la land art è quello che è, ha le sue regole e il suo linguaggio. Non si tratta di inserimento dell'opera d'arte nel contesto (il tuo lupo ad esempio), ma di modificare pesantemente il paesaggio naturale in un oggetto non naturale.
Insomma, è un movimento artistico che ha un suo senso, al di là dei gusti.
Alcune opere sono anche esteticamente affascinanti, comunque :)

Poi parlare di arte contemporanea è sicuramente complicato (e io non sono nemmeno molto in grado). Si parlava di forma e contenuto: il contemporaneo lavora spesso sull'abbandono della teknè (la forma appunto). A quel punto riconoscere l'arte dalla non-arte diventa complicato.. o semplicemente dobbiamo accettare quel che ci propinano i galleristi :)
Vero, sul grassetto standing ovation !
 

patroclo

Utente di lunga data
Diciamo che il contenuto e la forma coincidono. La forma è la tecnica in sè, appunto, il contenuto è una nuova concezione dello spazio, o meglio, della traduzione di uno spazio tridimensionale nelle due dimensioni.

Quello che volevo dire è che è ben raro avere una rivoluzione formale in assenza di rivoluzione di contenuti. Evoluzioni formali invece sì, ad esempio nei vari manierismi.

Ma sono tutte cose totalmente indipendenti dall'elitarietà o dalla popolarità del fenomeno, per tornare al discorso principale.


La gabbianella? Coelho? Spe'.. quale?
Sarà che fa parte del mio lavoro raffigurare le "possibili realtà" ma vedo le varie tecniche unicamente come strumenti per rappresentarla. Poi, tornando al '400, è stata una rivoluzione incredibile senza dubbio....
 

Spot

utente in roaming.
Sarà che fa parte del mio lavoro raffigurare le "possibili realtà" ma vedo le varie tecniche unicamente come strumenti per rappresentarla. Poi, tornando al '400, è stata una rivoluzione incredibile senza dubbio....
Beh, bisogna contestualizzare ovviamente :D In Leonardino il contenuto c'è eccome: il signorino si mise a studiare l'atmosfera, scoprì che trasparente non era, e ebbe l'idea, per niente scontata, di utilizzare la cosa in pittura. Bel connubio di arte e scienza.

Cavoli, mi piace il tuo lavoro :D
 

Ridosola

Utente di lunga data
Mhhhh. Sai che è? E' difficile, molto difficile distiguere tra forma e contenuto in campo artistico. Tanto strettamente la prima il più delle volte veicola il secondo, quasi da confondercisi.

Ti faccio un esempio facile: la prospettiva aerea di Da Vinci è una rivoluzione di forma o di contenuto?
Verissimo! Nell'arte contenuto e forma si fondono, non puoi scindere una cosa dall'altra. La prospettiva di Da Vinci fù sicuramente rivoluzionaria nella forma, perchè fù il primo a "dipingere l'aria" per rappresentare la profondità, ma anche di contenuto: arrivare a pensare che ci sia la necessità di riprodurre l'aria in un dipinto, è veramente geniale. Beh però per l'appunto, lui era un genio!
 

danny

Utente di lunga data
Diciamo che il contenuto e la forma coincidono. La forma è la tecnica in sè, appunto, il contenuto è una nuova concezione dello spazio, o meglio, della traduzione di uno spazio tridimensionale nelle due dimensioni.

Quello che volevo dire è che è ben raro avere una rivoluzione formale in assenza di rivoluzione di contenuti. Evoluzioni formali invece sì, ad esempio nei vari manierismi.

Ma sono tutte cose totalmente indipendenti dall'elitarietà o dalla popolarità del fenomeno, per tornare al discorso principale.


La gabbianella? Coelho? Spe'.. quale?
Sepulveda!
(I neuroni cominciano a sentire l'età e il caldo)
 
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Brunetta

Utente di lunga data
L'ho letto quando avevo sei anni, come compito delle vacanze. Ricordo che mi aveva annoiata. E poi non l'ho mai più riletto. Mi sono stupita negli anni di come quel libro noioso fosse preso in considerazione cosi' tanto.
Dovrei rileggerlo da adulta per poter valutare.
Certo....gli uomini soli nei mini pianeta mi erano piaciuti.
Questa immagine l'ho riutilizzata poi, e personalizzata quando ho avuto come compito al liceo una storia illustrata. Questa immagine dei piccoli pianeti e'rimasta cosi' dentro me che, appunto, quando ho dovuto pensare a una storia illustrata, senza esserne consapevole, ho preso spunto dal piccolo principe.

Pero'....Dovrei rileggerlo
Io l'ho letto a tre anni, ma mi è piaciuto di più i promessi sposi che ho letto a quattro :rotfl:.
Come puoi averlo letto a sei anni? Ma soprattutto come puoi pensare valido un giudizio che ti sei fatta anche a quindici anni!
 

Ecate

Utente di lunga data
Io l'ho letto a tre anni, ma mi è piaciuto di più i promessi sposi che ho letto a quattro :rotfl:.
Come puoi averlo letto a sei anni? Ma soprattutto come puoi pensare valido un giudizio che ti sei fatta anche a quindici anni!
Hai notato (OT?) quanto siano diffuse le versioni ridotte e adattate dei libri?
Mio figlio ha letto l'edizione ridotta (ma non adattata) del Piccolo Principe.
Ho visto la versione ridotta e adattata del Libro della Giungla, ne è risultato un qualcosa di incredibilmente diverso.
D'altronde gli ho letto la versione di Biancaneve dei fratelli Grimm e credo prima dei sei anni sia sconsigliabile
:scared:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai notato (OT?) quanto siano diffuse le versioni ridotte e adattate dei libri?
Mio figlio ha letto l'edizione ridotta (ma non adattata) del Piccolo Principe.
Ho visto la versione ridotta e adattata del Libro della Giungla, ne è risultato un qualcosa di incredibilmente diverso.
D'altronde gli ho letto la versione di Biancaneve dei fratelli Grimm e credo prima dei sei anni sia sconsigliabile
:scared:
La versione di Topolino dei Promessi sposi è godibile a più livelli.

Va benissimo anche leggere la storia d'Italia a fumetti. Basta non pensare di avere letto una versione che consente di dare un parere.
 

Alessandra

πιθηκάκι
Io l'ho letto a tre anni, ma mi è piaciuto di più i promessi sposi che ho letto a quattro :rotfl:.
Come puoi averlo letto a sei anni? Ma soprattutto come puoi pensare valido un giudizio che ti sei fatta anche a quindici anni!
La mia insegnante di italiano delle elementari me lo diede come compito delle vacanze estive tra prima e seconda elementare. In effetti ero più vicina ai sette anni che ai sei, ma io gli anni li faccio a settembre quindi mi è venuto da dire "sei anni".

(Per me gli anni cambiano di numero dopo il compleanno )

Diciamo che non lo avevo apprezzato e mi è rimasto un ricordo negativo. Negli anni non l'ho mai più ripreso, se avevo tempo di leggere, leggevo altri libri chr mi ispiravano di piu'
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
La mia insegnante di italiano delle elementari me lo diede come compito delle vacanze estive tra prima e seconda elementare. In effetti ero più vicina ai sette anni che ai sei, ma io gli anni li faccio a settembre quindi mi è venuto da dire "sei anni".

(Per me gli anni cambiano di numero dopo il compleanno )

Diciamo che non lo avevo apprezzato e mi è rimasto un ricordo negativo. Negli anni non l'ho mai più ripreso, se avevo tempo di leggere, leggevo altri libri chr mi ispiravano di piu'
Ovviamente non lo avevi apprezzato. Non è per sei anni.
 
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