Senso di colpa

Brunetta

Utente di lunga data
Per il senso di colpa per aver tradito la mia ex moglie sono finito direttamente dallo psicologo.
E' stata senza ombra di dubbio quella la cosa piu' dura da affrontare,non certo il dolore per aver perso una persona che negli ultimi 2 anni di matrimonio mi stava facendo ammalare ( e io stavo facendo ammalare lei,sia chiaro).
Senso di colpa per aver ferito quella che era una povera bambina indifesa,o che almeno tale si poneva. Adesso e' una belva incazzata,o per meglio dire forse una tigre di carta incazzata.
Senso di colpa per averle fatto passare per la seconda volta una situazione esattamente uguale per filo e per segno con il suo partner precedente a 6 mesi dalle nozze.
E il senso di colpa che stava rovinando il rapporto con la mia "amante" assolutamente si,ho rischiato grosso. Ha pagato essere onesto,perlomeno con la mia amante. Ho tirato fuori tutto e lei semplicemente ha capito,non dico che sia stato facile ma lo ha fatto. Posso azzardare a dire che stavolta l'amore ha vinto su tutto.
Inutile dirlo rifarei tutto da capo.
Magari è andata dallo psicologo anche lei :carneval:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma certo,e ha fatto scrivere su un foglio che ha presentato in tribunale che io sono stato tanto tanto cattivo,poi si e' fatta riempire di antidepressivi. Davvero serio questo psicologo.
Non eri in pace? Sei rancoroso come me?
Scherzavo sul fatto che se è passata da povera bambina a belva un percorso l'ha fatto. Equilibrio è un traguardo.
 

Martoriato

Utente di lunga data
Non eri in pace? Sei rancoroso come me?
Scherzavo sul fatto che se è passata da povera bambina a belva un percorso l'ha fatto. Equilibrio è un traguardo.
Ma figurati ! No ci mancherebbe. Ma il foglietto esiste davvero e c'e' scritto veramente cosi' :unhappy:
Mah,piu' che percorso diciamo che forse ha tirato fuori la sua vera natura. L'equilibrio glielo auguro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma figurati ! No ci mancherebbe. Ma il foglietto esiste davvero e c'e' scritto veramente cosi' :unhappy:
Mah,piu' che percorso diciamo che forse ha tirato fuori la sua vera natura. L'equilibrio glielo auguro.
Le personalità manipolatorie oscillano tra i ruoli.
Uscirne è difficile.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È evidente che può esserci sesso significativo o no.
Ma non è questo il punto. La differenza interna tra il desiderato/pensato/minacciato c'è di mezzo il mare. Sai a quante persone posso dire "ti ammazzerei"? Proprio tante. Ma sono in difficoltà ad ammazzare un insetto in casa.
E in una relazione piuttosto coinvolgente il sesso fa fare il salto di qualità. Così come una sberla è molto più grave di ti sparerei.
Per quanto riguarda il vostro patto lo capisco bene. Credevo di averlo anch'io.
Certo che in termini concreti la differenza c'è.

Ma nella valutazione dell'affidabilità dell'altro io non faccio differenza.

Se un uomo mi dicesse "ti ammazzo" e stesse esprimendo una forma della sua rabbia in quel modo, non potrei semplicemente rimanere. Mio limite. Non tollero.
Mi diventa immediatamente inaffidabile.
Ovvio che non temo di essere ammazzata, ma mi fa alzare immediatamente le antenne una manifestazione di rabbia che va nella direzione della distruzione.

Una esternazione di quel genere mi direbbe tanto.

Ovviamente se sta scherzando, se si sta giocando..allora ci stanno un sacco di giochi...anche pesanti...

Ma c'è una bella differenza fra un'esternazione di nervosismo lanciata fuori e rabbia che si incanala nella distruzione...e io sono molto sensibile alla differenza...e istintivamente mi allontano quando sento la rabbia che incanala in quel modo...

Anche voi comprendevate la possibilità dell'ingresso di terzi come "gioco" di coppia?
Che a questo mi riferivo prima. :)

Edit: mi farebbe alzare le antenne perchè parlerebbe di una concezione del potere all'interno della coppia, potere non messo in mezzo nella tensione di creare una comunicazione win win ma potere come forma di affermazione di sè sull'altro...in questo senso per me quella manifestazione mi parlerebbe di una modalità di coppia, di un modello interiorizzato con cui non desidero avere a che fare...salvo si stia giocando concordemente e consensualmente...ma il potere a quel punto sarebbe stato prima messo in mezzo e poi, secondo accordi chiari e condivisi, ridistribuito per giocare insieme..e allora possiamo anche giocare allo stupro che mi diverto, per andare ad un estremo...
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Certo che in termini concreti la differenza c'è.

Ma nella valutazione dell'affidabilità dell'altro io non faccio differenza.

Se un uomo mi dicesse "ti ammazzo" e stesse esprimendo una forma della sua rabbia in quel modo, non potrei semplicemente rimanere. Mio limite. Non tollero.
Mi diventa immediatamente inaffidabile.
Ovvio che non temo di essere ammazzata, ma mi fa alzare immediatamente le antenne una manifestazione di rabbia che va nella direzione della distruzione.

Una esternazione di quel genere mi direbbe tanto.

Ovviamente se sta scherzando, se si sta giocando..allora ci stanno un sacco di giochi...anche pesanti...

Ma c'è una bella differenza fra un'esternazione di nervosismo lanciata fuori e rabbia che si incanala nella distruzione...e io sono molto sensibile alla differenza...e istintivamente mi allontano quando sento la rabbia che incanala in quel modo...

Anche voi comprendevate la possibilità dell'ingresso di terzi come "gioco" di coppia?
Che a questo mi riferivo prima. :)

Edit: mi farebbe alzare le antenne perchè parlerebbe di una concezione del potere all'interno della coppia, potere non messo in mezzo nella tensione di creare una comunicazione win win ma potere come forma di affermazione di sè sull'altro...in questo senso per me quella manifestazione mi parlerebbe di una modalità di coppia, di un modello interiorizzato con cui non desidero avere a che fare...salvo si stia giocando concordemente e consensualmente...ma il potere a quel punto sarebbe stato prima messo in mezzo e poi, secondo accordi chiari e condivisi, ridistribuito per giocare insieme..e allora possiamo anche giocare allo stupro che mi diverto, per andare ad un estremo...
L'esempio "ti ammazzo" era sono un esempio. Spero vivamente che si stia con qualcuno che non ci esasperi fino a farcelo dire. Quando l'ho detto, è uscito :carneval:
Intendevo che il patto era di sincerità totale. Non ho mai pensato di poter essere l'unica desiderabile, per cui sì se ne poteva parlare, fare no. Ma se si vuole fare, non si parla. È semplice.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Capito. Molto interessante il meccanismo.
Mi hai fatto venire in mente una coppia di amici, separati una ventina d'anni fa.
Nessuno si capacitava del perché lei lo avesse lasciato.
Io ho parlato a lungo con lui, totalmente incapace di capire e annichilito.
Dopo un mese ha conosciuto la seconda moglie e messa incinta.
Adesso, leggendo te, ho messo insieme le cose che diceva lui, ai tempi (accidenti avere buona memoria) e quello che mi ha detto lei questo inverno.
In sintesi lui era sempre fuori dalla coppia con la testa, sia occupandosi del bambino "da nonno" (=protettivo e non normativo) sia come interessi (è un critico musicale) sia nella coppia sempre "curioso " delle donne. Lui era fedelissimo, ma lei non lo sentiva mai con lei.
Io sono molto presente nella coppia, emotivamente.. Per le parti di me che metto in coppia, tra cui anche parti emotive. Io partecipo nella coppia, e molto, sono molto presente.

Conosco un uomo cosi, come quello che descrivi te... "Distante"
Non posso dire che è un mio amico, ma lo conosco bene.

Sono persone avvolte dalla cultura, dai loro mondi e interessi, persone molto evolute come intelligenza.

In coppia è distante, spesso con la testa fra le nuvole, lontano, passivo, non partecipe.

È un casino

Lui in realta on tradirebbe la moglie nemmeno con la pistola alla tempia, almeno credo. La adora

Ma è cosi

Distante. E la moglie è una belva con lui, e ha ragione, e gli contesta distanza

Sono uomini che x lo più provvedono molto a livello materiale

Ma partecipano poco emotivamente

Hanno loro interessi molto appassionati, ed è un gran casino.

È dura reggere un uomo cosi, credo, alla lunga, perché poi non reagisce, è impotente, lontano, disarmato

Non so se x una donna sia meglio uno che va a prostitute tutti i giovedì, ma almeno quando c'è , c'è e si sente.

La vita è complessa
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Io sono molto presente nella coppia, emotivamente.. Per le parti di me che metto in coppia, tra cui anche parti emotive. Io partecipo nella coppia, e molto, sono molto presente.

Conosco un uomo cosi, come quello che descrivi te... "Distante"
Non posso dire che è un mio amico, ma lo conosco bene.

Sono persone avvolte dalla cultura, dai loro mondi e interessi, persone molto evolute come intelligenza.

In coppia è distante, spesso con la testa fra le nuvole, lontano, passivo, non partecipe.

È un casino

Lui in realta on tradirebbe la moglie nemmeno con la pistola alla tempia, almeno credo. La adora

Ma è cosi

Distante. E la moglie è una belva con lui, e ha ragione, e gli contesta distanza

Sono uomini che x lo più provvedono molto a livello materiale

Ma partecipano poco emotivamente

Hanno loro interessi molto appassionati, ed è un gran casino.

È dura reggere un uomo cosi, credo, alla lunga, perché poi non reagisce, è impotente, lontano, disarmato

Non so se x una donna sia meglio uno che va a prostitute tutti i giovedì, ma almeno quando c'è , c'è e si sente.

La vita è complessa
Lui è distante come un adolescente.
Ma è simpaticissimo. Io con lui neanche su un'isola deserta. Non lo percepisco uomo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
L'esempio "ti ammazzo" era sono un esempio. Spero vivamente che si stia con qualcuno che non ci esasperi fino a farcelo dire. Quando l'ho detto, è uscito :carneval:
Intendevo che il patto era di sincerità totale. Non ho mai pensato di poter essere l'unica desiderabile, per cui sì se ne poteva parlare, fare no. Ma se si vuole fare, non si parla. È semplice.
Sì, avevo inteso :carneval:

Ho seguito quell'esempio, che è sufficientemente estremo da poter essere termometro evidente di certe dinamiche comunicative che esplicano una modalità di gestione del potere all'interno della coppia che io non tollererei più.

Ed era per riprendere il fatto che le parole hanno il loro peso. Per me almeno. Perchè indicano la struttura di chi le pronuncia.

Voglio dire, tornando all'origine, se stai con me, ma hai la testa da altre parti...beh...fai seguire il corpo alla testa che almeno sei coerente. Questo intendo.

Una presenza di facciata mi innervosirebbe. Preferisco che i fantasmi, i desideri siano dichiarati. Compresi i desideri verso altre donne o altri uomini.

E non per curiosità, ma perchè o quel desiderio rientra nella coppia o può anche concretizzarsi.
Il corpo, per come lo percepisco io, non fa molta differenza.

Una coppia che è coppia perchè così è stabilito non la reggerei. Sentirei troppe interferenze.

Anche da parte mia eh, sia ben chiaro.

Quello che io, nella mia vecchia storia, percepisco come tradimento non sono le scopate.
Ma l'aver spostato l'attenzione e la presenza del mio percorso su un altro uomo. Avrei anche potuto non scoparci. Ma le cose che rendevano coppia la mia coppia le avevo spostate. E per me non c'era ritorno. Salvo cambiare gli assetti della coppia in cui ero. Cosa che il io ex non aveva la minima intenzione di fare.

Lui preferiva la facciata. Il dirmi "vai, fai quel che vuoi, basta che torni".
Forse per certi versi sarebbe stato anche comodo.
Ma non ci riuscivo. Per me la coppia era devastata. E non dalle scopate.

Nel mio modo di percepire il mio corpo, e capisco che è il MIO modo e non è universale, il corpo non aveva spostato di un millimetro le questioni.

Era l'intimità, la confidenza, il racconto di me che non aveva più spazio. E il mio ex aveva tolto il suo racconto di sè. Non so per metterlo dove.
So che lui voleva la relazione.

Il contenitore della relazione.

Nella mia percezione un contenitore vuoto è un simulacro e non potevo reggere.

Quanto all'ora, per noi è incluso anche il fare. Che ora come ora non agiamo. Forse non lo agiremo mai.
Ma non è escluso a priori. C'è lo spazio.

Per parlare e trovare modi di essere coppia anche includendo giochi con terzi.

Ed è una cosa di cui parliamo liberamente. Anche per strutturarci come coppia che include questo genere di pratiche.

Che non vedo come tradimento.

E non sto parlando di poliamore, per dire.

Sto parlando dell'opzione che come coppia ci diamo la libertà di considerare di giocare insieme con altre persone che non sono parte della coppia. Giocarci come NOI. E non come singoli individui.

non sono così convinta che solo nella menzogna si possa fare. Esistono situazioni, molte più di quel che si pensa, che queste questioni le gestiscono in altro modo..e quando mi ci confronto non mi sembra una possibilità così lontana.

Ovviamente quest significa mollare tutta una serie di strutture sociali e costruirsene di personali e su misura per le esigenze e trovarsi in due a condividere le stesse pulsioni a riguardo. Ammetto che non è una combinazione diffusa.

Con questo non intendo che sia la strada migliore in assoluto.
Intendo semplicemente che sia una delle strade possibili per chi la considera.

ovviamente, se uno dei due non considerasse il poter usare il corpo come strumento di gioco, la cosa sarebbe impossibile. perchè una delle discrimini è esattamente nella considerazione del corpo in un modo o nell'altro.
E nel non vedere il giocare con il corpo e solo con il corpo come un qualcosa che toglie dignità all'individuo tutto.

Credo che a riguardo le opzioni siano davvero molte...e tutte valide a seconda delle esigenze di chi le vivifica:)
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Sì, avevo inteso :carneval:

Ho seguito quell'esempio, che è sufficientemente estremo da poter essere termometro evidente di certe dinamiche comunicative che esplicano una modalità di gestione del potere all'interno della coppia che io non tollererei più.

Ed era per riprendere il fatto che le parole hanno il loro peso. Per me almeno. Perchè indicano la struttura di chi le pronuncia.

Voglio dire, tornando all'origine, se stai con me, ma hai la testa da altre parti...beh...fai seguire il corpo alla testa che almeno sei coerente. Questo intendo.

Una presenza di facciata mi innervosirebbe. Preferisco che i fantasmi, i desideri siano dichiarati. Compresi i desideri verso altre donne o altri uomini.

E non per curiosità, ma perchè o quel desiderio rientra nella coppia o può anche concretizzarsi.
Il corpo, per come lo percepisco io, non fa molta differenza.

Una coppia che è coppia perchè così è stabilito non la reggerei. Sentirei troppe interferenze.

Anche da parte mia eh, sia ben chiaro.

Quello che io, nella mia vecchia storia, percepisco come tradimento non sono le scopate.
Ma l'aver spostato l'attenzione e la presenza del mio percorso su un altro uomo. Avrei anche potuto non scoparci. Ma le cose che rendevano coppia la mia coppia le avevo spostate. E per me non c'era ritorno. Salvo cambiare gli assetti della coppia in cui ero. Cosa che il io ex non aveva la minima intenzione di fare.

Lui preferiva la facciata. Il dirmi "vai, fai quel che vuoi, basta che torni".
Forse per certi versi sarebbe stato anche comodo.
Ma non ci riuscivo. Per me la coppia era devastata. E non dalle scopate.

Nel mio modo di percepire il mio corpo, e capisco che è il MIO modo e non è universale, il corpo non aveva spostato di un millimetro le questioni.

Era l'intimità, la confidenza, il racconto di me che non aveva più spazio. E il mio ex aveva tolto il suo racconto di sè. Non so per metterlo dove.
So che lui voleva la relazione.

Il contenitore della relazione.

Nella mia percezione un contenitore vuoto è un simulacro e non potevo reggere.

Quanto all'ora, per noi è incluso anche il fare. Che ora come ora non agiamo. Forse non lo agiremo mai.
Ma non è escluso a priori. C'è lo spazio.

Per parlare e trovare modi di essere coppia anche includendo giochi con terzi.

Ed è una cosa di cui parliamo liberamente. Anche per strutturarci come coppia che include questo genere di pratiche.

Che non vedo come tradimento.

E non sto parlando di poliamore, per dire.

Sto parlando dell'opzione che come coppia ci diamo la libertà di considerare di giocare insieme con altre persone che non sono parte della coppia. Giocarci come NOI. E non come singoli individui.

non sono così convinta che solo nella menzogna si possa fare. Esistono situazioni, molte più di quel che si pensa, che queste questioni le gestiscono in altro modo..e quando mi ci confronto non mi sembra una possibilità così lontana.

Ovviamente quest significa mollare tutta una serie di strutture sociali e costruirsene di personali e su misura per le esigenze e trovarsi in due a condividere le stesse pulsioni a riguardo. Ammetto che non è una combinazione diffusa.

Con questo non intendo che sia la strada migliore in assoluto.
Intendo semplicemente che sia una delle strade possibili per chi la considera.

ovviamente, se uno dei due non considerasse il poter usare il corpo come strumento di gioco, la cosa sarebbe impossibile. perchè una delle discrimini è esattamente nella considerazione del corpo in un modo o nell'altro.
E nel non vedere il giocare con il corpo e solo con il corpo come un qualcosa che toglie dignità all'individuo tutto.

Credo che a riguardo le opzioni siano davvero molte...e tutte valide a seconda delle esigenze di chi le vivifica:)
Auguri :carneval:
Intendo che il gioco è bellissimo in due e quando il terzo, i terzi, sono immaginari, quando sono reali si spariglia tutto perché intacca il noi o il sé.
Solo opinione eh. Magari uno su mille ce la fa.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Auguri :carneval:
Intendo che il gioco è bellissimo in due e quando il terzo, i terzi, sono immaginari, quando sono reali si spariglia tutto perché intacca il noi o il sé.
Solo opinione eh. Magari uno su mille ce la fa.
Sì, è vero.

E' una riflessione che stiamo facendo anche noi.

Per ora è una fantasia. Non so come la utilizzeremo, se solo come fantasia o esprimendola in un fare.

Sicuramente non è questione da prendere sotto gamba, nel senso che non credo che sia una cosa a cui si arriva semplicemente seguendo a fantasia. Per come siamo fatti noi almeno.

Però il bello dello spazio alle fantasie è che aprono il ventaglio alle possibilità...come poi le si utilizza si vede mano a mano facendo la fatica di tenere aperto lo spazio di condivisione.

E credo che il fulcro per noi sia questo. Non escludere nulla a priori, fantasie anche estreme comprese...per prenderci la libertà di valutare di volta in volta se la fantasia si tramuta in desiderio o no.

Poi...come andrà a finire....solo il tempo...:carneval:

Però, sai Bruni, è la prima volta in 38 anni che incontro un uomo con cui aprire davvero il ventaglio, vergogne e tabù compresi...ed è proprio una bella esperienza! :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, è vero.

E' una riflessione che stiamo facendo anche noi.

Per ora è una fantasia. Non so come la utilizzeremo, se solo come fantasia o esprimendola in un fare.

Sicuramente non è questione da prendere sotto gamba, nel senso che non credo che sia una cosa a cui si arriva semplicemente seguendo a fantasia. Per come siamo fatti noi almeno.

Però il bello dello spazio alle fantasie è che aprono il ventaglio alle possibilità...come poi le si utilizza si vede mano a mano facendo la fatica di tenere aperto lo spazio di condivisione.

E credo che il fulcro per noi sia questo. Non escludere nulla a priori, fantasie anche estreme comprese...per prenderci la libertà di valutare di volta in volta se la fantasia si tramuta in desiderio o no.

Poi...come andrà a finire....solo il tempo...:carneval:

Però, sai Bruni, è la prima volta in 38 anni che incontro un uomo con cui aprire davvero il ventaglio, vergogne e tabù compresi...ed è proprio una bella esperienza! :eek:
È un miracolo!
E non sono ironica. Non lo specifico per te, ma per comprensione.
È un percorso da fare in due, se in due si è pronti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È un miracolo!
E non sono ironica. Non lo specifico per te, ma per comprensione.
È un percorso da fare in due, se in due si è pronti.
Nessuna ironia colta :)...per certi versi lo sembra anche a me...tanto che ho serie difficoltà a crederci a volte e ad affidarmi a quello che sta succedendo, che arricchisce non solo l'esperienza di coppia ma che ha risvolti anche nella vita di ognuno separatamente...come se la vicinanza fra noi nutrisse parti profonde che prescindono dal Noi, ma diventano a loro volta nutrimento per il Noi stesso...

Io, insieme a lui, la stiamo definendo una cosa piccola rara e preziosa, questa coincidenza di fantasie, desideri e intenzionalità di percorso...:eek:

Credo che sia come dici tu. Un percorso che non si può che fare in due.

Ho provato in tanti modi, ad andare per di qua...ti ricordi, vero, cosa scrivevo quando sono arrivata...credo che in fondo, in modo molto confuso cercassi di portare nella mia vecchia coppia una condivisione di questo tipo...

Ed ero piuttosto stronza e vessatoria, adesso me ne rendo conto...stavo facendo una richiesta impossibile e avevo vicino una persona che mi diceva sì ma senza sapermi dire no.

E questo portava me ad assumermi le responsabilità per entrambi.

Il fulcro del disfunzionale era qui, nella mia vecchia relazione...

E, da dove sono ora, e tornando al senso di colpa, potrei sentirmi in colpa, per aver fatto richieste impossibili, per aver deviato dal percorso che ci eravamo prefissati...ma mi vien più spontaneo ringraziare di aver potuto vivere quell'esperienza, per disfunzionale che fosse, che ha compartecipato a portarmi qui...e che ha compartecipato a portare il mio ex ad assumersi finalmente la responsabilità di sè stesso...

Come potrei sentirmi in colpa?

Sbagli, anche gravi e gravissimi, ma in questo momento sento più il grazie per l'opportunità di imparare che ci siamo dati a vicenda.

E il dolore che ne è uscito, è stato dolore utile. Per entrambi.

Forse, se cambio prospettiva, era esattamente quello di cui avevamo bisogno, anche se razionalmente e scientemente non l'avremmo cercato mai... :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nessuna ironia colta :)...per certi versi lo sembra anche a me...tanto che ho serie difficoltà a crederci a volte e ad affidarmi a quello che sta succedendo, che arricchisce non solo l'esperienza di coppia ma che ha risvolti anche nella vita di ognuno separatamente...come se la vicinanza fra noi nutrisse parti profonde che prescindono dal Noi, ma diventano a loro volta nutrimento per il Noi stesso...

Io, insieme a lui, la stiamo definendo una cosa piccola rara e preziosa, questa coincidenza di fantasie, desideri e intenzionalità di percorso...:eek:

Credo che sia come dici tu. Un percorso che non si può che fare in due.

Ho provato in tanti modi, ad andare per di qua...ti ricordi, vero, cosa scrivevo quando sono arrivata...credo che in fondo, in modo molto confuso cercassi di portare nella mia vecchia coppia una condivisione di questo tipo...

Ed ero piuttosto stronza e vessatoria, adesso me ne rendo conto...stavo facendo una richiesta impossibile e avevo vicino una persona che mi diceva sì ma senza sapermi dire no.

E questo portava me ad assumermi le responsabilità per entrambi.

Il fulcro del disfunzionale era qui, nella mia vecchia relazione...

E, da dove sono ora, e tornando al senso di colpa, potrei sentirmi in colpa, per aver fatto richieste impossibili, per aver deviato dal percorso che ci eravamo prefissati...ma mi vien più spontaneo ringraziare di aver potuto vivere quell'esperienza, per disfunzionale che fosse, che ha compartecipato a portarmi qui...e che ha compartecipato a portare il mio ex ad assumersi finalmente la responsabilità di sè stesso...

Come potrei sentirmi in colpa?

Sbagli, anche gravi e gravissimi, ma in questo momento sento più il grazie per l'opportunità di imparare che ci siamo dati a vicenda.

E il dolore che ne è uscito, è stato dolore utile. Per entrambi.

Forse, se cambio prospettiva, era esattamente quello di cui avevamo bisogno, anche se razionalmente e scientemente non l'avremmo cercato mai... :eek:
Sì. Ho chiaro tutto. Ma tu hai fatto male come chi...fa la ceretta. Dopo sono tutti contenti del risultato :mexican:.
Lì non c'è senso di colpa.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sì. Ho chiaro tutto. Ma tu hai fatto male come chi...fa la ceretta. Dopo sono tutti contenti del risultato :mexican:.
Lì non c'è senso di colpa.
Eh..insomma...se valuto freddamente non è stata proprio ceretta.

Adesso non mi comporterei come mi sono comportata.
Ma se non mi fossi comportata in quel modo, adesso non potrei farne oggetto di critica e quindi propormi di fare meglio se la situazione si ripresentasse.

Però sì....nonostante la ceretta lenta e indecisa che ho fatto...alla fine il risultato è stato liberatorio per tutti. Dolore compreso.

A me pensa che resta il senso di aver mancato ad alcune responsabilità che mi ero presa.
Quindi mi resta un senso di delusione per quella me.

Non tanto quella che non ha portato in fondo le responsabilità assunte. Non potevo in quella situazione.
Più che altro per quella me che si era assunta responsabilità sorpavvalutandosi e assumendosi cosse che non la riguardavano.
Ed è una cosa su cui sto lavorando, perchè è stata una forma di vessazione.

Però ecco...senso di colpa..no. Vero. :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh..insomma...se valuto freddamente non è stata proprio ceretta.

Adesso non mi comporterei come mi sono comportata.
Ma se non mi fossi comportata in quel modo, adesso non potrei farne oggetto di critica e quindi propormi di fare meglio se la situazione si ripresentasse.

Però sì....nonostante la ceretta lenta e indecisa che ho fatto...alla fine il risultato è stato liberatorio per tutti. Dolore compreso.

A me pensa che resta il senso di aver mancato ad alcune responsabilità che mi ero presa.
Quindi mi resta un senso di delusione per quella me.

Non tanto quella che non ha portato in fondo le responsabilità assunte. Non potevo in quella situazione.
Più che altro per quella me che si era assunta responsabilità sorpavvalutandosi e assumendosi cosse che non la riguardavano.
Ed è una cosa su cui sto lavorando, perchè è stata una forma di vessazione.

Però ecco...senso di colpa..no. Vero. :)
Questo succede spesso.
 
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