Oggi è san valentino

stany

Utente di lunga data
Non so se sia Amore, forse non quella forma che si ha in testa fin da quando astrattamente ci si comincia a pensare, ma sicuramente trasporto, invaghimento, passione e chi ne ha più ne metta sono le componenti dell'attrazione che scatenano il tradimento.

Lammmore esiste, ed è quello che dopo il suo ciclo di cuoricioni e poesiole e incontri sudati, lascia una serie di ????? in ogni circonvoluzione del cervello. L'Amore si nutre di altro, dopo la fase dei buongiornoprincipessa. Altro che non è da tutti, nè per tutti. Altro che va curato, che si radica nell'anima e nel cuore, che non ha altro scopo se non quello di esistere perchè è qualcosa di vivo, che non ha ragioni, che non misura le gratificazioni, che non ha pesi nè misure, che è perchè è.
Leggasi: interessi comuni,progetti, affinità quotidiane,abitudine, sussidiarietà,interdipendenza,paura della solitudine e della non accettazione al di fuori della coppia,tranquillità es equilibrio.E queste sono motivazioni normali, non necessariamente negative.Tralascio quelle negative, patologiche,distruttive, che annientano il soggetto.
Ma, non certo prevalgono aspetti meno razionali quali: Attrazione fisica (almeno corrisposta) , emozionalità costante,irrazionalità,gusto della trasgressione ,appagamento narcisistico....Ovvero: Lammmore ......
Quel che rimane, se rimane, è l'"amore"....
 

Divì

Utente senza meta
Da ignorante in materia vorrei fare una domanda senza offendere nessuno.
Un uomo che tradisce per sesso, lo fa perché evidentemente a casa non è abbastanza soddisfatto o no?
Perché se dite che con il tradimento manca il sesso, significa che prima c'era ...ho capito male?
La domanda verteva i sentimenti dolenti del tradito, non le motivazioni del traditore.
 

stany

Utente di lunga data
Neanche si lavano i babbuini. Pensavo alla ragione delle mie lunghe permanenze in bagno.
È naturale che scegliamo, boh forse semplicemente siamo attratti per questioni estetiche ma se io sono attratta da X e un'altra da Y significa che c'è un'alta variabilità.
Quello che mi ha stupito è il tuo accenno alla valutazione di te degli altri in base alla tua conquista.
Ma forse mi ha stupito perché era su base estetica mentre per me è su altre basi, ma forse è presente anche in me.
Io, per mia natura sono un tipo più visivo che uditivo, e questa bulimia estetica per le immagini fa si che io classifichi le caratteristiche estetiche in cliché in cui riconosco subito l'elemento attrattivo.Pura e semplice estetica....attrazione e fisicità; poi la gratificazione derivante dalla condivisione sociale del bello ((naturalmente ritenuto tale soggettivamente)
 

Piperita

Sognatrice
La domanda verteva i sentimenti dolenti del tradito, non le motivazioni del traditore.

No, non parlavo di traditori, nè di giustificazioni, cercavo di capire in che senso può mancare il sesso al tradito?
 

Divì

Utente senza meta
No, non parlavo di traditori, nè di giustificazioni, cercavo di capire in che senso può mancare il sesso al tradito?
Dove lo avresti letto?

Abbiamo parlato di cosa ferisce il tradito nel.tradimento, non di cosa gli manca....
 

Piperita

Sognatrice
Dove lo avresti letto?

Abbiamo parlato di cosa ferisce il tradito nel.tradimento, non di cosa gli manca....
Ok,scusa, dovevo scrivere ferisce.
Vi da più dolore il sentirsi derubati di qualcosa che pensavamo nostro , emozioni sentimenti sesso , o vi da più dolore il senso di esclusione dalla loro vita ?

Ecco la frase iniziale, dove hai risposto ..emozioni, sentimenti, sesso. Vorrei solo capire cosa significa che fa dolore sentirsi derubati del sesso.


Sarà una cosa semplice, ma non ci arrivo
 

Divì

Utente senza meta
Ok,scusa, dovevo scrivere ferisce.
Vi da più dolore il sentirsi derubati di qualcosa che pensavamo nostro , emozioni sentimenti sesso , o vi da più dolore il senso di esclusione dalla loro vita ?

Ecco la frase iniziale, dove hai risposto ..emozioni, sentimenti, sesso. Vorrei solo capire cosa significa che fa dolore sentirsi derubati del sesso.


Sarà una cosa semplice, ma non ci arrivo
È tutto insieme. Emozioni sentimenti E sesso. A me è capitato così. Se fosse stato solo sesso (ma esiste?) forse tutto sarebbe stato, come dite? .... depotenziato.
 

Blaise53

Utente di lunga data
Segui il mio ragionamento.
Viene chiesto da francoff cosa causa più dolore nel tradimento->@Divì risponde : emozioni , sentimento e sesso, allora io mi chiedo: il sesso prima c'era e poi non c'è più? Un uomo che tradisce per sesso non lo fa perché a casa non è soddisfatto? (Tranne i seriali che lo fanno per cambiare minestra)
Attribuivo il tradimento per sesso alla mancanza di sesso o di sesso poco gratificante a casa.
Brava pip.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Piperita

Sognatrice
Non c entra nulla con la mia domanda : io intendevo tutto il pacchetto in modo indissolubile . Non la chiavatina con lo / la più o meno sconosciuto perché a casa non scopi o tua moglie non fa pompini che a te invece piacciono tanto
Lo puoi intendere come vuoi, ma in realtà sono cose differenti.
Ci sono rapporti dove c'è l'affetto, l'emozione ma non c'è sesso e viceversa, pertanto ti può far soffrire la mancanza di una o di tutte
 

danny

Utente di lunga data
Possiamo venire lasciati senza tradimento,ed ecco che il dolore per il senso di esclusione dalla loro vita,trova uno sbocco per defluire nel farsene una ragione.
Al giorno d'oggi il tradimento non è necessario,perlomeno quello reiterato nel tempo.
"Caro,ho conosciuto un altro,lo amo,voglio stare con lui".
Dolore,ma nessun rancore,prima o poi te ne fai una ragione.
Sep.consensuale,si divide quello che c'è,affidamento congiunto dei figli,punto.
Tu conosci un altro,ci scopi per n.mesi o anni,gli vuoi bene ma non così tanto da voler vivere solo con lui,ti scopro.
Chiaro che a quel punto subentra il senso di truffa aggravata dei sentimenti,delle emozioni,all'inizio anche del sesso e di conseguenza,anche l'accettazione di essere stati esclusi,diventa tormentosa.
Comunque,credo che anche in questo caso la soggettività sia fondamentale.
Leggendo Danny,ho provato ammirazione per la stoicita' con cui ha sopportato il tradimento non troncato dopo la scoperta,da parte della moglie.
Io,di sicuro,avrei mollato,anche a costo di finire a dormire alla Caritas,me ne sarei andato.
Con questo non voglio dire che lui ha sbagliato,ma solo che siamo diversi e diverse le soluzioni che adottiamo.
Chi decide di restare,fa uno sbaglio,se dentro di se sa già che non lo supererà mai,ma,se intravede una possibilità per entrambi di uscirne ancora assieme,sente di avere l'energia necessaria per poterci provare,è giusto tentare.
Ora sono andato ot,ma avendo seguito la storia di Danny,in certi momenti l'empatia mi ha fatto tremare i polsi per quello che lui stava passando,gliel'ho pure detto,ho quindi approfittato di questo post per parlare anche di questo.
No, nessuna stoicità.
Forse, ora, emerge pacatezza nel narrare i fatti escludendo le emozioni.
Ma all'epoca il coinvolgimento era tale da colpire anche il corpo, e tutto quanto è accaduto è solo accantonato, non cancellato, sopito, non dimenticato.
Io ho avuto paura di andarmene via.
Paura di buttare via tutto quello che avevo costruito negli anni, paura di ricominciare nuovamente partendo da un fallimento, con tutta la negatività che questo comporta, paura di rimanere solo.
Chiesi a mia moglie di darmi la mia parte di casa per poter comprare un monolocale in zona, per stare vicino a nostra figlia, ma lei rifiutò, non voleva che ci separassimo.
E non fui certo stoico. Certi giorni credevo di impazzire, l'ansia mi dominava, la sensazione di esclusione dalla vita anche di mia moglie aveva cancellato qualsiasi scopo nella mia, di vita.
E' facile dirsi: vivi per te stesso.
Ma è difficile comprenderlo quando tutto quello che ritenevi parte di te viene a negarlo. E porta alla luce tutto quello che hai lasciato di irrisolto nella tua vita.
Mi sono sentito come un palazzo costruito sul fango. Da qualunque parte guardassi non trovavo sostegno adeguato.
Non ero nelle condizioni di andarmene, di affrontare il distacco senza aver tentato tutto quello che credevo fosse possibile per mutare la situazione a mio favore.
Era come camminare sul ciglio di un burrone nell'oscurità, la stessa sensazione. Solo che il burrone rappresentava la mia vita senza mia moglie e mia figlia, lo stretto sentiero che percorrevo l'unico tratto illuminato, seppur debolmente. Questa luce fioca rappresentava l'unica strada che io ritenevo percorribile, non riuscivo a vederne altre, non ne avevo la possibilità. Era ed è forse un mio limite.
Scoprii con sgomento la capacità che aveva mia moglie di mentire, cosa che mi giunse nuova.
Per proteggermi e tentare di illuminare la strada che percorrevo, cominciai a spiarla, scoprendo così le mail segrete, e costringendola a venire allo scoperto.
Fu traumatico, come credo lo sia per tutti, vedere i lati nascosti di una moglie, levarsi di dosso il manto delle illusioni, confrontarsi con una realtà che alla fine trovavo inaccettabile ma dovevo sopportare comunque.
Tutte le cose hanno un inizio e una fine.
Così tutto quanto trovò la sua fine, e guardando la strada a ritroso compresi la distanza che avevo percorso, e i segni che quel tempo aveva lasciato su di me, su di noi.
Probabilmente, chi lascia non vede neppure quella luce fioca, e lascia il sentiero prima.
Io proseguii, pieno di paura.
Ma non esiste, e posso dirlo ora, una soluzione che non lasci segni.
 
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ologramma

Utente di lunga data
No, nessuna stoicità.
Forse, ora, emerge pacatezza nel narrare i fatti escludendo le emozioni.
Ma all'epoca il coinvolgimento era tale da colpire anche il corpo, e tutto quanto è accaduto è solo accantonato, non cancellato, sopito, non dimenticato.
Io ho avuto paura di andarmene via.
Paura di buttare via tutto quello che avevo costruito negli anni, paura di ricominciare nuovamente partendo da un fallimento, con tutta la negatività che questo comporta, paura di rimanere solo.
Chiesi a mia moglie di darmi la mia parte di casa per poter comprare un monolocale in zona, per stare vicino a nostra figlia, ma lei rifiutò, non voleva che ci separassimo.
E non fui certo stoico. Certi giorni credevo di impazzire, l'ansia mi dominava, la sensazione di esclusione dalla vita anche di mia moglie aveva cancellato qualsiasi scopo nella mia, di vita.
E' facile dirsi: vivi per te stesso.
Ma è difficile comprenderlo quando tutto quello che ritenevi parte di te viene a negarlo. E porta alla luce tutto quello che hai lasciato di irrisolto nella tua vita.
Mi sono sentito come un palazzo costruito sul fango. Da qualunque parte guardassi non trovavo sostegno adeguato.
Non ero nelle condizioni di andarmene, di affrontare il distacco senza aver tentato tutto quello che credevo fosse possibile per mutare la situazione a mio favore.
Era come camminare sul ciglio di un burrone nell'oscurità, la stessa sensazione. Solo che il burrone rappresentava la mia vita senza mia moglie e mia figlia, lo stretto sentiero che percorrevo l'unico tratto illuminato, seppur debolmente. Questa luce fioca rappresentava l'unica strada che io ritenevo percorribile, non riuscivo a vederne altre, non ne avevo la possibilità. Era ed è forse un mio limite.
Scoprii con sgomento la capacità che aveva mia moglie di mentire, cosa che mi giunse nuova.
Per proteggermi e tentare di illuminare la strada che percorrevo, cominciai a spiarla, scoprendo così le mail segrete, e costringendola a venire allo scoperto.
Fu traumatico, come credo lo sia per tutti, vedere i lati nascosti di una moglie, levarsi di dosso il manto delle illusioni, confrontarsi con una realtà che alla fine trovavo inaccettabile ma dovevo sopportare comunque.
Tutte le cose hanno un inizio e una fine.
Così tutto quanto trovò la sua fine, e guardando la strada a ritroso compresi la distanza che avevo percorso, e i segni che quel tempo aveva lasciato su di me, su di noi.
Probabilmente, chi lascia non vede neppure quella luce fioca, e lascia il sentiero prima.
Io proseguii, pieno di paura.
Ma non esiste, e posso dirlo ora, una soluzione che non lasci segni.
.
non credo che sia una bella vita perché il dolore è stato ed é tanto quindi non vedo soluzioni se tu non accetti l'ineluttabile dovrai convivere con questo tormento
 

Diletta

Utente di lunga data
@Trilobita, Carola, Brunetta, Andrea...

Dopo aver letto le vostre risposte sono andata a rileggermi pensando di aver scritto cose facilmente fraintendibili...ma, invece non mi sembra: ho scritto tutto al passato (passato prossimo).
Cosa significa?
Che sono eventi passati, come tutti gli altri fattacci di cui parlano gli altri utenti, stessa identica situazione.

Ho scritto a Iosolo pensando di darle un piccolo contributo positivo, uno spunto di riflessione utile per lei, vista l'analogia delle nostre storie di coppia.
Io ho deciso di dare la famosa seconda possibilità al marito solo per com'è stata la nostra storia personale e per le caratteristiche che ha avuto, e solo dopo averci riflettuto tanto, ma tanto.
Credetemi, non ricalco affatto una moglie anni '50 e non sto vivendo in quelle dinamiche di matrimonio...e se non ci credete fa lo stesso!

@ Carola: ho capito quelle "marachelle" e se ce ne saranno di presenti o future non rientreranno affatto in detta comprensione. Per quel che mi riguarda, il tempo delle "cazzate" è finito e non ci sono deroghe.

@ Trilobita: vedi sopra. Se per te questo è essere minchione come hai scritto, allora stai certo che sono minchiona anch'io ;)
 

danny

Utente di lunga data
.
non credo che sia una bella vita perché il dolore è stato ed é tanto quindi non vedo soluzioni se tu non accetti l'ineluttabile dovrai convivere con questo tormento
Il tempo cancella i segni.
E in parte questo sta accadendo.
Cambiano i ruoli: con mia moglie ho un buon rapporto diverso da prima, ma tutto sommato funzionale.
Non potrebbe essere altrimenti: la strada che abbiamo percorso entrambi da soli ci ha cambiato, e per ritrovarci è stato indispensabile guardarci diversamente da prima.
Il passato non mi pesa più di tanto, non ho rancore, né stimolo a vendicarmi o altre emozioni negative, le voglio ugualmente bene, con i suoi difetti, che pareggio con i miei.
Quello che attualmente mi addolora di più è l'assenza della componente sessuale.
E' il vero problema, inaspettato, irrisolto.
 
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Andrea Lila

Utente di lunga data
Il tempo cancella i segni.
E in parte questo sta accadendo.
Cambiano i ruoli: con mia moglie ho un buon rapporto diverso da prima.
Non potrebbe essere altrimenti: la strada che abbiamo percorso entrambi da soli ci ha cambiato, e per ritrovarci è stato indispensabile guardarci diversamente da prima.
Il passato non mi pesa più di tanto, non ho rancore.
Quello che attualmente mi addolora di più è l'assenza della componente sessuale.
E' il vero problema, inaspettato, irrisolto.
Molto bello quanto dici, ma riguardo al problema del sesso, come te lo spieghi? Entrambi non avete desiderio oppure è lei che non vuole? E come si giustifica? Scusami se mi permetto di chiedere :)
 
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