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danny

Utente di lunga data
La mancanza di una laurea, non ottenuta perché ho abbandonato la facoltà per lavorare, spesso la sento come un ostacolo a raggiungere una credibilità sociale in determinati ambiti, in cui l'uso della logica è inutile perché incomprensibile ai più.
Il titolo (in senso generale, quindi non solo la laurea) serve a garantire autorevolezza, anche se dici o fai una grossa minchiata.
La posizione lavorativa raggiunta permette di avere idee che sempre meno persone si permetteranno di contestare.
In pratica assicura potere e predominio nelle relazioni sociali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Voler cercare di scindere persone da ruoli ho l'impressione sia aleatorio, il rapporto con gli altri sarà sempre modificato dal ruolo che ricoprono nella società e nella nostra vita, è un dato di fatto.
Se tua moglie avesse dato retta a lui e avesse divorziato da te, probabilmente tua figlia adesso la vedresti a tempi contingentati, questa cosa sarebbe un fatto concreto, non astratto, e avrebbe dei responsabili, persone che rivestono ruoli e assumono decisioni, provocando delle conseguenze.

Con questo non sto dicendo che faresti bene ad "odialo", nel dimenticatoio ci stà più che bene, ma non puoi certo dire che sia stato estraneo alla tua vita.
Ma no. Chi tradisce spezza la coppia e l'altro è il mezzo, un comprimario, non un protagonista.
Non devi aver mai immaginato di interpretare questo ruolo di poco più di comparsa.
Pensa al film, bellissimo da vedere e rivedere, Destini incrociati. I due traditori sono insignificanti, e la sceneggiatura li fa morire proprio per quello, i protagonisti sono i traditi.
 

francoff

Utente di lunga data
Perché alla fine rimane quello che si è realmente in grado di fare,i cerificati alla fine certificano le tue potenzialità alla fine degli studi,ma il grosso del mestiere si acquisisce dopo,spesso grazie a persone molto meno...studiate...
Il discorso era partito da confidenze su studi fatti e considerazioni sulle categorie conseguenti.
Da lì a parlare di mestieri,il passo è breve....

certe competenze non le puoi " rubare" devi studiarle e bene: integrali, derivate ed equazioni differenziali devi studiarli..poi è importante la gavetta ma prima una buona preparazione accademica è fondamentale
 

Brunetta

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Ma no. Chi tradisce spezza la coppia e l'altro è il mezzo, un comprimario, non un protagonista.
Non devi aver mai immaginato di interpretare questo ruolo di poco più di comparsa.
Pensa al film, bellissimo da vedere e rivedere, Destini incrociati. I due traditori sono insignificanti, e la sceneggiatura li fa morire proprio per quello, i protagonisti sono i traditi.
Ho capito che il soggetto è "il rapporto di coppia" e che in questo l'altro conta poco, questo mi è chiaro. Io parlavo di conseguenze, di responsabilità e a questo io non ci credo. Quando le amanti di tuo marito hanno deciso di diventarlo si sono assunte una responsabilità ben precisa, secondo me, responsabilità che Francoff ha rifiutato ad esempio.

E' l'eterno discorso della responsabilità nei confronti degli altri di quello che facciamo. Che ormai mi son fin rotto le balle di sostenere.
 

danny

Utente di lunga data
Voler cercare di scindere persone da ruoli ho l'impressione sia aleatorio, il rapporto con gli altri sarà sempre modificato dal ruolo che ricoprono nella società e nella nostra vita, è un dato di fatto.
Se tua moglie avesse dato retta a lui e avesse divorziato da te, probabilmente tua figlia adesso la vedresti a tempi contingentati, questa cosa sarebbe un fatto concreto, non astratto, e avrebbe dei responsabili, persone che rivestono ruoli e assumono decisioni, provocando delle conseguenze.

Con questo non sto dicendo che faresti bene ad "odialo", nel dimenticatoio ci stà più che bene, ma non puoi certo dire che sia stato estraneo alla tua vita.
No, non è stato estraneo come, nell'esempio di Brunetta, la slot machine non è estranea alla ludopatia.
Ma da ciò a provare sentimenti nei suoi confronti ce ne corre.
Lui non so chi sia, in realtà: posso avere un'opinione generica su di lui, ma nient'altro.
Mia moglie non ha dato retta a lui: è stata una sua scelta. Lui si è sposato un'altra, facendo a sua volta un'altra scelta. Io sono rimasto, ed è stata anche questa una mia scelta.
Ognuno di noi tre non può incolpare ad altri per quello che ha fatto, come non ha senso che io provi sentimenti verso chi non conosco.
Posso dire che non mi piace il comportamento che ha tenuto, che è stato stronzo nel comportarsi in un certo modo tentando di farci lasciare, ma oggettivamente lui ha fatto semplicemente il suo interesse. Mia moglie poteva benissimo non frequentarlo: è stata lei piuttosto a non fare il mio, a non tenere fede a un impegno con me, se vogliamo essere precisi.
Ed è con lei che successivamente al tradimento mi sono dovuto relazionare, non certo con lui.
Il focus quindi è sempre e solo all'interno della coppia. Proseguire avendo astio e odio verso un estraneo è inutile per individuare una via d'uscita. E' umano avere dei sentimenti, ma è anche razionale dire che non hanno finalità.
Non condanno chi odia l'amante o prova desiderio di vendetta nei suoi confronti, è assolutamente umano come sentimento, ma posso dire che è del tutto inutile per farci stare bene e ritrovare un equilibrio?
 

danny

Utente di lunga data
Ho capito che il soggetto è "il rapporto di coppia" e che in questo l'altro conta poco, questo mi è chiaro. Io parlavo di conseguenze, di responsabilità e a questo io non ci credo. Quando le amanti di tuo marito hanno deciso di diventarlo si sono assunte una responsabilità ben precisa, secondo me, responsabilità che Francoff ha rifiutato ad esempio.

E' l'eterno discorso della responsabilità nei confronti degli altri di quello che facciamo. Che ormai mi son fin rotto le balle di sostenere.
La responsabilità fa parte del giudizio che attribuiamo a una persona, ed è comprensibile.
L'amante eticamente ha un ruolo esecrabile.
Ma il giudizio dovrebbe, secondo me, escludere i sentimenti.
C'è sempre il solito esempio del ladro.
Ecco: un ladro lo assicuri alla giustizia, che è avulsa dai sentimenti ed emette un giudizio.
Non lo lasci in balia della vendetta e dell'odio di chi ha subito un furto.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

No, non è stato estraneo come, nell'esempio di Brunetta, la slot machine non è estranea alla ludopatia.
Ma da ciò a provare sentimenti nei suoi confronti ce ne corre.
Lui non so chi sia, in realtà: posso avere un'opinione generica su di lui, ma nient'altro.
Mia moglie non ha dato retta a lui: è stata una sua scelta. Lui si è sposato un'altra, facendo a sua volta un'altra scelta. Io sono rimasto, ed è stata anche questa una mia scelta.
Ognuno di noi tre non può incolpare ad altri per quello che ha fatto, come non ha senso che io provi sentimenti verso chi non conosco.
Posso dire che non mi piace il comportamento che ha tenuto, che è stato stronzo nel comportarsi in un certo modo tentando di farci lasciare, ma oggettivamente lui ha fatto semplicemente il suo interesse. Mia moglie poteva benissimo non frequentarlo: è stata lei piuttosto a non fare il mio, a non tenere fede a un impegno con me, se vogliamo essere precisi.
Ed è con lei che successivamente al tradimento mi sono dovuto relazionare, non certo con lui.
Il focus quindi è sempre e solo all'interno della coppia. Proseguire avendo astio e odio verso un estraneo è inutile per individuare una via d'uscita. E' umano avere dei sentimenti, ma è anche razionale dire che non hanno finalità.
Non condanno chi odia l'amante o prova desiderio di vendetta nei suoi confronti, è assolutamente umano come sentimento, ma posso dire che è del tutto inutile per farci stare bene e ritrovare un equilibrio?
Mia moglie avrebbe acceso cento ceri in chiesa, se un terzo di quanto gli ho rovesciato addosso a suo tempo, lo avessi indirizzato verso l'altro... A suo tempo.

Ma non ebbe sconti.

Però credo alla fine mi abbia ringraziato in cuor suo di questo. Dopo
 

spleen

utente ?
No, non è stato estraneo come, nell'esempio di Brunetta, la slot machine non è estranea alla ludopatia.
Ma da ciò a provare sentimenti nei suoi confronti ce ne corre.
Lui non so chi sia, in realtà: posso avere un'opinione generica su di lui, ma nient'altro.
Mia moglie non ha dato retta a lui: è stata una sua scelta. Lui si è sposato un'altra, facendo a sua volta un'altra scelta. Io sono rimasto, ed è stata anche questa una mia scelta.
Ognuno di noi tre non può incolpare ad altri per quello che ha fatto, come non ha senso che io provi sentimenti verso chi non conosco.
Posso dire che non mi piace il comportamento che ha tenuto, che è stato stronzo nel comportarsi in un certo modo tentando di farci lasciare, ma oggettivamente lui ha fatto semplicemente il suo interesse. Mia moglie poteva benissimo non frequentarlo: è stata lei piuttosto a non fare il mio, a non tenere fede a un impegno con me, se vogliamo essere precisi.
Ed è con lei che successivamente al tradimento mi sono dovuto relazionare, non certo con lui.
Il focus quindi è sempre e solo all'interno della coppia. Proseguire avendo astio e odio verso un estraneo è inutile per individuare una via d'uscita. E' umano avere dei sentimenti, ma è anche razionale dire che non hanno finalità.
Non condanno chi odia l'amante o prova desiderio di vendetta nei suoi confronti, è assolutamente umano come sentimento, ma posso dire che è del tutto inutile per farci stare bene e ritrovare un equilibrio?
Certo che puoi dirlo e anche ti credo, penso sia anche un obbiettivo largamente auspicabile.

Però trovo sia doveroso anche dire, per correttezza e aderenza a quello che succede che lui avrà anche fatto i suoi interessi, ma lo ha fatto a scapito dei tuoi, cercando di danneggiarti, che dunque ha una responsabilità morale in quello che è successo a te.
Se non fosse stato lui sarebbe stato un altro forse, va bene, ma comunque una responsabilità esterna c'è, Secondo me, poco importa chi sia il personaggio a cui appartiene.
Non a caso Francoff, che si è rifiutato, evitando di farsi strumentalizzare, nel suo caso, non si è assunto la responsabilità dolosa di quello che poi è successo.
 

danny

Utente di lunga data
Certo che puoi dirlo e anche ti credo, penso sia anche un obbiettivo largamente auspicabile.

Però trovo sia doveroso anche dire, per correttezza e aderenza a quello che succede che lui avrà anche fatto i suoi interessi, ma lo ha fatto a scapito dei tuoi, cercando di danneggiarti, che dunque ha una responsabilità morale in quello che è successo a te.
Se non fosse stato lui sarebbe stato un altro forse, va bene, ma comunque una responsabilità esterna c'è, Secondo me, poco importa chi sia il personaggio a cui appartiene.
Non a caso Francoff, che si è rifiutato, evitando di farsi strumentalizzare, nel suo caso, non si è assunto la responsabilità dolosa di quello che poi è successo.
Questo sì.
Infatti io lo giudico in maniera negativa.
Sintetizzando, uno stronzo. Anche nei confronti di mia moglie, se vogliamo, che ora ha di lui la stessa opinione.
Ma non riesco a odiarlo o a provare sentimenti verso di lui.
Neanche rabbia. Per me è un estraneo, uno stronzo come tanti in cui io sono inciampato nella mia vita.
Persone che di solito evito.
 

spleen

utente ?
Questo sì.
Infatti io lo giudico in maniera negativa.
Sintetizzando, uno stronzo. Anche nei confronti di mia moglie, se vogliamo, che ora ha di lui la stessa opinione.
Ma non riesco a odiarlo o a provare sentimenti verso di lui.
Neanche rabbia. Per me è un estraneo, uno stronzo come tanti in cui io sono inciampato nella mia vita.
Persone che di solito evito.
Penso che allora tu sia piuttosto vicino a quello che ha detto Francoff in fondo.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Voler cercare di scindere persone da ruoli ho l'impressione sia aleatorio
Cazzo Spleen... Lo sai che mi dai un colpo al cuore...?

La mia mamma.... Era la persona più dolce e più altruista che ci fosse sulla terra....

E con me è stata durissima e spietata

Ma era il suo ruolo di mamma vedova e sola... E le disastrose e disagiate condizioni che la vita l'ha costretta a svolgerlo.

Cazzo.. Se non si può scindere le persone dal ruolo

Si deve
 

spleen

utente ?
Cazzo Spleen... Lo sai che mi dai un colpo al cuore...?

La mia mamma.... Era la persona più dolce e più altruista che ci fosse sulla terra....

E con me è stata durissima e spietata

Ma era il suo ruolo di mamma vedova e sola... E le disastrose e disagiate condizioni che la vita l'ha costretta a svolgerlo.

Cazzo.. Se non si può scindere le persone dal ruolo

Si deve
Prendo atto che tu riesci a capire e vedere le persone e non i ruoli che rivestono dentro un rapporto, dando evidentemente per scontato di riuscire agevolmente a conoscere gli altri.
Nel mio piccolo faccio fatica a conoscere me stesso, figuriamoci le altre persone.

Se tua madre ti rompeva le balle perchè rivestiva un ruolo, come fai a negare che quel ruolo, che lei sentiva suo, non abbia avuto conseguenze per te?
Ti rendi conto della contraddizione insita in quello che hai scritto? No? Fa lo stesso.
 

trilobita

Utente di lunga data
certe competenze non le puoi " rubare" devi studiarle e bene: integrali, derivate ed equazioni differenziali devi studiarli..poi è importante la gavetta ma prima una buona preparazione accademica è fondamentale
Guarda che questo l'ho detto all'inizio del mio post.
Alla fine degli studi il titolo certifica che hai acquisito un quid di conoscenza che ti dà la possibilità di ricoprire un ruolo determinato in ambito lavorativo.
L'atteggiamento che vedo,però,è di persone che nulla hanno da imparare e tutto da insegnare,presupponenza,arroganza,mero pragmatismo di facciata,nocivo alla causa il più delle volte.
Naturalmente parlo del contesto lavorativo,se poi sono così anche a casa.....bontà loro..
 
Stato
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